San Valentino Salentino

Fuga romantica di San Valentino con itinerario Salentino
Scritto da: domirol
san valentino salentino
Partenza il: 12/02/2010
Ritorno il: 14/02/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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San Valentino Salentino

Cosa fai per San Valentino? Vado a ballare in Puglia!!!! Cosa c’è di meglio per festeggiare la festa degli innamorati che una fuga romantica in riva al mare? Se il mare è quello del Salento poi, la magia è assicurata!

Venerdì 12 febbraio, partiamo in macchina da Roma sotto un’inaspettata fitta nevicata Il paesaggio così insolito fa già presagire che questo viaggio sarà indimenticabile. Nonostante i problemi meteorologici che ci costringono a procedere con cautela, raggiungiamo Castro appena dopo le 18. Qui ci attende la gentilissima signora Maria, per aprirci le porte del suo Bed & Breakfast “La Rosa Antica”. La stanza che abbiamo scelto prenotando da internet sembra una bomboniera. Sul piano c’è anche un cucinotto a disposizione degli ospiti, dove viene servita la colazione quando il tempo non consente di farla in giardino.

Nonostante il viaggio siamo carichissimi, risaliamo in macchina e andiamo a Lecce per la cena. Il ristorante prescelto è la trattoria casareccia “Le zie”. Il locale, semplice e casalingo, è molto rinomato non solo tra la gente del luogo, ma anche tra i tanti turisti. La cucina è ottima e genuina, con i piatti tradizionali del Salento; l’unico rischio è di mangiare troppo! Per smaltire il lauto pasto passeggiamo per le vie deserte. Non c’è da stupirsi che siano tali dato il termometro che segna appena 3 gradi. Ma ciò non ci scoraggia. Lecce è così bella di notte, tutta illuminata, che vale la pena soffrire un po’ di freddo. Sembra di camminare in una scenografia teatrale. In camera alziamo la temperatura del condizionatore e ci rintaniamo sotto le coperte per recuperare le forze.

La signora Maria ci tiene che i suoi ospiti conoscano la sua regione sotto ogni aspetto, anche quello gastronomico. Ed ecco allora che portando i bambini a scuola, passa da una pasticceria e ci fa trovare sul tavolo della colazione dei pasticciotti caldi caldi … Non ci sono parole per descrivere quell’attimo di dolcezza. La mattinata, dopo una passeggiata al porto di Castro Marina per ammirarne le acque cristalline, prosegue in una girandola di paesi: Otranto con la cattedrale e la città vecchia, Martano capoluogo della Grecìa Salentina dove si parla il grikò, Melpignano patria della taranta, Corigliano d’Otranto con il Castello de’ Monti, Soleto con l’antico frantoio ipogeo, e poi ancora Zollino, Galatone e Galatina, dove, dopo aver ammirato la facciata della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria e visitato la chiesa Madre di San Pietro e Paolo (Santu Paolo meo de Galatina!) pranziamo in un piccolissimo ristorante a gestione familiare “La Tana del Lupo”, anche qui coccolati dalla padrona di casa.

Ebbri di tanta bellezza e rintronati dal continuo di pizziche e tarante che risuonano in macchina, ci concediamo una pausa a Santa Maria al Bagno, dove prima ci confondiamo tra lo struscio dei locali sul lungomare, e poi ci godiamo uno splendido tramonto invernale seduti ai piedi di una torre di avvistamento.

Incerti su dove trascorrere la serata, optiamo per Gallipoli che, nonostante sia bassa stagione, sembra scoppiare di vita: trovare parcheggio è veramente arduo. Passeggiamo tra i vicoli della città antica, tra cui si rincorrono bambini travestiti per carnevale. Ceniamo nel ristorante “Al Grottino” con un’ottima coda di rospo alla gallipolina. Il freddo ancora pungente ci convince a tornare a Castro.

Domenica 14 febbraio, dopo esserci svegliati con calma e aver fatto colazione riprendiamo la strada di casa scegliendo di percorrere la litoranea per godere ancora di quegli splendidi paesaggi, ma non prima di una sosta a Lecce per comprare una guantiera di pasticciotti da riportare a parenti e affini.



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