San Pietroburgo in tre giorni

Prima tappa del nostro viaggio di nozze intorno al mondo
Scritto da: Ruena Malavolta
san pietroburgo in tre giorni
Partenza il: 31/07/2012
Ritorno il: 03/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Partenza per il nostro viaggio di nozze da Roma il 31 luglio alle13.55 con la compagnia Air Baltic con cambio a Riga. Arrivo a San Pietroburgo alle ore 21.50. Sono quasi le 22.00 ma sembra mezzogiorno. E allora parte subito la campagna “braccino corto”, ovvero TAXI NO – AUTOBUS SI e alla esorbitante cifra di 4euro prendiamo l’autobus fino alla metro, cambio e in pochissimo tempo arriviamo al nostro hotel, il W ST. PETERSBURG. E che hotel! Aperta la porta della nostra stanza, ci accoglie un cuore di petali rossi sul letto, un soffitto tempestato di palloncini rossi, torta al cioccolato e spumante rigorosamente italiano! Che meraviglia! Visto che proprio non vuole fare buio, tentiamo una prima sortita verso i giardini Alexander (praticamente dietro l’angolo) alla ricerca delle fontane zampillanti a ritmo di musica. In realtà di acqua e note neanche l’ombra, ma in compenso troviamo delle statue degli orsi di Berlino in mostra a San Pietroburgo che con le loro bandiere e colori stravaganti sembrano volerci ricordare il giro intorno al mondo appena iniziato. Proseguiamo giusto per uno sguardo all’Hermitage e poi in hotel. A nanna……

01/08/2012

ore: 9:00 Prima tappa: Hermitage. Eccoci di nuovo davanti allo sfavillante palazzo barocco che domina Piazza Palazzo. Avendo acquistato precedentemente online il biglietto di ingresso, saltiamo la lunghissima fila alla biglietteria ed entriamo. Munita di una scarna piantina e della nostra audio guida attraversiamo una ad una le sale traboccanti di opere d’arte ma il sentimento italico ci porta subito a cercare le stanze dedicate ai nostri grandi: Michelangelo, Raffaello, Leonardo e Canova. Non c’è paragone… anche se Gaugin e Picasso, nonché le sontuose stanze del Palazzo d’Inverno.

Ancora fuori allenamento, accusiamo la stanchezza e alla fine del tour (alle 13 circa) ripassiamo dall’hotel per ricaricare le batterie. Un’oretta e di nuovo in strada alla volta della Cattedrale di Sant’Isacco che monumentale domina lo skyline e dalla cui cupola è possibile ammirare tutta S.Pb (non prima di aver salito oltre 240 scalini!).

Soddisfatti del panorama, riscendiamo e puntiamo alla Chiesa di San Nicola ma più passano in minuti e più il cielo si fa minaccioso. Troviamo quindi rifugio in un’anonima tavola calda dove sperimentiamo del pesce e del pollo pastellati in uno stucchevole intruglio di uovo e formaggio… Combattuti se uscire o meno a causa della pioggia, alla fine ci buttiamo in strada e raggiungiamo San Nicola che con il suo colore turchese doveva ricordare il colore degli occhi di Caterina II (che megalomane). Dobbiamo dire la verità? Niente di che…

Piuttosto ci tocca sospendere il programma del pomeriggio a causa della pioggia e rientrare il hotel. Giungiamo fradici e bisognosi di riposo e allora ninna per un paio d’ore. Ci svegliamo che sono solo le 22:00 e quindi usciamo per una piacevole cenetta in centro pronti per il giretto in battello tra i canali della città. “Sarà semplice”, pensavamo. Ma non potevamo immaginare ciò che ci stava aspettando… Dato che gli organizzatori dei tour siti sui ponti della Prospettiva Nevsky parlano solo russo e gli utenti sono quasi esclusivamente russi, paghiamo il biglietto e ci troviamo inseriti un un tour guidato tra bus e battello di ben 4 ore in giro per S.Pb!!! Ma come se non bastasse sul battello ci troviamo nel mezzo di una balera stile “Raoul Casadei” oltretutto ubriaco. Nonostante tutto il tour è stato più che suggestivo tra i ponti levatoi e lo sfondo di una città incantata.

Sono quasi le 4AM, tocchiamo finalmente terra e torniamo in hotel. Per oggi può bastare.

02/08/2012

In barba alla cricca formata dalla receptionist, del tassista e dell’operatrice della metro, ci organizziamo per raggiungere autonomamente Puskin dove si trova la residenza di Caterina II, una modesta dimora di 300m di facciata ed un piccolo giardino di svariati ettari adornato di riproduzioni di ponti, case e monumenti di ogni parte del mondo. Prendiamo quindi il treno da Vitebsky Railway Terminal, arriviamo a Pushkin (Detskoye Selo) Railway Station e poi con pochi minuti di autobus arriviamo al Palazzo di Caterina.

Il palazzo è esageratamente ricco ed ogni sala è allestita con un differente stile o tema.

Rientriamo in città alle 17 circa, dovendo sempre superare le peripezie per comprendere e farci comprendere dalla gente del luogo, e facciamo visita alla Chiesa del Sangue Versato, questa sì bella sia dentro che fuori con le sue pareti e cupole interamente ricoperte di raffinati mosaici. Promossa a pieni voti! Un po’ di sano shopping di souvenir (matrioske) e via per un pisolino prima dell’uscita serale. La cena è programmata all’”IDIOT” come preludio di quella che sarebbe stata la visita ai luoghi di Delitto e Castigo (zona Sennaya).

Il ristorante situato al Moika Embankment, 82, è molto carino nel suo stile retrò e nella sua atmosfera ovattata. Finalmente troviamo una cameriera che parla inglese e il cibo si è fatto decisamente apprezzare (rustico al formaggio e”pelmeni” tortelloni cotti al vapore ai funghi). La passeggiata per le vie del delitto ci ha portati fin dentro strade dall’aria sinistra. Attendevamo che l’assassino sbucasse dal buio da un momento all’altro. Peccato che gli appartamenti ambientazione del romanzo non siano accessibili a quest’ora.

Ma nessuno sconforto, torneremo domattina!

03/08/2012

Come promesso, prima tappa all’appartamento della vecchia usuraia. Si accede da Nab Kanala Griboedova 104 o, meglio, sul retro da via Sr Pod Yacheskaya Ul. Qui, solo con un po’ di perseveranza e del sano cu… siamo riusciti ad accedere all’ingresso 5 con l’aiuto di una gentile signora e a salire al terzo piano del palazzo dove, al numero 64, viveva la vittima!

La tromba delle scale è tetra ed ogni rampa sembra celare un imminente agguato….

Nota: dei pomelli di ottone sulla ringhiera di ferro che avrebbero dovuto indicare il percorso restano dei tristi moncherini riconoscibili a stento.

Tanto per non farci mancare nulla siamo andati anche a casa Raskolnikov al n.9 di Stolyarny Pereulok, dove dopo numerosi tentativi al citofono, una voce stanca e un po’ scocciata ci ha risposto con un “DA” e quindi ci ha aperto.

Giusto il tempo di provare l’emozione del rischio e di nuovo in strada alla volta del traghetto per Peterhoff, raggiungiamo il molo per l’aliscafo, paghiamo il costoso biglietto e partiamo. Arriviamo in fondo ad un canale contornato da alberi a destra e a sinistra già si intravede l’ennesimo magnifico palazzo, la residenza di Pietro Il Grande. E’ uno scintillio di ori e fontane che ci accompagnano fin sotto la scalinata d’ingresso. Questa volta saltiamo la visita agli interni per passeggiare lungo lo sconfinato parco che circonda il palazzo. Neanche a dirlo, eccetto una breve pausa pranzo, camminiamo senza soluzione di continuità anche qui fino allo stremo e fino a che l’aliscafo non è pronto a riportarci indietro.

Ennesima conferma: il concetto di fila qui in Russia è alquanto relativo…

Di nuovo a terra, siamo distrutti e optiamo per l’hotel dove sistematicamente crolliamo in un sonno profondo. Al risveglio siamo pronti per l’ennesima sfacchinata: partiamo dall’hotel, percorriamo a piedi il ponte Dvortsovyy Most, attraversiamo la fortezza di San Pietro e Paolo, torniamo indietro dal ponte sull’altro e lato e alla fine, completamente stremati, ci prepariamo per la nostra ultima cenetta a S. Pb. E per l’occasione scegliamo il “Caffè letterario (literary coffee)” che si trova sulla prospettiva Nevskij, con panorama sul canale Moyka. Qui, serviti da camerieri in guanti bianchi ed allietati da musica a pianoforte con tanto di soprano e tenore, degustiamo alcune prelibatezze locali prima di tornare in strada per una piacevole passeggiata nella strada pululante di gente La città è in pieno fermento eppure sono le 23:30, sembra che non si fermi mai per dormire.

Siamo veramente esausti e consci che in hotel ci aspetta un lungo lavoro di organizzazione della prossima tappa a Mosca.



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