salisburgo: romanticismo e mercatini di natale

Mio marito ed io decidiamo di visitare, per l’Immacolata, i mercatini di Natale a Salisburgo. Il nostro viaggio comprende anche una tappa a Trieste dove ci aspetta una coppia di amici con la quale, in macchina, andremo nella città austriaca. Il volo Meridiana Napoli/Venezia lo prenotiamo per il 04.12.2009 con largo anticipo, pagandolo solo €...
Scritto da: timsah
salisburgo: romanticismo e mercatini di natale
Partenza il: 04/12/2009
Ritorno il: 07/12/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Mio marito ed io decidiamo di visitare, per l’Immacolata, i mercatini di Natale a Salisburgo. Il nostro viaggio comprende anche una tappa a Trieste dove ci aspetta una coppia di amici con la quale, in macchina, andremo nella città austriaca. Il volo Meridiana Napoli/Venezia lo prenotiamo per il 04.12.2009 con largo anticipo, pagandolo solo € 78,00 per 2 persone, andata e ritorno; in treno poi raggiungiamo Trieste. L’indomani mattina di buon ora partiamo per Salisburgo: è una bella giornata di sole anche se, dopo il confine di Tarvisio, il tempo cambia, pioviggina e tutt’intorno c’è neve. Niente di strano siamo in inverno! Arriviamo a Salisburgo verso le quattro del pomeriggio e, scaricati i bagagli in albergo, muoviamo alla scoperta della città. L’hotel Mozart si trova in un quartiere tranquillo, non lontano dal centro e dalle piazze principali; basta infatti, una passeggiata di circa un quarto d’ora per arrivare dinanzi al Duomo. L’abbiamo prenotato sul sito www.booking.it che riportava delle recensioni convincenti. In effetti è come ce lo aspettavamo: le stanze sono pulite e graziose, arredate semplicemente, con bagni piccoli ma confortevoli. La ragazza alla reception ci consiglia di lasciare la macchina in un parcheggio convenzionato poco distante (€ 13,00 al giorno). Accanto alla hall c’è una sala dove troneggia un albero di Natale tutto illuminato e a seguire quella per la prima colazione. L’ambiente è familiare, rilassante e caloroso. Un’occhiata alla cartina e via in direzione centro città. Meno male che ha smesso di piovere e non fa tanto freddo. Percorriamo il ponte che unisce le due sponde del fiume Salzach e siamo già catapultati nel clima dei mercatini. Ce ne sono in piazza del Duomo ed in Piazza della Residenza: piccoli chioschi pieni zeppi di ninnoli natalizi e leccornie tipiche, sia dolci che salate, e gente, gente, gente. Nel nostro girovagare ci fermiamo anche in Piazza dell’Università dove ci riscaldiamo con una tazza fumante di vin brulé. E’ ora di cena: stasera ci aspetta un locale tipico, Augustiner Braustubl, situato all’interno di un vecchio convento successivamente trasformato in fabbrica di birra. Appena entri, in delle nicchie lungo il corridoio, ci sono statue di Santi; il brulichio che proviene dal basso ti induce a scendere le scale e sorpresa, trovi tre grandi stanze arredate con panche e tavoli di legno dove ti servono esclusivamente da bere. Per mangiare, infatti, devi fare da te: dinanzi alle sale, dei negozietti vendono salumi, formaggi, fritti di ogni genere, pane, stinco di maiale, altre pietanze di carne e dolciumi vari; c’è pure il grande banco per la mescita della birra: puoi sciacquare il tuo boccale ad una fontanella e lì te lo riempiono di nuovo. Se non avete molte pretese e vi va di trascorrere una allegra serata, questo posto fa per voi. Una bella passeggiata e siamo in albergo. Il giorno seguente la nostra prima tappa è l’Ufficio Turistico di Piazza Mozart per comprare la Salisburg Card. Ne consigliamo l’acquisto solo se si ha intenzione di visitare tutti i principali monumenti della città, in quanto si risparmia rispetto al prezzo dei singoli biglietti d’ingresso. Con la funicolare, posta alle spalle della Piazza del Capitolo, saliamo alla Fortezza di Hohensalzburg. Vista dal basso la fortezza è imponente ma il giro che ti consentono di fare al suo interno comprende poca roba: la maggior parte delle stanze sono disadorne ad eccezione di alcune con pareti e soffitti rivestiti da cassettoni riccamente decorati; in altre ci sono esposizioni sulla storia e l’evoluzione della fortezza e mostre di armi antiche; in ultimo, attraverso un vetro, vediamo il cosi detto “toro di Salisburgo”, un organo del 1502. Deludente. Riprendiamo la funicolare e tornati in basso, visitiamo prima il convento di San Pietro con annessi il cimitero e le catacombe, costituite da una serie di cappelle continue scavate nella roccia e poi il Palazzo della Residenza. Costruito dai Principi Arcivescovi, questo si compone della Vecchia e della Nuova Residenza. Al suo interno ammiriamo i Saloni di Gala, la Galleria, la Sala dei Carabinieri ed il Salone delle Conferenze: qui Mozart all’età di sei anni, diede il suo primo concerto. Finalmente qualcosa degna di nota! La visita continua con il Duomo e la Chiesa dei Francescani, a nostro parere la più bella fra quelle viste. Ma ora è arrivato il momento di dedicarsi al cittadino di Salisburgo più famoso nel mondo Wolfgang Amadeus Mozart. La casa natale del musicista si trova lungo la Getreidegasse ed è composta da più piani, tutti visitabili. Al terzo è situato l’appartamento: in cucina, sono conservati degli utensili mentre nelle altre stanze troviamo strumenti musicali, lettere e ritratti. Successivamente ci dirigiamo alla casa dove visse Mozart, sulla riva destra del fiume Salzach, in cui sono esposti oggetti quali spartiti, cembali, piani e spinette. Abbiamo l’impressione che entrambe le case siano state create a bella posta rispondendo ad uno scopo esclusivamente turistico; sono fredde, impersonali, non hanno conservato quasi nulla degli arredamenti originali; unica traccia tangibile di Mozart, a parte una ciocca di capelli e qualche spartito, è nella sua musica che l’audioguida diffonde tra una descrizione e l’altra delle stanze. Veramente poco! Forse è uno scherzo del geniale musicista salisburghese. Un salto in albergo per riposare un po’ e poi, prima di cena, ci mescoliamo con la gente che affolla la Getreidegasse, strada commerciale della città, conosciuta per le originali insegne in ferro battuto dei negozi. Le vetrine sono stracolme di addobbi natalizi, soprattutto di uova decorate in diverse maniere ed ovunque si respira l’aria delle prossime feste. Ora la fame ci attanaglia per cui: Stieglkeller stiamo arrivando! E’ un ristorante vicino la stazione della funicolare che abbiamo prenotato la mattina dopo la visita alla Fortezza, dal quale si può ammirare il panorama della città illuminata. Mangiamo un buon gulasch e la cotoletta tipica, il tutto innaffiato da birra. Come ultima sera a Salisburgo non ci si può proprio lamentare. L’indomani visitiamo i giardini del castello di Mirabell: sono curati ma, essendo in inverno, un po’ spogli. Puoi comunque immaginarne la bellezza quando in primavera si riempiranno di fiori dai mille colori. Andate a vedere anche l’interno: la visita è consentita solo alla sala dei Marmi, considerata la più bella al mondo dove vengono celebrati i matrimoni, alla quale si arriva salendo la monumentale scala adorna di putti. Un ultimo giro ai mercatini per comprare le uova decorate da mettere sull’albero, addobbi vari e le tipiche casette in ceramica che, illuminate, fanno tanto Natale e quindi, ripartiamo per tornare in Italia. Poco fuori da Salisburgo c’è il Castello di Hellbrunn, famoso per i suoi giardini e le fontane con i giochi d’acqua: noi non possiamo visitarlo perché il primo novembre chiude per riaprire con la bella stagione. Sarà per la prossima volta! Il nostro viaggio nella città di Salisburgo si conclude qui. Per noi è una città che merita di essere visitata perché ogni suo angolo emana un fascino particolare. Di giorno è una bomboniera, di notte le luci ne mettono in risalto l’aspetto fiabesco amplificato dalla bianca Fortezza che la sovrasta. Non vi aspettate di vedere grandi opere d’arte o di architettura perché rimarreste delusi ma vi lascerà senza fiato soprattutto se avrete la possibilità di soggiornarvi nel periodo natalizio quando le luminarie e i mercatini le conferiscono quel qualcosa in più di romantico.


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