Salisburgo – Monaco – Fussen – Lindau in 4 giorni, un giro fantastico!
GIORNO 1: giovedì 17 marzo 2011
Partiamo da Bergamo in auto alle 6.30 circa, direzione A22 Brennero. Poco prima del confine con l’Austria comincia a nevicare ma fortunatamente non vi sono problemi di viabilità. Inaspettatamente un cartello ci indica che abbiamo un’ultima opportunità di comprare il ticket autostradale per l’Austria. Eravamo a conoscenza della necessità di apporre un ticket per la circolazione in Svizzera, ma non per l’Austria! Ci informiamo meglio e in sostanza si tratta di un adesivo da apporre al parabrezza, necessario per viaggiare sulle autostrade austriache, il cui costo è di Eur 7,90 per 10 giorni. Crediamo di aver onorato tale adempimento, in realtà raggiungiamo un casello dove dobbiamo pagare altri 7,90. Ci pare strano, dato che abbiamo appena affisso il ticket! La signora al casello ci spiega che se si giunge fino a Innsbruck sud il ticket non è necessario ma è obbligatorio qualora si circoli in altre zone austriache. Capito il funzionamento, procediamo lungo la E45 fino allo svincolo di Rosenheim, per poi imboccare la E60 direzione SALISBURGO. Giungiamo all’hotel ‘Drei Kreuz’ intorno alle 13. L’accoglienza della signora alla reception è davvero gradevole e ci viene data una stanza più grande e confortevole rispetto a quella prenotata e pagata sul sito booking.com. Il centro dista circa 15 minuti a piedi dall’hotel, il che segna un punto a favore di questo albergo. Appena dietro l’angolo c’è anche la fermata dell’autobus, che però ci dicono faccia un giro strano per aggirare tutta la zona pedonale.Durante la permanenza in questa splendida città abbiamo lasciato l’auto al posteggio dell’hotel. Crediamo la scelta del ‘Drei Kreuz’ sia stata azzeccata perché avremmo potuto dormire in centro (magari con atmosfera e vista mozzafiato) però avremmo sicuramente dovuto lasciare l’auto in uno dei posteggi a pagamento esterni all’area pedonale della città (con aggravio di costo, ovviamente). Comunque.. Il nostro tour ha inizio! Un po’ sperduti in città sotto una pioggia incessante, andiamo a visitare la casa di Mozart; pare che all’interno sia stato allestito un museo, ma dato che non ci interessa, la osserviamo solo dall’esterno. Ci concediamo un ‘bretzel’ imbottito sotto il portico della chiesa frontale per poi passeggiare a caso nel centro storico (piccolo e visitabile tutto in poco tempo). Le viuzze sono molto belle e caratteristiche. Ci concediamo dunque più tempo per la visita alla Fortezza Hohensalzburg, sovrastante Salisburgo. Purtroppo la funicolare è chiusa per manutenzione quindi ce la facciamo a piedi fino in cima. Il costo d’entrata è Eur 5,70 e la chiusura è alle ore 17. All’interno visitiamo i giardini ed approfittiamo del tour con audio guida attraverso la zona est della fortezza fino alla salita sulla torre, da cui si gode un panorama a 360° sulla città . Favoloso! Scendiamo in centro, ci rilassiamo ad un caffè poi un giretto lungo il fiume Salzach ed infine cenetta romantica. Sarà perché è giovedì sera, ma per le strade cittadine a quest’ora gira pochissima gente. Torniamo in hotel intorno alle 22 positivamente impressionati da una città così pulita, accogliente e ordinata; inoltre non ci aspettavamo di poterla visionare tutta in lungo e in largo in metà giornata,cosa invece fattibilissima!Per l’indomani abbiamo deciso di pagare la colazione a buffet in hotel (7 euro p.p., non incluso nel costo della stanza). Inizialmente ci pareva molto costosa, ma camminando in città ci siamo resi conto del costo di un cappuccino (3 euro o poco meno) quindi abbiamo optato per un’abbondante colazione (ampia scelta di cose dolci e salate) che ci avrebbe poi permesso di lasciare Salisburgo subito al termine della stessa. Giusto il tempo di sbrigare le formalità di check out e siamo già in viaggio di buon mattino!
GIORNO 2: venerdì 18 marzo 2011
Destinazione…MONACO DI BAVIERA! Ripercorriamo dunque la E60 e in circa un’ora e mezza vi arriviamo! Abbiamo scelto il ‘Carat Hotel’, sito a circa 15 minuti a piedi da Marienplatz, zona sud-ovest. Sapevo del costo del parcheggio auto nel garage dell’hotel (eur 13 per ogni giorno di permanenza), ma confidavo di poter trovare posteggio gratuito nella zona circostante. Nulla di più sbagliato. Infatti abbiamo girato in auto tutte le viuzze laterali all’hotel ma tutti i posteggi lì sono a pagamento proprio perché l’area è a due passi dal centro città (e relativa zona pedonale, che da sud ovest parte da Sendlinger Tor). Avremmo voluto essere in Marienplatz per le ore 11 o 12 per assistere al Glockenspiel, ovvero la riproduzione del tradizionale ballo dei mercanti di cavalli per scongiurare la peste da parte di figure meccaniche poste sulla facciata principale del Nuovo Municipio. Peccato non essere giunti in tempo. Saliamo comunque sulla torre tramite un ascensore interno che sale al 5° piano dove si pagano eur 2,50 p.p. Per salire al nono piano, da cui si gode una vista fantastica sulla città intera. Una volta scesi dalla torre visitiamo dall’esterno la vicina Frauenkirche, peccato però che una delle due torri frontali sia coperta e in ristrutturazione. Sono le 14 e lo stomaco si fa sentire, quindi prendiamo due panini volanti, un caffe’ lunghissimo e amaro e ci imbattiamo nel bellissimo Viktualienmarkt, sito poco sotto Marienplatz. Trattasi di una piazza con una specie di ‘palo della cuccagna’ al suo centro e molte bancarelle di fiori, piante, prodotti tipici.. Assolutamente da vedere. Continuiamo il nostro tour a est di Marienplatz, imbattendoci in scorci bellissimi fra viuzze e piazzette davvero caratteristiche, fino a giungere a Maximilianstrasse, la via dello shopping più costoso. La percorriamo tutta fino ad incrociare il fiume Isar, per poi svoltare verso nord in direzione dell’ Englisher Garten, molto simile ad Hyde Park di Londra (forse il suo nome non è proprio casuale…). Ci siamo dovuti strofinare più volte gli occhi alla vista di 3 ragazzi che surfavano fra i mulinelli del fiume poco sotto la chiusa (in un acqua marrone!). Percorriamo tutta la lunghezza dei giardini sotto un cielo plumbeo che a volte fa cadere qualche goccia, fino al laghetto più grande, Kleinhesselohersee. Diamo un occhio alla mappa per verificare quale sia la fermata della metropolitana più vicina per tornare in hotel dopo la lunga camminata della giornata; in realtà scopriamo con molto piacere che la fermata più prossima è sita sulla stessa linea di metro dello stadio Allianz Arena, che decidiamo quindi di visitare (linea U6 colore blu, fermata Frottmaning). Il ticket della metro costa 2,20 ed è valevole per 3 ore. Esso va obliterato prima di scendere le scale alla metro ma, giusto per far capire la cultura di questo popolo, accanto all’obliteratrice notiamo che non vi sono sbarre d’accesso! Si entra liberamente. La struttura dello stadio è davvero peculiare; non siamo entrati all’interno anche perché alle 18 è in programma una partita del campionato tedesco. Torniamo all’hotel in metro, fermata Sendlinger, ci godiamo una doccia calda e un po’ di relax. Usciamo alle 19 per un giro nella ‘Monaco by night’ e, onde evitare di pensare troppo sulla tipologia di cena che avremmo voluto o ancor peggio, dare un occhio a tutti i menu dei ristoranti, optiamo per un ‘non troppo tipico’ Hard Rock Cafe’, che si trova a est di Marienplatz. Cena pantagruelica e passeggiata romantica per le vie del centro. A nanna alle 22.30. Sarà che non siamo persone che si perdono in shopping o acquisto di souvenirs ma, così come per Salisburgo, crediamo di aver visitato tutto ciò che la città offre in una sola mezza giornata, contro ogni più rosea previsione! L’idea iniziale per l’indomani è di spostarsi in auto all’Olympiapark per poi scendere nel sud della Baviera nel primo pomeriggio; in realtà pensiamo bene di saltare quest’ ultima visita. La colazione a buffet dell’albergo costa Eur 13 p.p.,davvero troppo, quindi ci buttiamo su un ‘cappuccio e brioche’ in un bar dietro l’angolo.
GIORNO 3: sabato 19 marzo 2011
Si parte alle 9 circa per scendere a Hohenschwangau, vicino a Fussen, per la visita al NEUSCHWANSTEIN CASTLE. Qualche giorno prima di partire per il nostro viaggetto abbiamo controllato il percorso su Google Maps. Ci veniva indicata come strada più veloce la E54 fino a Memmingen, seguita dalla E532 per Fussen. In realtà calcoliamo ‘a naso’ sulla mappa che potremmo guadagnare circa 60 km se uscissimo dall’autostrada a Landsberg e seguire in direzione Schongau; pare sia una strada provinciale e non esattamente secondaria, quindi..azzardiamo! Passiamo per il centro di Landsberg che è veramente delizioso!! Ci immettiamo poi sulla SS 17 che attraversa paesini di collina con le tipiche casette bavaresi ad incorniciare la caratteristica chiesa bianca con il campanile alto. La strada è molto scorrevole e siamo contenti della modifica apportata al percorso. Nevica e temiamo che più ci avvicineremo alle Alpi, peggiore potrebbe essere la situazione meteorologica, anche in considerazione del fatto che nelle immediate vicinanze si trova la famosa località sciistica Garmisch-Partenkirchen… Giungiamo intorno alle 11.30 al paese di Hohenschwangau, dove si trovano due importanti castelli:
A) Hohenschwangau castle
B) Neuschwanstein castle
Da entrambe le strade di accesso al paese si giunge all’info point. Tutti credono che i tickets per l’ingresso ai castelli si acquistino lì (inutile far la fila – e povero impiegato!) in realtà il ticket center è 100 metri più avanti, lungo una salita.Vi sono 3 posteggi a pagamento (2 in zona info point e uno 30 mt oltre il ticket center) e tutti costano eur 4,50 al giorno. L’auto va obbligatoriamente posteggiata in paese, non si procede oltre in alcun modo. Il castello di Hohenschwangau sta alle spalle del ticket center, ed è di colo giallo ocra, mentre quello di Neuschwanstein è circa un centinaio di metri più in alto. E’ possibile acquistare un ticket unico per l’entrata ad entrambi i castelli, ma noi abbiamo optato per la visita al solo castello di Neuschwanstein (quello delle favole, per intenderci!). L’ingresso costa 12 euro, ma credo vi siano riduzioni per chi soggiorna in qualche hotel del paese (super chic).A diversi orari vi sono tours del castello: in inglese, tedesco, con audio guida (in altre lingue) Quindi noi abbiamo scelto l’audio guida in italiano e il primo tour disponibile (indicato da un numero, ad es. Tour 457) era alle 12.45. Le impiegate al desk ci tengono a specificare di farsi trovare puntuali all’ingresso del castello altrimenti non si può più accedere alle stanze interne e si perde il prezzo del biglietto. Per arrivare al Neuschwanstein castle ci sono 3 opzioni:
A) Carrozza con cavallo (partenza davanti all’hotel Muller);
B) Bus fino a Marien Bruecke e poi breve camminata a piedi per il castello (partenza bus davanti allo Schloss Hotel);
C) Salita a piedi.
Al ticket center ci è data una piccola brochure che riporta i tempi di percorrenza. Viene ad esempio specificato che la salita a piedi dura 40/45 minuti. Attenzione! Il tempo è super esagerato! Noi (con passo ‘da montanari’ causa ritardo per la visita guidata) ci abbiamo messo 15 minuti!!! Crediamo che esagerando si salga in max 30 minuti e siamo anche convinti che i turisti siamo disincentivati nel salire a piedi per utilizzare gli altri mezzi a pagamento! Per chi volesse prendere il bus, stia bene attento alla presenza o meno di un cartello davanti allo Schloss Hotel; noi lo abbiamo atteso per poi accorgerci del cartello (gigante, tra l’altro) che diceva che quel giorno le corse erano sospese causa maltempo (neve lieve). E’ per questo che ce la siamo poi fatta ‘di corsa’! 😀 Da vicino il castello è veramente spettacolare ma la nebbia è talmente fitta da scoraggiarci un po’, facciamo qualche fotografia ma cavoli, ci aspettavamo di vedere panorami mozzafiato e invece nulla.. Speriamo solo in un miglioramento del tempo; nel frattempo facciamo il tour delle stanze del re Ludwig II, veramente sfarzose (peccato non vi sia accesso ad alcun punto panoramico, tipo una torre..) e nel frattempo buttiamo un occhio fuori dalle finestre dove si cominciano a vedere i paesi sottostanti, con nostra immensa gioia! Carichi di nuova energia, ci dirigiamo al Marien Bruecke, un ponte sospeso a non so quanti metri d’altezza su uno strapiombo che offre un’indescrivibile vista laterale del castello, con alle spalle la pianura e le colline bavaresi. Un incanto! Val la pena di farsi passare le vertigini per salirci ed ammirare il panorama. Durante la discesa è difficile evitare di voltarsi indietro per guardarlo di nuovo, ancora ed ancora. Dalle informazioni che abbiamo reperito ci è parso di capire che l’ultima visita guidata sia alle 15, ma ancora alle 16 una fiumana di gente continua a salire al castello. Mah.. Giungiamo all’auto e ci fermiamo un attimo all’info point per capire cosa ci sia di bello da vedere in zona. L’addetto ci consiglia (come pensavamo già di fare) di andare a Fussen, a soli 3 km di distanza; vorremmo anche dormire lì. Dopo mille giri attorno al paese (quando faccio da navigatore, è sempre un disastro) troviamo un ufficio del turismo, peccato che sia chiuso. Però ci scappa l’occhio: nel centro della piazzetta frontale c’è una specie di gazebo, entriamo e restiamo allibiti dalla famosa organizzazione tedesca! Ci appare infatti una mappa della città con accanto un tabellone ove sono riportati gli hotels. Schiacciando l’apposito bottone inerente l’hotel desiderato, una luce si illumina sulla mappa, indicandone così l’esatta posizione. A destra c’è un touch screen dove appare la lista degli stessi hotels con le informazioni, prezzi, indicazioni stradali e proprio accanto una cornetta per chiamarli gratuitamente al fine di chiedere informazioni/disponibilità. In tutta onestà i prezzi esposti erano lievemente inferiori rispetto a quelli forniti per telefono, però il servizio è davvero eccellente. Decidiamo di alloggiare vicino al lago Forggensee (ora in secca), nella pensione ‘Haus am Forggensee’. Siamo accolti dal gestore, una signora sulla settantina che parla bene inglese e ci da’ un sacco di informazioni sul posto, in primis il nome di un buon ristorante tipico bavarese! Dopo un po’ di relax percorriamo a piedi la strada pedonale accanto all’albergo per giungere in paese. Fussen è davvero una cittadina carinissima, con una bella zona pedonale e un castello che domina dall’alto. Ceniamo nel ristorante ‘Romankeller’, dove la cameriera parla più italiano che inglese (abbiamo incontrato un sacco di gente nei negozi, negli hotels che parlava la nostra lingua). Il menù che scegliamo: wurstel, crauti, puree di patate, strudel/ frittelle di mela. Che delizia. Ultimo giro in centro e soprattutto al castello che troviamo inaspettatamente aperto alle 21! Dentro è fantastico, con dipinti alle pareti e un lampione arancione che risalta la sua bellezza. Macchina fotografica scarica, accidenti! Torniamo in hotel e lungo la strada pedonale ci scappa lo sguardo in lontananza: il castello illuminato, una favola davvero! Avrei potuto ben fotografarlo con lo zoom ma la batteria non da’ più segni di vita! Allora decidiamo di recuperare l’altra macchina fotografica in hotel e di tornare a vederlo da vicino, in versione ‘by night’. Vorremmo salirci in auto ma c’è un divieto d’accesso grande come una casa, non vogliamo rischiare quindi posteggiamo e, come due pazzi dalle idee folli, saliamo a piedi per la seconda volta, al buio e in mezzo al bosco. Il timore che qualche strano animale spunti da un momento all’altro ci fa camminare veloci ma la fatica è pienamente dimenticata quando giungiamo ai piedi del Neuschwanstein. Non vi sono parole per descriverne la bellezza! Facciamo un po’ di fotografie mentre le nuvole si diradano e lasciano posto alla luna che affianca il castello in cielo. Sembra un film! Dopo circa una mezz’ora scendiamo al paese dove da un locale continua (dal mezzogiorno!?) ad uscire musica tipica bavarese e gente vestita in abiti tradizionali, che cammina come l’alfiere del gioco della dama..di lato…Rientriamo in hotel stanchi ma soddisfatti. Sveglia puntata alle ore 8.
GIORNO 4: domenica 20 marzo 2011
Dopo la colazione salutiamo la signora e partiamo verso ovest, alla volta di LINDAU IM BODENSEE, un’isoletta sul Lago di Costanza collegata alla terraferma da 2 ponti. Inizialmente pensiamo di viaggiare sul nodo autostradale in direzione Kempten, ma la signora ci consiglia vivamente di percorrere la ‘Deutsche Alpenstrasse’, una strada con tornanti, discese e panorami stupendi lungo le colline bavaresi. Nulla di più azzeccato, infatti rimaniamo stupiti dalla bellezza di questi posti che crediamo essere sconosciuti a molti turisti. Percorriamo dunque la strada 310: Fussen-Pfronten-Immenstadt-Isny-Wangen per giungere a Lindau alle 11.30 circa. Posteggiamo l’auto appena fuori dalla zona pedonale. Il centro storico è davvero affascinante e d’un tratto ci colpisce il suono armonioso di alcune campanine, poste sulla facciata di un edificio. Passeggiando a caso nelle viuzze giungiamo sulla riva del lago dove notiamo una colonna su cui è appoggiata la statua di un grosso leone e al lato opposto vi è un faro che segna l’ingresso delle barche al piccolo porto. Ci pare una paese davvero chic e nel primo pomeriggio comincia ad affollarsi di gente, complice anche una bella giornata di sole. Pranziamo da ‘Nord See’, un locale dove si mangia pesce (stile Spizzico), ultima carica di zuccheri con krapfen alla marmellata di lamponi (strano non trovarci la crema, è buonissimo) e gelato. Ci aspetta un lungo viaggio di ritorno a Bergamo. Sono le 14.30 e, dalla sponda tedesca del lago di Costanza, guidiamo verso la Svizzera, attraverso l’abitato di Bregenz, direzione St. Gallen. Troviamo strano che alla dogana non vi sia nessun controllo. Noi ci fermiamo al segnale ‘stop’ ma nulla, non si presenta nessuno. Noto allora nello specchietto retrovisore che la signora in fila dietro di noi ci fa segno di procedere con fare guardingo, senza farsi notare da alcuna guardia. Curioso…Riusciamo d imboccare la E43 verso Chur, la giornata è stupenda, il sole è caldo sul parabrezza e le montagne che costeggiamo sono bellissime e maestose. Per qualche chilometro lungo l’autostrada entriamo nello stato del Liechtenstein, davvero minuscolo sulla cartina! Tra salite e curve giungiamo al passo San Bernardino dove notiamo alcuni impianti sciistici e ci colpisce che la temperatura fuori sia di 4°C! Usciti dal tunnel si comincia a scendere lungo ampi tornanti nel Canton Ticino poi per me si spegne la luce: mi addormento e mi sveglio a Chiasso, quindi abbiamo già attraversato Bellinzona e Lugano. Seguiamo per Como fino a giungere a Bergamo alle ore 20 circa.
Questo è il racconto di 4 giorni favolosi attraverso 5 nazioni: Italia, Austria, Germania, Svizzera e il piccolo Liechtenstein! Alla prossima avventura!!!