Salenti…amo
Partiamo alle ore 6.30 dal nostro magnifico Abruzzo per una vacanza a tutto relax, da passare nella ancora più meravigliosa terra del Salento. Pieni di aspettative ci mettiamo in viaggio, e dopo sei ore e mezza circa raggiungiamo S.Maria di Leuca, dove troviamo ad attenderci il nostro padrone di casa che ci ha messo a disposizione l’appartamento in cui abbiamo soggiornato. Noi abbiamo trovato quest’alloggio tramite amici comuni,ma internet è stracolmo di offerte e mi sento di consigliare vivamente questa soluzione per visitare la zona, poichè permette una certa indipendenza negli orari e anche di risparmiare qualcosina sui pasti,grazie all’angolo cottura che si può usare comodamente per la colazione e qualche cena!
Dopo esserci sistemati, partiamo alla scoperta della zona con la nostra moto. Un altro consiglio è quello di noleggiare in loco uno scooter, o comunque un mezzo a due ruote, che permetta di trovare parcheggio senza difficoltà e di muoversi più liberamente.Il traffico in queste zone e, sopratutto nelle località di mare, è notevole.Inoltre si evitano i costosissimi parcheggi da pagare che per i motocicli sono gratuiti.
Il pomeriggio del primo giorno lo spendiamo girovagando con la moto e visitando Punta Ristola,l’estremo tacco d’Italia, da dove abbiamo subito apprezzato il mare blu di questa costa che qui si presenta per lo più rocciosa.Dall’alto si vede la grotta del diavolo che una volta sapevo accessibile via terra,ma che ora vede il suo ingresso precluso ai visitatori. Il nome deriva da un’antica superstizione popolare, che attribuiva alla presenza di Diavoli i lugubri e poderosi rimbombi che si potevano udire nella grotta.
In seguito,ci siamo informati per un giro in barca alla scoperta delle grotte che sono tipiche di questa zona e ne abbiamo prenotato uno per il giorno successivo. Passiamo vicino alla torre dell’Omomorto,una delle centinaia di torri che si trovano con cadenza regolare lungo tutta la fascia costiera salentina. Oltre che come elementi di difesa, tali torri servivano soprattutto ad avvistare l’eventuale presenza e avvicinamento delle navi dei Turchi.Stranamente è stata lasciata in uno stato di abbandono e degrado.
Deliziose le ville ottocentesche che si trovano lungo la strada,divertenti per gli stili e i colori sgargianti,quasi tutte di proprietà privata e con giardini antistanti.
Cena presso il ristorante Athena, sul lungomare, che si presenta molto turistico.I piatti di pesce sembravano niente male! Noi però abbiamo optato per una pizza che era invece sicuramente nella media.
Gelato sul lungomare,presso la gelateria Marinucci,dove il gelato è molto buono..(anche se non si può chiedere un aumento di 1euro sul prezzo del cono per averci sopra della panna!!!!mah,qui forse si usa così…) 🙂
Abbiamo anche visitato la chiesa del Cristo re, realizzata in carparo, in stile romanico e gotico. Molto bello il mosaico del pavimento.Peccato,essendo sera,non aver ammirato le vetrate!All’interno si trova poi,in mostra, tutta la documentazione riguardante l’andamento della tragedia del Pietro Micca.
II giorno:
Ci svegliamo di buon ora e subito decidiamo di concederci il primo bagno.La domenica mattina a S.Maria di Leuca c’è anche il mercato,quindi,dopo un giretto tra le bancarelle, scendiamo nel piccolo lido sabbioso a ridosso del lungomare,vicino a una delle poche “bagnarole” rimaste.Caratteristica di alcune delle ville ottocentesche(soprattutto quelle prospicienti il lungomare),infatti, era quella di avere sulla scogliera dei “capanni”, alcuni in muratura e altri in legno, detti “bagnarole”, che nascondevano alla vista del popolo le signore mentre godevano dei bagni nei mesi estivi. Ogni bagnarola apparteneva ad una villa, di cui ne riportava lo stile o, soprattutto, i colori. Oggi le bagnarole in legno sono state completamente eliminate, mentre tra quelle in muratura ne rimangono solo un paio, ma in disuso.
Ci immergiamo quindi nelle bellissime acque blu,che qui,inutile dirlo,sono ME-RA-VI-GLI-OSE!!!! Una signora del posto,molto gentile,ci spiega come destreggiarsi tra le rocce che formano corridoi naturali nell’acqua e via….passiamo la mattinata a sguazzare come pesciolini! Il posto è ottimo per le immersioni!! Dunque,se siete sub esperti,tenete presente che nel luogo organizzano moltissime escursioni (tra cui quella poco fuori punta ristola dove sorge il sommergibile oceanico italiano Pietro Micca),ma se come noi non siete del mestiere, mascherina e pinne sono comunque d’obbligo,perchè anche vicinissimo alla costa i pesci sono tanti e bellissimi!!!tutti da ammirare!!
Alle 12 ci dirigiamo al porto turistico da cui partono le escursioni.Quest’ultime prevedono la vista della costa adriatica (di mattina,per questione di luce) o jonica (di pomeriggio) con entrata nelle relative grotte e le consiglio fortemente perchè sono tutte meravigliose.All’interno le acque si fanno più limpide che mai e si rimane senza fiato nell’ammirare le tante gradazioni di colore che la luce regala. Il costo non è eccessivo (circa 12 euro),ma se come noi, visitate entrambi i versanti è previsto anche uno sconto. C’è anche la sosta per il bagno! La mia grotta preferita,molto suggestiva,è stata la grotta del soffio!A questa si accede dopo una brevissima immersione e deve il suo nome agli spruzzi d’acqua che si trovano all’entrata.
Nel pomeriggio esplorazione della costa jonica e bagno al porto antico di S.Gregorio.Anche questa spiaggia è rocciosa e immergendosi la vista merita.Consiglio:portatevi delle scapine per il bagno,di quelle che si trovano nei negozi sportivi,vi aiuteranno a non graffiarvi troppo i piedi e a camminare meglio sui frangiflutti! Infine passeggiatina al porto di Torre Vado al tramonto e cena in casa con una frittura take-away di pesce acquistata nella vicina pescheria.
III giorno:
Mattinata passata sulla costa adriatica. Siamo andati al Ciolo .A pochissimi minuti prima del Capo di Leuca, questa località prende il nome da Ciole, nel dialetto locale, le gazze, che lungo gli anfratti e nelle grotte della costa trovano riparo. Qui la costa è alta e si presta a scenari mozzafiato. Il mare di un azzurro intenso è veramente spettacolare. Alla battigia vi sia accede dalle scale di fianco il lungo ponte,oppure da un sentiero che si trova di fianco al punto informazioni.Moltissimi qui si dedicano ai tuffi,da altezze pazzesche,e nuotando un poco si arriva alla grande grotta del Ciolo dove si può entrare nuotando.Però attenzione! Le acque lì dentro sono freddissime!!
Nel primo pomeriggio bagno nella zona della grotta delle 3 porte,uno dei tanti tratti rocciosi nei pressi di punta Ristola.Per accedervi bisogna calarsi lungo il costone roccioso e scendere fino al mare dagli accessi che si trovano lungo la litoranea per Gallipoli.Fatica premiata! Anche qui il mare è tutto da scoprire nelle sue meraviglie!
Prima di tornare a casa sosta con bagno presso la spiaggetta rocciosa della località Ciardo.Piccola e per me bellissima ,poichè non è molto affollata,è tranquilla e l’acqua è traparente…il tramonto poi è da favola!!
Cena al ristorante La Passeggiata,lungo la litoranea Novaglie,che consiglio di cuore!Pesce ben cucinato e freschissimo. Piatti abbondanti,antipasto favoloso e buonissima qualità-prezzo! Frequentato anche dai locali,il che la dice lunga. Solo attenti al parcheggio!! Noi abbiamo trovato la nostra moto rovesciata e a terra!!!
Nel dopo-cena passeggiata notturna nella zona della basilica di Leuca con vista sul porto di notte..stupendo!Visitiamo la basilica dedicata a S.Maria de finibus terrae che il giono del 15 Agosto si porta in processione nell’Intorciata. La statua viene imbarcata su una paranza di pescatori, precedentemente estratta a sorte e addobbata a festa per l’occasione, e viene seguita in processione da tutte le altre paranze e da centinaia di natanti privati.Infine passiamo sotto il faro che illumina la costa in maniera molto suggestiva e torniamo a casa!
IV giorno:
Partiamo in moto,di buon ora, per Gallipoli.Scegliamo la Baia Verde.Mai scelta fu più azzeccata. I prezzi degli stabilimeti,qui, a differenza di S.Maria di Leuca,sono proibitivi,ma comunque troviamo un posticino sulla spiaggia libera e ci godiamo l’acqua che è meravilgiosa!!Sembra di essere in una piscina con fondo di sabbia bianca.Stupenda. Dopo un aparentesi data da una scenata tra un signore di colore e uno del posto,accusato dal primo di essere razzista,con grida e minacce,sedata poi dai vicini di ombrellone,ci dirigiamo a Gallipoli vecchia.Attenzione:non si può entrare all’interno del centro storico con macchine e moto.La cosa migliore è parcheggiare al porto!Mangiamo una pizza a pranzo sul lungomare,con splendida vista sulla spiaggia sottostante e l’isola di S.Andrea e facciamo un giro tra le bancarelle del porto (dove vendono,ma non so se è legale, spugne naturali morbidissime!!). Dopo un pò di shopping lungo la strada principale e esserci persi tra i vicoletti suggestivi del centro storico con mille chiese tutte rivolte al mare,prendiamo un gelato e partiamo alla volta di Punta della Suina.Quest’ultima,set del film Mine Vaganti,mi ha un pò deluso. Piacerà però agli amanti della vita mondana visto che mi è sembrata molto modaiola.Se si opta per la spiaggia libera,poi,quest’ultima è ostica e piena di gente.Questo è stato l’unico posto in cui anche le moto pagano il parcheggio,2 euro tutto il giorno. Tuttavia la visita merita,per la bella pineta antistante dove è piacevole godersi il fresco,allungati per un riposino!!
Noi abbiamo preferito tornare indietro, ma se si torna al porto di Gallipoli alle 5 rientrano le barche dei pescatori e si può gustare direttamente lì il pesce pescato in aperitivi di pesce crudo.
Serata a Morciano di leuca,per la sagra dei diavulicchi! bella atmosfera!tanta allegria e buon cibo..ottime le pittule nelle tante varianti e i dolci!!pasticciotti e fruttoni in prima linea!!Date uno sguardo in giro..qui ogni sera organizzano una sagra diversa!!
V Giorno:
Mattinata a Torre Pali.Bellissimo mare.Località tranquilla,per famiglie. Suggestiva la spiaggia con la torre in acqua! Pomeriggio passato nel relax totale a S.Maria di Leuca al di sotto del ponte dove c’era il vecchio approdo dei pescatori,dopo essere letteralmte fuggiti dalla cosìdetta località Maldive del Salento,che,come qualcuno lo ha definito, si è presentato come un “carnaio” stracolmo di gente che si riversava in ogni dove rendendo la spiaggia e l’acqua orribile.Sono convinta che questo posto sia delizioso e il mare stupendo ma questo forse solo a giugno o a settembre di mattina presto senza la tanta confusione che io ho invece trovato…..non c’era posto nemmeno per un asciugamano!!
Prima della cena a casa, facciamo poi di nuovo una puntatina alla basilica per ammirare il tramonto dall’alto e la cascata monumentale dell’acquedotto pugliese,invisibile di notte,e a quanto so funzionante solo in poche occasioni durante l’anno. Noi siamo stati sfortunati e tutto quel che si vedeva era un minimo rigagnolo d’acqua che timidamente scendeva verso il mare…
Al di sotto della terrazza panoramica si trova invece punta Meliso.In corrispondenza di quest’ultima si ritrova il punto di separazione tra i mari Ionio e Adriatico,dove però non si vede,badate, la fantomatica linea cromatica di divisione!!! Qualcuno dice che sia visibile solo in giorni di tempesta e che i due diversi colori siano dovuti a giochi di luce dati dall’incontro delle due correnti del canale d’Otranto e del golfo di Taranto.
VI giorno :
Partiamo alla volta di Otranto! Io,già con il magone per essere quasi alla fine del viaggio,adoro già a prima vista questa città,con il suo castello,lo stesso dell’omonimo romanzo di Walpole,imponente con le sue mura.C’è la mostra dedicata a Salvador Dalì ma per questioni di tempo la by-passiamo e facciamo il giro delle mura. Vediamo il porto,con acque incredibilmente limpide e il centro storico e dopo un buon caffè ripartiamo. Consiglio vivamente di fare il bagno a Otranto nelle vicinaze del porto.Ne vale davvero la pena!
Tappa a Punta Palascia,il punto più a est d’Italia con il faro. Questo è il vero confine geografico tra Adriatico e Jonio,ma il luogo è deserto,difficile da trovare e l’unico punto di riferimento che posso darvi è la stazione metereologica visibile dalla litoranea.Parcheggiate lì e scendete per un tratto lungo il sentiero.
In seguito,abbiamo fatto una triste fermata a porto badisco,da dove siamo fuggiti per la presenza delle tantissime api presenti sulla battigia.
Ci fermiamo così nei pressi della grotta della Zinzulusa.Queta è una grotta costiera che si trova lungo il litorale salentino tra Castro e S.Cesarea Terme.Le acque antistanti sono attrezzate per la balneazione, e molto apprezzate per la loro pulizia e limpidezza.Visitiamo la grotta (ingresso 5 euro) e devo dire che è abbastanza suggestiva.La visita dura 20 minuti e c’è una guida che ne illustra tutte le caratteristiche.Essa è chiamata così dal termine dialettale “zinzuli“, stracci,dati dalle formazioni carsiche,in particolarestalattiti, che pendono dal soffitto come fossero stracci appesi.
Sosta all’insenatura acquaviva per un bagno rinfrescante e tanti tuffi in un acqua fredda ma semplicemente meravigliosa (dove sgorgano varie sorgenti di acqua dolce) e ripartiamo alla volta di casa.
Ripassando ammiriamo la splendido tramonto in tutta tranquillità a punta Ristola, e contenti dopo questo spettacolo meraviglioso torniamo a casa. Ci hanno consigliato si vedere anche l’alba ma non siamo stati così bravi da alzarci in tempo!!
Cena con i tipici rustici del salento con mozzarella pomodoro e besciamella e poi in giro per il lungomare. Noi non abbiamo fatto vita mondana ma i locali qui sono molti,vanno da Leuca a Gallipoli e per chi vuole tirare tardi gli eventi non mancano.
VII giorno
Ultimo giorno di permanenza…devo dire che già rimpiangevo il fatto di dover andare via…!
Abbiamo riprovato, di mattina presto,a dirigerci verso pesculose ma niente…alla fine ci siamo fermati a Posto Vecchio, dove la situazione è simile a quella delle maldive,in quanto a confusione e caos,e così dopo un bagnetto e un pò di sole siamo fuggiti per cercare un posto più tranuillo. Lo abbiamo trovato a Torre Vado, nella spiaggetta vicino al porto, dove l’acqua è magnifica e la piccola battigia tutta da godere con vista sulla torre. Qui si trovano le sorgenti di Torre Vado sorgono poco dopo la fine del lido sabbioso e l’inizio della scogliera naturalmente bassa. L’acqua stessa finisce direttamente in mare e ha temperature più basse,oltre che un sapore più dolciastro, proprio per la loro origine sotterranea.
Dopo un gustoso panino da” fore te capu” ci dirigiamo verso “l’ultima spiaggia”..!!Felloniche….Che dire!!!anche qui acque stupende e limpide.spiaggia rocciosa e poco trambusto in genere.
Serata presso il porto turistico.Dopo una cena di ottimo pesce e un ultimo gelato salentino facciamo gli ultimi acquisti..orecchiette e vino (Primitivo e Negramaro in primis) per riportare un pò di sapore di puglia a casa.
VIII girono
Ripartenza.
Tappa a lecce durante il ritorno per un letterale”assaggio” della città che abbiamo visitato gustando un rustico(da Alvino,p.zza s.Oronzo) con una rapida passeggiata.La città merita una visita più approfondita..forse ci torneremo..chissà! Abbiamo ammirato il duomo, piazza s.Oronzo e le tante chiese barocche che riempiono gli occhi di stupore e della ricchezza di particolari.
Rientriamo nel nostro verde abruzzo felici di questa settimana.Mi mancheranno la gentilezza delle persone del luogo,gli inconfondibili sapori pugliesi e il bellissimo mare..