S.Vicente, S.Antao, Praia, Boavista in 15 giorni

Viaggio a Capo Verde Il mio nome è Daniele,io e Linda progettavamo questo viaggio ormai da tempo e dopo un estate più calda e afosa del solito passata a lavorare trepidavamo nell’attesa di partire,finalmente il 27 Settembre è arrivato e dopo gli ultimi preparativi alla sera del sabato partiamo diretti a Milano per prendere finalmente il volo...
Scritto da: Daniele Pistoni
s.vicente, s.antao, praia, boavista in 15 giorni
Partenza il: 28/09/2003
Ritorno il: 12/10/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Viaggio a Capo Verde Il mio nome è Daniele,io e Linda progettavamo questo viaggio ormai da tempo e dopo un estate più calda e afosa del solito passata a lavorare trepidavamo nell’attesa di partire,finalmente il 27 Settembre è arrivato e dopo gli ultimi preparativi alla sera del sabato partiamo diretti a Milano per prendere finalmente il volo Malpensa – Sal della compagnia di bandiera CapoVerdiana la TACV. Premetto che alla nostra partenza abbiamo prenotato solo il volo internazionale andata e ritorno più 4 voli interni per spostarci tra le isole.

La partenza è prevista per le 2:10 di Domenica mattina ma già prima del check-in ci informano che l’aereo è in ritardo e che fino alla mattina non si partite,così ci portano tutti in un hotel 4 stelle nelle vicinanze, con una splendida vista tangenziale! 28/09/2003 Domenica Alle 11:00 finalmente si decolla! Volo tranquillo senza turbolenze,atterraggio dopo 5h 40h da brivido praticamente una picchiata sull’aeroporto!! Dopo aver fatto il visto (25euro a persona) e aver recuperato i bagagli facciamo il check-in per il volo interno Sal – S.Vicente partenza prevista ore 19.40 locali, poi ci dirigiamo al bar dell’aeroporto dove consumiamo il pasto offerto dalla TACV a causa del ritardo che ci ha fatto perdere la coincidenza.

L’isola di Sal appare subito un paesaggio lunare e desolato senza alberi ne fili d’erba ,ma la civiltà sarà che qui si trova l’aeroporto internazionale e sarà che la maggior parte dei gruppi turistici si ferma qui mi appare superiore al previsto.

Dopo il pranzo socializziamo con due viaggiatori di Milano,madre e figlio,che erano sull’aereo con noi ma che hanno chiare origini locali,anche se scopriamo subito che lui, 28 anni, non è mai stato qui ed è più italiano di noi infatti si è portato gli spaghetti da casa!!! Comunque lei ci dà qualche informazione e inoltre ci aiuta a contattare telefonicamente un tizio per trovare l’appartamento a Mindelo.

Il clima per ora è ideale sono le 18 e c’è ancora luce, facciamo una passeggiata fuori dall’aeroporto e quattro chiacchiere su di una panchina, chissà cosa ci attenderà a Mindelo!? S.Vicente Il volo per Mindelo è tranquillo e possiamo dire in orario, dopo 45 minuti di volo atterriamo all’aeroporto “Sao Pedro”, è notte il taxi ci chiede 1000$,ci sembrano molti ma chiedono tutti così,durante il tragitto ci fa da cicerone e in spagnolo ci elenca cosa stiamo vedendo ,dopo circa 5-10 minuti di macchina a velocità modesta ci appare Mindelo di notte che tra i colli abbraccia la baia tutta illuminata è molto bella e suggestiva, ci dirigiamo verso Rua Angola dove ci attende la signora Lidia,ma purtroppo non avendo dato altri riscontri sembra che nessuno la conosca!così il taxista chiede ad un passante e dopo aver saputo che ho il numero di telefono entrano in casa e chiamano,scopriamo così che la signora era a 50 metri di distanza ed ha un ristorante,che sinceramente a me sembra più un bordello da fuori,comunque i bambini fanno a gara per portarci la valigia su in casa ,ma al nostro ingresso il tanto atteso appartamento si rivela una topaia! Ma il viaggio ci ha distrutti e dopo aver fatto la doccia,rigorosamente fredda ,cadiamo addormentati come sassi! 29/09/2003 Lunedi La mattina ci risveglia il rumore del vento che soffia forte tra le due case e sembra quasi un uragano ma aperta la finestra e solo un normale vento Capo Verdiano. Passiamo la mattina in cerca di una sistemazione più decorosa e dopo aver vagato per Mindelo tutta la mattina ci trasferiamo al hotel Amarante 1900$ a notte con colazione,il giretto per la città ci ha anche permesso di capire come è disposta e ora sappiamo dove è il centro ,il mercato municipale,quello del pesce ecc.

È quasi mezzogiorno così decidiamo di andare verso Baia Des Gates,ci facciamo portare da un taxi,la baia dista circa 10 km da Mindelo e per andare si passa dal monte verde circa 700 msl che è incredibilmente verde! Un rado ma finissimo strato di erbetta verde brillante lo ricopre,probabilmente con la sua altitudine ferma l’umidità sufficientemente per far crescere l’erba.

La baia è stupenda e il mare di mille tonalità peccato che ci siano vetri e sporcizia dappertutto,fuori dalla zona protetta dagli scogli l’oceano dimostra tutta la sua grandezza con onde che nonostante il mare calmo raggiungono i 3-4 metri! Per il pranzo andiamo nell’unico posto aperto,menu anche in italiano,finalmente mangiamo il famoso tonno di capo verde alla griglia con patate lesse il tutto per 1300$.Verso le 17 l’aria si fa più forte e diventa fastidiosa ma il nostro taxi fino alle 18 non torna ,quindi seduti su di un muretto attendiamo per il ritorno a Mindelo.

La sera gli effetti del fuso orario ci stendono senza cena,appena dopo aver fatto la doccia! 30/09/2003 Martedì La mattina sveglia alle 8 e colazione improponibile all’ hotel,poi andiamo al porto e ci informiamo sui traghetti per l’isola di S.Antao ,facciamo un giretto per il mercato poi ci facciamo portare da un taxi a Cahlau,villaggio di pescatori sull’oceano sotto una piccola bocca o fumarola vulcanica ormai eroso dal vento e dal mare,poco distante Praia Grande completamente deserta battuta dal vento e dalle onde dell’oceano che qui sembra ancora più imponente,l’acqua sembra fredda ma dopo un breve ambientamento è piacevole farvi il bagno,dopo una sosta di un paio d’ore ci incamminiamo verso il villaggio per andare a pranzo,naturalmente siamo i soli al ristorante, ci cimentiamo nel polipo,ottimo e saporito con patate fritte ,riso e uno strano condimento,poi dopo pranzo ci sediamo in riva all’oceano ammirando il mare e la ilha de Santa Luzia (disabitata).Il taxi è puntuale come sempre e alle 16 viene a prenderci per riportarci a Mindelo ,durante il tragitto possiamo ammirare qualche villaggio e in lontananza l’altro fianco del monte verde. La sera cena al ristornate euro africano Chez – Loutcha,che è proprio davanti al nostro hotel,il posto è carino ordiamo due risotti uno al tonno e l’altro ai frutti di mare,quando la porzione arriva ci rendiamo conto uno sarebbe bastato per tutti e due,i risotti sono ottimi ben conditi e saporiti, accompagniamo il tutto con un vino bianco portoghese e alla fine spendiamo 2250$ anche se probabilmente il cameriere ha fatto un errore e segnato 500$ in meno! Dopo cena vaghiamo un po’ brilli per Mindelo,sono le 10:30 e della famosa notte di Mindelo nemmeno l’ombra ,strade semi-deserte cosi dopo un breve giro torniamo all’ hotel domani ci attende S.Antao! S.Antao 01/10/2003 Mercoledì Sveglia presto e via al porto per il traghetto,facciamo i biglietti andata e ritorno 2000$ e ci imbarchiamo,il viaggio è piacevole e il mare calmo ,ma dai racconti letti prima di partire non vediamo nel il tanto decantato mal di mare dei capoverdiani ,né i pesci vela,forse non è stagione!in compenso a metà tragitto tre bellissimi delfini ci affiancano per salutarci,all’arrivo a Portonovo una gran ressa ci attende ,sono i proprietari degli alugar,i famosi taxi collettivi,che fanno a gara per accaparrarsi i passeggeri,dopo un po’ di trattativa ci lasciamo convincere da uno che parla un misto di portoghese e spagnolo,ci spiega che li non c’è nulla e che per 300$ a testa ci porta a Ribeira grande dall’altro lato dell’isola,un po’ perplessi saliamo a bordo, il taxi comincia ad arrampicarsi su per la montagna dapprima desertica poi man mano che saliamo tra i tornanti l’isola si fa sempre più verde! Tra i precipizi saliamo verso i 1700-1800 metri ,quando siamo in cima lo spettacolo è stupendo piante ,fiori,coltivazioni di mais ,alberi da frutto e perfino dei pini! La guida ci fa fare delle foto alla bocca di un vulcano ora coltivato che dall’alto appare come tanti quadratini colorati,è bellissimo vedere come questa gente vive aggrappata alle montagne ,poi iniziamo la discesa verso il mare ancora tra precipizi,colori e coltivazioni a terrazza ,dopo circa un ora arriviamo a Ribeira grande,è piena di bambini e ragazzi in divisa scolastica,il taxi ci vuole portare in giro per l’isola e chiede 2400$!?a noi sembrano troppi,alla fine accettiamo di girare tutto il giorno con lui per 500$ ,andiamo prima al suo paese arrampicato su di una montagna , i bambini ci guardano e sorridono, nel tragitto carichiamo gente e bagagli,montagne incredibilmente ripide accolgono palme da cocco ,da dattero ,di banane e coltivazioni di mais! Al paese mangiamo un panino con il filetto di tonno ,e dopo aver caricato 6 – 7 persone partiamo per Ponto do Sol ,la strada da Ribeira Grande costeggia l’oceano e dopo pochi km arriviamo a questo paesino dove si trova anche un vecchio aeroporto della TACV,giusto il tempo di un caffè e qualche foto e si torna a Ribeira Grande dove carichiamo tantissime persone ,il taxi è stracolmo e ci mettiamo di nuovo sulla via di Portonovo ,di nuovo precipizi tornanti e tutto quello spettacolo per i nostri occhi ,nel tragitto ci fermiamo con dei bambini e alcuni passeggeri comprano una borsa di frutti. S.Antao da un lato sembra fuori dal mondo ma dall’altro con la sua gente e i suoi colori sembra proprio un pezzo d’africa gettato li in mezzo al blu dell’oceano.

Forse l’ideale per scoprirla sarebbe fare trekking tra le sue montagne ,ma il tempo ci è tiranno e devo dire che come mordi e fuggi non c’è male ,fino ad ora è stata la giornata che mi ha emozionato e stupito di più! Al porto facciamo una foto con la nostra guida e partiamo per tornare a Mindelo dove ci attende l’ultima sera a S.Vicente ,domani volo per Praia! S.Vicente La sera trascorre tranquilla ,andiamo a cena al ristorante Chave D’our,il ristornate è deserto ma molto carino finalmente mangiamo la cachupa ,una specie di minestrone di legumi con aggiunte di tonno e carne,veramente buona .Come secondo vista la morbosa curiosità della Linda per la Garupa ,che non riusciamo a capire che pesce possa essere,la ordiniamo e ci portano un pesce grigliato con denti acuminati ,il sapore è buono ma ne ignoriamo tuttora la razza ,il tutto ci costa 1150$.

Dopo cena usciamo per strada e ci sediamo in un chiosco a Praça Amilcar Cabral per bere qualcosa,poco distante ci sono dei ragazzi che fanno un gran casino e i poliziotti scrutano da lontano ma nulla di più.

02/10/2003 Giovedì la mattina facciamo un giretto per Mindelo,andiamo in banca a cambiare i soldi e poi via all’aeroporto per il check-in dove la hostess scruta rigorosa il peso dei nostri bagagli che sono lievemente aumentati.Dopo circa un ora ci comunicano che il volo è ritardato di non si sa bene quanto tempo! Così ci prepariamo a passare il pomeriggio all’aeroporto! Dopo 3 ore circa dal check-in e soprattutto dopo aver già mangiato un panino all’aeroporto ci comunicano che nell’attesa ci porteranno al Mindelo hotel per il pranzo naturalmente offerto dalla TACV! Dopo averci offerto il pranzo compreso di dolce ci avvertono che il pulmino della TACV verrà a riprenderci alle 18 per il volo delle 18:55.

Decidiamo di fare un ultimo giro per il centro di Mindelo ma di giorno i Senegalesi che tentano di rifilarti l’artigianato locale sono davvero troppi e troppo insistenti! Praia Finalmente il volo parte e dopo 45-50 minuti atterriamo con rimbalzo all’aeroporto di Praia ,il taxi ci porta dove richiesto e la pensione consigliataci si rivela subito troppo costosa così dopo un po’ di girovagare ci ritroviamo al residencial Rosymar.

Capiamo subito che a Praia i prezzi sono più alti e la qualità minore,inoltre per le vie di quello che chiamano centro c’è una gran puzza di piscio!! La prima notte è da incubo,caldo e zanzare assassine non ci fanno praticamente chiudere occhio! 03/10/2003 Venerdì La mattina sveglia,si fa per dire, alle 8 colazione ,questa volta abbondante e commestibile, poi andiamo all’ufficio TACV per confermare il volo,l’impiegata ci dice che il nostro volo di domenica Praia – Boavista è cancellato e ci propone Praia – Sal – Boavista, per fortuna riusciamo a farci capire così troviamo posto sul volo diretto di Domani,visto l’andazzo non potevamo chiedere di meglio,ci prepariamo e usciamo pronti a vivere la nostra unica giornata piena a Santiago ,dapprima trattiamo con un taxi per andare a Tarrafal ma chiede 8000$ e non è disposto a scendere sotto a 7500$ ,però è molto insistente così per scrollarcelo di dosso ci facciamo portare a Prahina la spiaggia che si trova a fianco del hotel Praia-Mar 4 stelle che sia per la zona, sia per la vista ma da fuori risulta un vero e proprio cesso! Così ci avviamo a piedi verso Ciudade De Velha ma di alugar qui neanche l’ombra ,così dopo un paio di km ci carica un taxi abusivo che per 1000$ ci porta a Ciudade De Velha ,antica capitale dell’isola ai tempi del colonialismo,dove si trova il forte di S.Felipe che dall’alto domina la baia ,ora villaggio di pescatori dove in pochi metri si concentrano i più antichi resti del colonialismo europeo in africa! Visitiamo l’antico convento ,la fabbrica di grogue e vediamo i resti della prima cattedrale dell’africa.

Dopo la passeggiata ci informiamo su dove mangiare e ci indirizzano dentro una casa dove ci propongono una cachupa ,accettiamo anche perché non c’è altro! Quando ci portano il piatto ci rendiamo conto che ha poco in comune con quella mangiata l’altra sera a Mindelo ma il sapore è buono e d’altronde eravamo al corrente che ogni isola e ogni cuoco aggiungono il loro tocco particolare alla cachupa.

Al centro della città si distingue il letto di un fiume ora secco che diede l’antico nome alla città,Ribeira Grande,nel suo letto si trova una ricca e fittissima vegetazione di alberi da frutto, palme da cocco, datteri, banane, manghi e uccellini che cantano,nella piazza centrale invece si può ancora vedere il Pelurinho ,palo della gogna, dove venivamo incatenati gli schiavi,prima che il taxi venga a prenderci abbiamo ancora tempo quindi dopo mangiato ci incamminiamo verso la fortaleza di S.Felipe e dopo qualche centinaia di metri saliamo su di un alugar che ci porta fino alla fortaleza per 200$,all’entrata del forte ci attende un vigilantes e ci informa sul fatto che per visitarla si paga il biglietto,così facciamo qualche foto e in giretto intorno senza entrare ,dall’alto della fortezza si domina la baia e lo spettacolo è notevole ,mentre verso l’interno si può vedere il canyon scavato dal fiume negli anni e i rilievi montuosi in lontananza.

Dopo un po’ di riposo e dopo aver ammirato il paesaggio ci dirigiamo a piedi verso la via del ritorno dove nel centro di Ciudade De Velha abbiamo appuntamento con il taxi che stranamente è in ritardo di 10 minuti . Ritornati a Praia ci facciamo lasciare al mini – mercato,acquistiamo acqua ,biscotti e poi torniamo al residencial.

Dopo esserci riposati verso le 20:30 usciamo per andare al ristorante,impresa non facile visto che il centro di Praia oltre a puzzare sembra deserto di qualsiasi luogo di aggregazione tipo bar ,ristoranti ecc.

Comunque trovato il ristornate “Panorama” consumiamo il pasto più penoso di tutta la settimana ,la terrazza è con vista sull’aeroporto e piene di cavallette che saltano sui tavoli ,per non parlare del servizio che è alquanto scadente ,nel senso che prima hanno servito altra gente arrivata dopo di noi!! Dopo la cena un’altra notte in balia delle zanzare!! 04/10/2003 Sabato Sveglia alle 08:30 colazione abbondante e poi prepariamo le valigie per andare a Boavista , ma prima ci aspetta L’ultimo giro per Praia, appena usciti dall’ hotel ci ferma un senegalese che parla bene italiano ed è anche simpatico così ci fermiamo un po’ a conversare e ci racconta di avere un fratello a Genova ,così io gli dico che a Genova sono tirchi,lui sembra capire visto che ci ride su ,poi ci insegna il gioco tipico ,L’urill , che è composto da delle specie di sassolini e da un legno scavato in modo da formare delle buchette ,le regole sono abbastanza semplici e sembra anche abbastanza divertente, alla fine acquistiamo tre collanine per 300$ e lo salutiamo.

Il nostro giro prosegue e facciamo l’esperienza più emozionante del nostro breve soggiorno a Praia,entriamo nel mercato che si trova in una delle vie centrali e tra odori e colori locali acquistiamo 2 Papaie per 100$, 2 Manghi per 40$ , 2 Banane per 200$ e un arancio verde per 20$ , nell’attesa che venga l’ora di andare all’aeroporto ci sediamo nel parco , grosso errore!!! Dopo poco arriva un senegalese che ci attacca una pezza allucinante! Vuole farci da guida e parla un inglese misto francese , ci parla per 1H e 20M e non c’è verso di farlo desistere ,alla fine gli devo lasciare il mio indirizzo perché dice che vuole scrivermi e che se voglio andare in Senegal mi ospita a casa della sua famiglia ,spero solo di non trovarmelo sotto casa un giorno!! Comunque dopo esserci svincolati con non poca fatica ritorniamo in hotel a prendere le valigie e poi via all’aeroporto per il volo diretto a Boavista.

Ci alziamo in volo per la quarta volta ,l’aereo è molto traballante a causa del vento e la signora capoverdiana al mio fianco che recita rosari mi incute un po’ di timore,il volo dura circa 30 minuti e dall’alto l’isola sembra bella,molto desertica ma allo stesso tempo diversa da Sal.

Boavista All’aeroporto dobbiamo attendere un po’ troppo a lungo i bagagli ,ma alla fine arrivano ,ci dirigiamo all’uscita dove prendiamo un taxi in società con due tedeschi e ci dirigiamo verso Sal – Rei, quando è il momento di scendere scopriamo che sul pulmino con noi c’è anche Luciano ,un italiano che si è trasferito qui da qualche anno e ha aperto un residencial , ci fa vedere le camere poi attacca con 35 euro al giorno per scendere fino a 25 , alla fine accettiamo anche perché la camera è molto carina e il fatto che ha tre finestre ci fa sperare che si possa stare un po’ più freschi che a Praia! I Tedeschi decidono di andare da un’altra parte anche perché sembra che il ragazzo guardi esclusivamente al prezzo, noi finalmente dopo 7 giorni disfiamo le valigie e ci lanciamo subito in un giro alla scoperta di Sal – Rei , la cosa più strana ,ma forse non tanto per loro , è vedere uno che fa i bisogni in riva al mare come se niente fosse! Ci dirigiamo verso il Bar Criula di Pier ,l’italiano che organizza la Ultra Marathon di Boavista e che quando può attraversa i deserti del mondo ,ma sembra chiuso così decidiamo di rimandare la visita ,anche se ero curioso di conoscerlo dopo aver scambiato qualche mail con lui prima di partire, così proseguiamo e ci ritroviamo nella via dove si trova il mercatino dell’artigianato dei senegalesi ,per non essere troppo sgarbati ci fermiamo da Golia che sembra appartenere alla schiera di quelli simpatici ,prima di andare via ci regala una collanina per portafortuna , in compenso gli promettiamo di comprare qualcosa da lui prima di andare a casa.

Dopo una bella doccia usciamo per la cena , andiamo in un ristorante (L’Esplanada) sul porto e scopriamo che è gestito da un’ italiana insieme al suo compagno capoverdiano ,ordiniamo 3 birre, una Cachupa e una grigliata di pesce il tutto per 1300$. A metà serata arriva una compagnia di ballerini capoverdiani per intrattenere i turisti con balli tipici ,ci fermiamo fin verso alle 23.00 poi ci dirigiamo verso “casa”,sarà che è Sabato ma le strade di Sal – Rei appaiono parecchio animate.

05/10/2003 Domenica Sveglia alle 08.00 ,facciamo colazione , poi Luciano ci presenta a 2 coppie di italiani sulla cinquantina che alloggiano anch’essi nel suo residencial , così dopo 4 chiacchiere ci aggreghiamo alla loro escursione ,partiamo in pick-up verso le 10.30 diretti alla spiaggia di Santa Monica , o Praia de curallinho , come la chiamano i capoverdiani la strada è tortuosa ma il viaggio nel cassone della jeep ,i sedili li abbiamo lasciati alle donne , è piacevole e ne approfitto per dialogare con Mauro e Adriano e conoscerci un po’ meglio. Boavista appare molto più pianeggiante delle precedenti isole anche se non come Sal , ma appare anche abbastanza verde e l’erba cresce qua e là un po’ dappertutto ,nel tragitto attraversiamo Rabil e il villaggio di Povoaçao Velha poi dopo una trentina di Km come per incanto dietro le montagne ci appare la Spiaggia ,Bianchissima con il mare che sfuma tra il Verde ,L’azzurro e il blu intenso ,L’emozione è fortissima, uno dei più belli spettacoli della natura è davanti a noi e lo possiamo toccare con mano 18 Km di sabbia bianca con le onde che si infrangono con surreale forza a dispetto dell’oceano che appare molto calmo, ma non dimentichiamoci che siamo in pieno Atlantico!! Penso che nessun racconto e nessuna foto possano rendere la benché minima idea del emozione che si prova a calpestarla e a farsi travolgere da un onda in questo paradiso naturale dove la mano dell’uomo non ha potuto lasciare nessuna traccia se non quelle dei pneumatici che portano ad esso e che il vento provvede infaticabile a cancellare! Dopo poco purtroppo riprendiamo il cammino ritorniamo a Povoaçao Velha dove andiamo a prendere Tonino , un pescatore locale che in teoria dovrebbe procurarci il nostro pranzo, e un altro ragazzo che sale al volo con una canna da pesca ,ci dirigiamo verso Praia Varrandihna un’altra spiaggia di rara bellezza tra gli scogli ,i pescatori se ne vanno , Luis l’autista si mette a dormire a qualche centinaio di metri e noi rimaniamo in attesa tra un bagno e l’altro anche se le onde appaiono molto cattive ,infatti entrato in acqua appena sopra al ginocchio un’ attimo di distrazione e splash!! eccomi completamente sommerso da un onda!! In direzione sud a lato della spiaggia una scogliera frastagliata nasconde una piccola grotta scavata dalla furia dell’oceano che immagino terribile quando è agitato. I pescatori tardano così facciamo una passeggiata e decidiamo di tenere i pesci per la sera visto che l’ora è tarda e che la domenica qui è tutto chiuso. Al nostro ritorno li ritroviamo intenti a sbudellare i pesci in riva al mare e dopo esserci fatti una birra in compagnia riprendiamo la via del ritorno ,il sole è ormai basso e il cielo che si è un po’ annuvolato minaccia pioggia.

La serata passa tranquilla in terrazza dove Laos il cuoco di Luciano ci cucina i pesci che sono ottimi anche per me che non ho mai amato troppo mangiare il pesce con le lische ,ma solo molluschi e crostacei vari.

06/10/2003 Lunedì Oggi è il compleanno della Linda e dopo un abbondante colazione decidiamo che deve essere una giornata speciale,così perlustriamo Sal – Rei in cerca di Noleggi e informazioni varie , poi passiamo dal Bar Criula per conoscere Pier ma mi dicono che è appena tornato in Italia per motivi personali e che tornerà a Boavista lunedì 13 , peccato perché mi avrebbe fatto piacere conoscerlo! Passiamo dal mercato municipale e acquistiamo una Papaia del peso di 1 Kg ! a dire il vero qui la frutta è un po’ più cara di Praia infatti ci costa 300$ ,proseguiamo il nostro giro andando a prenotare 2 aragoste per questa sera da Luisa e infine noleggiamo un Quad , una di quelle moto a 4 ruote che vanno tanto di moda ultimamente anche da noi .

Ora siamo pronti per l’avventura e partiamo alla scoperta del deserto di Viana! Attraversato L’abitato di Rabil si prende a sinistra in direzione di Exstancia de Baixo poi non può sfuggire ai nostri occhi, che lo scorgono in lontananza , ci inoltriamo per un centinaio di metri al suo interno e infine proseguiamo a piedi fino a che le dune non ci coprono l’orizzonte e l’impressione è quella di stare in mezzo al Sahara ,è una sensazione stupenda ,la sabbia al tatto appare fresca , quando scendiamo dalle dune con la gamba che affonda fino a metà polpaccio nella sabbia e il vento si placa perché riparati dalla duna stessa si ha una sensazione irreale e d’improvviso ti rendi conto che tutto quello che fino ad un attimo prima ti sembrava rappresentare il niente diventa un mondo nel suo insieme completo che ti riempie di emozioni e sensazioni stupende!! Purtroppo la nostra esperienza si conclude presto e ripartiamo per le vie ciottolose di Boavista in direzione nord, Km e Km di strada deserta e dritta verso i colli, considerando che la velocità massima è di circa 50km/h , facciamo un vasto giro e ci rendiamo conto di quanto è disabitata questa isola rispetto alle altre visitate in precedenza ,arrivati al villaggio di Boifareira i ragazzini ci guardano incuriositi e ci salutano festanti , riprendiamo la strada per Rabil e pochi km dopo l’aeroporto imbocchiamo la via Pittoresca antica strada costruita dalle donne dell’isola ,la strada è molto verde e palme da dattero spuntano più o meno da ogni parte in cui dirigiamo il nostro sguardo incuriosito ,circa a metà svoltiamo a destra per un sentiero sabbioso e ci dirigiamo verso Bòa Esperança dove sulla bianchissima spiaggia in balia delle onde il relitto di un cargo, consumato dal mare ,giace a testimonianza di tempi passati,la strada si fa sempre più impervia e raggiungere la spiaggia si rivela una vera e propria impresa tra sabbia , rocce ,salite e discese ,arrivati in cima al colle ci potrebbe quasi sembrare di essere sulla luna se non fosse che all’orizzonte ci appare l’oceano verde e stupendo come sempre , giunti alla riva ecco che ci appare il relitto e una spiaggia Bianchissima ,probabilmente la più bianca di tutto il Capo Verde , con mille onde che si infrangono sul bagnasciuga , a dire la verità e un po’ sporca e come in altre spiagge la mancanza di cultura ecologica dei capoverdiani rovina un po’ tutto questo paradiso . Facciamo un bagno stando attenti alle correnti e al riflusso che si rivelano sorprendentemente forti ,poi dopo esserci stesi sulla spiaggia ci accorgiamo di quanto questo posto, apparentemente disabitato ,sia pieno di vita!! Granchietti dello stesso colore della sabbia che giocano in un eterna rincorsa fatta di avanti e indietro con le onde che bagnano la spiaggia, uccellini dal becco appuntito che quasi incuranti della nostra presenza picchiettano il bagnasciuga non appena l’onda si ritira e anche un aquila di mare in lontananza volteggia in cerca di qualche preda.

Ci concediamo il piacere di gustare la papaia da 1kg in riva al mare ,poi purtroppo si è già fatta l’ora di rientrare e riprendere la tortuosa via per Sal – Rei. Riconsegniamo il Quad e la ragazza decide di farci lo sconto perché lo abbiamo tenuto solo ½ giornata così spendiamo 2000$ invece di 4000$ ,bel colpo!! Anche se aggiungiamo 500$ di benzina per i 90km percorsi , alla fine ce la siamo cavata bene visti i prezzi che hanno da queste parti!! Alle 8.00 come da accordi ci presentiamo da Luisa per l’aragosta ,ci serve due aragoste di buone dimensioni con patate lesse e un piatto di riso ,così usiamo il sugo alla capoverdiana per insaporire il riso ,la cena è ottima e innaffiamo il tutto con una bottiglia di vino bianco portoghese, la cosa più strana è che dopo circa 15-20 minuti che siamo a tavola il locale si riempie e allo stesso modo finito di mangiare si svuota,non capiamo se erano tutti familiari o cosa comunque fatto sta che dopo rimangono solo un anziano e un ragazzo al tavolo con lei che canta e per riuscire a farci portare il conto impieghiamo il doppio del tempo che abbiamo impiegato a mangiare! La serata prosegue così ci dirigiamo all’Esplanada per prendere il dolce insieme ai nostri amici Toscani ,al nostro arrivo c’è un gruppo che suona così ci sediamo e finiamo la serata gustando marmellata di papaia e formaggio di capra ,una vera delizia! 07/10/2003 Martedì Dopo una notte quasi insonne, la saporita aragosta di Luisa mi è rimasta sullo stomaco fino al pomeriggio seguente!,ci svegliamo e ci accorgiamo che siamo senza energia elettrica ,a giornata è la più chiara vista fino ad ora a Boavista e il mare appare ancora più bello con i suoi colori e tutte le sue sfumature , decidiamo di andare in spiaggia qui a Sal – Rei dove c’è una baia stupenda,ma purtroppo i postumi dell’aragosta si fanno ancora sentire così versi mezzo giorno rientriamo e scopro di avere la febbre a 37,5° , il pomeriggio di riposo e un brodino di verdure cucinato da Laos alla sera mi rimettono in sesto e la notte dormo come un sasso.

08/10/2003 Mercoledì La mattina mi sento rinato , la febbre è andata via ,ma una nuova sorpresa ci attende il cielo è grigio e minaccioso e dopo poco inizia a piovere insistentemente , i bambini corrono come impazziti sotto la pioggia nelle loro divise scolastiche e l’immagine che sarebbe così insolita nella nostra civiltà ,mi fa pensare a quanto basti poco per regalare un momento di felicità a questi bambini che appaiono sempre allegri festosi e sorridenti, cosi diversi da quelli viziati e prepotenti che siamo abituati a vedere nelle nostre città! Fortunatamente dopo poco smette di piovere così verso le 10.30 anche se il tempo non è bellissimo ci avviamo verso il Morro d’Areia ,praticamente la punta ad ovest dove termina Praia de Chave ,la strada è tortuosa praticamente fuori pista ma lo spettacolo al nostro arrivo è magnifico la spiaggia con i suoi colori d’orati e sfumature biancastre è profonda e piena di dune e la pioggia ci ha regalato il cielo terso e un orizzonte magnifico e limpido, da qui dicono che non è raro scorgere le pinne degli squali a galla e in aprile quando c’è il passaggio delle balene si posso scorgere le megattere che attraversano queste splendide acque,la nostra fortuna si limita alla vista di un pesce di dimensioni ragguardevoli che salta poco distante da riva e alle tracce di una tartaruga che probabilmente nella notte è uscita per deporre le uova i questo angolo di paradiso.

Sulla via del ritorno facciamo una breve sosta a Chave dove c’è il Dunas Village e i resti dell’antica fornace di mattoni ,anche qui la spiaggia è magnifica e l’oceano incredibilmente calmo ,il villaggio appare praticamente deserto e ci dicono che la maggior parte dei bungalow sono stati venduti e ora sono abitazioni private di turisti.

Trascorriamo la serata all’Esplanada dove gustiamo un risotto ai frutti di mare e il tonno alla griglia mentre un gruppo musicale suona la Morna.

Dopo cena facciamo una passeggiata per il paese dove notiamo che i ragazzini formano vari gruppetti intorno alla piazza principale,l’unica differenza è che loro hanno l’estate tutto l’anno! 09/10/2003 Giovedì La mattina facciamo la solita colazione abbondante a base di caffè,panini con margarina e marmellata di ananas e infine banane genuine e saporitissime , poi ci facciamo dare la ricetta della cachupa da Laos, è dura farci capire ma poi ne è molto fiero tanto che non riusciamo più a farlo smettere di spiegare sta ricetta!!quando ci riusciamo sono le 10.00 andiamo a noleggiare la jeep e partiamo l’ennesima volta alla scoperta di Boavista, il contachilometri è rotto e mi accorgo subito che sembra di guidare un triciclo! Ci dirigiamo a nord alla ricerca del lago di Ocho de Mar, arrivati nell’abitato di Cabeço de Tarafes svoltiamo a sinistra su per il monte e dopo 10 minuti di fuori strada continuiamo a piedi seguendo le indicazioni che ci hanno dato in paese e che abbiamo letto nei racconti ,vaghiamo per 1 ora e 30 minuti ma sotto i nostri piedi a davanti ai nostri occhi solo sassi , sassi e ancora sassi!!! Ritornati all’auto ci dirigiamo verso la praia di Jòao Barrosa,dove i ricercatori di Las Palmas studiano le tartarughe, ma anche qui la pista che dapprima sembra buona diventa una pietraia e così decidiamo ,impolverati dalla testa ai piedi , di tornare indietro.

Verso le 14.40 raggiungiamo la praia di Chaves e finalmente possiamo scrollarci di dosso la polvere con un tuffo nel verde dell’oceano , nonostante siamo già stati qui ieri appare sempre meraviglioso e non mi stupisco certo che ci sia un Venta-club in costruzione poco distante (pronto tra 4 anni dicono).

Riconsegniamo la Jeep alle 17.00 dopo un breve giro sulla via Pittoresca per raccogliere datteri .Usciamo subito per fare acquisti domani si va a Sal ,la Linda compra una maglietta molto carina poi facciamo un giro sul porto e incontriamo un senegalese che si fa chiamare matahari e a cui abbiamo comprato delle collanine di sabbia in spiaggia ,acquistiamo due batik per 2500$ poi ci sediamo a bere una birra insieme a lui e io gli propongo di fare una partita all’urill, lui deridendomi ,visto che giocavo per la seconda volta ,mi dice che se vinco mi fa un regalo , alla fine della partita con mia grande soddisfazione è costretto a regalarci una collanina di sabbia! La sera trascorre come al solito veloce e allegra all’Esplanada dove assaggiamo la pizza ,un po’ cruda ma buona e ascoltiamo un gruppo locale di Morna in concerto .

10/10/2003 Venerdì La mattina ci gustiamo l’ultima colazione con vista sulla splendida baia e sulle meraviglie di Boavista , poi facciamo un giro per Sal – Rei dove veniamo assaliti dai soliti senegalesi ,dopo aver comprato 3 tartarughe di ebano per 1550$ riusciamo a scappare e dopo aver preparato le valigie ,andiamo in spiaggia a fare l’ultimo bagno.Dopo pranzo ci prepariamo per andare a Sal dove ci aspetta l’ultimo giorno di vacanza e immaginiamo una marea di italiani! Ci alziamo in volo con un po’ di ritardo che da queste parti è da considerarsi la regola ,sorvoliamo la baia di Bòa Esperanza con il suo relitto e in fondo non ci rendiamo conto che per 6 giorni abbiamo vissuto in un angolo di paradiso che da quando parte l’ultimo volo del pomeriggio alla mattina seguente è isolato dal resto del mondo e dove la natura la fa ancora da padrona!! Sal Il volo dura un battito di ciglio ,12 minuti! La discesa è un po’ brusca ma l’atterraggio è morbido , la strada per Santa Maria è nuova ,ancora in costruzione ed è di asfalto a due corsie, probabilmente progettata per un futuro glorioso , già dal primo hotel capiamo che qui sono molto più cari che in tutto il resto del arcipelago , richiedono 5000$ a notte in una pensione!! I nostri amici toscani si fermano ma a noi sembra eccessivo così noi ci mettiamo alla ricerca e troviamo il “Residencial Alternativo” da fuori non promette gran ch’è ma dentro è carino e le stanze sono pulite e spaziose ,ci chiede 3400$ con bagno in camera.

Dopo esserci sistemati facciamo un giro per Santa Maria , è pieno di italiani con la faccia da ebeti che filmano estasiati il niente e tirano fuori dalle borse giocattoli per i bambini che ,addomesticati, per strada salutano! Boavista è fin troppo desertica ed impraticabile , ma se il turismo di massa fine al solo denaro deve trasformarla così è meglio che resti com’è! , e come dicono le guide turistiche Sal non è capo verde ma per il turista da villaggio va benissimo,anzi ! qui gli abitanti locali hanno bei vestiti e belle case ,ben lontane dalla periferia polverosa di Mindelo, un motivo ci sarà!? Vedremo cosa ci riserveranno domani le saline di Pedra de Lume , la Baia di Burracona e il porto di Palmeira , e se sapranno farci cambiare idea sull’isola di Sal.

Dopo una bella doccia usciamo per la cena e ci rechiamo all’appuntamento con gli amici toscani. La cena è piacevole in un ristorante locale con prezzi nella norma anche perché aggirandomi per Santa Maria ho visto prezzi da capogiro ho letto listini con risotti ai frutti di mare che costavano più di 20 euro!! 11/10/2003 Sabato Il Sabato purtroppo mi sveglio con febbre alta e mal di gola ,così Sal rimarrà per noi inesplorata, la donna delle pulizie del Residencial si preoccupa per me e insiste fino a quando non riesce a riempirmi di alcool e farmi fare una doccia fredda per abbassare le febbre ,dopo essersi divertita mentre venivo torturato la Linda ne approfitta per andare dalla parrucchiera a farsi fare le treccine nei capelli ,la spesa è esigua rispetto a quello che potrebbe essere in Italia ,2000$ per quasi 2 ore di lavoro senza sosta!! 12/10/2003 Domenica La domenica mattina l’aereo è incredibilmente puntuale e se non fosse per un “simpatico” passeggero e sua moglie che minacciano di non far partire l’aereo perché dicono aver pagato per un biglietto di business mentre l’agenzia li ha mandati in classe economica ,saremmo partiti in perfetto orario , dopo un volo tutto sommato tranquillo e un atterraggio morbidissimo alle 17.40 atterriamo a Bergamo. La vacanza tanto attesa purtroppo è già finita e come tutte le cose dopo che se ne sono andate ti rendi conto di quanto valessero, di quanto fosse magico alzarsi e fare colazione in terrazza con il mare di mille sfumature , attorniati da tutto questo niente di un isola quasi deserta accarezzata dagli Alisei e persa nel blu dell’oceano Atlantico!! La spesa è stata di circa 1250 euro a testa compresiva di tutto ,suvenirs inclusi.



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