Salonicco e dintorni
Cinque giorni intensi alla scoperta della Grecia Classica (dal Monte Olimpo a Meteora), da Kalamata a Karditsa, da Volos alla bellissima Penisola Calcidica
Salonicco è una città giovane. Non c’è moltissimo da vedere, ma tanto da vivere. Basta andare nella zona adiacente al lungomare e girovagare curiosando tra i vicoli. Consigliamo di provare la Taverna 1901, dall’atmosfera originale, frequentata da turisti e da locali. Siamo partiti alla volta di Meteora, famosa località Nord occidentale della Grecia, letteralmente s
ospesa in aria tra la terra e il cielo. E’ un posto unico per la presenza di numerose torri naturali di roccia su cui si ergono dei monasteri. Alcuni sono visitabili, altri sono disabitati, altri ancora sono andati distrutti e se ne conservano le rovine. Il panorama è molto suggestivo e vale la pena fare tanti chilometri (circa 400 da Salonicco) per fare una visita alla zona di Kalambata. Abbiamo dormito a Karditsa, cittadina un po’ più grande, per vedere, il giorno successivo, il lago (artificiale) di Plastira con la sua diga. Il paesaggio è a tratti interessante soprattutto per la sua altitudine (1.000 m s.l.m.), ma il percorso, che collega i pochi agglomerati urbani, è un po’ impervio. La successiva tappa, Volos, l’abbiamo scelta strategicamente per visitare la regione del Pilìo, ma si è rivelata una piacevole sorpresa. Cittadina di shopping e porto di trasferimento per le isole Sporadi, è la porta d’accesso ad una zona che unisce la bellezza delle montagne, d’inverno innevate, e le spiagge bianche e sabbiose, che vanno raggiunte facendo varie deviazioni dalla strada principale. Pilìo possiede una ricca tradizione popolare, rimasta intatta col passare degli anni, incontaminata dallo sviluppo del turismo. Splendide case nobiliari abbarbicate sulle montagna, stradine sapientemente lastricate, fontanelle in pietra e ponti ad arco, sono disseminati tra le coltivazioni di ulivo. Ritornando verso Nord abbiamo superato Salonicco e, dirigendoci a sud est, siamo arrivati in Penisola Calcidica. Delle tre “dita” solo due sono visitabili: la terza è costituita dalla Repubblica monastica del Monte Athos, che ospita monasteri ed eremi interdetti alle donne e accessibili solo via mare. Le prime due dita, Kassandra e Sithonìa sono molto diverse tra loro. Bastano un paio di giorni per visitarle entrambe. Il promontorio di Kassandra, più vicino a Salonicco, è frequentato da greci e turisti provenienti dall’est Europa. Da segnalare il paesino di Afissos, tutto costruito in pietra bianca, e la trattoria Remetzo, un posticino dove si mangia benissimo (Limparisp@gmail.com 23740-91374). Sithonìa ha, invece, un aspetto più selvaggio e offre rifugio a chi ama la tranquillità. E’ un susseguirsi di calette nascoste tra colline e pinete, spiagge di sabbia, mare cristallino e vegetazione rigogliosa. Le coste frastagliate del fiordo di Porto Koufos offrono uno spettacolo unico per la vista e per la mente. Abbiamo pernottato a Neos Marmaras, che nonostante sia il centro più grande di Sithonìa, non offre molte opportunità di alloggio in bassa stagione (quasi tutti gli alberghi sono aperti da Maggio a Settembre), ma ci sono parecchie camere a poco e niente.
Per l’ultima notte abbiamo scelto una località turistica vicina all’aeroporto, Perea. Ci siamo trovati molto bene all’hotel Avra (45 euro/camera colazione inclusa).In Grecia si mangia bene ovunque e l’accoglienza è sempre molto curata. Certo la pesante situazione economica attuale si percepisce chiaramente, anche considerando i bassi costi. Abbiamo pagato 88 euro per un’automobile (km illimitati) per 6 giorni (prenotata su internet tramite www.autonoleggio-online.it). Solo la benzina e le autostrade costano come da noi. Per tutto il resto (cibo, abbigliamento, elettronica) i prezzi sono mediamente più bassi che in Italia. Attenzione: nei posti meno turistici le indicazioni stradali sono solo in Greco, è sempre meglio avere un navigatore! murzillo@libero.it.