Safari in Tanzania 3

Appunti di viaggio e informazioni pratiche
Scritto da: fam. Massussi
safari in tanzania 3
Partenza il: 01/01/2012
Ritorno il: 09/01/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
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Meravigliosa avventura! Questo è stato il nostro viaggio e non una semplice vacanza. Questo è il ricordo che ci rimane dei cinque giorni di safari, oltre alle 2500 fotografie scattate affinché ogni attimo non sia dimenticato. Il merito della riuscita di questo viaggio va sicuramente ad Etienne e Halidi, di Pata Pata Safaris & Tours (http://www.patapatasafaris.com), che prima ci hanno sopportato nei i mesi che hanno preceduto la partenza rispondendo ad ogni nostra richiesta di informazioni e aiutandoci a costruire il nostro safari partendo dalle proposte che si trovano nel loro sito; poi organizzando per noi non solo il safari ma anche tutti i trasferimenti che erano necessari e non lasciandoci mai soli anche ad Arusha, la città dalla quale prendono il via i safari nella Tanzania del nord. Il viaggio si è svolto nei Parchi del Lake Manyara, del Serengeti, del cratere Ngorongoro e del Tarangire. È indescrivibile la sensazione che si prova nell’avere gli animali a poca distanza, sia che si tratti di un enorme elefante o di un cucciolo di babbuino. Il safari consiste soprattutto nella ricerca degli animali perché essi non si trovano in un recinto, ma sono liberi: siamo noi all’interno della nostra jeep a non poter uscire. La ricerca è relativamente semplice quando si tratta di vedere un elefante o una giraffa, ma se non fosse stato per gli occhi di Halidi non avremmo mai scorto un ghepardo acquattato nell’erba della savana che sembra senza fine tanto è sterminata. Non avremmo mai visto cinque rinoceronti, tutti insieme, che la nostra guida ha riconosciuto a cinquecento metri confusi tra branchi di gnu e di zebre: insomma non avremmo visto granché e vi assicuro che gli animali li abbiamo visti tutti vivere liberamente in ambienti naturali altrettanto suggestivi, considerata la vegetazione locale. Il tutto è stato arricchito dall’ottima preparazione di Halidi che rispondeva alle nostre domande e ci forniva informazioni sugli animali, sulla vegetazione, sugli ambienti naturali e sulle persone che abitano i villaggi di questi territori. La gente è bellissima! Quando ti incontra ti regala sempre un sorriso e noi italiani, abituati ad abbassare lo sguardo passando accanto a chi ci abita vicino e magari facendo finta di non vedersi, sentiamo forte questo contrasto. Quindi oltre al safari nella natura ne abbiamo vissuto uno attraverso l’incontro con la gente del posto, visitando un villaggio Masai e un mercato, ma anche durante tutti i trasferimenti da un parco all’altro, quando a bordi delle strade vedevamo bambini, uomini e donne dediti alla pastorizia. Un’altra esperienza da non sottovalutare è il trasferimento da Nairobi ad Arusha con la vista del Kilimangiaro e il passaggio a piedi dal Kenia alla Tanzania. Certamente una vacanza impegnativa e faticosa, ma la stanchezza passa e i ricordi rimangono.

Ludovica, Vittorio, Roberto, Susanna

Alcune informazioni di carattere pratico:

• Organizzazione safari, prenotazione lodge e ingressi ai parchi: Pata Pata Safaris, Arusha. http://www.patapatasafaris.com

• Volo a/r Milano Malpensa-Nairobi con Qatar Airways, scalo a Doha.

• Shuttle Nairobi-Arusha Impala shuttle (50 $ a testa, andata e ritorno)

• Automezzo utilizzato per il safari: Toyota Land Cruiser con tetto pop-up.

• Guida: Halidi Msiagi, ragazzo tanzaniano che parla benissimo l’italiano. Ottima guida, autista prudente

• Parchi visitati: Lake Manyara, Serengeti, Ngorongoro, Tarangire (quest’ultimo, se manca tempo, è quello da saltare)

• Tutti i lodge nei quali abbiamo soggiornato erano di ottimo livello; una particolare menzione per Ngorongoro Farm House

• Per telefonare in Italia abbiamo acquistato una scheda telefonica locale. Consigliamo Airtel, ottima copertura anche nei parchi a costi veramente bassi (circa 0,45 €/min contro i 6,00 € chiesti da Tim).

• Valuta utilizzata: principalmente Usd, ma abbiamo cambiato pochi dollari in scellini tanzaniani soprattutto per lasciare le mance (molto gradite) al personale dei lodge.

• Lingua: swahili, ma praticamente tutti parlano un comprensibilissimo inglese.

• Per l’allacciamento alla rete elettrica è necessario dotarsi di un adattatore di quelli utilizzati in Inghilterra.

• Nei lodge non sempre c’è internet, mai trovata la connessione wi-fi.

• Vaccinazioni: arrivando dal Kenia è obbligatoria quella contro la febbre gialla e consigliate quella antitetanica e contro l’epatite. Profilassi antimalarica con Malarone (ben tollerato, ma assai costoso)

• Abbiamo trovato le zanzare solo ad Arusha e nei pressi del Lake Manyara.

• Di giorno fa un bel caldo sopportabile e di sera, col calar del sole, la temperatura diventa piacevole.

• Durante il safari l’acqua è fornita dalla guida.

• Si devono pagare le bevande ai pasti nei lodge ma i prezzi sono bassi (1,5 l di acqua 2$, una bottiglietta di Coca-Cola 1$)

• È normale lasciare una mancia (non dovuta, ma attesa) alla guida, calcolando circa 30$ per ogni giorno di safari.

• A questo link potete vedere una clip di 90 secondi del nostro safari realizzata in stop-motion utilizzando oltre 400 fotografie: http://youtu.be/4bJVOZFO9uk

• Per ulteriori informazioni potete contattarci a questo indirizzo: famiglia.massussi@alice.it. Saremo ben felici di rispondere alle vostre domande.

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