Salviamo la barriera..

Ho riconosciuto “sospirato carnelia” , compagna di viaggio e non vi tedierò con il viaggo a Marsa Alam – El Quseir ,che è stato ben narrato ( e mal vissuto anche da me e famiglia). Alla mattina finestra sui sofferti giardini e sul mare… O meglio sulle piccole lagune formate dalla barriera, strapiene di pesci di ogni colore, specie e dimensione, antistanti la spiaggia. Poi, blu come la notte, il mare, e sorpresa , il tanto decantato pontile non c’è. Le autorità egiziane lo hanno fatto smontare per non precisati motivi! E allora? Allora tutti insieme allegramente a calpestare i coralli affioranti per raggiungere il mare. Rischiando così di farsi del male seriamente nei frequenti buchi e sopratutto distruggendo coralli, stelle marine (tantissime) e tutta la micro fauna e flora di barriera.

Peccato, perchè se c’è un villaggio veramente all’altezza delle aspettative (animazione compresa, per chi è interessato) è proprio questo.Personale premuroso, spiagge spaziosissime, pulizia accurata e cucina più che dignitosa. Insomma se mettessero in condizione i turisti di non distruggere tutto questo ben di Dio, sarebbe praticamente perfetto. Un pontile, basta quello. Per farvi capire che tipo di mare sia, nelle 4/5 uscite fatte con boccaglio e pinne ho visto : una decina di testuggini corredate di remore sul carapace, una manta, svariati delfini, razze di ogni colore (e razza…), murene di tutte le dimensioni, pesci leone (non disturbandoli), squali chitarra (quelli di fondale), pesci pagliaccio di formato mai visto e gli incredibili pesci picasso, quelli che assomigliano ad un aspirabriciole da cucina con la mascherina dell’Inter! Tutto questo oltre ad una parete interminabile di coralli di tutti i tipi e colori. Il tutto corredato da migliaia e migliaia di pesciolini che ti nuotano attorno e spesso si piazzano ad un cm dalla maschera o dalla macchina fotografica… Un ultimo consiglio: controllate bene, se fate foto sott’acqua, le guarnizioni della custodia! Io sto piangendo ancora adesso…