Saint Marie: natura allo stato puro

Parto da Bologna per Parigi alle 07:00. AL CDG prendo la coincidenza Air France per Tanà veramente all'ultimo secondo rischiando di perderla.Arrivo a Tanà alle 00.30 del giorno dopo e dormo all'aeroporto in attesa del volo interno per St.Marie alle 07:00. All'arrivo mi aspetta Amedeo, il responsabile malgascio di VAVATE, che con la sua radio fa...
Scritto da: Marco Faetanini
saint marie: natura allo stato puro
Partenza il: 11/01/2006
Ritorno il: 31/01/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
Parto da Bologna per Parigi alle 07:00. AL CDG prendo la coincidenza Air France per Tanà veramente all’ultimo secondo rischiando di perderla.Arrivo a Tanà alle 00.30 del giorno dopo e dormo all’aeroporto in attesa del volo interno per St.Marie alle 07:00. All’arrivo mi aspetta Amedeo, il responsabile malgascio di VAVATE, che con la sua radio fa arrivare un fuoristrada che mi accompagna all’hotel: posizionato sulla collina antistante l’aeroporto con vista magnifica sull’ile aux nattes , un isolotto fantastico raggiungibile con le piroghe (1200/1500 Aryary= 0,60 euro ) che attendono sulla punta. Da concordare l’ora del ritorno , sempre allo stesso prezzo, con il piroguer dell’andata (comunque ve lo chiederanno loro). Eventualmente si può fare anche tour dell’isola in piroga (5000/6000 Ar). All’ile aux nattes consiglio di mangiare allo ZANZIBAR , un tipico ristorante dove fanno del pesce alla salsa di cocco sublime, per non parlare dello zebù alla griglia ( spesa media 20000 Ar) I lemuri , presenti solamente nell’isola del Madagascar, si possono vedere all’Hotel LE LERMURIEN (ce ne sono circa 3/4 e bisogna avere un pò di fortuna nel trovarli perchè stanno quasi sempre appollaiati sui rami nel fitto della foresta dell’isolotto).

Per le immersioni in apnea il mare migliore è quello sudorientale proprio sotto Vavate dove c’è una laguna lunga circa 5/6 km con la barriera corallina a 500 metri dalla spiaggia. In tutta la laguna si tocca e al massimo l’acqua arriva al petto: solo vicino alla barriera , dove si infrangono le onde dell’oceano risuonando 24ore al giorno, c’è un pò di corrente e vi potreste stancare per contrastarla. Per il resto sembra di stare in un ACQUARIO: balestra, aragoste, carangidi, ago, e non continuo perchè non sono un pesciologo .

L’albergo di CHEZ VAVATE (che consiglio vivamente anche se un pò fuori mano) ha la posizione più bella dell’isola su entrambi i lati. La cucina , curata da Vavate stesso ma realizzata da cuochi malgasci, è veramente buona e inoltre consiglio gli aperitivi precena a base di ” punchcoco”.

I bungalow sono gli stessi che usano i malgasci su tutta l’isola , ma dotati di bagno e arredi più belli ( le capanne dei malgasci comunque non sono neanche da paragonare a quelle dei turisti ed essi vivono in una felice indigenza in alcuni casi aiutata dall’alcool).

CHEZ VAVATE più che un albergo è un agriturismo malgascio dove pascolano galline, oche, zebù, conigli, oltre a tutti gli animali autoctoni dell’isola: camaleonti , serpenti, granchi di foresta, uccelli, ecc.

Il capoluogo dell’isola, Ambodifototra, dista circa 13km e si può raggiungere in vari modi: da affittare giornalmente ci sono MTB(10000 Ar) MOTO(50000 Ar) oppure taxi, da soli o in tre (30000 Ar A/R) o bus malgasio (6000 Ar A/R).

Il mercato, presente tutti i giorni, è molto fornito di suppellettili di ogni genere quasi esclusivamente in plastico normalmente usate dai malgasci, più molto artigianato locale e parei molto turistici con scritte tipo “souvenir du Madagascar”: i parei originali malgasci sono quasi introvabili al mercato e comunque cercheranno di vendervi sempre quelli turistici.

Una buonissima bibita chiamata TAMARIN la trovate in un bar di fronte alla Western-union, l’unico posto pubblico dell’isola dotato di aria condizionata, dove potrete cambiare gli euro senzacode chilometriche come alla banca malgascia.

Il paesaggio è veramente lussureggiante e in ogni angolo si possono trovare frutti tropicali a portata di mano: manghi, papaye, banane, ananas, cocchi , ecc.

La tranquillità domina sull’isola come da noi il caos e lo stress. Mura Mura è naturalmente la parola d’ordine: piano piano… Non c’è fretta.

Posto meraviglioso a patto che siate pronti a farvi 30 ore di viaggio ( tre aerei + attese x le coincidenze) Viva l’AFRICA.



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