san francisco e la hwy 1
HOTEL A San Franciso : STRATFORD HOTEL (242 Powell St.) e HOTEL GRANT (753 Bush St.) prenotati su Internet con www.Hotels.Com – centralissimi (zona Union Square) e con un buon rapporto qualità prezzo (circa 53 euro a stanza), entrambi con servizi privati e allo Stratford anche con una buona prima colazione Giudizio: entrambi essenziali, camere piuttosto piccole ma pulite. Al Grant disponibile connessione Internet gratuita per 15 minuti, telefono e possibilità di far colazione. Posteggio convenzionato di fronte all’Hotel a 25 USD al giorno. Hotel più datato rispetto allo Stratford.
A Monterey: STAGE COACH LODGE – 1111 10th Street – prenotato su www.Booking.Com 69 USD. Giudizio: classico motel americano, camere spaziose e pulite. Parcheggio interno. Poco centrale.
NOLEGGIO AUTO www.Enoleggioauto.It 3 gg. Con ritiro e riconsegna in aeroporto 70 euro ESCURSIONI Alcatraz www.Alcatrazcruises.Com – da prenotare con largo anticipo (15/20 gg. Prima) – 33 USD
RACCONTO DI VIAGGIO Sono passati dieci anni da quando abbiamo girovagato per il sud ovest degli States tralasciando a malincuore la visita di San Francisco e della sua baia per mancanza di tempo.
Quest’anno finalmente è arrivato il momento di scoprirla e, contrari ai “mordi e fuggi” abbiamo deciso di dedicare nove giorni a questa bella città e ai suoi incantevoli dintorni.
28 AGOSTO Dopo un lungo volo arriviamo verso sera in terra californiana, la comodissima BART (8.10 USD a persona) in meno di mezz’ora ci porta alla fermata di Powell St.. L’Hotel si trova a 10 minuti di strada a piedi…Siamo stanchi e non vediamo l’ora di fare una bella dormita! 29 AGOSTO Inaspettatamente oggi è una bellissma giornata, fa caldo e non c’è nebbia…Un ottimo inizio dal punto di vista climatico! Dopo un’abbondante colazione iniziamo di buon’ora la visita della città.
La prima cosa che dovremmo fare è acquistare il MUNI PASS la tessera che dà diritto a viaggiare su qualsiasi mezzo pubblico, ma il piccolo chiosco situato alla fermata di Powell St. È ancora chiuso, così ne approfittiamo per fare quattro passi nei dintorni. UNION SQUARE è una grande piazza sulla quale si affacciano negozi come Macy’s e Saks e alberghi lussuosi come il Westin St. Francis Hotel, ma ci sono anche monumenti storici come la Lotta’s Fountain che passa inosservata in mezzo ai tanti palazzi, e che nel dopo terremoto del 1906 veniva utilizzata come una sorta di cassetta postale pubblica sulla quale la gente lasciava messaggi per ritrovare i parenti smarriti. Raggiungiamo la zona del FINANCIAL DISTRICT, cuore antico di San Francisco. E’ qui infatti che i primi avventurieri venivano a pesare la polvere d’oro ed è sempre qui che furono costruite le prime banche che oggi sopravvivono vicino a grattacieli supermoderni come quello della Bank of America il più grande Istituto Finanziario di tutta l’America, della Pacific Coast Stock Exchange che fino al 2000 era la Borsa di S. Francisco e dell’altissima Transamerica Pyramid che ospita grandi società e banche. Ci dirigiamo verso JACKSON ST. Lungo la quale si trova ancora qualche vecchia casa sopravvissuta all’incendio del 1906. Dopo questa lunga camminata ritorniamo ad Union Sq. E acquistiamo l’utile MUNI PASS (18 USD 3 giorni). Solo due fermate di Metro ci separano dall’Embarcadero lungo il quale sono in funzione una linea di tram storici (linea F) provenienti da tutto il mondo. Naturalmente non potevano mancare i tram gialli e verdi della mia Milano! Oggi è giorno di mercato e nel piazzale antistante il Ferry Building c’è il Farmers’ Market con tante bancarelle che espongono prodotti biologici locali. Proseguiamo in tram verso il FISHERMAN’S WHARF uno dei posti meno interessanti della città pieno di negozi e ristoranti turistici e diamo un’occhiata veloce alla chiassosa colonia di leoni marini che stazionano su alcune piattaforme galleggianti del Pier 39. In origine era un porto ittico, ma oggi i pochi pescatori che si possono permettere di avere un posto barca, escono in mare di notte e rientrano all’alba, quindi è difficile vederli. L’unico motivo valido per cui vale la pena fermarsi è per assaggiare i granchi in vendita nei tanti baracchini lungo il porto e ammirare la vista di Alcatraz e del Golden Gate Bridge. Proseguendo sul lungomare incontriamo The Cannery, una vecchia fabbrica di inizio secolo nella quale la Del Monte inscatolava pesche ora trasformata in centro commerciale. Lasciamo la baia alle spalle e arriviamo a GHIRARDELLI SQUARE ex sede della famosa fabbrica di cioccolato fondata dal ligure Domenico Ghirardelli nel 1850 che ha mantenuto la sua struttura di mattoni rossi, anch’esso centro commerciale. Facciamo qualche dolce acquisto e rientriamo in Hotel dopo aver cenato in un ristorante vietnamita.
30 AGOSTO Questa mattina andiamo nel quartiere di Tenderloin e precisamente alla GLIDE MEMORIAL CHURCH. In questa Chiesa Metodista si celebra una bella funzione durante la quale un coro gospel dà vita ad un vero e proprio concerto. Inoltre la sua comunità è nota per la disponibilità che dimostra nei confronti degli homeless particolarmente numerosi in questa zona.
Qualche fermata di metro e raggiungiamo CASTRO, il quartiere della comunità gay più numerosa degli Stati Uniti. San Francisco fu il primo comune americano ad abrogare la legge che considerava l’omosessualità una malattia mentale e ad emanare un decreto che vietava ogni forma di discriminazione nel lavoro e nell’assegnazione di case. Lungo la Castro St. Si trovano decine di negozi e ristoranti e molte sono le bandiere arcobaleno che sventolano come simbolo del movimento gay. Poco distante si trova il quartiere di MISSION che dal punto di vista storico risulta essere il primo quartiere di S. Francisco. Nel 1776 i francescani spagnoli vi fondarono la missione Dolores che visitiamo, mentre oggi è il cuore della comunità latina. I murales sono una caratteristica del quartiere, decidiamo di vedere quelli di BALMY ALLEY che hanno come tema le condizioni sociali degli immigrati latini. I negozi hanno insegne scritte in spagnolo, mentre per strada si sente prevalentemente parlare ispanico. La San Francisco dei grattacieli e del lusso sfrenato sembra lontana anni luce. Ci fermiamo davanti ad un campo da calcio dove alcuni ragazzi stanno disputando una partita, mentre altri assistono seduti su un prato a poca distanza. L’impressione che abbiamo è quella di trovarci in un quartiere vivace e autentico. 31 AGOSTO Questa mattina raggiungeremo NORTH BEACH in cable car – linea Powell/Mason – E’ incredibile la fila che c’è ad ogni ora del giorno al capolinea di queste storiche vetture! Aspettiamo pazienti il nostro turno e una volta saliti ci innerpichiamo fino a raggiungere Columbus Avenue. Questo quartiere oltre ad essere stato la porta d’ingresso degli immigrati italiani durante il periodo della corsa all’oro è stato anche il ritrovo del movimento della beat generation. Diamo un’occhiata alla City Lights Bookstore, la prima libreria al mondo a vendere libri in versione economica e famoso ritrovo di scrittori come Jack Kerouac e Allen Ginsberg e al vicino Vesuvio’s, vecchio bar dall’aspetto un po’ trasandato. Girato l’angolo notiamo un grande murale che rappresenta la storia dei marinai, italiani e cinesi, immigrati in questa zona. Un bus della linea 39 ci porta fino in cima a TELEGRAPH HILL dove all’interno del parco si trova la Coit Tower dalla quale si vede uno dei tanti bei panorami. Per ridiscendere in città seguiamo le numerose stradine pedonali indicate dai cartelli in cima al colle. Sono molto curate e hanno pendenze ripidissime. Percorriamo la Filbert fino a Montgomery St. E ammirriamo alcune casette in legno costruite dai cercatori d’oro e circondate da una ricca e ben curata vegetazione. Sulla Columbus Av. Angolo Jackson si trova il Ristorante Cafè Macaroni dove ci fermiamo per il pranzo gustandoci un bel piatto di pasta. Il pomeriggio lo trascorriamo girovagando per le vie di CHINATOWN dove vive la più grande comunità di immigrati cinesi al mondo dopo quella di New York. Entriamo nel Chinatown Gate sormontato da animali propiziatori e donato dalla Cina nel 1969. La strada principale è Grant Av., ma la Chinatown più vera la troviamo nelle stradine adiacenti. Ci imbattiamo in una miriade di piccole botteghe che vendono cianfrusaglie, erboristerie, ristorantini e negozi di gastronomia con appese anatre laccate, mercati del pesce e pasticcerie. Terminiamo la giornata riprendendo un altro cable car che ci porta a LOMBARD ST.Una delle vie più famose e tortuose del mondo. Assistiamo allo slalom che le macchine devono affrontare per la discesa mentre noi, insieme ad altri turisti, utilizziamo gli scalini laterali fino all’incrocio con la Leavenworth. Il panorama è molto bello, la nebbia che di solito lo nasconde nel primo mattino si è dissolta, ammiriamo le splendide abitazioni pensando a quanto siano fortunate certe persone. La giornata volge al temine, riprendiamo la linea Powell/Hyde e ritorniamo a Union Square per la cena. Domani andremo alla scoperta della costa sud sulla mitica HWY 1 , una delle strade più panoramiche degli States! 1 SETTEMBRE Con la BART raggiungiamo l’aeroporto dove arriviamo alle 6.45 circa, ora in cui è previsto il ritiro dell’auto. Sbrighiamo velocemente le pratiche di noleggio e ci dirigiamo verso sud fino ad arrivare a PACIFICA un bel posticino dove ci fermiamo a far colazione. Troviamo un bar/ristorante di fronte alla Rockaway Beach chiamato Portofino. In effetti la baia ricorda molto la famosa località italiana anche se il suo aspetto è molto più selvaggio e la sua spiaggia è frequentata solo da gabbiani! Riprendiamo la strada in direzione sud facendo sosta in alcune belle spiagge come Mavericks Beach frequentata dai surfisti di tutto il mondo, Dunes Beach e Miramar Beach fino ad arrivare ad Half Moon Bay. Dopo un paio d’ore di viaggio arriviamo a Monterey, facciamo il check in in hotel e ci dirigiamo verso il porto dove pranziamo in un ristorantino messicano.
Subito dopo Monterey si trova la 17 MILE DRIVE, una strada costiera panoramica che inizia a PACIFIC GROVE e termina a CARMEL. Per poterla percorrere al gate paghiamo un pedaggio di 9.25 USD per auto e riceviamo una mappa sulla quale sono indicati i vari punti d’interesse. La costa è frastagliata e sui promontori rocciosi crescono i famosi cipressi di Monterey dalla forma contorta dovuta ai forti venti, mentre nelle acque agitate delle baie nuotano leoni marini, delfini e foche. Lungo la strada vediamo splendide ville miliardarie immerse nel verde con giardini curatissimi e campi da golf esclusivi a picco sul mare. Usciti dalla 17 Mile Drive la costa continua fino a CARMEL, elegante cittadina dove tutto parla di ricchezza e famosa per aver avuto come sindaco Clint Eastwood. Concludiamo la giornata passeggiando sulla sua bellissima spiaggia e apprezzando il tranquillo stile di vita dei suoi abitanti.
2 SETTEMBRE Dopo una gustosa colazione, questa mattina ci dirigiamo verso Big Sur. La prima sosta è Point Lobos (entrata 9.25 USD per auto), una riserva naturale considerata tra le più selvagge della California che si trova a circa 7 Km. Da Carmel e, a nostro avviso, ancora più spettacolare del 17 Mile Drive. Nel parco ci sono diversi sentieri segnalati e facili da percorrere (ci viene data una cartina all’ingresso) che consentono di raggiungere stupendi promontori a picco sul mare e attraversare boschetti di cipressi di Monterey. Sugli scogli del Sea Lion Point si crogiolano al sole numerosi leoni marini facendosi sentire con il loro strano “ululato”. Non mancano a fare da cornice ai bellissimi panorami cormorani e pellicani che si tuffano nelle acque gelide del Pacifico in cerca di cibo. Oltre alle bellezze naturali in questa zona è possibile visitare anche la MISSIONE DI SAN CARLO BORROMEO considerata tra le più belle della California. Fondata da Padre Serra nel 1770, ospita un’antica biblioteca, ha un giardino molto curato e un piccolo museo dove sono state ricostruite le stanze originarie dei padri francescani. Ormai la mattinata giunge al termine e prima di visitare l’ultimo parco ci fermiamo a fare uno spuntino al Nephente bar famoso per essere stato un regalo, poco considerato, di Orson Welles a sua moglie Rita Hayworth.
La nostra ultima tappa è la JULIA PFEIFFER BURN STATE PARK sulla HWY 1. Prima di partire per questo viaggio avevo consultato il sito del parco e avevo letto che avevano chiuso alcuni sentieri a causa degli incendi molto frequenti in questa zona. Per questo motivo lo raggiungiamo incerti della possibilità di visitarlo. Arrivati al’ingresso notiamo che il Visitor Center è chiuso ma molti sono i turisti che si aggirano nella zona, tra questi degli italiani che ci danno delle informazioni di come raggiungere la famosa cascata sulla spiaggia. Seguiamo un sentiero e dopo qualche centinaia di metri vediamo dall’alto la Mec Way Fall che si getta direttamente sulla spiaggia di una baia. Fortunatamente non siamo venuti invano, il sole è alto e il mare ha dei colori bellissimi, saremmo rimasti qui ad ammirare questo spettacolo della natura ancora per molto tempo, ma ormai sono le 16.00 ed è ora di rientrare a Frisco … La strada è lunga! 3 SETTEMBRE Questa mattina ci dirigiamo in macchina verso nord. La giornata è splendida e questo è un bene visto che avremo tanti panorami da ammirare! Acquistiamo in un supermercato vicino all’Hotel l’occorrente per una colazione fai-da-te e partiamo in macchina verso il Golden Gate Bridge. Sarebbe stato meglio percorrerlo con un Harley ma purtroppo non tutto è possibile! Scendiamo dal ponte e prendiamo il primo svincolo (Alexander Av.) da qui una strada in salita ci porta ad un punto panoramico notevole: il Ponte rosso, la baia con al largo l’Isola di Tuberon e Frisco sullo sfondo sono davanti ai nostri occhi! Scattiamo parecchie foto e riprendiamo il cammino…La giornata promette bene! Ci fermiamo a Sausalito, consumiamo la nostra colazione in un piccolo posteggio e andiamo in cerca delle houseboats caratteristica di questa piacevole località. Si trovano a circa un paio di chilometri a nord dal centro, lungo la Bridgeway Av. A Waldo Point, alcune sono molto vecchie altre più lussuose, hanno colori e dimensioni diverse e sono collegate tra loro da ponticelli di legno in modo da comporre una sorta di villaggio galleggiante. Lasciamo Sausalito e riprendiamo la HWY 1 dirigendoci verso la CONTEA DI MARIN. La strada comincia a salire, ci troviamo immersi in foreste di sequoia attraverso le quali è difficile vedere il cielo a causa della loro altezza. Attraversiamo l’antica e pittoresca cittadina di Mill Valley facendo una deviazione per Stinton Beach, percorriamo la Sir Francis Drake Boulevard fino a San Anselmo e Fairfax, attraversando un paesaggio rurale di fattorie e vallate coperte di querce. Arriviamo ad Olema e ci fermiamo al Bear Valley Visitor Center per prendere una cartina dettagliata della zona. Qualche chilometro ancora e siamo a POINT REYERS STATION perfetta per fare una sosta. Pranziamo allo Station House Cafè gustando delle ottime ostriche. Purtroppo abbiamo a disposizione solamente qualche ora per esplorare questa zona dai paesaggi desolati e affascinanti. Percorriamo la Pierce Point Road fino alla McClure’s Beach ammirando a est le acque azzurrissime della Tomales Bay e a ovest il Pacifico con tutta la sua forza. La prossima tappa è POINT REYERS LIGHTHOUSE dove un faro abbarbicato sulla roccia resiste alla violenza dell’oceano. Il clima è freddo e ventoso attorno a noi solo natura incontaminata, scogliere e spiagge sabbiose e deserte spazzate dalla brezza del mare. Davvero un posto speciale! Ripercorriamo all’inverso la stessa strada attraversando vecchi ranch e pascoli di bufali. Incrociamo qualche auto e uno Scuolabus testimonianza che anche in mezzo al nulla si può vivere! E’ quasi l’imbrunire, lasciamo a malincuore la Contea di Marin e questi paesaggi impervi con il rammarico di non aver potuto dedicarvi più tempo. Il Golden Gate Bridge è avvolto in una leggera nebbiolina le luci di San Francisco si vedono in lontananza, ritorniamo ad immergerci nel caos di Union Square.
4 SETTEMBRE Eccoci ancora in città, abbiamo ancora tre giorni per continuare a girovagare in cerca di luoghi interessanti. Facciamo un altro abbonamento della MUNI nel chiosco di Powell st. E andiamo a PACIFIC HEIGHTS una delle zone più eleganti di Frisco dove è maggiore la concentrazione di case vittoriane. Prima che i cable cars facessero la loro comparsa e queste colline erano disabitate, la vista panoramica le aveva già riservate idealmente ai benestanti dell’epoca. Tra le più famose troviamo la Lilienthal House che conserva ancora l’arredamento originale di fine ‘800 e la Spreckels Mansion nella quale oggi vive la scrittrice di romanzi rosa Danielle Steele, mentre proseguendo verso nord, nel quartiere di COW HOLLOW, troviamo l’Octagon House, costruita e arredata in stile coloniale. Adiacente a Pacific Heights c’è il quartiere di NOB HILL altrettanto lussuoso, dove negli anni ’20 furono costruiti eleganti palazzi come il Fairmont ed il Mark Hopkins Hotel. Ci riposiamo su una panchina dell’Huntington Park e facciamo una visita alla Grace Cathedral dall’architettura non particolarmente interessante. Il pomeriggio lo dedichiamo ad una passeggiata nel Golden Gate Park. Una delle meraviglie è il Japanese Tea Garden nel quale sono ambientate pagode, bellissimi bonsai, ruscelli, ponticelli e persino un imponente Buddha in bronzo. Attraversiamo la città e ritorniamo sul lungomare settentrionale fino a raggiungere il GOLDEN GATE BRIDGE. Ne percorriamo un tratto a piedi e ci scateniamo con foto e filmini, il panorama è da cartolina! Avremmo voluto arrivare fino in fondo, ma ALCATRAZ ci aspetta. La partenza è dal Pier 33, abbiamo deciso di partecipare all’ultima escursione della giornata (ore 18.45) per poter vedere, al ritorno, la baia illuminata. Scelta azzeccata! Viene chiamato comunemente “The rock” il penitenziario più famoso degli Stati Uniti temuto dai criminali soprattutto perchè nessuno riusciva ad evadere a causa delle forti correnti e delle acque ghiacciate della baia. All’ingresso ci viene data un’ audioguida in italiano che narra con che estrema rigidità venivano trattati i carcerati. Erano costretti a scontare la loro pena in celle singole e piccolissime nelle quali i meno fortunati passavano 23 ore al giorno mentre coloro che rispettavano le regole ed erano disciplinati ne passavano soltanto 19 trascorrendo il resto della giornata lavorando o in biblioteca. Al Capone, insieme ad altri pazzi furiosi, fu uno dei tanti ospiti di questo carcere.
Nel 1963, a causa degli alti costi di mantenimento, il carcere venne chiuso e i detenuti trasferiti in altre prigioni meno rigorose. Dal battello le luci della città splendono lontane, quella città che molti delinquenti hanno cercato invano di raggiungere.
5 SETTEMBRE Stamattina facciamo una visita al quartiere giapponese che sorge tra la Geary Boulevard e Post St.- Al suo interno c’e il JAPAN CENTER con la Peace Pagoda che domina la piazza centrale, i suoi giardini di sassi, le fontanelle…Sembra quasi un angolo di Tokio. Naturalmente non mancano negozi e ristoranti, infatti è proprio qui che decidiamo di pranzare. I vari menu, con i relativi prezzi, sono esposti in modo variopinto su piatti da portata di plastica. Sushi e tempura con the verde è la nostra scelta. Dopo pranzo visitiamo la St. Mary Cathedral , progettata dall’italiano Nervi e considerata una delle moderne chiese cattoliche più belle del mondo, mentre poco più a sud c’è la famosa ALAMO SQUARE una delle piazze più fotografate di San Francisco. Al centro della piazza c’è un piccolo parco circondato da un gruppo di case vittoriane perfettamente conservate detto “Painted Ladies”.
Ancora più a sud e precisamente a Haight angolo Baker c’è il BUENA VISTA PARK ma purtroppo un po’ dI foschia nasconde il panorama! La linea N della metro ci porta a Ocean Beach una sottile linea di sabbia nel quartiere periferico di RICHMOND. L’oceano è avvolto da una fitta nebbia, in spiaggia i bambini si rincorrono e alcuni surfisti sfidano le acque gelide dll’oceano, sembra quasi un paesaggio surreale. Non so se è valsa le pena arrivare fin qui, siamo così lontani dai luoghi turistici di Downtown! Penso però che la visita di una città non si debba limitare solo a ciò che la rende famosa, ma anche ai rioni “più normali” dove poter osservare il tran tran quotidiano in netto contrasto con il via vai frenetico del centro.
6 SETTEMBRE Oggi è l’ultimo giorno, ci manca ancora qualcosa da vedere e poi SHOPPING sfrenato! Non ci allontaniamo molto dalla zona del nostro hotel, facciamo una fermata di metro e siamo a CIVIC CENTER, nella United Nations Plaza, la piazza dedicata alla nascita dell’ONU. Incontriamo persone di ogni genere: yuppy, signore eleganti, artisti di strada e tanti homeless ad uno dei quali diamo alcuni abiti che non abbiamo più intenzione di indossare. Strano come colletti bianchi e senza tetto convivano pacificamente in questa città: grattacieli, shopping center, banche e vite intere trascinate in un carrello del supermarket…Questo miscuglio di mondi diversi non sembra essere una minaccia ma l’anima stessa della città…Queste sono le contraddizioni dell’America…
Nella piazza ci sono 18 bandiere, ognuna delle quali rappresenta un avvenimento della storia della California, mentre di fronte si trova la City Hall (Municipio) costruito in stile classico francese del XVII secolo con una cupola alta 92 metri visibile da tanti punti della città. Dietro al Municipio, in Van Ness, c’è il Teatro dell’Opera simbolo della vita culturale di San Francisco.
Ritorniamo nella piazza e dopo aver curiosato tra le bancarelle di un mercato ortofrutticolo, riprendiamo per l’ultima volta la Metro e ritorniamo a Powell St. Dove ci fermeremo per il pranzo e per esplorare i grandi magazzini e i centri commerciali di Union Square. Fare un giro negli Shopping Center di Frisco aiuta a capire la mentalità e la cultura americana, gironzolando per gli immensi corridoi il concetto di imponenza della società statutinense diventa evidente, in questi enormi spazi si trova di tutto e di più a prezzi molto vantaggiosi anche per il fatto che il cambio euro/dollaro in questo periodo è per noi favorevole. Quindi via libera agli acquisti! E’ giunta l’ora di salutare Frisco, regaliamo i nostri biglietti della MUNI a due ragazzi italiani che ci fermano per alcune informazioni. Percorriamo per l’ultima volta la ripida discesa di Bush St. Con i nostri trolley al seguito, è l’imbrunire, le luci si accendono per illuminare la città e THE FOG…Infinita ed eterna, avvolge gli ultimi piani degli alti grattacieli. Arriviamo alla fermata della BART, i turisti in coda che aspettano di salire sui cable car sono sempre numerosi…Adesso spetta a loro scoprire questa stupenda città!