S. Pietroburgo, che tenerezza

St Pietroburgo: il paradiso può attendere… Giugno 2005 “Trust me” ripeteva Andrew, il tassista ke è venuto a prendermi all’aeroporto Pulkova di St. Ptburgo. Infatti appena incontrati i primi caseggiati della città vedevo delle ragazze bellissime che aspettavano l’autobus e a me cominciava a girare la testa… “Stop here,...
Scritto da: Moyka77
s. pietroburgo, che tenerezza
Partenza il: 20/06/2005
Ritorno il: 07/07/2005
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
St Pietroburgo: il paradiso può attendere… Giugno 2005 “Trust me” ripeteva Andrew, il tassista ke è venuto a prendermi all’aeroporto Pulkova di St. Ptburgo. Infatti appena incontrati i primi caseggiati della città vedevo delle ragazze bellissime che aspettavano l’autobus e a me cominciava a girare la testa… “Stop here, please” gli dicevo “I have to meet that girl!” “Don’t worry, Valerio, you’ll find much better in the center, than you see…Trust me…”.

“Better???” …Pensavo… “e che sarà mai???”, vabbo’ aspetterò stasera… Arrivo a Moyka 45, il monolocale che ho affittato su internet a 5min dall’Hermitage e a pochi passi dalla mitica Neviskij Prospect. L’appartamento è bellissimo e di gran lunga superiore alle mie aspettative. 55 euro a notte, non male per questo periodo. Saluto Andrew, il quale mi lascia il n. Del cellulare, pregandolo di kiamarlo a qualsiasi ora e ke mi avrebbe accompagnato in qualunque posto, a 20 euro. “Ok, thanks” gli dico. In realtà non ne ho mai avuto bisogno perkè l’appartamento era così centrale ke raggiungevo a piedi tutti i migliori ritrovi della città (e comunque il prezzo medio era la metà di quello propostomi…). Poso le valigie e scendo di gran carriera su Neviskij Pr., non stavo nei panni…Non vedevo l’ora di vedere queste bellissime ragazze che camminino sul citato viale. In effetti la visione dei miei occhi era paradisiaca. Ragazze davvero belle, con occhi azzurri, capelli biondi, eleganti e vestite alla moda, più che in Italia e spesso vestite in maniera eccentrica. Avevo dimenticato in un colpo tutte le paure che mi ero portato dall’Italia. “E se mi faccio male, come faro’, da solo in Russia? E tutti quei caratteri cirillici, lettere capovolte, forme a noi sconosciute, come faccio ad orientarmi?” Ma la visione suddetta è stato un vero colpo di spugna: tutto mi è sembrato immediatamente facile e superabile. Comincio a parlare con qualche ragazza, inventandomi le scuse più strane, di cui la più frequente era “Take a picture, please?” e poi “You are from St Ptburg?” Sono sorpreso subito dal modo di fare che hanno: gentili, sorridenti, disponibili al dialogo e soprattutto divertite dal mio atteggiamento. Subito infatti dico ad una ragazza “My grandfather did the war here, so I have come to make love, just for compensation…” La ragazza fu così divertita da questa storiella che non vi dico le volte che me la sono rivenduta (in pratica con tutte le altre…). Mentre continuo la passeggiata sento la musica di Adriano Celentano davanti ad un kiosko di CD, in un sottopassaggio del viale. “Celentano??? In Russia??? Ma è uno scherzo!” In realtà scopro nei giorni seguenti che li Celentano (come anche Toto Cutugno) è un mito e un’amica mi mostrerà persino un Bar col suo nome. Tento di spiegare ai russi che da noi Celentano è come il pallottoliere per Bill Gates ma non riesco nel mio intento… Proprio alla fine del sottopassaggio trovo quello che sarà il mio riferimento per tutto il soggiorno: l’ ILI Bar. In realtà non era scritto ILI ma una cosa del tipo NAN, con le N al contrario e con la A senza il trattino e che appunto in Russo si legge ILI. Un Bar bellissimo e ristorante superfornito ed efficiente, DJ, Maxischermi al plasma, intenet point, small library. La Toilet sembrava una scenografia del film Matrix, dove fare i bisogni mi sembrava un’esperienza “cosmica”…Stare in quel bar seduto a sorseggiare un drink era come stare dentro ad un magazine vivente, del tipo Glamour. Ogni 5min entravano nel bar ragazze bellissime, disinvolte, sorridenti…La proporzione ragazzi/ragazze era assolutamente a mio vantaggio, del tipo 5 a 1. In media c’erano circa 40 ragazze e ogni volta avevo difficoltà a metterle in ordine di bellezza. Ne ho conosciute tante, abbiamo giocato e scherzato insieme tanto, tra foto e storielle varie (tra cui quella di mio nonno…). Ho fatto tante di quelle foto nel Bar che ad un certo punto il buttafuori (del tipo Swarzenegger…) è venuto ad invitarmi a stare un po’ più calmo con la camera. La prima sera vado alla discoteca Magrib, una delle più “in” della città e che anche il tassista Andrew mi aveva consigliato nei suoi numerosi “trust me”. Davvero bella, curata nei minimi particolari, in stile old India. Le ragazze sono davvero belle. La proporzione ragazzi/ragazze ancora una volta incredibilmente sbilanciata a mio favore. Nei giorni seguenti continuano le mie passeggiate sul viale dove conosco tante ragazze di cui mi è rimasta la tenerezza, l’altruismo, la semplicità e la grazia. Insieme abbiamo visitato musei, parchi (bellissimi), gite in barca e negozi. Con sorpresa scopro che nei negozi un CD costa solo 3euro; ne avro’ comprati una 20ina. Inoltre ho comprato un giubbino di pelle a 120 euro circa, molto bello. Qui ne ho visti ad un prezzo medio di 400 euro… per cui erano anni che rimandavo l’acquisto… Nel soggiorno vedo sfatare un sacco di falsi miti. Es. Avevo letto che molti bar non hanno il bagno, invece tutti quelli in cui sono stato avevano un bagno superpulito e completo di tutto, carta, sapone ecc.Ecc. Il mangiare: avevo letto che bisognava cercare il locale giusto per pagare poco e mangiare bene. In realtà sul Viale Neviskij c’erano decine e decine di bar, fast food, ristoranti, pizzerie, con tutti i tipi di cibo e a tutte le ore e per tutte le tasche. La vita sul viale non si ferma mai. Sono stato in un internet point alle 3 di notte (notte si fa per dire, visto che in questo periodo ci sono le notti bianche, per cui il sole non tramonta mai: una meraviglia!) e ho mangiato la pizza alle 5 del mattino. L’unica cosa vera è che l’acqua in casa non è potabile ma bisogna bollirla prima di berla. Per contro nessuno mi aveva detto che dal telefono fisso puoi chiamare un altro fisso (della città) gratis nonché, udite udite, gratis anche verso i cellulari nell’area di St Pietroburgo (vedi? poi dicono che uno si butta a sinistra…). Il museo Hermitage è bellissimo, enorme. Ho visto decine di quadri di Picasso, Van Gogh (ma quanti ne hanno fatti???), Monet, Chagall etc, etc.. Mi fiondo alla ricerca del mio pittore preferito: Kandisky ma nel museo ci sono solo 5 quadri di cui uno bellissimo, che ho fotografato. Mi dicono che i restanti quadri di Kandisky sono nel museo russo che non faccio in tempo a vedere (purtroppo in 10 giorni non puoi fare tutto). Di fronte all’Hermitage, sull’altra sponda del fiume Neva, c’è un museo incredibile: il KusKamera. Feti sotto spirito, scheletri umani con due teste…In pratica il museo dell’orrore, voluto da Pietro I (davvero il Grande) per lottare contro i pregiudizi sulle malformazioni umane. La storia di Pietro il Grande è davvero incredibile ma questa la trovate su qualsiasi guida turistica. Vi dico solo che lui per poter costruire la città in perfetto stile moderno si travestì da operaio e andò a lavorare in un cantiere edile in Europa: fu scoperto e dovette scappare. Tutta St Pietroburgo è frutto della sua volontà e tutto è stato fatto davvero “alla grande”.

That’s all, my friends… e non è poco, direi…E come recitava la scritta su una maglietta di un ragazzo su Neviskij Prospect: …Russia Forever.

Ps. Se volete, contattatemi pure per info. Ciao.

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