Rodi, l’isola che non ti aspetti

Devo essere onesta, questo viaggio l’ho vinto, non l’ho scelto, perciò sono partita molto, forse troppo, prevenuta. Sono anni che non mi appoggio ai classici Tour Operator e men che meno faccio vacanze in villaggi turistici, preferisco viaggiare in maniera più spartana, ma stavolta non avevo scelta e posso dire che mi sono ricreduta. E non posso raccontare più di tanto perché alla fine mi sono goduta la lentezza del villaggio e di una piccola meta come l’isola di Rodi. Piccolo suggerimento: si astengano dal leggerlo le persone che cercano info su spiagge o golette o quant’altro su quest’argomento, non troveranno niente.
Sabato 14 Settembre 2013 – Milano – Isola di Rodi/ Lardos
D’accordo con mia sorella, e avendo avuto l’ok del Tour Operator, decido di partire a metà Settembre per godermi gli ultimi sprazzi di sole, di mare e il “non turismo di massa” che quest’isola mi può regalare. Il volo è alle 20.30 da Malpensa con arrivo a Rodi alle 00.30, tenete conto che la Grecia è avanti di un’ora rispetto all’Italia. Dall’alto posso solo vedere, da un certo punto in poi del volo, la luna che illumina in mare tante piccole isole sparse qua e là. Arrivate a destinazione veniamo catapultate su un pullman con destinazione il Lardos Bay Hotel, il nostro piccolo villaggio turistico. Il sonno incombe sovrano e così dopo aver preso possesso della camera non stiamo tanto a guardarci intorno e crolliamo sul letto.
Domenica 15 Settembre 2013 – Isola di Rodi/ Lardos
Appena sveglia mi affaccio dalla terrazza della camera e… respiro.Sono circondata dal verde, dalle colline aride e spoglie che svettano all’esterno del complesso, dalla vista del mare in lontananza ma soprattutto dal silenzio e dalla calma del posto. Il Villaggio è sicuramente consigliato visto la posizione in cui si trova, esattamente a metà dell’isola, come base ideale per girare la stessa su tutto il suo territorio. Come primo giorno decidiamo di non muoverci, di rimanere in spiaggia tutto il giorno per riposare, solo la pausa pranzo e la “pennica” subito dopo ci fanno smuovere dalle sdraio. Verso sera, ma prima di cena, invece vogliamo camminare e così ci dirigiamo nel paesino lì vicino, Lardos. Dopo venti minuti tra oliveti, canneti e collinette finalmente spuntano le prime case del paese. E’ carino, c’innamoriamo subito di quello che una volta doveva essere stato un paesino pieno di vita, si vede che anche qua la crisi sta “mietendo vittime”. La piazzetta principale è piena di localini e di ristorantini tipici e non, tanti aperti ma anche molti chiusi, ci ripromettiamo di fare un giretto da queste parti tutte le sere se ne abbiamo voglia e, alla fine, sarà spesso così.
Lunedì 16 Settembre 2013 – Lindos
Mattinata ancora all’insegna della lentezza vissuta in spiaggia perché nel pomeriggio decidiamo di prendere l’autobus per visitare Lindos, uno dei paesini più tipici dell’isola di Rodi. Arriva puntuale, a un costo contenuto (€ 1.60 a persona) e dopo neanche mezz’ora si arriva a destinazione. Il paese si sviluppa in altezza e siccome l’autobus ferma nella parte alta e opposta alla conca del paese per vederlo bisogna scendere lungo una stradina, una volta arrivati in fondo partono tanti vicoletti tutti rigorosamente bianchi, molto simili tra loro (noi a un certo punto ci siamo perse!), pieni di fiori e di vegetazione, di negozi di souvenir e di localini per bere o mangiare, il tutto in un sali e scendi di gradinate. Insomma una Positano greca. Le uniche vere cose da visitare a livello culturale sono: il Tempio di Atena Lindia e la Rocca che
Si trovano entrambe all’interno dell’Acropoli che svetta sulla cima della collina. Arrivate davanti all’ingresso costatiamo che il lunedì la stessa è chiusa ma poiché abbiamo fatto “tanta fatica” per arrivare quassù decidiamo di farci un giro all’esterno del perimetro. Arrivate nella parte retrostante del sito la vista è mozzafiato, la vista spazia su tutto l’arcipelago fino alle coste della Turchia. Fatevela una passeggiata.
Martedì 17 Settembre 2013 – Lardos bay
L’unica vera nota di questa giornata e che decidiamo di noleggiare la macchina per tutto il giorno dopo al fine di fare le principali escursioni che l’isola offre a un costo contenuto. Il noleggio lo facciamo attraverso l’agenzia presente presso la struttura e ci viene a costare € 50,00, carburante a parte. Noi abbiamo preferito così ma ci sono persone che l’hanno noleggiata per 3 gg a € 100,00 perché vi era un offerta in corso. Comunque vi sono parecchie strutture che noleggiano macchine o motorini nei vari Villaggi o nelle varie cittadine,scegliete voi la miglior soluzione.
Mercoledì 18 Settembre 2013 – Rodi città – Valle delle Farfalle – Monolithos – Prasonisi
Inizia la giornata molto presto per via del Tour de Force che abbiamo deciso di fare. Ci viene assegnata una Yaris (il costo a fine giornata sarà molto contenuto perché diesel, abbiamo speso € 15,00 di carburante)nuova di pacca, che non risulterà così a fine giornata visto i sali-scendi, le strade sterrate e le mie acrobazie per poter arrivare a fine giornata e dire “ok, abbiamo visto tutto!”. Prima meta la città di Rodi, però non prima di esserci fermate a quella che a detta di molti dovrebbe essere la spiaggia d’eccellenza di qui: la Anthony Quinn Beach. Come ho già detto in precedenza noi non siamo venute qua in cerca di calette meravigliose o spiagge spettacolari ma visto l’insistenza di molti del posto siamo venute a farci un salto, per poi fare una semplice foto e scappare con il pensiero che forse in Italia ci sono sicuramente baie alla sua altezza, vedi la Grotta Azzurra sulla Costiera Amalfitana oppure San Fruttuoso a Camogli. Ripartiamo subito alla volta di Rodi per vedere tuttavia solo la parte antica che è anche la più interessante, arrivate in città e trovato parcheggio (puntate la zona Stadio, trovate sicuramente qualcosa) entriamo da una delle porte che si trovano lungo le cinta delle mura imponenti,mura erette dai Cavalieri di Rodi. Camminando qua e là tra torrioni, mura sovrastanti e siti archeologici arriviamo nel centro di questa meravigliosa edificazione: il Palazzo del Gran Maestro, la Moschea di Solimano, la Via dei Cavalieri e il Collacchio ci fanno capire il perché è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Noi siamo sfortunate perché la maggior parte dei siti elencati sono chiusi per “sciopero generale” ma ci siamo ripromesse che torneremo sicuramente a vedere all’interno ciò che solo dall’esterno ci ha affascinato. Ritorniamo alla macchina per proseguire verso ovest, attraverso l’unica strada che percorre l’isola, e puntare verso la Valle delle Farfalle. Il paesaggio che fino a prima era piatto e marino diventa di colpo di montagna, l’aria che a Rodi città era afosa qua diventa fresca pur essendo a soli 20 km dalla stessa. E fino a quando non ci avventuriamo all’interno del sito (€ 5,00 a testa) e non puntiamo bene, ma proprio bene, la vista sugli alberi o sulle rocce non ci accorgiamo di quanti miliardi di farfalle vivono in questo habitat. Si sale o si scende, dipende da dove lasciate la macchina, attraverso un sentiero di gradini tra una fitta vegetazione circondata da ruscelli, pozze d’acqua e svolazzare di colori. Non arriviamo fino in cima perché il tempo non lo consente, ma basta così poco per assaggiare la bellezza della Natura. Prossima meta…il Lardos Bay, ci diamo una tregua per riposare un secondo le membra e mangiare un panino. Decidiamo di ripartire nel primo pomeriggio, prima tappa Monolithos. Sbagliando strada ci siamo imbattute in un paesaggio lunare spettacolare, abbiamo tagliato dall’interno e toccando altezze che mai ci saremmo aspettate giungiamo nella parte nord/ovest dell’isola. Il panorama che ci attende è incantevole e mozzafiato, per chi vuole (noi non siamo riuscite a trovare parcheggio) si posso salire numerosi gradini e andare a visitare,arroccato sul monte Akramitis,un piccolissimo castello ancora poco conosciuto dai turisti. E poi c’è Prasonisi, che dire? per me è stato il top della vacanza. Sbuchi da una collina e “puff”, mille aquiloni volteggiano sul mare e poi, a mano a mano che scendi e ti avvicini, ti accorgi che altro non sono che kitesurfer che si divertono a padroneggiare le onde del mare. Qui c’è l’incontro tra i due mari, il Mar di Levante e il Mar Egeo, il mare calmo della parte a sud-est contro il mare agitato della parte a nord-ovest. E poi che altro dire, Prasonisi è un isola-penisola che ha la stessa caratteristica di Mont Saint Michel, il mare la allaccia o la allontana dall’isola più grande in base alle maree, si può arrivare in cima facendo una lieve salita e da lì potrete godervi un altro panorama. Un consiglio: fatela al tramonto, vi godrete di più determinate scene.