Romania in solitaria
Una mattina come tante altre, ma forse ancora di più, sentivo l’esigenza che era arrivato il momento di partire di nuovo.
Ma non per un viaggio qualsiasi, un viaggio in “solitaria”, per cercare di capire fino a che punto potessi spingermi, conoscere ed affrontare le mie paure e soprattutto superarle. Così, senza pensarci troppo ho prenotato un biglietto per la Romania, precisamente per Timisoara.
Sono partita alle 8 del mattino con un volo wizzair da Ciampino, e già da lì sentivo che stavo facendo qualcosa di buono: stavo andando a scoprire me stessa! Dopo circa un’ora e 40 minuti di volo atterriamo in aeroporto, si apre il portellone, prendo il mio bagaglio a mano, e fatto un respiro per assaporare l’aria, mi son detta: vai Letizia, il tuo viaggio inizia!
Ho scelto timisoara come punto di appoggio per i miei vari spostamenti in autobus e treno, ma non solo per quello. E’ una città a mio avviso meravigliosa, con il suo teatro dell’opera, la cattedrale ortodossa, piazza vittoria il fulcro della città, le rive del fiume Bled (incantevoli) e tanti piccoli monumenti da scoprire mano mano che si cammina con una piantina della città. Arrivata a Piazza Vittoria, sovrastata da un cielo di colore quasi roseo, inizio a camminare con la mia immancabile macchina fotografica, e ciò che mi colpisce subito è la gente; in particolare un uomo seduto su un muretto con circa tre piccioni tra le mani ed uno in testa, aveva un volto pieno di rughe, chiedeva l’elemosina, ma allo stesso tempo è riuscito a trasmettermi una sorta di pace e serenità, tanto che inizio a fargli qualche scatto, che custodirò gelosamente sempre con me.
Faccio un breve giro per la piazza e mi addentro nella cattedrale ortodossa; la prima espressione che è uscita dalla mia bocca in modo silenzioso è stata: WOW! Mi sono trovata davanti a delle pareti contornate di oro, con gente che pregava e accendeva candele. Ma ho notato una differenza rispetto a molte attrattive di interesse culturale che si trovano in giro per il mondo: nessuno cercava di spillarti qualche soldo con offerte e cose varie, non c’era consumismo all’interno, pensate non si pagava neanche il biglietto di ingresso, e vi assicuro che di roba da vedere ce n’era molta. Questa cosa l’ho apprezzata particolarmente.
Quando esci dalla cattedrale, facendo dei brevi tratti di semafori alle quali devi stare molto attento, riprendo in mano la mia cartina della città e mi ritrovo sulle sponde del fiume Bled, bello in inverno con quelle temperature così rigide e rami e alberi secchi, figuriamoci in primavera ed estate.
Sul tardo pomeriggio mi avvicino al mio alloggio, nei pressi della città universitaria, preso veramente a pochi euro, ma con tutti i confort di un hotel 3*. Avevo il mio angolo cottura per cucinare, e decido di andare al market proprio a 200 metri per fare spesa: ricordo che con circa 6 LEI ho riportato l’impossibile a casa, si perché quella per un po’ diventa casa tua.
Le spese lì sono davvero limitate, tranne per il nostro immancabile caffè italiano che viene all’incirca 2,00 €.
La prima sera esco prendendo un taxi e mi dirigo sempre al centro della città. Mi avevano detto che era molto viva, piena di giovani, locali, discoteche pub, ma non pensavo così davvero colma. Entro in un locale chiamato molly, tappa obbligatoria per i ragazzi che si vogliono divertire e c’era una serata stupenda, un mix di karaoke rumeno-italiano e musica da discoteca, ma soprattutto tanta tanta gente, perché in romania le serate iniziano dal mercoledì e si protraggono fino alla domenica.
Due giorni dopo, dopo aver programmato spostamenti, orari autobus, parto alla volta della magica TRANSILVANIA, per me tappa obbligatoria. Mi faccio nove ore di autobus, direte sono tantissime, si, ma ne vale la pena, perché i paesaggi che vi troverete davanti sono davvero emozionanti. Sembrava di essere stata catapultata in una realtà mistica, sarà per il mitico VLAD!
Le montagne contornate da un cielo terso e grigio sembravano aprire le porte ad un viaggio indietro nel tempo. Ed io ero ancora più emozionata. Arrivata al castello di dracula altra espressione che esce dalla mia bocca è sempre la stessa: WOW. Me lo trovo davanti così imponente e lo guardavo dal basso, tant’è che presi subito la macchina fotografica e presa dall’emozione iniziai a scattare foto a più non posso. Mi addentro nel castello e avevo una sorta di sorriso misto ad allegria dentro di me, che vi assicuro è la stessa che ho adesso raccontandolo a voi. Vedo la sua camera da letto, la sala da pranzo l’affaccio che dava sull’interno del castello, e vi giuro non riuscivo a smettere di scattare. Ero esaltata come una bimba che scarta il suo primo regalo, si perché per me quello era un vero e proprio dono. Essere lì, ancora una volta da sola, aver camminato con le mie gambe e lasciato le paure dietro…mi sentivo forte, mi sentivo fiera!
Alloggio in transilvania, ma ricordo che dormì pochissimo perché l’indomani avevo l’autobus per tornare a timisoara.
Salita sull’auto del ritorno mi son detta: io qui devo assolutamente tornarci!
Arrivata stanchissima a timisoara dopo 9 ore di viaggio, decido che quella sera sarei rimasta in camera, e tanto per concludere l’opera, avendo accesso alla wi-fi, mi metto a vedere dal mio telefono il film BRAM STOKER’S DRACULA. Adesso potevo dormire felice.
Il mattino seguente, telefono in mano, progetto il mio terzo spostamento per la città di Arad.
Ripeto i costi per i mezzi sono davvero molto economici, come tutto il resto della romania.
Parto alla volta di Arad dalla stazione principale di Timisoara e dopo circa un’ora e mezza arrivo a destinazione.
Vado subito a visitare la chiesa di sant’antonio da padova, rigogliosa e splendente, la piazza principale, la filarmonica e la statua della libertà, ebbene si proprio quella, ce n’è una nache in romania, questo monumento si trova a piazza della riconciliazione. E’ stato costruito per ricordare i 13 ungheresi morti nel 1849 ad arad, morti per la libertà del loro paese, infatti è molto apprezzato dalla popolazione ungherese.
Mentre passeggio mi trovo davanti ad un bimbo che avrà avuto circa 3 anni insieme al suo nonno. Stava dando da mangiare ai piccioni presenti nella piazza. E non posso fare a meno di fotografarlo, ho trovato la scena molto tenera!
Arad è piccolina e molto semplice da visitare, infatti con un giorno si può vedere quasi tutto ciò che è di maggior interesse artistico e culturale.
Il mio tour ahimè sta terminando, torno in timisoara, mi fermo sotto l’hotel ad assaporare un panino di circa 2000 calorie dove c’era l’impossibile dentro, ma anche questo è un po’ come una tappa obbligata. Devi provare tutto, altrimenti non puoi dire di aver viaggiato.
Il giorno dopo alzataccia alle 4 del mattino, prendo il solito taxi che con 10 lei (circa 3,00 €) mi porta in aeroporto. Triste per la fine del viaggio ma allo stesso tempo felice, perché volevo assolutamente fare questa esperienza in completa solitudine per vedere come mi sarei potuta relazionare oltre che con gli altri, con me stessa. Salgo sul volo e dentro il mio zaino porto con me un bagaglio sia culturale e di emozioni molto ampio.
Sono una persona ricca di valori in più sono una persona completa, mi sento viva ora più che mai ed è solo il primo di molti viaggi che farò sola!