Rodi, regina del Dodecanneso
E’ storicamente conosciuta per il Colosso di Rodi, statua del dio Helios, una delle sette meraviglie del mondo antico, ed è la più grande isola del Dodecanneso. Decidiamo di partire in giugno: giornate lunghe, servizi migliori e prezzi modici. La vacanza è stata organizzata interamente via web: voli, appartamenti, noleggio auto. Finalmente arriva giorno della partenza; imbarco dall’aeroporto di Bergamo e in meno di 4 ore siamo a destinazione. Giunti a Rodi esplichiamo le pratiche per l’auto e ci dirigiamo a Lindos sulla costa orientale e prima tappa della vacanza. L’appartamento è in un piccolo e nuovissimo residence a conduzione familiare con piscina, in località Pefki a pochi km a Sud di Lindos. Percorrendo la strada panoramica, Lindos ci appare come dal nulla in tutta la sua scenografica bellezza: si presenta come un’insieme ordinato di case bianche che dalla spiaggia sale fino ai piedi dell’acropoli a 116 m d’altezza, sulla quale vi è stato costruito il tempio dedicato alla dea Atena Linda. L’acropoli è raggiungibile a piedi o per il divertimento dei più piccoli a dorso di mulo. Passeggiare a lindos di giorno è bello e rilassante, ma di sera è ancora meglio, il paese si accende di mille luci e prende vita: ristoranti per tutte le tasche, bar, negozi di souvenir, ma soprattutto angoli sempre nascosti da scoprire tra il labirinto di vicoli che si snodano interminabili tra le case. L’indomani, iniziamo a perlustrare la zona sud dell’isola; la prima tappa è Prasonissi, una sorta di isola-penisola nel punto più a Sud di Rodi e unita alla costa da una sottile lingua du sabbia percorribile durante la bassa marea. Prasonissi è costantemente spazzata dal Maltemi, il vento che fortissimo soffia in questa zona e che l’ha resa meta ideale e paradiso per il Kitesurfing: decine infatti sono le vele che colorano il cielo esibendosi in simpatiche acrobazie. La località non è zona turistica, quindi niente hotel locali e infrastrutture; non mancano però le caratteristiche taverne, dove pranzare con pietanze di alta qualità a prezzi davvero convenienti. Nei giorni seguenti visitiamo alcuni paesi all’interno: Archangelos, Ebonas, Monolithos, ognuno a suo modo particolare e caratteristico. Numerose sono le spiagge, bagnate da una limpidissima acqua cristallina e ognuna con la propria taverna. Terminata la permanenza a lindos, incantevole all’imbrunire dalla spiaggia, dove le luci si riflettono in mare creando un riflesso multicolore sull’increspatura dell’acqua, saliamo a nord fino a Rodi Vecchia dove alloggeremo per i successivi 8 gironi. Decisamente più modesto e deludente rispetto al primo, ci accontentiamo anche perché alla fine ci serve solo per la notte. Rodi Vecchia si snoda all’interno delle massicce mura medievali ed è bellissima da scoprire sia di giorno, sia di sera. Anche qui innumerevoli sono i vicoli in cui perdersi tra negozi, ristoranti, bar e musei; l’imponente fortezza in cima alla collina, conosciuta come il Palazzo dei gran signori è di un fascino incredibile. Altrettanto particolare è il porto di Mandraki, nel quale l’ingresso per le imbarcazioni è rappresentato da due colonne sovrastate da due crvi in bronzo, simbolo dell’isola. Nell’antichità, dove ora sorgono le due colonne, si ergeva il maestoso Colosso di Rodi alto 32 metri e rivstito di bronzo. La statua rimase a guardia del porto per 56 anni fino a che un terremoto nel 226 a.C. la fece crollare. Non fu più ricostruita per volere degli abitanti che non volevanom offendere la divinità. Nei dintorni di Rodi Vecchia, molto interessante da fare (specialmente per i bimbi), è l’escursione a Petaloudes o “valle delle farfalle”… dove in estate migliaia di falene tigre vi trovano dimora attratte dagli alberi di storace. Immancabile per chi si reca a Rodi, è l’escursione a Symi, a 10 km dalle coste turche e raggiungibile tutti i giorni con i battelli tiristici in partenza da mandraki, in circa 2 ore di navigazione. Simy, è un piccolo gioiello immerso nel blu dell’Egeo. Al nostro approdo non si può rimanere indifferenti al fascino che sprigiona il porticciolo: le bianche case decorarte in puro stile Neoclassico Italiano anni “20, (colonia iataliana dal 1912 al 1943) si arrampicano su per le colline fino a raggiungerene le cime. Alla base del paesino lungo tutto il perimetro del porto, innumerevoli sono le taverne, e i negozi di spugne, un tempo princièpale attività economica dell’isola per tutto l’Egeo. Lungo le rive le moltissime imbarcazioni dei pescatori colorano finemente quella che sembra una composizione pittorica. Nel complesso il soggiorno a Rodì è stato decisamente positivo, dovuto anche al fatto che in giugno siamo in bassa-media stagione, quindi senza il sovraffollamento turistico dei mesi centrali estivi. I prezzi sono decisamente contenuti, e le taverne le abbiamo trovate sempre in ottimo stato e con menù sempre di buon livello. Utile e comodo, per chi si reca con la famiglia sono le molte taverne o ristotanti dotati di zona bimbi, dove i più piccoli possono divertirsi mentri gli adulti cenano tranquilli. Unico neo (se vogliamo dirlo così) è il costo spropositato dei gelati e del caffè. Per il resto tutto ok!
Chiara e mauro by www.kirilomaviaggi.it