Safari: un’esperienza unica!

8 Agosto!!! Siamo in 3 amici: io (Cristina), Daniela e Mirco, e finalmente partiamo per il Kenya. Abbiamo scelto di viaggiare con Ventaglio, e quindi alloggiamo al Temple Point. Devo dire che mi sono trovata bene: la struttura non è molto grande, è pulita, si mangia benissimo e l'animazione è molto discreta e non invadente. Per le escursioni...
Scritto da: Cristina Contini
safari: un'esperienza unica!
Partenza il: 08/08/2004
Ritorno il: 23/08/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
8 Agosto!!! Siamo in 3 amici: io (Cristina), Daniela e Mirco, e finalmente partiamo per il Kenya.

Abbiamo scelto di viaggiare con Ventaglio, e quindi alloggiamo al Temple Point. Devo dire che mi sono trovata bene: la struttura non è molto grande, è pulita, si mangia benissimo e l’animazione è molto discreta e non invadente.

Per le escursioni (Meda Creek, Parco Marino di Watamu, Malindi etc. Etc.) ci siamo affidati ai Beach Boys e ci siamo trovati benissimo.

Il safari invece lo abbiamo acquistato dall’Italia, dato che ne abbiamo scelto uno piuttosto impegnativo di 5 giorni.

La prima settimana, tra mare, escursioni, divertimento e nuove conoscenze, trascorre piuttosto velocemente, e finalmente arriva il 16 Agosto, giorno di partenza per il safari.

Partiamo dal villaggio in 6 con una jeep Land Cruiser, e strada facendo veniamo raggiunti da altre due jeep con le 9 persone facenti parte del nostro gruppo e appena atterrati a Mombasa dall’Italia. In totale eravamo in 15 turisti, più la nostra Tour Leader Francesca (simpaticissima) e i tre drivers.

Dopo circa 3 ore vi viaggio, arriviamo finalmente all’entrata dello Tsavo Est. Subito veniamo colpiti da un paesaggio veramente suggestivo contraddistinto dalla caratteristica terra rossa. Il nostro primo incontro è stato con uno struzzo che ci guarda incuriosito, e dopo di lui elefanti, zebre, impala e subito dopo un leone che si ripara dal sole all’ombra di un cespuglio. Arriviamo al nostro primo campo tendato, il Thari Camp: le tende sono spartane e non molto grandi, ma dotate di ogni confort. Ci viene detto che non possiamo spostarci autonomamente all’interno del campo, e subito capiamo il perchè: non lontano avvistiamoun branco di elefanti, al quale si unisce dopo poco un gruppo di giraffe! Pranzo, riposino fino alle 16, e poi partenza per il fotosafari. Abbiamo visto tantissimo animali: elefanti, zebre, giraffe, facoceri, aquile, impala, iene, gazzelle, dik dik, antilopi, bufali, gnu, manguste… Al rientro al campo, aperitivo davanti al fuoco, cena e poi a letto; speravo di sentire i classici rumori della savana, ma sono subito caduta in un sonno profondo fino a quando non ci hanno svegliato alle 6 della mattina successiva.

Colazione, e partenza alle 7 per il parco Amboseli. Dopo un viaggio massacrante di circa 6 ore, arriviamo a destinazione, ci sistemiamo all’Amboseli Serena Lodge, e di pomeriggio si parte prima per la visita ad un villaggio Maasai (interessante, a parte i 15 dollari a testa che bisogna sborsare!) e poi per il fotosafari. L’Amboseli è un parco molto piccolo rispetto allo Tsavo, ma è pieno di animali. Abbiamo avvistato mandrie di gnu, elefanti, zebre… Ma soprattutto abbiamo visto due splendidi esemplari di ghepardo e sei leonesse che mangiavano una zebra (poverina!).

Il terzo giorno partenza per lo Tsavo Ovest, dove ci troviamo di fronte uno scenario completamente diverso rispetto a quello dello Tsavo Est: all’inizio il paesaggio è lavico, la terra non è rossa e la vegetazione e molto più alta, e quindi capiamo subito che sarà più difficile avvistare degli animali. Pernottiamo al Voyager Camp. Questo campo tendato si affaccia su un lago frequantato da ippopotami e coccodrilli e offre una visuale meravigliosa, le tende sono ampie e ci si può muovere liberamente all’interno del campo. Dopo pranzo, fotosafari pomeridiano, rientro al campo per una doccia e poi si riparte di nuovo per il safari notturno dalle 19 alle 20: davvero emozionante! Era l’unica opportunità per poter vedere gli ippopotami fuori dall’acqua, in quanto solo di notte escono per mangiare l’erba; ci hanno infatti spiegato che i raggi solari sono pericolosissimi per la loro pelle molto delicata. Fortuna ha voluto che ci siamo trovati davanti una mamma con il piccolo. Ma il momento più bello è stato quando il nostro driver ha spento motore e fanali della jeep e siamo rimasti per qualche minuto in mezzo alla savana, nel più totale silenzio, ad ammirare le stelle, luminosissime e così vicine! Le immagini di quelle notti stellate rimarranno impresse nella mia mente per sempre. Terminato il game drive, rientro al campo per la cena al lume di candela sulle sponde del lago. Di notte gli ippopotami si fanno sentire insistentemente con i loro caratteristici versi, io come al solito mi addormento subito, ma Daniela, che non riesce a predere sonno dal freddo, in piena notte avverte la presenza di un ippopotamo vicino alla nostra tenda.

Di mattina, safari a piedi attorno al lago, dove un Maasai ci illustra la flora circostante e dove possiamo vedere da vicino ippopotami e coccodrilli.

Alle 7, dopo colazione, ritorno allo Tsavo Est e arrivo al nostro ultimo campo tendato: il Galdessa Camp, e qui è stata l’apoteosi del nostro safari! Sembra di entrare in un paradiso in mezzo alla savana: bellissime tende con ampi letti muniti di zanzariere poste in modo tale da formare un elegante baldacchino e bagno spaziosissimo in pietra, ristorante con divani bianchi e un enorme camino. Il tutto affacciato sul Galana River dove si vanno ad abbeverare ippopotami ed elefanti. Dopo il pranzo, fotosafari a piedi lungo il fiume Galana, dallo splendito paesaggio roccioso, dove abbiamo avvistato numerosi ippopotami e coccodrilli. Una volta calata la notte, per la prima volta in vita mia ho capito che cosa sia il buio, l’oscurità più assoluta. E’ stato allo stesso tempo emozionante ed inquietante quando, dopo cena, ci hanno accompagnati alle nostre tende con le torce, e tutto intorno a noi il buio totale e una foltissima vegetazione che poteva nascondere qualsiasi tipo di animale. Di notte poi, non abbiamo fatto in tempo a metterci sotto le coperte, che subito abbiamo avvertito la presenza di un elefante vicino alla nostra tenda che mangiava le foglie degli alberi, e dopo poco tempo un altro… Devo ammetterlo, un po’ di preoccupazione c’era. Ma che emozione! Il giorno dopo, purtroppo l’ultimo di safari, verso mezzo giorno facciamo ritorno al Temple Point per il proseguimento della vacanza.

Posso solo dire che è stata un’esperienza unica: i paesaggi meravigliosi, il poter ammirare gli animali LIBERI nel loro ambiente naturale, le notti stellate… In poche parole, l’atmosfera unica della savana! Noi poi siamo stati fortunati perchè abbiamo visto praticamente tutti gli animali tranne il rinoceronte; inoltre agosto è il periodo ideale per fare un safari, in quanto non c’è troppo caldo e le piogge sono terminate.

Qualche consiglio: ABBIGLIAMENTO: pratico e leggero per il giorno (vanno bene anche canotte e pantaloncini corti) e qulcosa di pesante per la sera (io avevo un pile) in quanto l’escursione termica è notevole.

VACCINAZIONI: non mi sento di dare consigli, perchè penso che la cosa sia molto soggettiva. C’è chi, molto prudenzialmente, segue alla lettera le indicazioni dell’ufficio igiene e fa ogni tipo di vaccinazione, chi invece non fa nulla. Noi abbiamo fatto solo la profilassi antimalarica (con il Malarone), e secondo me era più che sufficiente.

Per finire, non mi resta che consigliarvi, se decidete di fare un safari, di dormire in campi tendati: è un’esperienza che non dimenticherete mai.

Scrivete pure se avete bisogno di altre informazioni.

Cia a tutti! Cristina



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