Rodi, Myrina Beach e dintorni
Ad essere sincera il viaggio non è partito nel migliore dei modi e se ho deciso di scrivere questi consigli è proprio per evitare che anche voi possiate perdere tempo inutilmente.
Siamo arrivati al Myrina Beach domenica sera 10 giugno e la prima impressione non è stata di un villaggio ma di un albergo: ingresso tipico con reception delle pensioncine di rimini-riccione con un “vecchio” angolo bar un po’ tetro, divanetti scuri e spazio limitato… Veniamo quindi accompagnati alla camera e il villaggio si apre in un grande spazio verde circondato dalle varie camere costruite su fabbricati di 3 piani.
Abbiamo avuto modo di capire poi che il Myrina Beach era inizialmente un albergo che poi si è “prolungato in villaggio” con un secondo corpo dove sono stati costruiti dei fabbricati a schiera formati da tanti monolocali che si affacciano alla nuova piscina e quindi sul mare di Kolymbia.
La posizione del villaggio è favorevole in quanto è vicina a Rodi città, alle varie spiagge che si estendono da nord a sud della costa orientale dell’isola ed infine per visitare le parti interne fino alla parte occidentale, più silenziosa e selvaggia.
Inizio a raccontare con lo stesso ordine con cui abbiamo visitato noi, dopo aver deciso che a diversità di altri viaggi avremmo noleggiato una macchina per cinque giorni ad un prezzo vantaggioso rispetto ad altri rent a car dove il proprietario si è reso disponibile a indicarci sulla mappa i luoghi e le spiagge da vedere assolutamente (una Panda nuova, ideale, veloce, pratica visto che si deve correre anche sulla spiaggia a Prassonissi); inoltre non era possibile noleggiare uno scooter 125 con la patente B ma solo con la patente A.
Terme di Kallithea: terme in corso di finale restauro regalano foto dove spicca l’azzurro del mare con il bianco dell’edificio con spiaggia rocciosa, acqua cristallina dai vari colori che risaltano subito agli occhi. Meritano una visita.
Ladiko Beach: famosa baia di Antony Queen da vedere assolutamente perché è la più piccola se non forse la più bella.
Afandou Beach: è una spiaggia molto lunga e larga di sassi grigio-rossicci con un mare azzurro chiaro infinito. Noi siamo fortunati perché l’abbiamo trovata praticamente deserta e silenziosa (gli ombrelloni con lettini sono nella parte finale della spiaggia) che ci ha regalato un senso di libertà. E’ la spiaggia che mike ha preferito a tutte le altre, visto che a lui sembrava di essere in africa.
Tsambika Beach e Monastero di M. Panagia Tsambika: la spiaggia di sabbia e sassi e bella con acqua cristallina dove un bagno lo si deve fare. Il monastero posto sulla cima del monte che sovrasta la spiaggia come già sapevo è meta di molte donne che sperano di avere una gravidanza tanto da scalare i 300 gradini in ginocchio; è da vedere in quanto molto particolare il modo in cui si prega la madonna.
Rodi – Città Vecchia e Porto: dal momento che si è in vacanza a Rodi credo che la visita sia quasi scontata che poi piaccia o no.
Monastero di Filerimos: Averlo saputo… Il monastero apre le porte al mattino presto e chiude nel primo pomeriggio… Noi che siamo arrivati alle 6 di sera ci siamo accontentati della grande croce posta alla fine della via crucis.
Epta Piges – Sette Fonti: Alla ricerca di queste sette fonti (che non sono sette fonti d’acqua) abbiamo iniziato invano a scalare il monte… Peccato che all’ingresso, dove c’è un piccolo laghetto-ruscello, non abbiamo visto che proprio quelle erano LE SETTE FONTI. Incredibile ma vero la delusione è prevalsa e per fortuna che non si pagava per entrare. Motivo valido per far visita a Epta Piges è invece il tunnel che si percorre per più di 100 metri al buio, camminando nell’acqua (magari con le scarpette di plastica) fino ad arrivare in un laghetto stagnante. Un po’ di avventura finalmente! Petaloudes: Definita come meravigliosa valle delle farfalle (praticamente ne abbiamo contate neanche una cinquantina, invisibili visto il colore simile alla corteccia degli alberi, e sempre in minor numero a causa della presenza dell’uomo… Euro 3 a testa per entrare, Euro 5 in alta stagione) la definirei una semplice, anzi non troppo visto che si scende da un monte che poi si deve risalire, camminata nel verde. I ruscelli sono anche in questo caso stagnanti e non offrono niente di bello agli occhi. Secondo giro “a vuoto”. Merita una foto il monastero di Kalopetra posto all’entrata della valle.
Agathi Beach – Golden Beach: spiaggia di sabbia color biscotto più che oro regala un ottimo bagno di sole e foto visto la montagna posta sullo sfondo.
Glistra Beach: piccola e carina è una baia dove sicuramente un bagno si deve fare.
Il monte di Profitis Ilias: Monte che abbiamo scalato perché io avevo letto che nella sommità si trovavano dei carri armati abbandonati… Non abbiamo trovato niente!!! E siamo andati a 780 metri di altezza… Per niente. Per fortuna che strada facendo ci siamo trovati in un paradiso nel verde la deliziosa chiesetta bizantina di Aghios Nicolaos del XIII sec. A Eleoussa è possibile “ammirare” due chalet di montagna (si proprio così e devo dire che stonano proprio se pensi che sei proprio a Rodi) dove Vittorio Emanuele secondo andava a riposarsi al fresco d’estate, così ci hanno detto.
Embona: cittadina famosa per la produzione dei più pregiati vini dell’isola. Se proprio ci passate…
Castello di Kritinia: rovine del vecchio castello (in corso di restauro) meritano una visita per le foto che si possono fare all’infinito mare al tramonto.
Messanagros: indicato come villaggio tipico con casette monolocali si è rivelato invece un villaggio quasi deserto con ruderi al posto di casette e nuove costruzioni non tipiche. Carino il monastero. Prassonissi: l’incontro tra il mar Egeo (mosso) e il mar Mediterraneo (calmo) è sicuramente da vedere ma vale la pena arrivare poi fino al faro della penisola (a seconda delle maree) per godere di una vista mozzafiato.
Apolakkia Bay: incredibile costa che offre un mare incantevole e selvaggio Monolithos: ruderi di una fortificazione ideale per chi ama fotografare visto il paesaggio sottostante.
Sianna: bellissimo paesino famoso per la produzione del miele.
Lindos: E’ quasi d’obbligo andarci sia per il paesino che per far visita all’antica acropoli (Euro 6 per entrare anche se è evidente che il restauro ha reso alcuni resti fin troppo restaurati… ). Abbiamo comunque trovato il tempo di visitare anche altre piccole località non troppo conosciute ma di sicuro tipiche nell’isola. Ci siamo resi conto che giugno è il periodo ideale per visitare l’isola visto che non è invasa dal turismo e le temperature sono comunque alte.
Per quel che riguarda il villaggio siamo stati delusi da alcune cose.
Se nella spiaggia del villaggio trovate gente senza “braccialetto” (ossia non autorizzati ad usufruire dei lettini e degli ombrelloni) non arrabbiatevi, non serve a niente. Purtroppo la “legge” dice che le spiagge non sono private e quindi se voi pagate e altri no è un problema vostro (come lo è stato per noi e devo dire che c’ha dato veramente fastidio).
Il caffè espresso era a pagamento.
Non c’è presenza di bagnino o “salvataggio” né in piscina né in spiaggia, e visto il mare mosso e la presenza di meduse direi che la presenza sarebbe indispensabile.
Consigliamo vivamente i rent a car presenti in paese a Kolymbia, se soggiornate lì, ma comunque in gran numero ovunque, più convenienti di quelli offerti dal Tour Operator. Per chi vuole visitare tutta l’isola sconsigliamo lo scooter. Ovunque è possibile parcheggiare facendo poi pochi metri per arrivare alle principali attrazioni turistiche.
Infine possiamo dire che Rodi è l’isola giusta per chi ama fare le vacanze in movimento e libertà.
Nella speranza di essere stati esaudienti vi auguriamo buon viaggio.
Con affetto tonibac e mike P.S. Se vi serve qualche informazione più dettagliata saremo felici di fornirvela.