Rotta verso la Bretagna!
Infine, sono arrivata nel nord della Bretagna a Binic, vicino a Saint Brieuc, cittadina portuale nel centro della costa nord.
Il primo giorno l’ho passato a Le Mont Saint Michel, un posto che consiglio a molti. La giornata era stupenda e la cittadina davvero bella. Sempre lo stesso giorno sono andata a Saint Malo e a Cancale, piccolo porto turistico famoso per la pesca di ostriche. Nel nord della Bretagna con 6000 si possono mangiare fino a 12 ostriche enormi!! I giorni successivi li ho passati percorrendo la costa ad Ovest, quindi da Binic a Ploumanac’h. Ho visitato l’Ile de Brehat, un isoletta raggiungibile in 10 minuti e completamente percorribile a piedi o in bici (è lunga 3,5 km e larga 1,5 km!). Ploumanac’h è famosa per la sua scogliera di granito rosa, con il quale i bretoni si costriuscono le case.
Dopo aver visto Cap Frehel e il Fort La latte, entrambi veramente da non perdere, sono scesa a sud e ho campeggiato a Carnac. Questa è la città dei menhir: allineamenti chilometrici si snodano nei suoi dintorni, da vedere! Il sud è stato decisamente più deludente. La Bretagna del nord con le falesie è meno turistica e più romantica. Al sud c’è l’assemblamento di gente, un po’ come a Rimini. Perciò ho visto solo la Baia del Morbihan, Pont Aven, dove Gauguin andava a disegnare, e Concarneau, uno dei porti bretoni più importanti.
Essendo rimasta un po’ delusa dal sud e avendo ancora un po’ di tempo a disposizione, ho trascorso qualche giorno nella Loira. Ho campeggiato nei pressi di Tours, così ho visitato la città. Ho visto inoltre il castello di Chennonceau (imperdibile!), quello di Chambord ed infine la città di Blois.
Dopo di che, sono tornata in Italia passando per St. Etienne, per Lyon e per il Frejus.
Riassumendo, posso dire che la Bretagna del nord è tutta da vedere, e mi dispiace di essere “fuggita” al sud, ma non sapevo quello che mi attendeva! Il sud è quindi da prendere con le pinze. Ma il nord è stupendo, soprattutto le falesie; e che mangiate di ostriche!! Per quanto riguarda la cordialità, ai francesi noi italiani stiamo un po’ antipatici, loro non parlano inglese (solo pochissimi) e bisogna cercare un po’ di adeguarsi alla loro parlata, non sempre lenta. Le stade sono buone, anche se si fa casino con le indicazioni: molte volte c’è un’indicazione all’inizio di una strada e poi ritorna solo dopo molti chilometri e molte rotonde. In Bretagna, infatti, più che gli incroci con semafori ci sono rotonde, che molte volte ho ripercorso a causa delle inidcazioni fatte male…
Per quanto riguarda i prezzi non c’è male, sono abbordabili, soprattutto quelli di certi ristoranti: il rapporto qualità- prezzo è buono, come il cibo!! saluti Marta