Samos, isola di cultura e natura a 360°
Ci dirigiamo subito verso Pythagorion, dove pernottiamo presso gli Hera Studios, da noi vivamente consigliati! Si tratta di studios piccoli e spartani, ma completi di angolo cottura, balcone, molto puliti e, pur essendo in pieno centro, anche abbastanza tranquilli! Dopo una siesta, andiamo a piedi alla spiaggia di Pythagorion. Pur essendo molto vicina al paese, non è affollata: è una spiaggia di ciottoli, con zone attrezzate e altre libere. Il mare è calmo, nonostante il vento (Eolo non ci abbandonerà quasi mai!) e i colori non mancano di stupirci! Ritornando in paese, ci diamo un’occhiata in giro: Pythagorion è molto turistico, ma è comunque davvero carino, con la via principale che la sera diventa solo pedonale (o quasi, attenti ai taxi!!), con la passeggiata lungomare piena di taverne e locali, fino ad arrivare al molo con il monumento a Pitagora, che nacque a Samos e che qui elaborò il suo famoso teorema. Il giorno dopo cominciamo l’esplorazione dell’isola. Ci dirigiamo verso nord-ovest sulla strada principale e la prima tappa è il paese di Koumaradei, rinomato per l’olio, le erbe aromatiche e gli oli essenziali. Inutile dire che già ci scappa il primo acquisto: un olio d’oliva davvero molto delicato.
Samos è un’isola disseminata di monasteri, e noi iniziamo a visitare quello di Megali Panagia (l’unico aperto il lunedì), isolato sulle colline, da cui si gode di una vista fantastica. Ci colpisce molto il silenzio estatico, rotto solo dalle musiche diffuse dai monaci che continuano i loro lavori quotidiani. La chiesa è dedicata all’Assunzione della Madonna, con affreschi interessanti e in buono stato.
Da qui continuiamo e arriviamo al paese di Platanos: un consiglio, in questi paesi di montagna, quando vedete il cartello che indica la piazza, non cercate di andarci in auto! Noi abbiamo fatto questo errore e ci siamo trovate incastrare in quel fazzoletto che i locali chiamano piazza, dove arrivano 3 strade (e ovviamente ci passa a malapena un’auto!) e dove, sotto i maestosi platani che danno il nome al paese, ci sono pure i tavolini dei ristoranti a restringere il tutto!! Morale, un sacco di persone a darci indicazioni per girare l’auto, ingorghi con motorini e camion e schiamazzi vari! Abbiamo movimentato l’ora di pranzo di turisti (e non)! Scappiamo letteralmente e andiamo verso Kosmadei, paese di montagna dove la strada termina e ci si trova di fronte al massiccio Kerketeas che con i suoi 1433 mt è il più alto dell’isola. Giriamo per le stradine, incontrando solo gatti, e ammirando il panorama verso la costa nord, dove decidiamo di dirigerci per un po’ di spiaggia. Durante la discesa, ci colpisce la natura “alpina” che attraversiamo, molto rigogliosa e verde, che poi si apre mostrandoci un panorama mozzafiato sul mare, con colori contrastanti dal verde smeraldo al blu cobalto, con gli spruzzi delle onde che si infrangono! Ci fermiamo a Potami Beach, spiaggia di sassi con acque cristalline, nella zona attrezzata … 3 lettini e 1 ombrellone €. 7,50! C’è molto vento, il mare è davvero mosso e nessuna di noi si azzarda a fare il bagno, ci limitiamo a sederci a riva e a prendere le onde che ci sbatacchiano continuamente!! Che pace, che relax; non c’è molta gente e verso sera rimaniamo quasi da sole. Decidiamo di aspettare il tramonto e lo spettacolo non ci tradisce: non ci sono parole per descrivere i colori e le sfumature di cielo e mare!! Ma dobbiamo tornare, la strada non è tantissima, ma si inerpica sulle colline interne con innumerevoli tornanti. Per cena ci fermiamo a Chora (un paese a 2-3 km da Pythagorion), alla taverna Sydadasi, già consigliata da altri TPC, e sottoscriviamo pienamente il giudizio positivo: la moussaka è fantastica e anche i calamari non sono da meno!! Il giorno successivo lo dedichiamo alla visita di altri monasteri, quello di Timios Stavros e quello di Spilianis (entrambi poco distanti da Pythagorion): anche qui, sempre un silenzio meditativo che ci avvolge e la bellezza delle icone delle chiese… Vicino al monastero di Spilianis, si trova il tunnel di Eupalino, fatto costruire dal tiranno Policrate come acquedotto per rifornire di acqua la città in caso di assedi. Il tunnel è lungo più di 1 km, ma si possono visitare solo i primi 100 mt, passando per l’apertura iniziale che è un vero e proprio budello (attenti alla claustrofobia!) per poi allargarsi.
Ripartiamo verso Samos città, per dirigerci verso le spiagge della zona. Samos ci sembra una cittadina un po’ anonima, solo la passeggiata lungomare con i suoi lampioni dà un po’ di tono la sera. Proseguiamo verso Mourtia Beach: sembra di essere ai Caraibi!!! L’acqua è cristallina e ha colori mai visti, passando dalla trasparenza a riva al blu delle acque più profonde poco più in là … Decidiamo di fermarci per il resto della giornata: il vento ci rende gradevole il sole a picco, per fortuna tutto intorno ci sono alberi che danno refrigerio!!! Nel silenzio che regna in questo paradiso, sentiamo delle campane: guardando bene, c’è un altro monastero sulle colline soprastanti, il Zoodochou Pigis. Prendiamo la strada che si inerpica sulla collina e ci arriviamo in pochissimo: da qui si dominano tutte le spiagge sottostanti e in lontananza si vedono le coste turche. Questo è l’unico monastero tra quelli visitati gestito da monache: siamo rimaste colpite dalla giovane età di tutte!!!! Ormai è sera, ultima tappa Klima Bay nella parte sud-est, dove di fermiamo a cenare alla taverna Kaduna… non abbiamo mangiato male, ma nemmeno siamo entusiaste, il polpo grigliato non ci ha fatto impazzire.
E fu sera e fu mattina: prima tappa la zona archeologica di Heraion, a pochi km da Pythagorion. Questo sito archeologico ospitava uno dei più importanti templi dedicati alla dea Era. Purtroppo non rimane molto, ma il sito ha un grande fascino. Entrando, si cammina sul tratto di strada lastricata che in origine collegava Pythagorion al tempio, ai cui lati in origine sorgevano statue. I monumenti più interessanti sono proprio il tempio, di cui rimane visibile solo una colonna (anzi, metà di essa. A quanto pare l’altezza era il doppio!) e le fondamenta, che certo rendono l’idea della maestosità, anche se non appieno perché il sito è purtroppo infestato dalle erbacce e questo non aiuta a farsene l’idea … e altro monumento interessante è il Grande Altare sacrificale, rivolto proprio verso il tempio. Nonostante il gran caldo, è davvero un luogo suggestivo! Usciamo e decidiamo di visitare la costa sud-ovest, fino ad arrivare alla taverna “The end of the world”. Questa taverna, consigliata tra l’altro dai TPC, si trova quasi all’estremo ovest dell’isola: dalla spiaggia di Limnionas, parte una strada sterrata, inizialmente non troppo difficoltosa, ma proseguendo si restringe molto ed in alcuni punti è a picco sul mare … per cui bisogna augurarsi di non trovare altre auto dal senso opposto! Forse l’ideale sarebbe andarci in scooter. La strada prosegue per circa 3-4 km: arriviamo finalmente alla taverna: panorama mozzafiato, con terrazza a picco sul mare blu e tanto verde intorno, nessun’altra abitazione e pochi commensali! Quando arriviamo veniamo accolte con tanta simpatia da Andreas e da sua moglie: dopo aver chiacchierato un po’ e aver saputo che siamo italiane, ci dice che nella spiaggia italiana ci sono altri giovani italiani (che poco dopo arrivano per il pranzo!). Vuol anche sapere da chi abbiamo saputo della sua taverna, e noi abbiamo sponsorizzato il sito TPC!! Qui il menu è pro-forma: Andreas ci dice subito quello che è disponibile quel giorno e noi accettiamo entusiaste: e così, dopo un antipasto di fiori di zucchine ripieni con feta e peperone piccante, continuiamo con polpo grigliato (finalmente delizioso!) e scampi sempre grigliati … per finire poi con fichi d’india freschissimi e anguria! Nel frattempo conosciamo anche gli altri italiani e, quando chiediamo il conto, Andreas ci coinvolge in alcuni giochi di intrattenimento che ci fanno divertire un sacco! abbiamo davvero riso un sacco con i nuovi amici di Bergamo e Verona! Non ce ne vorremmo quasi andare da questo luogo così tranquillo e piacevole, ma ormai è metà pomeriggio e vorremmo anche sdraiarci un po’ in spiaggia. Così salutiamo Andreas e rifacciamo la strada sterrata, sperando sempre di non incontrare nessuno!!! Per farvi un’idea, potete vedere il sito www.Kohili.Com Ci fermiamo sulla spiaggia di Limnionas: anche qui 3 lettini e ombrellone al modicissimo prezzo di €. 5,00!!! Ci passiamo tutto il pomeriggio, fino a quando il sole inizia a calare dietro le colline. La spiaggia è di sabbia e sassi, e l’acqua è sempre di un trasparente pazzesco! Tornando a Pythagorion, siamo ancora talmente piene delle delizie degustate a pranzo, al punto che la nostra cena consiste in una crêpe yogurt e miele alla Crêperie che si trova sulla strada principale, prima dell’inizio della zona pedonale.
Siamo ormai a metà vacanza, il giovedì decidiamo di visitare alcuni dei paesi di montagna, costeggiando inizialmente la costa nord da Kokkari. La prima deviazione è verso Manolates: è un villaggio tradizionale costruito su un’area montagnosa e circondato da una vegetazione rigogliosa. Viene anche detto il paese degli artisti, perché ci sono davvero molte botteghe artigiane, dai vasi ai gioielli, ai classici souvenir, a pittori di acquerelli: ce n’è per tutti i gusti. Prossima tappa è il paese di Vourliotes, anch’esso raggiungibile dalla costa attraverso una strada che si inerpica in mezzo ai boschi, dandoci un senso di frescura e di relax. Anche qui l’attrattiva principale sono le stradine che poi inevitabilmente ci conducono alla piazzetta, dove decidiamo per una sosta bevendoci una freschissima spremuta d’arancia all’ombra di un pergolato. Nonostante il vento che ci accompagna ovunque, il sole è davvero caldissimo. E allora, decidiamo di visitare qualche spiaggia della costa nord. Dopo aver girovagato un po’, decidiamo per la sosta alla spiaggia di Lemonakia, non molto grande, ma come al solito non troppo frequentata, spiaggia di ciottoli piatti che invogliano alla costruzione di torri! Il vento qui fa increspare il mare in candide onde che si infrangono sulla riva … la costa nord è davvero più ventilata, ma non ci dispiace che Eolo ci faccia compagnia! Il sole altrimenti sarebbe davvero implacabile! Decidiamo di fermarci direttamente a Kokkari per la cena: Kokkari è un bel paesino della costa nord che, nonostante sia molto turistico, ha saputo mantenere il suo fascino. Girovaghiamo un po’ per le stradine interne, passando anche per la Chiesa, che è la più grande vista sull’isola. Andiamo verso la passeggiata lungomare, punteggiata da varie taverne con i tavolini proprio in riva, e cerchiamo la taverna sempre consigliata da TPC, Kalamies, che è l’ultima prima del ponticello che porta ad una spiaggetta. Prima della cena, andiamo proprio lì, per goderci il tramonto dietro le case del paese e l’accendersi delle prime luci. Torniamo alla taverna e ci accaparriamo un tavolo fronte mare: scegliamo un antipasto di feta e olive, poi chiediamo i “Whole stuffed calamari”. Poco dopo, la gentilissima Irini torna al nostro tavolo e ci dice dispiaciuta che i calamari interi non sono freschi di giornata e quindi lei non se la sente di darceli! Lei ci consiglia invece il fritto di calamaretti che sono freschi: accettiamo il cambio e … che scorpacciata!!! Ci arriva un fritto delicatissimo e di proporzioni abbondantissime, con patatine fritte, insalata e pomodori! Irini è davvero dispiaciuta di non averci potuto accontentare ed insiste affinchè ci possa offrire qualcosa ancora, ma noi siamo troppo piene! Lei ci dice allora che ci prepara i calamari interi per il giorno dopo e noi le promettiamo di tornare! Non è affatto difficile fare questa promessa! Mancano ormai solo 2 giorni alla fine della vacanza, e decidiamo di rilassarci e di fare solo vita da spiaggia, girovagando per alcune delle innumerevoli spiagge che ancora ci mancano!!! E così oggi decidiamo di dedicarci a quelle a sud-est dell’isola. Partiamo dalla spiaggia di Possidonio: è una piccola baia in cui l’acqua è tranquillissima e ha una trasparenza a cui pian piano stiamo facendo l’abitudine, e che sicuramente ci mancherà! Altra spiaggia vicina è Kerveli: anche qui c’è una pace e un silenzio che associato al mare cristallino ci danno una sensazione di pace!! Qui la spiaggia in sé è davvero minuscola, ma sicuramente è questa caratteristica che ce la fa piacere così tanto! Passiamo poi a Psili Amos (quella a est!): è la prima ed unica delusione! Qui gli ombrelloni sono tutti attaccati e c’è un caos pazzesco! Sicuramente il fatto di essere una delle poche spiagge di sabbia fa sì che venga scelta prevalentemente da famiglie … comunque noi scappiamo subito e ci dirigiamo a Mikali. Questa spiaggia è molto ampia e alterna zone attrezzate con altre libere. Beh, ci accampiamo qui, prendendo il solito ombrellone e 3 lettini a €. 7,50! Passiamo quindi tutta la giornata a crogiolarci al sole e a bagnarci, intervallando il tutto con una bella spremuta d’arance! La sera manteniamo la promessa e ritorniamo da Irini a Kokkari: e stavolta i calamari interi ripieni ci sono! Che delizia, con il loro ripieno di feta e altri formaggi… e stavolta Irini ci “obbliga” ad accettare dei dolcetti (il nome non ce lo ricordiamo), che altro non sono che pasta dolce fritta con miele sopra. Beh, con il vino dolce di Samos sono nettare per il palato! Ormai siamo arrivate all’ultimo giorno, proviamo ad andare a Psili Amos ovest e qui va decisamente meglio! La spiaggia – di sabbia – non è affollata e comunque anche gli ombrelloni sono molto distanti! Eolo è molto pigro oggi, così per resistere alle temperature molto alte ci bagniamo ogni mezz’ora… poi nel pomeriggio anche lui ricomincia a soffiare per salutarci! La sera ci fermiamo a Pythagorion, e dopo una moussaka in una taverna nella stessa via degli Hera studios, facciamo gli ultimi acquisti e un ultima visita a Pitagora… domani mattina si riparte… All’aeroporto ritroviamo gli amici incontrati alla taverna “The end of the world”… ci salutiamo e poi … si vola verso casa, tutto in orario! Che dire di più … la vacanza a Samos rimarrà nei nostri cuori per tanto tempo: i colori che ci hanno allietato durante tutta la settimana non hanno parole per essere descritti, così come il mare! Samos è una sorpresa ad ogni angolo, in cui natura e cultura si intrecciano. Ci sarebbero state tante altre cose da vedere, così come anche le gite possibili (da qui, si raggiunge facilmente la Turchia, per visitare la bellissima Efeso, oppure si può andare a Patmos o ancora gite in barca di un giorno con picnic)… in una settimana però non è possibile fare tutto e così … arrivederci Samos! Torneremo per completare la conoscenza!