Romantische Strasse 3

Un viaggio col camper immersi nella Baviera più suggestiva
Scritto da: Zembo
romantische strasse 3
Partenza il: 03/09/2010
Ritorno il: 15/09/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
“Ma dai!… la Romantische Strasse in 4 giorni… e cosa hai visto di bello?”… eppure da come ho letto in giro sono in molti a sostenere che l’hanno visitata così!…

Dovendo organizzare i miei viaggi “on the road“ parto facendo alcune considerazioni: quanti chilometri dura il viaggio; quanti luoghi ci sono da visitare; quanti particolarmente interessanti; quanti di secondo rilievo che in base alla tabella di marcia posso anche non vedere; quanti di questi luoghi posso sorvolare; Le risposte per questo viaggio sono presto dette: 366 km per andare da Fussen a Wurzburg ed altrettanti in senso inverso. 28 tra paesi, castelli e siti visitabili. 17 di questi particolarmente interessanti. Una decina sono tappe per una due foto e comportano una deviazione. Visto che non lo ritengo un viaggio da grandi città, posso saltare Augsburg e Wurzburg che invece saranno la meta con Norinberga, Monaco e Bamberg del prossimo viaggio in Baviera.

Quindi, dovendo organizzare un viaggio nel quale si visitano 15 luoghi percorrendo 750 km …. 4 giorni … non bastano! Specialmente per uno come me che si ferma a sognare su come fosse stato quel luogo nel suo massimo splendore, che in un giorno scatta molte decine di foto e che la fretta è una cosa che ricorda tanto il lavoro. Ho preventivato che alcune città richiedevano un giorno di full immersion ed alcune si potevano visitarne 2 in un giorno, una media di 70 km al giorno per gli spostamenti e mi è sembrato più logico un viaggio di 11 giorni.

L’equipaggio è composto da me, mia Moglie e il nostro cane, un carlino … i figli sono troppo grandi per seguire mamma e papà . Rispetto a molti connazionali che hanno fatto come noi questo viaggio , partiamo notevolmente avvantaggiati visto che abitiamo a 350 Km scarsi da Fussen . Decidiamo di partire attorno alle due di Venerdì pomeriggio . Facciamo sosta al confine con l’Austria e prendiamo la Vignette per il pedaggio autostradale e visto l’esiguo costo , pari quasi ad un pedaggio singolo Italiano , prendiamo quella settimanale che seppur al ritorno ne rifaremo un altra , entrambe costano sempre meno di quella mensile.

Arriviamo a Fussen per ora di cena e troviamo subito il parcheggio dei camper e dopo esserci sistemati e mangiato una cosa al volo, abbiamo fatto una lunga passeggiata fino al centro che di notte , sarà perché è deserto , ma è bellissimo . È quasi mezzanotte quando rientriamo e stramazziamo letteralmente

Primo giorno

Alle 7.00 siamo così eccitati all’idea di andare a visitare i castelli di Ludovico ll° che invece di seguire le indicazioni per Shwangau , pretendevo di trovare la strada a memoria da Fussen e per giunta a piedi… poco male poichè il disguido ci ha fatto visitare Fussen anche di giorno. Il centro storico è molto bello , come dovrebbero esserlo : il castello ed il complesso del convento benedettino di st Mang che ci ripromettiamo di visitare nel viaggio di ritorno!! Verso le 10.00 torniamo in camper e do un occhiata al piano di viaggio e … capisco il mio errore ! Dopo essermi sorbito alcuni “te l’avevo detto” arriviamo al parcheggio dei castelli e finalmente andiamo a fare i biglietti . Scegliamo il pacchetto per tutte e due le visite e scopriamo una cosa che vorrei vedere funzionare anche qui in Italia. Sui biglietti era scritto: ore 11.32 cancello 3 visita in italiano con audiodiffusione per il castello di Honeshwangau e ore 15.15 cancello 2 visita lingua mista con walkman in italiano al castello Neuschwanstein! Orari così precisi comportano che, oltre a non dover fare fila, ti dà il tempo per farti un giretto all’esterno. Avessero sbagliato di un minuto!

La visita al castello di Hohenschwangau è stata il solito giro all’interno di un ennesimo castello dell’800, non è propriamente uno dei “castelli di Ludwig” perchè non venne costruito da Lui, ma moralmente lo è visto il ruolo che ha avuto nella sua vita. Purtroppo all’interno non si può fotografare, ma la visita, programmata al secondo con dei sofisticati walkman pilotati da sensori in ogni stanza, ci porta a spasso per il castello nelle sale perfettamente arredate dove si può vedere tra le altre cose anche il clavicembalo nella camera dove Ludovico II ospitava l’amico Richard Wagner e la sala del cannocchiale da dove osservava la costruzione del suo nuovo castello. Il castello di Neuschwanstein è bellissimo! Anche qui la visita inizia con una puntualità sconcertante. Seppur leggermente deluso dal tour all’interno del castello, che è relegato ad un unico piano, sarebbe stato bello almeno salire su una delle magnifiche torri. La visita ci porta a vedere le meravigliose sale tra le quali la più incredibile di tutte , la sala del trono dove spiccano un immenso candelabro che poteva ospitare 96 candele ed il bellissimo mosaico. Poi, la sala dei cantori, completamente affrescata ed intarsiata che veniva illuminata da 600 candele, penso fosse una meraviglia vederle tutte accese?! E poi la grotta artificiale che da un passaggio segreto portava al giardino d’inverno. Che spettacolo! Il panorama che si gode dal terrazzo del castello è mozzafiato, figuriamoci se ci fosse stato il sole. Il castello lo si può ammirare anche dal Marienbrucke, il ponte di Maria, chiamato così in onore della regina, madre di Ludvig, sospeso sopra la gola del torrente Pollat, dove ci ha sorpeso acquazzone.

Adesso vi racconterò i posti più belli della Romantische Strasse. Anche se vi sembrano messi a casaccio non è così: nel piano di viaggio è stato stabilito di fare l’andata in perlustrazione, saltando di proposito alcuni luoghi per visitarli al ritorno e non dover fare un lungo e noioso viaggio di rientro tutto d’un fiato.

Rottenbuch ci ha stupito non solo perché la domenica mattina in giro non c’era nessuno, ma per la chiesa di Maria Geburt, la Nativita di Maria, un vero gioiello Rococò: è forse la più bella chiesa tra quelle che abbiamo visitato.

Shongau si visita in poche ore, è molto bello l’interno della sua chiesa. Il centro è piccolo ma molto bello e ordinato, inoltre, è molto suggestiva la passeggiata su un tratto delle mura che non sono molto restaurate, ed è forse per questo motivo che hanno un’atmosfera particolare.

A Landsberg am Lech arriviamo dopo un pomeriggio di viaggio sotto la pioggia e finalmente ci regala un po’ di sole. La sera siamo stanchi e diamo solo uno sguardo veloce alle cascate e alla Hauptplaz.

Il giorno dopo iniziamo la visita con la torre Mutterturm e il giardino circostante dove ti avvolge un’atmosfera magica: sembra proprio la casa delle Streghe, ma purtroppo non l’abbiamo potuta visitare… montag geschlosen il lunedi è chiusa! Oggi il sole splende ancor più limpido e ci fa godere la vista delle fragorose cascate spumeggianti. Il centro di Landsberg è particolare, tagliato da un canale che riaffiora qua e la tra una casa e l’altra e molto belle sono tutte le sue maestose torri trasformate in abitazioni e tutte hanno sotto un arco! Facciamo anche un giro per il bosco che costeggia e sovrasta le mura ed il paese. Infine saliamo sulla cima della torre della fortezza Bayerntor che si contende con Chioggia il primato di orologio da torre più antico al mondo: essendo oltretutto sul punto più alto della città la vista è bellissima anche se disturbata da più di qualche aereo militare Ercules che fa atterraggi nel vicino aeroporto.

Augsburg la passiamo per il centro tanto da dare una sbirciata alla grande piazza ma come le grandi città richiedono tempo, ci dovremmo stare non meno di un paio di giorni e visto che in programma abbiamo “Baviera due il ritorno“ la visiteremo al prossimo viaggio.

Donaworth non è molto grande, purtroppo la visitiamo sotto una fastidiosa pioggerellina che non ci impedisce di fare un bel giro per la coloratissima via principale ed entrare a vedere le sue due chiese … da cartolina anche la porta con il ponte di mattoni rossi.

Harburg è divisa in due dal fiume Worniz, a dominarlo c’è la magnifica fortezza chiamata semplicemente il possente Burg, non fosse per un rumoroso cantiere e per le auto parcheggiate all’interno della piazza d’armi, si sarebbe respirerata, complice una giornata leggermente uggiosa, proprio l’atmosfera Medievale dei Cavalieri. Giù il paese non è da meno, con le incredibili case a traliccio e il caratteristico ponte del mercato realizzato sfruttando una picola isola al centro del fiume, dove si trovano perfino due case proprio nella metà.

Peccato, anche qui a Nordlingen il tempo è inclemente, però una cosa positiva questo paese ce l’ha, lo si può visitare completamente facendo il giro sopra le mura coperte. Questa è l’unica città fortificata al mondo con le mura coperte ancora totalmente percorribili, da qui sopra si possono ammirare i tetti irregolari delle case ed i giardini, alcuni incredibilmente piccoli ma curatissimi, mentre ci fa sempre compagnia la presenza della torre della cattedrale di St.Georg che segna il centro della città. Nordlingen è praticamente circolare, non per un motivo strategico ma per essere sorta al centro di un cratere provocato dalla caduta di un meteorite diversi milioni di anni fa che ha creato la circolare pianura del Ries. Passeggiando per le strade del centro durante una tregua che ci ha dato la pioggia, saltano all’occhio particolari incredibili: portoni intarsiatissimi, vicoli larghi 2 spanne e persino un nido di cicogne, per non parlare di una miriade di porcellini in ceramica a grandezza naturale tutti pitturati a tema del negozio che li esponeva. Come gia detto il centro storico è dominato dal “Daniel”, il campanile della chiesa tardo gotica di St. Georg, alto 90 metri. L’interno è un labirinto di scale pianerottoli passerelle totalmente in legno scricchiolante che danno a questa torre un’aria particolarmente sinistra. Arrivati in cima si può ammirare un bel panorama sulla città e sulla pianura circostante. Pare che la cintura di colline all’orizzonte sia quel che resta delle pareti del cratere. La discesa della torre è ancora più inquietante della salita, ci si rende conto di tutta la complessità mentale che ha tormentato i sonni dell’architetto che ha progettato la struttura interna e per finire 20 mt di discesa in una strettissima e ripidissima scala a chiocciola cieca che alla fine ci provoca giramenti di testa.

A Wallerstein come nelle cartoline che la rappresentano in fin dei conti c’e solo la colonna che commemora la fine della pestilenza.

Wurzburg è troppo caotica, ci ha preso nell’ora di punta, sotto un violento temporale e ci ha fatto desistere dal visitarla anche se questa tappa la volevamo fare… la mettiamo nel prossimo viaggio!

Invertita la marcia visitiamo tutti i paesi che volutamente abbiamo saltato con la speranza di vederli magari non sotto la pioggia.

Il primo di questi è Tauberbischofsheim, un paesino tranquillo sorto in epoca romanica la cui particolarità è che le case, i palazzi e il castello sono costruiti in molti stili architettonici completamente diversi tra loro. Piccola parentesi: oggi è il 9 Settembre. E allora? Oggi è il nostro anniversario di matrimonio e come vuole la tradizione, questa sera si cena fuori… ma la tradizione nata un po’ per fare una cosa così un po’ per le magre finanze del primo anniversario, vuole che andiamo mangiare un Hamburgher da quelli della grande “M” gialla (si può dire M..Don…?!).

Weirkesheim tranne qualche particolare scorcio è piuttosto normale, tranne quando entri nel castello. E’ molto bella la sala dei cavalieri dove spicca un enorme caminetto ed un bellissimo pavimento in assi di legno, mentre alle pareti ci sono dei finti e molto buffi trofei di caccia a grandezza naturale, ma è nel suo meraviglioso giardino che raggiunge l’apice, dove tra le aiuole, mille tipi di fiori e laghetti c’è una fontana con dei pesci rossi incredibilmente grandi che poi ho scoperto essere carpe koi.

Rottingen è molo piccola ma carina ed è famosa per le sue cento meridiane… veramente noi non ne abbiamo scovate più di 5 o 6… comunque carina una passeggiata di un’oretta e la si visita completamente.

Rothenburg è grandiosa! Tra le numerose città della Strada Romantica è quella che ci ha colpiti di più per bellezza e fascino tanto da esserci rimasti per 2 notti. Marktplatz significa piazza del mercato e guarda un po’ oggi per la felicità della mia signora c’è il mercato. E’ il luogo principale della vita cittadina anche grazie alla presenza del Rathaus, il grande edificio del municipio. Tra il Rathaus e la chiesa di St. Jakob si svolge durante il periodo dell’avvento l’antico mercatino dei cavalieri di Rothenburg e a giudicare dai vari negozietti dev’essere tra i mercatini di Natale più suggestivi della Baviera. Essendo per eccellenza la città del natale abbiamo fatto una visita al negozio Käthe Wohlfahrt, uno degli empori natalizi più belli e famosi del mondo, dove ti ricordano “i grandi ritornano bambini” ma non ti lasciano fotografare neanche la vetrina. Quello che però caratterizza maggiormente Rothenburg è la grande cinta muraria che racchiude la città e le imponenti porte d’accesso. Da vedere a Rothenburg è la Bevuta del Borgomastro (Meistertrunk), ricordata da una sfilata di figurine sulla facciata della vecchia taverna a destra del municipio ora ufficio turistico, che viene azionata otto volte al giorno dall’orologio meccanico al battere delle ore contemporaneamente tutte le sere, alle otto precise, compare dal nulla un losco figuro, “Il guardiano del Borgo”, che accompagna i turisti per le strade di Rotterburg per una suggestiva passeggiata al calare della notte tra piazze, giardini, le carceri ora museo criminale e la locanda del 600 dove qualche ora prima abbiamo mangiato il “Franconian tipical dish”… ah!? Ecco perchè ci hanno pelato!?

Della visita al castello di Shillinfurst ci colpiscono solo le “porcellane smeraldine” che dovrebbero essere state blu di Prussia, ma per un fortunato quanto irripetibile errore di cottura spiccano con un incredibile clor smeraldo sulle tavole apparecchiate, per il resto niente di che se non fosse che nel biglietto c’è anche lo spettacolo dei falconieri dove si possono ammirare avvoltoi, condor e aquile reali americane. Passato il primo momento che ti farebbe dire “povere bestiole”, capisci che tra i falconieri e i rapaci c’è un’intesa… me lo avessero detto non lo avrei creduto, ma sembra si parlino… suggestione? Mah!

Inaspettatamente Dikensbuhl ci regala oltre a una calda giornata di sole una bellissima quanto pittoresca festa medievale che fanno ogni seconda domenica di settembre, dove si è potuto percepire il vero spirito delle tradizioni della Germania (altro che le sagre quasi medioevali che fanno da noi, tutto il paese partecipa ed è pazzesco!). Una cosa, però, ci ha sconcertato: alle cinque di domenica pomeriggio la festa finisce e tutti se ne tornano tranquilli a casa e in un batter d’occhio si piomba nella normalità più assoluta. Comunque veramente una bella festa, proprio una bella giornata.

Nella via di casa ripassiamo anche per Landsberg poiché mi ha lasciato la bocca asciutta non esser potuto andare a vedere l’interno della Muttenturm e chissà come mai anche oggi è chiusa… oggi è Lunedì ! Muntag geschlossen. Sarà per la prossima volta. Intanto nel pomeriggio ripassiamo per Schwangau a fare altre due foto e torniamo a Fussen per la notte.

Il Martedì mattina lo passiamo in centro a prendere qualche ricordino e con calma nel pomeriggio imbocchiamo la via di casa.

Non penso di esagerare se dico che la Baviera mi è restata nel cuore… “ Wir sehen uns bald Bavaria”… (ci vediamo presto Baviera).

Resoconto

1450 Km percorsi più le vignette 235,00€; due notti in area camper a Fussen 14,00 + 14,00 €; una notte in campeggio a Rottenbuch 21,00 €; una notte in campeggio ad Augsburg 30,00 €; biglietti per le visite, cene, spesa e varie 470,00 €; Spesa complessiva per due persone 784,00 €.

Per i camperisti: le notti in campeggio e in area camper gestite le abbiamo fatte solo come sosta tecnica poiché, tranne Fussen e Ausburg, in qualsiasi paese seppur piccolo c’è un’area camper che ti consente il pernotto come quello tipo a Rottenburg, dove la Sosta e lo scarico sono gratuiti, mentre paghi carico acqua, corrente e docce.



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