Roma in quattro giorni: mission impossible?

Tour nella città eterna, calpestando pietre millenarie e gustando la buona cucina romana!
Scritto da: ireste
roma in quattro giorni: mission impossible?
Partenza il: 25/04/2013
Ritorno il: 28/04/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Quest’anno per il ponte del 25 aprile il mio ragazzo e io abbiamo deciso di visitare una capitale in 4 giorni e, anche a causa dell’aumento spropositato dei prezzi dei biglietti aerei, abbiamo optato per la Città Eterna (raggiungibile in meno di 3 ore con un comodo e stra-puntuale Frecciarossa da Milano).

Consigli pre-viaggio: se vi piace l’idea di ritrovare le scene girate nei film, guardatevi prima di partire “Il Marchese del grillo” e “To Rome with love” come abbiamo fatto noi!

1° giorno

Arriviamo verso le 12 a Termini, e compriamo subito all’edicola l’utilissima Roma Pass: con 30 € avremo a disposizione per tre giorni tutti i mezzi pubblici, accesso gratuito a 2 musei e biglietto ridotto per gli altri. Considerando i prezzi dei biglietti, si fa presto a capire che consente effettivamente di risparmiare (e di saltare un paio di code!!!). Dopodiché, mentre iniziamo a immergerci nell’atmosfera romana, andiamo a posare i bagagli e a concederci una breve “siesta” nel nostro albergo, in zona Castro Pretorio (5 minuti a piedi da Termini, zona molto tranquilla e con una comoda metro che abbiamo usato senza problemi anche di sera).

Riposati e con cartina alla mano, eccoci pronti per l’inizio della nostra avventura romana!

Per prima cosa, giusto perché siamo in zona, visitiamo le Terme di Diocleziano (da fuori) e S. Maria degli Angeli, con la sua gigantesca meridiana davvero unica!

Approfittando della bella giornata, decidiamo poi di goderci la Roma classica, quindi Colosseo e Fori Romani. Per me è la quarta visita in quei luoghi, ma tutte le volte mi sembra magico poter calpestare quei viali su cui è da più di 2000 anni che l’uomo cammina. Da ultimo, ammiriamo l’altare della Patria, ben addobbato dopo i festeggiamenti del 25 aprile tenutisi al mattino. Un po’ stanchi ma soddisfatti rientriamo in albergo, già pensando a quale ristorantino tipico sperimentare per cena. La scelta ricade sul quartiere di Trastevere, dove ogni locale è unico e consente di mangiare a prezzi ragionevoli una buona cucina romana, serviti, a volte, da personale altrettanto romano e “folcloristico” (almeno per noi). Dopo una bella passeggiata digestiva, con tanto di capatina sull’isola Tiberina, torniamo in albergo.

2° giorno

Pronti? Si parte! Via all’esplorazione della città: oggi in programma ci sono i Mercati di Traiano. Non c’ero mai stata, e devo dire che i pannelli con le spiegazioni storiche sui fori romani sono proprio utili e interessanti. Passeggiamo ancora un po’ nei pressi dell’altare della Patria e riprendiamo la metro, con destinazione Città del Vaticano!

Ecco che arriva la prima grande delusione della vacanza: a parte la folla spropositata (che abbiamo trovato solo lì), è il sistema di transenne che mi lascia perplessa. Per intenderci: io ero andata a San Pietro l’ultima volta prima della morte di Giovanni Paolo II, quando la meravigliosa piazza era ancora ammirabile nella sua bellezza e interezza, e si poteva girare liberamente, dato che le transenne erano solo a ridosso della basilica. Ci siamo ritrovati, invece, con sbarramenti da tutte le parti e code interminabili di gente nervosa che non ti lascia neanche passare per fare delle foto! Ad ogni modo dribbliamo la folla e entriamo in San Pietro, dove ritrovo la seconda (e ultima!) delusione della vacanza: più che una chiesa, un mercato! Persino nei sotterranei, che ricordavo come un luogo di raccoglimento al cospetto delle tombe dei papi, c’è un gran vociare di comitive (soprattutto di stranieri, purtroppo!) e assolutamente nessun rispetto.

Non mi sento proprio di consigliare la visita a San Pietro in queste condizioni a chi come noi ha pochi giorni a disposizione, ed è un peccato perché la chiesa comunque merita…

Finita la difficile mattina, compriamo qualche souvenir e ci rifocilliamo in una tavola calda. La vacanza riprende in direzione Gianicolo, da cui si può godere di un bel panorama romano.

Proseguiamo con Castel Sant’Angelo, sempre bellissimo (e qui tutta la folla è sparita come per magia!): percorriamo i tipici “giretti” e cerchiamo di immaginarci come doveva essere la vita dei papi (e quella dei prigionieri nelle segrete…), e ci godiamo un bel panorama di Roma. Per riposarci un po’ facciamo un giro in un mercatino lì vicino, e poi riprendiamo a camminare in direzione Piazza di Spagna! Non solo storia: via Condotti raggruppa in sé i grandi nomi della moda italiana e mondiale, come anche la bellissima scalinata di Piazza di Spagna è famosa per le sue sfilate di alta moda. Un po’ stanchini rientriamo in hotel e poi ritorniamo a Trastevere per cena, sperimentando un ristorantino dal nome bizzarro ma dall’ottima cucina e ospitalità “Le 7 oche in altalena”. Questa sera andiamo a nanna presto, perché domani ci aspetta una giornata molto densa!

3° giorno

Sveglia di buon’ora perché abbiamo prenotato la visita a Villa Borghese e dobbiamo presentarci in biglietteria un po’ prima delle 9. Cosa per noi rara, affittiamo un’audioguida, che si rivela una scelta azzeccata: i capolavori contenuti nella Villa possono essere interamente apprezzati solo con una spiegazione! Consigliamo assolutamente una visita alla Villa e alle meravigliose sculture del Bernini.

Dato che siamo già lì, facciamo un giro per il parco, in direzione Pincio. Ed eccoci di fronte a un altro meraviglioso punto panoramico, direttamente affacciato su Piazza del Popolo. Scendiamo nella piazza e visitiamo l’omonima chiesa di Santa Maria del Popolo. Affiancando, come sempre, sacro e profano, decidiamo di incamminarci nella famosa via del Babuino, che si rivela però un po’ troppo affollata di auto e passanti, così ripieghiamo per un tratto nella suggestiva via Margutta e i suoi atelier. Per completare la visita ai monumenti “irrinunciabili” in una vacanza romana, proseguiamo quindi verso la Fontana di Trevi per lanciare anche noi la nostra monetina (ps: le cartine turistiche sono un po’ fuorvianti su come raggiungere la fontana: se vedete una fermata della metro che si chiama “Barberini-Fontana di trevi”, non lasciatevi ingannare, non è affatto vicina alla fontana, come può essere invece la fermata “Colosseo”, per esempio).

Lì nei pressi ci rifocilliamo in un’altra tavola calda self service, tipo quella del 2° giorno: davvero un ottimo modo per mangiare in poco tempo a prezzi contenuti e con una grande varietà di scelta!

Dopo pranzo facciamo un salto dalle parti di Montecitorio, dove troviamo…l’immancabile Paolini, star del momento, tutto preso dalle foto con i turisti!

Già che siamo in zona, andiamo a vedere il Pantheon (anche perché dicono che sia suggestivo vedere la pioggia che scende dal buco del soffitto…), ma il grande affollamento ci impedisce quasi di girare e apprezzarlo.

Decidiamo poi di fare un salto a Campo dei Fiori, e passeggiamo un po’ nei vicoli lì attorno, così apparentemente insignificanti, ma invece così ricchi di negozietti e di fascino romano!

Da ultimo, mentre la pioggia che ci ha tenuto compagnia a tratti per tutto il giorno decide di accanirsi su di noi, prendiamo un bus diretti a San Pietro in Vincoli, a vedere il Mosè (piccolo appunto sui bus di Roma: non fidatevi del percorso associato al numero del bus, ma chiedete all’autista prima di salire!).

Questa sera vogliamo sperimentare un ristorante che ci hanno consigliato degli amici vicino al Vaticano, ma troviamo una brutta sorpresa: è chiuso per ferie!!! Pazienza, ripieghiamo su un altro posticino in zona, che comunque si fa decisamente onore.

4° giorno

Partenza nel pomeriggio e sole splendido! Come non sfruttare la giornata? Affrontiamo subito un imprevisto: il nostro albergo non ci garantisce la portineria oltre alle 12, quindi non possiamo lasciare lì i bagagli! Incredibile, questa non ci era mai capitata! Pazienza, decidiamo di lasciare tutto al deposito di Termini, solo per scoprire che c’è una lunga coda (20 minuti!) ma ci armiamo di pazienza e alla fine lasciamo in custodia i bagagli.

Il programma della mattina prevede un paio di chiese e, soprattutto, un pranzo con una mia amica romana che non vedo da 8 anni! Non sto più nella pelle all’idea di riabbracciarla! Ma andiamo con ordine: per prima cosa visitiamo Santa Maria Maggiore con tanto di guida che ci permette di passeggiare nella maestosa loggia e ci mostra i ricchi ornamenti che indossavano gli alti clericali in passato. Poi, andiamo a San Giovanni in Laterano, altro gioiello che vale assolutamente la pena di visitare.

Infine, ritorniamo vero il Colosseo, dove ci stanno aspettando la mia amica e il suo ragazzo: condensare il racconto di 8 anni in un’ora è dura, ma ce la mettiamo tutta e ci ripromettiamo di rivederci presto!

È tempo di ritornare al nord, e andiamo a Termini a recuperare i bagagli. Attenzione! Forse siamo stati sfortunati noi, ma dovete mettere in conto che i tempi di attesa per il ritiro delle valige sono decisamente lunghi, e avere una decina di persone davanti vuol dire aspettare anche 20 minuti! Ad ogni modo riusciamo a salire in tempo sul treno e salutiamo Roma facendo l’elenco delle mille cose che potremmo ancora fare e vedere. Alla prossima!

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