Samos, l’isola di Pitagora
SAMOS
Giorni chiari, luminosi, trasparenti… Luce, sole, verde e vento… Se volete provare queste sensazioni andate a Samos. È un’isola delle Sporadi meridionali, meno conosciuta delle sue sorelle piu’ celebri dello Ionio e dell’Egeo. Tuttavia ha le stesse caratteristiche: mare trasparente, colore del turchese e dello smeraldo e spiagge piccole di ciottoli bianchi che ti accolgono offrendoti pace e tranquillità ma anche, per chi vuole, giochi, musica ed animazione. Fra queste la nostra preferita è stata “Aghia Paraskevi”‘ nella penisola di Nisi, posta a nord-est del capoluogo. Perché proprio questa? Per una serie di ragioni: prima di tutto e la più importante è la presenza di Giacomo Foscolo (discendente del poeta Ugo) proprietario della taverna Aquarius, che con gentilezza, cortesia e calore ci ha accolto quando siamo arrivati per caso in quella località. In secondo luogo il cibo delizioso della taverna di Giacomo che riempie “pancia e cuore”. In terzo luogo l’acqua trasparente e meno fredda che in altre zone e le piante alla cui ombra riposarsi sui lettini offerti gratis da Giacomo. Ci siamo tornati più e più volte; alla taverna Aquarius siamo stati spesso in compagnia di altri italiani (lingua che Giacomo sa parlare molto bene avendo soggiornato più anni in Italia). Siamo andati in luglio, ma ci piacerebbe tornare in settembre, mese altrettanto bello. Soprattutto abbiamo cercato di vivere il presente facendo le cose che amiamo.
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All’albergo Zefiros, davanti alla bella spiaggia di Mikaly, dove abbiamo soggiornato (praticamente in “braccia” alla Turchia, che dista meno di 2 chilometri..), abbiamo anche giocato a tennis. Sulla spiaggia di Tsabu (sulla costa nord) abbiamo invece ballato latino-americano. Abbiamo più volte degustato un ottimo caffè (Illy) nel capoluogo, al bar Ideal, nella piazza principale vicino alla Banca Nazionale. Abbiamo gustato un ottimo pesce ( orata) all’Aquarius di Giacomo a Nord Est e al Taperanto di Vangelis (branzino) sulla spiaggia di Mikaly a Sud Est, sempre a prezzi molto contenuti. Ci siamo spesso dissetati con succo di arancia davvero delizioso (nell’isola la raccolta delle arance avviene due volte all’anno). Infine abbiamo goduto dell’ospitalità e cortesia nonché del cibo delizioso del ristorante Remataki di Pitagorion con i tavolini sulla spiaggia a 2 metri dal mare ..
Abbiamo percorso le strade dell’isola in lungo e in largo con uno scooter 125. insieme al nostro fidato “compagno” ci siamo inerpicati verso i borghi sopraelevati di Manolates e Vourliotes, attraverso un stradina che, pur a pochi metri dal mare, ricordava le nostre strade di montagna. Sempre in sua compagnia ci siamo diretti a Nord Ovest, verso Karlovassi, fino alla spiaggia spumeggiante di Potami (amata dai surfisti). Abbiamo ammirato i tramonti in diverse spiagge ed “assaporato” gli odori delle varie spezie sull’isola. Andateci! Salutateci Giacomo con cui abbiamo trascorso giornate serene insieme alla moglie Maria ed al nipote Giacomo jr.
Noi contiamo di tornarci l’anno prossimo!
Scooter e traffico
Se andate a Samos, è pressoché indispensabile munirsi di un mezzo di trasporto proprio (auto o scooter che sia). L’isola non è piccola (più di 45 km in lunghezza per poco meno di 15 km in larghezza). Noi abbiamo percorso più di 400 chilometri. Non esistono mezzi di trasporto pubblico e l’unica alternativa è il taxi o il mezzo a noleggio (peraltro i noleggiatori sono molto numerosi ed il prezzo contenuto). Noi abbiamo scelto lo scooter, che usiamo quotidianamente anche in Italia e che ci è sembrato il mezzo più adatto. Sconsigliamo l’uso di un cinquantino: le salite e discese soprattutto verso le spiagge hanno una pendenza notevole e richiedono un po’ di potenza in più. Il nostro (un Kimko Agility 125) si è rivelato adatto in ogni evenienza.
Per una settimana abbiamo speso 95 euro, con ritiro e riconsegna direttamente presso il nostro hotel. Molto comodo!
Le strade dell’isola sono in condizioni molto precarie. Ci sono molte strade sterrate (soprattutto quelle che portano alle spiagge) non tenute particolarmente bene. Quelle asfaltate risentono del tempo in cui sono state fatte (corrispondono, grosso modo, alle nostre di 50 anni fa…). L’asfalto perlopiù degrada verso i bordi ed é lucido, quindi molto pericoloso. D’estate é difficile che piova (a noi in 15 giorni non é mai successo) ma penso che in tal caso sia molto pericoloso. Il mio suggerimento é di fare molta attenzione perché non c’é molto rispetto per la circolazione stradale. Il codice greco prevede, come da noi, l’uso obbligatorio del casco, ma nessuno dei locali lo rispetta, e di controlli io non ne ho visto nessuno. Il noleggiatore ci ha fornito oltre allo scooter anche i caschi. Noi, come tutti i turisti stranieri, l’abbiamo sempre usato, anche se non erano certo regolamentari. Un’altra cosa cui bisogna fare attenzione sono le segnalazioni stradali. Per lo più sono inesistenti, altre sono scritte solo con i caratteri greci, quindi decisamente ostici per chi non è abituato a tali caratteri. Solo poche hanno le doppie scritte. Inoltre, viaggiare con il buio é molto impegnativo perché le strade sono quasi tutte prive di illuminazione. Il vantaggio é che il traffico é molto scarso e da questo punto di vista non costituisce un problema.