Romania Felix
Il termine felix, poi, si adatta in modo particolare al nostro viaggio in quanto, mentre tutto il resto d’Europa era flagellato da un maltempo più invernale che primaverile, noi abbiamo potuto effettuare le visite previste quasi sempre baciati dal sole: un grazie particolare quindi al nostro autista Marius, che improvvisatosi meteorologo, è divenuto il talismano /portafortuna del gruppo promettendo, a ragione, l’uscita del sole anche quando sembrava che il cielo dovesse crollarci in testa.
Inoltre, la nostra guida locale Cristina, che definire vulcanica per la simpatia ed energia profuse è poco, è riuscita a rendere il viaggio un’esperienza indimenticabile.
Il tour, un po’ concentrato nei tempi ma non nei contenuti e ben organizzato dalla World Travel Group di Bucarest, era “Romania : una vera favola” e prevedeva un circuito ad anello attraverso Transilvania, Bucovina e Moldavia con partenza e ritorno a Bucarest toccando in sequenza Pitesti – Sibiu – Sighisoara – Targu Mures – Bistrita – i Monasteri della Bucovina – Marginea – Radauti – Piatra Neamt – Gole di Bicaz – Miercurea Ciuc – Brasov – Castello di Bran – Sinaia e reggia di Peles .
Premetto che, diversamente dal solito, non ci eravamo documentati sui luoghi che saremo andati a visitare contando solo sui ricordi di quanto visto in TV nei documentari e programmi di viaggio : grande è stata quindi la sorpresa per le bellezze paesaggistiche ed architettoniche che siamo andati via-via a scoprire.
La primavera inoltrata è sicuramente il momento migliore per la visita del Paese con l’esplosione della Natura nelle sue mille sfumature di verde e nei mille colori dei fiori : paesaggi maestosi di altipiani fioriti, di boschi e foreste quasi impenetrabili, di campi ordinatamente coltivati e di montagne svettanti da valicare attraverso strade costeggiate da alte pareti rocciose,come nelle gole di Bicaz o nei pressi del monastero Cozia , ma anche di placidi laghi e fiumi impetuosi.
Particolarmente suggestivi i monasteri dipinti della Bucovina : un singolare modo di trasmettere le Scritture al popolo analfabeta attraverso scene affrescate sulle pareti esterne ed interne dei monasteri del XV e XVI secolo . Voronet è considerato la “Cappella Sistina dell’oriente cristiano” per la qualità degli affreschi; Moldovita è particolarmente ricco di scene e raffigurazioni; Sucevita sembra invece quasi una fortezza per le alte mura che lo circondano; Agapia ha un bel museo e permette di vedere le religiose al lavoro nella tessitura e ricamo.
Caratteristiche le città medievali di Sibiu con le particolari “case con gli occhi”, di Brasov con l’imponente Chiesa Nera in stile gotico e della stupenda Sighisoara, la città natale del principe Vlad Tepes ( il leggendario Dracula), arroccata su una collina.
Colpiscono anche l’imponenza ed il mistero che circondano la chiesa fortificata sassone di Biertan, legata alla leggenda dei Templari.
Di castelli ne abbiamo visitati due: quello di Bran, nei pressi di Brasov e quello Peles, a Sinaia.
Il primo è un edificio costruito su una roccia in posizione strategica, a scopo militare, nel XIII sec. dai Cavalieri Teutonici e successivamente abitato anche da Vlad Tepes , per cui è conosciuto come “ Castello di Dracula” : attorno al castello si è sviluppato il business legato al mito del vampiro e si trovano decine di bancarelle con souvenir a tema.
Peles invece è una reggia costruita nel 1883 dal Re Carlo I in stile rinascimentale tedesco ed è stata veramente una gradita scoperta: ricorda un po’ il contemporaneo castello Neuschwanstein in Baviera e gli interni sono splendidi per i decori in legno , marmo. stucchi e specchi . Molto bello anche il contesto ambientale in cui è inserito.
Altra visita d’obbligo è stato il palazzo del Parlamento a Bucarest, un’opera che rispecchia la megalomania che caratterizzò l’ultimo periodo di governo di Ceausescu: l’edificio è veramente enorme ed imponente e la profusione di materiali utilizzati (rigorosamente rumeni) è impressionante.
Il tour è quindi riuscito a coniugare magnificamente arte e natura, storia e cultura : un’esperienza da consigliare a quanti , magari restii ad intraprendere un viaggio verso un Paese considerato a torto ancora arretrato, vogliono scoprire una meta veramente affascinante e vicina solo un paio d’ore d’aereo dall’Italia.