Rodi e Lindos in sei giorni

Vacanze nel Dodecaneso tra cultura e mare
Scritto da: Miranda Bagnoli
rodi e lindos in sei giorni
Partenza il: 19/07/2017
Ritorno il: 26/07/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Rodi e Lindos, 19-26 luglio 2017

Quest’anno abbiamo cercato di coniugare cultura e mare. Io preferisco visitare le città, mio marito ama il mare. La meta è stata l’isola di Rodi. A metà febbraio abbiamo prenotato il volo low cost con Ryanair (tot. 422.24 EUR, compreso un bagaglio da 20 kg in stiva). Poi ho prenotato su booking: un hotel (3 stelle) a Rodi e un appartamentino a Lindos, in centro. Mi sarebbe piaciuto girare l’isola, ma il caldo, la breve durata del viaggio (praticamente 6 giorni) e il bisogno di riposo, ci ha fatto cambiare idea.

19 Luglio

Alle 16,45 parte il volo da Bologna per arrivare a Rodi (Diagoras) alle 20,15 circa (ora locale, +1 rispetto all’Italia). Arrivati all’aeroporto di Rodi prendiamo l’autobus per raggiungere il centro città (ne passa uno ogni 30 minuti), prendiamo quello delle 21,15 e in 40 minuti raggiungiamo il capolinea, vicino al Mercato Nuovo (Nea agorà). L’autobus è strapieno di turisti, moltissimi sono gli Italiani. Non troviamo subito l’hotel Aquamare, situato vicino al Casinò a pochi passi da Elli beach. Attiviamo Google maps e arriviamo a destinazione dopo aver camminato parecchio, soffrendo un gran caldo. Dopo aver fatto il check in, lasciamo le valigie in camera (al 5° piano) e usciamo in cerca di un ristorante. Siamo affamati e ci fermiamo in un ristorante poco distante dall’hotel: Greek Restaurant AGALMA; alle 22,30 ceniamo con antipasti della cucina greca consigliati dalla cameriera. Concludo con un ottimo dolce “Kadaifi with ice cream”. La lingua greca è un po’ un problema, ma ce la caviamo con l’inglese e… l’italiano!

Giovedì 20 Luglio

Dopo l’abbondante colazione in hotel (3 notti + colazione: 300€) usciamo e, a piedi, ci dirigiamo verso il porto di Mandraki. All’ingresso del bacino portuale siamo accolti dalle imponenti statue del cervo e della cerva, collocate su due alte colonne, sulle quali, nell’antichità, si ergeva il Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo antico. In lontananza si staglia la torre circolare del Castello di Agios Nikolaos (non so se è visitabile, e decidiamo di non camminare fin là). Sul molo ci sono anche tre mulini a vento. Camminiamo lungo il porto, fa caldo, ma il forte vento porta sollievo e non si suda. Decidiamo di entrare nella Città Vecchia. Imponenti mura circondano la città e lungo le mura dominano ingressi-porte del periodo dei Cavalieri (solo la sera successiva ci renderemo conto della grandezza e della lunghezza di quest’opera di fortificazione!). Attraversiamo la strada molto trafficata ed entriamo dalla Porta della Libertà (lo leggo poi sulla mappa rilasciatami dall’ufficio turistico), attraversiamo il fossato, passando su di un ponte e incontriamo le rovine del tempio di Afrodite, proseguiamo e decidiamo di visitare il Museo Archeologico. Il costo del biglietto è di 10€ a persona e comprende anche l’ingresso al Palazzo del Gran Maestro. Il Museo Archeologico di Rodi ci stupisce: pensavamo di trovare solo una mostra di reperti e invece si tratta di un grande edificio, forse gotico, che possiede un grande cortile interno porticato. Questo era l’Ospedale dei Cavalieri di San Giovanni, eretto nel XV secolo; sono ancora visibili le singole celle dove si trovavano i letti dei malati, ora ospitano reperti di arte ellenistica, provenienti da scavi effettuati in varie isole del Dodecaneso durante il periodo dell’occupazione italiana. In una sala è custodito il capolavoro del museo: l’Afrodite di Rodi, statua alabastrina raffigurante la dea intenta a legarsi i capelli. Al piano terra ci sono anche dei giardini. Usciamo e percorriamo la famosa Via dei Cavalieri (Odòs Ippotòn, strada residenziale tardo-gotica europea, conservata nella sua integrità, sulla quale si affacciano le residenze delle diverse nazionalità dell’Ordine, contraddistinte dagli stemmi dei Cavalieri di un tempo) fino all’imponente Palazzo del Gran Maestro. Originariamente era una fortezza bizantina (VII sec.), che in seguito (inizi del XIV sec. Ospitò il centro amministrativo dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni; per ben due secoli essi costituirono l’avamposto dell’Occidente cristiano in lotta contro gli Ottomani. Quando furono cacciati dalla Terra Santa (nel 1291) si trasferirono a Cipro e nel 1309, sotto la guida del Gran Maestro Foulques de Villaret, conquistarono Rodi e la trasformarono nella città fortificata più importante di tutto il Mediterraneo. Quando i Turchi la conquistarono, i Cavalieri si stabilirono a Malta, donata loro dall’imperatore Carlo V nel 1530. Nel 1856 fu distrutto da un’esplosione (un fulmine colpì la polvere da sparo immagazzinata all’interno della Chiesa di San Giovanni) ed alla fine degli anni ’30, durante l’occupazione italiana, fu ricostruito per essere utilizzato come residenza del Governatore italiano e per accogliere Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini, ma nessuno dei due fece mai visita all’isola. I pavimenti furono rivestiti di antichi mosaici provenienti dall’isola di Kos e condivido il parere di alcuni esperti: non c’è stata molta coerenza stilistica nei lavori di ristrutturazione. Bellissimo e maestoso appare il portale d’ingresso con le due torri semicircolari (struttura originaria del palazzo). Piuttosto stanchi ed accaldati decidiamo di far ritorno all’hotel e usciamo dalla porta d’Amboise (porzione francese della cinta muraria. I Cavalieri avevano organizzato il territorio a seconda delle lingue parlate nelle diverse zone; ancora oggi alcune porzioni della cinta muraria conservano i nomi delle lingue: lingua di Castiglia, vicino al porto, a est, poi c’è la lingua d’Italia, per proseguire, verso sud, con la lingua di Provenza, poi lingua d’Inghilterra , quindi lingua di Spagna, sud-ovest, lingua di Auverne, lingua di Germania, a ovest, e a nord Lingua di Francia). Sulla via del ritorno, ci fermiamo a bere qualcosa. L’hotel si trova vicino al mare, a nord, quasi sulla “punta” e al quinto piano c’è molto vento, con vista mare, a destra e a sinistra, un po’ limitata però da alcune costruzioni. Dopo una doccia e un breve riposino, decidiamo di andare in spiaggia: Elli beach. La spiaggia è attrezzata (lettini e ombrelloni), ma a quell’ora (ore 17 circa) sono tutti occupati. Stendiamo i nostri teli sulla riva, come tante altre persone. La spiaggia è ghiaiosa, l’acqua è trasparente, c’è vento e non si suda. La sera torniamo nella città vecchia e ceniamo nella taverna di Mama Sofia (uno dei ristoranti consigliati dalla guida “Marco Polo”). È strapieno, proprio sotto la Torre dell’Orologio, con vista del minareto della Moschea di Solimano. Il proprietario ci trova un posticino. Parla Italiano, è molto gentile. Ascolto il consiglio del cameriere e prendo un calamaro ripieno, che risulta molto gommoso; mio marito prende calamari fritti e la sua scelta risulta migliore, entrambi i piatti sono arricchiti da contorni di verdure. Facciamo una passeggiata dentro la Città Vecchia, percorrendo via Sokratus fino alla Piazza Ippokratus (Se l’avessimo scoperta prima! Ci sono tanti bei ristorantini! È molto animata!) Usciamo dalla Cittadella Medievale attraverso un’altra porta (scopriremo poi essere Porta a Mare) e costeggiando il mare ci rendiamo conto dell’imponenza delle mura. Dopo una lunga camminata arriviamo al porto di Mandraki e proseguiamo in direzione hotel.

Venerdì 21 Luglio

All’1,30 una violenta e interminabile scossa di terremoto mi sveglia, anche mio marito si sveglia, restiamo a letto, immobili! Siamo al quinto piano! Così forte non l’avevo mai avvertita! Tremo anch’io, non riesco a calmarmi! Vado sul terrazzo, tanta gente è scesa in strada! Mio marito guarda il mare, dice che è ancora al suo posto: nessun maremoto! Torna a letto. Poi provo anch’io a dormire, ma sento altre scosse. Al mattino, attraverso un messaggio, un amico dall’Italia, ci comunica che l’epicentro è stato a Kos e sulla costa turca a Bodrum: 6,7. In tv è stato detto che la scossa è arrivata fino a Rodi, così amici e parenti ci contattano. Ma siamo in vacanza e tutto torna alla normalità. Scendiamo e facciamo la nostra abbondante colazione a buffet, poi decidiamo di fare un giorno di mare. Relax! Andiamo ad Elli beach, scegliamo un ombrellone con lettini, poi il gestore passa e ci fa il biglietto (10 euro). Lasciamo i teli sui lettini, così altri non li occuperanno e torniamo in hotel per pranzare (due panini e una birra seduti al tavolo del nostro terrazzo: si sta proprio bene! C’è vento e a me piace il vento!). Ceniamo da Louis, poco distante dal nostro hotel, mangiando piatti della cucina greca: un formaggio fritto, giros pita con tzatziki e patate(io), costata di carne (lui). Tutto abbondante, spendiamo 42 euro con vino e acqua.

Sabato 22 Luglio

Dopo colazione. Partenza per Lindos. A piedi arriviamo al Mercato Nuovo, lo oltrepassiamo e al capolinea, in un chioschetto, facciamo il biglietto per l’autobus (5,50 € a persona) che, nelle ore centrali, passa ogni mezz’ora. Prendiamo quello delle 9,30. Siamo i primi a salire e ci sediamo nella prima fila del pullman, così possiamo vedere il panorama! Ma non c’è gran che da vedere, percorrendo la strada principale. (L’autista ci fa mettere le valigie sotto, nel bagagliaio). Alle 11 circa arriviamo a Lindos. Fa molto, molto caldo. Non ci sono alberi (alla fermata del bus), tutto è molto arido. In lontananza, guardando in basso, scorgiamo una lunga spiaggia, poi il villaggio bianco di Lindos. Noi dobbiamo andare in centro e un autista di indica la direzione. Camminiamo sotto il sole, impostando google-map (ma la strada è una! Poi sarà più difficile per le stradine del villaggio, percorribili solo a piedi, e senza nome…). Entrati in Lindos, chiamiamo i proprietari dell’alloggio. In italiano ci vengono date le indicazioni, fortunatamente siamo proprio vicino ai Lindian Jewel Exclusive Apartments, dove alloggeremo per quattro notti. La signora Esmeralda sta pulendo, lasciamo i bagagli e facciamo un giro per le strette stradine del centro, sulle quali si affacciano negozi di souvenirs, bar, ristoranti, mini-market. I vicoli sono affollati da un’enorme quantità di turisti. Vediamo il posteggio degli asini e raggiungiamo la Chiesa della Panagia, una chiesa ortodossa; io entro, coprendomi le spalle, ma mio marito, coi bermuda, non può entrare. Da qui insegne indicano la strada per l’Acropoli. Ci fermiamo a bere qualcosa, poi facciamo una mini-spesa (acqua, birra, frutta e olive) e torniamo all’appartamento. Il portone d’ingresso, contornato da bouganville, ci introduce in un cortiletto interno, con pavimentazione a mosaico, sedie, vasi di fiori; saliamo una scaletta a chiocciola ed entriamo nel “nostro” monolocale: camera da letto, molto luminosa (due finestre e porta-finestra) angolo cottura, bagno e grande terrazzo, dal quale si può godere di un bellissimo panorama: Acropoli (a destra) e mare (a sinistra). Ci sono anche due lettini-mare, un tavolo, sedie e divanetto in pietra. Però fa molto caldo! Chiediamo alla signora quale sia la spiaggia più vicina e lei ci dice di scendere le scale poste difronte all’edificio, di girare a destra e troveremo la baia di Saint Paul o Agios Pavlos. Dopo aver mangiato i nostri panini e un po’ di frutta, ci cambiamo e scendiamo. Si suda, ma la vista di questa baia ripaga di tutto! Il mare è turchese, l’acqua trasparente, non c’è sabbia, ma ghiaina, ciottoli, scogli. Ci sono ombrelloni e lettini, sparsi sugli scogli e sulla piccola spiaggia, ma sono occupati. Stendiamo i nostri teli-mare, poi stiamo a bagno in questo mare meraviglioso! Verso sera risaliamo, compriamo ciliegie ed uva lungo la stradina, da un venditore. Dopo la doccia e un po’ di relax, usciamo per le viuzze acciottolate del centro, ci sono meno turisti (forse solo quelli che pernottano a Lindos) e la scelta del ristorante risulta piuttosto difficile. Ci sono tanti ristoranti e tanti ”buttadentro”, quasi tutti con roof-garden. Entriamo all’Odyssia, ci attira il menù (scritto solo in inglese, però!). La location è molto chic, forse troppo! Ma la vista dell’Acropoli illuminata ci permette di fare belle foto. Il tavolo è piccolo e il cameriere ci porta i tre piatti scelti (un antipasto e due secondi di pesce) nello stesso momento, inoltre i tavoli sono vicinissimi, la sedie scomode,… non ci troviamo a nostro agio. Dopo il ristorante, passeggiata e poi a letto, con climatizzatore acceso!

Domenica 23 Luglio

Colazione in terrazza (frutta, tè, biscotti). Scendiamo alla Baia di Saint Paul. Scegliamo ombrellone e lettini sugli scogli (10 euro). C’è molta gente, però si sta bene. Molti si fermano solo per qualche ora: il tempo di un bagno in queste acque limpide. Fa caldo e andiamo quasi sempre a bagno: l’acqua è bellissima, il fondale è ghiaioso, all’inizio, poi sassoso. Pranziamo sotto un fantastico pergolato di viti e zucche, proprio intorno alla baia, in riva al mare. Prendiamo insalata greca, pita e birra. Alle 14 torniamo in appartamento (doccia e riposo). Verso le 16,30 ritorniamo alla baia. La sera cerchiamo un altro ristorante, guardiamo i menù esposti e quello dell’Acropolis ci attira. Mangiamo un ottimo pesce: filetto di spigola con purè di sedano e verdurine, gamberi alla griglia con burro all’aglio e marmellata di pomodoro, come antipasto: Calamaro fritto con salsa aioli (OTTIMO! in Italia trovi il fritto sempre pastellato, qui no, così non ho avuto mal di stomaco). Per concludere, come dessert : Baklava alle noci con gelato (squisito!). Il tutto accompagnato dall’ottimo vino della casa. Il proprietario è molto gentile, non invadente, chiaro nelle spiegazioni e i camerieri bravissimi, sempre sorridenti, veloci e attenti.

Lunedì 24 Luglio

Ieri siamo stati proprio bene e decidiamo di fare un’altra giornata di relax a Saint Paul’s Bay. Oggi scegliamo ombrellone “in prima fila”, abbiamo praticamente i piedi nell’acqua! Vicino a noi c’è una famigliola inglese, con due bambini di quattro e sei anni: tranquilli e sereni, quasi sempre in acqua a osservare i pesci o giocare fra gli scogli. In questa spiaggia penso si divertano molto anche i bambini e i genitori possono sorvegliarli a breve distanza. Pranziamo ancora sotto il pergolato e la sera ceniamo da Dyonisios, sempre sul roof garden! La cena è buona, a base di pesce (polipo, pesce spada, orata, cucinati in modo particolare con verdure e salsine).

Martedì 25 Luglio

Pensiamo di noleggiare uno scooter per tornare verso nord e vedere la famosa Baia di Anthony Quinn, poi ci ripensiamo e noleggiamo un’auto per l’ultimo giorno (26 Luglio), così la lasceremo in aeroporto e, visto che abbiamo il volo alle 20,30, durante il ritorno ci fermeremo alla baia di Ladiko. L’agenzia Rhodos car si trova proprio in centro. Non abbiamo ancora visitato l’Acropoli e decidiamo di farlo salendo sugli asinelli (6,00€ a persona), vista la salita! Sinceramente questi asinelli mi facevano tenerezza, poi la conducente, Jenny, una ragazza inglese sposata con un greco, mi ha rassicurato, dicendo che quello è il loro lavoro, in fondo sono animali da soma. Ingresso: 12€ a persona. Questa rupe fortificata offre una rassegna della storia dell’isola, raccolta in uno spazio ristretto: dal neolitico al castello crociato, dal tempio di Atena Lindia e dai resti della stoà (portici che circondavano l’agorà) alla torre campanaria bizantina. Il restauro è ancora in atto. Sicuramente le mappe esplicative aiutano ad immaginare come poteva essere questa Acropoli. Dall’alto il panorama è meraviglioso, a 360°: le bianche case di Lindos, il golfo, con la lunga spiaggia, la baia di San Paolo! Scendiamo a piedi. Andiamo a pranzare sotto il bel pergolato della baia, poi troviamo due lettini e un ombrellone, sugli scogli, e ci rilassiamo fra bagni e sole. Per la cena torniamo al ristorante Acropolis e il proprietario ci accoglie calorosamente, riservandoci un tavolo sul terrazzo più alto. Dopo cena, compriamo gli ultimi souvenirs e poi ci fermiamo al Lindian House, da dove proviene buona musica, questo bar/pub è una Kapitaneika, ossia antica casa di un capitano di mare del sec. XVI, trasformata in locale pubblico. Si trova verso la fine della Main Street andando verso la St. Paul’s Bay ed è facilmente riconoscibile per la splendida architettura e i numerosi elementi bizzantineggianti esterni. Entrando troviamo il bar e la cabina del D.J: alla sera si balla! Prendiamo due cocktails (intanto siamo a piedi e alloggiamo a 100 metri …). Quando un gruppo di inglesi comincia a ballare sulle musiche dei Rolling Stones, di Michael Jackson, ci lanciamo anche noi! Piuttosto allegri ritorniamo al nostro appartamento verso l’una di notte.

Mercoledì 26 Luglio

Dopo aver fatto le valigie usciamo dal centro e raggiungiamo l’Athmosfer bar, dove , alle 9, ci porteranno l’auto noleggiata. In auto ci dirigiamo verso nord e arriviamo a Ladiko. La spiaggia è una piccola baia: la famosa Baia di Anthony Quinn. La spiaggia sabbiosa (ghiaia fine ) è circondata da rocce con un mare dal colore azzurro chiaro. È molto bella, ma la Baia di Saint Paul lo è di più! È molto affollata. Ci sono i servizi, compresa una cabina per cambiarsi. Noleggiamo ombrellone e lettini, come nelle altre spiagge. Qui i lettini hanno anche l’appoggiatesta. Pranziamo nel ristorante dello stabilimento: calamari e orata. Buoni!

Alle 17 partiamo, diretti verso l’aeroporto. Fortunatamente arriviamo presto, perché al check-in c’è una lunga fila, fa caldo (ci sono solo alcuni climatizzatori) e c’è molta disorganizzazione (dopo il check-in devi andare a caricarti da solo la valigia in un altro scanner, ti dicono di salire le scale, per andare alle partenze, ma le scale sono chiuse…intendevano altre scale, poste in zona arrivi, e non parliamo delle toilettes!). Il viaggio di ritorno è stato poco piacevole: due bimbi turchi o greci hanno pianto per l’intero volo! La breve vacanza è stata bella e rilassante, ma sei giorni sono pochi, perché non abbiamo visto “La valle delle farfalle”, “Le sette sorgenti”, la costa a sud, altre baie e villaggi caratteristici. Chissà? Forse ritorneremo. Kalimera! Kalispera!

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Vista dall'Acropoli di Lindos

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Vista di Lindos dall'Acropoli

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Baia di Saint Paul o Agios Pavlos

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Via dei Cavalieri- Rodi

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Afrodite di Rodi

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Palazzo del Gran Maestro- Rodi

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Acropoli di Lindos (alba)

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Porta d'Amboise_ Rodi

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Torre dell'Orologio- Rodi

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Acqua di mare a Saint Paul's bay

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Pranzo sotto il pergolato della baia di Saint Paul



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