San Teodoro, una 500 e tanto vento

Vacanza tra relax e auto per andare alla scoperta delle tante bellissime calette
Scritto da: dhali16
san teodoro, una 500 e tanto vento
Partenza il: 09/07/2012
Ritorno il: 19/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Per me è la prima volta in Sardegna. Scegliamo San Teodoro volendo abbinare un po’ di relax nel Villaggio Turistico e una buona base di partenza per visitare i dintorni…

Volo prenotato a marzo con Easyjet, partenza da Malpensa con arrivo a Olbia dopo un’oretta di viaggio. I traghetti, anche quest’anno, hanno prezzi inavvicinabili, e io temo sinceramente le 12 ore di viaggio… Meglio optare per l’aereo!

Auto noleggiata direttamente dal sito della Hertz con formula prepagata, dopo aver spulciato le (poche) offerte e comparato i prezzi, risulta essere la compagnia più conveniente. Appena usciti dall’aeroporto, sulla destra c’è una palazzina dove si trovano tutti i banchi accettazione delle varie compagnie. La responsabile della Hertz ci vuole convincere a stipulare l’assicurazione (sarebbero 300€ in più…), spiegandoci come ormai la Sardegna non sia più “l’isola felice di un tempo”, e le auto a noleggio vengono spesso prese di mira per rompere finestrini, rubare oggetti etc… Ma noi incrociamo le dita e non la ascoltiamo. Certo che le auto a noleggio hanno veramente il “marchio di fabbrica” e sono riconoscibili anche a km di distanza… Tutte Fiat 500 (noi avevamo prenotato una Panda ma ci hanno fatto l’upgrade alla 500), tutte nere-bianche-grige, tutte pulite e immacolate, con targhe da EK a EL…

Villaggio: Bungalow Club Village, consigliatissimo per la posizione (direttamente sulla spiaggia di Cala d’Ambra e a 10 minuti a piedi dal centro), animazione fantastica, all inclusive, bungalow immersi nella natura…

San Teodoro è veramente carino, la sera le vie del centro diventano pedonali e c’è un mercatino veramente bello che vende un po’ di tutto, dai prodotti tipici alla bigiotteria. Ci sono anche numerosi locali dove prendere qualcosa da bere, e ogni tanto qualche PR che si avvicina per proporvi la serata in una delle discoteche della zona. Noi siamo stati all’Ambra Night (dal Villaggio ci si arriva a piedi in 5 minuti), il sabato l’ingresso costa 10€ per le donne e 20€ per gli uomini, con consumazione, ma conservando lo scontrino si può entrare gratuitamente il giorno dopo.

Abbiamo cercato di alternare un giorno nel Villaggio, sfruttando i comfort dell’all inclusive, e un giorno girando per le spiagge nei dintori. Premesso che tutte le spiagge sono spesso e volentieri battute dal vento (che si alza specie di pomeriggio), questa cosa non è mai stata di particolare fastidio, a parte in 2 occasioni… Spesso, all’inizio della spiaggia, troverete cumuli di alga posidonia, e tanto di cartelli che vi segnalano l’importanza di questo organismo, che non è assolutamente sporcizia come qualcuno crede, ma serve a garantire la pulizia delle acque, fornendo un ricambio di ossigeno.

Ecco quelle che abbiamo avuto modo di visitare, con qualche commento e consiglio:

– Spiaggia del Bungalow Club Village: comoda per la vicinanza al villaggio e per il fatto che è dotata di ombrelloni e lettini compresi nella Tessera Club. Carina, abbastanza riparata nelle giornate di vento

– Cala d’Ambra: normalissima, tranquilla, vi si affaccia la già citata discoteca di Cala d’Ambra

– Isuledda: per arrivarci, in bici, abbiamo seguito le indicazioni per il residence Liscia Eldi. Spesso e volentieri le indicazioni, in Sardegna, spariscono da un momento all’altro, e non è facile raccapezzarsi sulla direzione da prendere… Comunque, attraversiamo la zona condominiale “Isuledda”, seguendo le indicazioni “per il mare” (i cartelli raccomandano che è tassativo non avventurarsi a casaccio, si è pur sempre all’interno di una proprietà privata), ma la spiaggia a cui arriviamo non è minimamente quella cercata… Dobbiamo arrancare sulle dune, trascinandoci le bici, passando uno stagno in secca e finalmente giungiamo all’Isuledda… Sicuramente c’è un’altra strada “ufficiale”, con tanto di parcheggio, ma come detto noi ci siamo arrivati per vie traverse. Spiaggia molto bella, bei colori, attrezzata con lettini e ombrelloni e angolo bar. Credo sia l’unica spiaggia dove abbiamo visto una doccia (a pagamento)

La Maddalena: non compriamo nessuna escursione organizzata, ma decidiamo per il fai da te. Con l’auto raggiungiamo il porto di Palau, dove lasciamo la macchina in un posteggio fronte mare (1€ l’ora). Ci dirigiamo alla biglietteria (di fronte all’imbarco 1), il primo targhetto in partenza è della Saremar, per cui acquistiamo il biglietto solo passeggeri (a/r, 11€), in un quarto d’ora arriviamo alla Maddalena. Ci facciamo un giretto nel carinissimo centro, foto di rito con la statua di Garibaldi di fronte al Municipio, e poi decidiamo di chiedere numi all’Ufficio Turistico per come raggiungere qualche spiaggia. Scartiamo a priori una visita a Caprera, gli orari dei bus sono veramente scomodi. Compriamo i biglietti per l’autobus al Bar Calumet (1€ a tratta) e aspettiamo alla Colonna di Colombo che arrivi il pullman che ci porterà (in un quarto d’ora) alla spiaggia dello Spalmatore. Molto bella, tranquilla, con un bar che affitta ombrelloni e lettini (per 25€ al giorno) e che francamente mi ha lasciato perplessa con uno strano comportamento… mi è stato impedito di buttare nei cestini dell’immondizia del bar dei resti umidi, in quanto il proprietario mi ha detto che non facevano la raccolta differenziata… mi sembra un po’ strano, non eravamo in una baita sperduta di alta montagna, ma a poche centinaia di metri da hotel e case, e comunque per quel prezzo per cui affittano i lettini potrebbero anche attrezzarsi…

Una volta rientrati a Palau, prendiamo la macchina e raggiungiamo Porto Cervo. Facciamo giusto in tempo a pagare la prima ora del posteggio al porto (2€/h), e a scattare qualche foto di rito, e poi fuggiamo da questa località dove tutto è ostentazione, ricchezza, e non c’è nulla se non negozi, ristoranti inavvicinabili (un piatto di pasta al pomodoro: 40€) e yatch. Ci dirigiamo allora verso Porto Rotondo, molto carina e sicuramente più “umana”. Qui il posteggio si paga 1€ all’ora (fino mezzanotte), affamatissimi entriamo nella prima pizzeria che troviamo nel porticciolo (La Bambusa, niente di che), e poi ci facciamo un giretto in centro. Molto carino, specie la pavimentazione con mosaici che rappresentano la catena alimentare marina.

Al ritorno quasi ci perdiamo per arrivare a San Teodoro, ci sono pochissime indicazioni stradali: consiglio assolutamente un navigatore!

– Dal nostro villaggio, in un quarto d’ora a piedi passando dalla spiaggia e dal piccolo porto di San Teodoro, si arriva a La Cinta: chilometrica, ampia, attrezzata con bar che fanno musica o gare di barmen acrobatici, mare basso e pulito… Forse perchè era ancora luglio, ma l’abbiamo trovata perfettamente vivibile. Anche qui è disponibile il posteggio, costa 6€ per 4 ore oppure 1€ all’ora, e lettini e ombrelloni vengono affittati a una media di 22€ al giorno. Nota negativa (come in quasi tutte le spiagge della Sardegna): ci sono tantissimi venditori ambulanti, a volte anche abbastanza fastidiosi e insistenti

– Capo Codacavallo: meravigliosa! Dopo aver varcato l’ingresso del posteggio (1.50€ l’ora), ci chiedevamo come mai si vedevano macchine in senso contrario (erano solo le 9.30 del mattino), che stavano già abbandonando la spiaggia… presto detto: un vento pazzesco, onde altissime e bandiera rossa… Ma, superate le prime difficoltà per piazzare l’asciugamano a terra, il premio è stato una pace incredibile, ci saranno state 10 persone in spiaggia… Colori del mare stupendi, panorama meraviglioso, e poi la sabbia non è del tipo “finissimo”, per cui non si sollevava nemmeno più di tanto a causa del vento. Qui i lettini/ombrellone venivano affittati a 28€ al giorno.

– Baia Salinedda: ci fermiamo tornando da Capo Codacavallo. C’è il posteggio che costa 1.50€, ma tantissime macchine erano posteggiate nella strada sterrata che porta alla spiaggia; noi comunque non abbiamo voluto rischiare multe… 20 minuti di cammino su una stradina sterrata, anche in mezzo agli arbusti, e si arriva sulla bella spiaggia, abbastanza stretta, con bei colori… ma anche qui c’è troppo vento, non si può proprio resistere…

– Berchida: ci spingiamo verso sud, e con una deviazione sulla Statale al km 243 e dopo 2km di strada sterrata, arriviamo al posteggio di questa spiaggia meravigliosa. Sabbia bianca finissima, mare cristallino, spiaggia ampia e lunga km, scogli in mare con forme particolari… stupenda! I biglietti per il posteggio si comprano nel chiosco in spiaggia, cosa 8€ per tutto il giorno, oppure 1.20€ all’ora. È una spiaggia attrezzata con lettini e bar

– Capo Comino: ci fermiamo tornando da Berchida. Il parcheggio costa 3€ per mezza giornata, oppure 5€ per tutto il giorno, il ticket si compra al bar della spiaggia. C’è da dire che i prezzi nei vari bar della spiaggia sono onesti ovunque, cosa non è troppo onesto invece è il far pagare uno sproposito i posteggi delle spiagge… Quando le strade per arrivarci sono spesso in condizioni pietose, per non parlare del fatto che ci sarebbero km di spazio disponibile ai bordi delle strade prima di arrivare al famigerato “posteggio a pagamento”… Ma tutti si guardano bene dal parcheggiare fuori dalle aree consentite, i cartelli di divieto di sosta incutono abbastanza timore. Comunque, Capo Comino è veramente bella, anche se qui il vento crea non pochi problemi, sollevando kg di sabbia – che contribuiscono anche a creare le bellissime dune alle spalle del mare

– Posada: un piccolo borgo con un centro storico carino, la visita al Castello della Fava si paga 3€ (noi non l’abbiamo visitato), il panorama dalla terrazza è molto suggestivo

– Cala Girgolu: per arrivarci ci sono scarisissime indicazioni, basta notare come il cartello della spiaggia sia buttato per terra e non sono indicati correttamente i sensi unici… Al parcheggio ci si arriva dopo 2km di strada sterrata; i biglietti si prendono nella roulotte, dove un signore gentilissimo dà le indicazioni necessarie per giungere alla famosa “Roccia della Tartaruga” (costo del pargheggio: 8€ tutto il giorno, 2€ la prima ora, 1.50€ le successive). La prima spiaggia che si incontra è normalissima; si deve poi prendere la stradina che passa per un tratto in mezzo alle case, deviare a sinistra prima dello sbarramento con catena (oltre non si può proseguire, è proprietà privata) e, dopo 40 minuti di camminata (le infradito non sono consigliate, si cammina sugli scogli e in mezzo agli arbusti, sembra di stare in montagna!) si arriva a una spiaggetta meravigliosa, con rocce che sembrano quasi finte, dalle forme curiose, un mare cristallino stupendo… questa caletta è davvero minuscola, ci staranno al massimo 20 persone… Non so se poi oltre le rocce ci sia un’altra spiaggia più grossa, noi abbiamo desistito perchè la camminata ci aveva già provato!

– Cala Brandinchi: il posteggio (in comune con quello di Lu Impostu) qui costa 2€ per le prime 6 ore, poi 12€. La spiaggia di Brandinchi è a ragione chiamata Tahiti, le acque (molto basse) sono veramente cristalline, la spiaggia bianchissima… Attraverso la pineta si raggiunge in 5 minuti la spiaggia di Lu Impostu, altrettanto bella e molto più tranquilla di Brandinchi

In conclusione… Merita veramente la Sardegna, se possibile vissuta in un periodo ancora tranquillo come inizio luglio… Non scordatevi il navigatore e girate il più possibile, ci sono talmente tante calette e spiagge bellissime che si potrebbe cambiarne una (o più) al giorno!

Per qualsiasi informazione non esitate a chiedere. Alla prossima!



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