Rodi dalle mille anime
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Ma torniamo a Rodi .L‘isola, data la sua posizione, è stata soggetta a varie dominazioni: Minoici ,Achei ,Dori, Persiani ,Macedoni, Romani, Arabi, Turchi ed anche Italiani, dal 1912 al 1943, per essere annessa con tutte le isole del Dodecaneso, nel 1948 alla Grecia: ecco le mille anime di Rodi. Bene: tutto ciò ha fatto sì che l’isola presenti notevoli vestigia del suo passato. Grazie anche ai Cavalieri la città di Rodi fa parte del patrimonio dell’umanità.
Quindi i motivi di un bel viaggio a Rodi per conoscerla ed apprezzarla non mancano (naturalmente fuori stagione…). L’aspetto fisico dell’isola è mediterraneo : molte zone verdi e lussureggianti con pini neri, eucalipti ed abeti. Zone rocciose ed impervie con coste frastagliate in parte rocciose, ma anche degradanti dolcemente verso il mare. Al centro, dalle parti di Eleusa, Apollona, Emponas si attraversano bellissimi boschi ed il paesaggio è di buona montagna (il monte Attaviros raggiunge i 1215 mt). Insomma c’è né per tutti i gusti ! Le anime sono già molte….
RODI, RODI.
Da Pisa si vola a Rodi con Rynair in circa 2,30 ore : volo comodo per orario e per prezzo (83 E a/r in due). Necessaria una piccola vettura a noleggio per visitare l’isola ( 73 E per una buona Panda ed un ottimo servizio con Enoleggioauto). Soggiorniamo all’Hotel Atlantis nella parte nord a dieci minuti di cammino dalla città Murata con 158 E per quattro notti : buona posizione e buona colazione(americana) ! Per mangiare non ci sono problemi. Noi abbiamo sempre cenato al Koykos (il cucù) ,una caratteristica taverna nei pressi dell’albergo che offre piatti ed assaggi tipici veramente buoni annaffiati dal retsina e buon caffè greco : il tutto a circa 30 E in due. Ad Apolakkia ( nel sud) abbiamo mangiato un’ottima mussakà servita come si deve ! Buonissimo lo yogurt (con il miele poi….) e la naturalmente la feta.
Rodi vecchia
La città vecchia è splendida : un’intatta cerchia di mura e bastioni anche in doppia cortina la circondano per circa 4 Km . Alcune porte quasi intatte permettono l’ingresso a questo mondo dai mille aspetti: a nord troviamo il quartiere dei Cavalieri con l’ospedale ( oggi museo), la via dei Cavalieri con gli Alberghi delle Lingue ed il grandioso palazzo del Gran Maestro che val la pena di visitare solamente per i magnifici mosaici romani e paleocristiani. Il palazzo fu completamente restaurato dagli Italiani ( anche un po’ pesantemente) per farne la sede di rappresentanza dopo l’abbandono del periodo turco. Scendendo dal palazzo si trova il quartiere turco con minareti, moschee, botteghe e palazzetti collegati con archi, strade e piazzette lastricate……Potete seguire un itinerario visitando i principali monumenti oppure passeggiare tranquillamente senza meta (state attenti a non perdetervi specialmente a sera…). Certamente non vi stancherete ! Scendendo verso il mare per Odos Sokratous, strada animatissima di negozietti dove si vende di tutto ( anche buone cose made in Grecia !), taverne ,caffè ecc. Troverete platia Ippokratous (antico mercato) e poi platia Martiron nel quartiere ebraico e quindi le suggestive rovine della chiesa di S.Maria del borgo.
La città nuova
Sull’ estrema propagine dell’isola, a nord della città vecchia, si adagia parte della città nuova affacciata al porto di Mandraki con davanti il molo dei Mulini ed il possente forte di S.Nicola. Qui è evidente l’anima italiana. Si trovano qui i grandi palazzi pubblici costruiti negli anni che vanno dal 1912 al 1940 in vari stili : il Nea Agorà (mercato),il palazzo delle Poste, delle corporazioni, della banca di Grecia, di Giustizia,il teatro, la Nomarhia, sede del governatore ed ispirato al palazzo Ducale di Venezia, il Casinò, la chiesa di Agos Joanis ecc . Gli Italiani hanno lavorato abbastanza bene a Rodi costruendo molto e restaurando castelli ,palazzi, chiese e siti archeologici caduti in completo abbandono sotto la dominazione turca. In questa zona da non perdere la piccola moschea di Murat Reis circondata dal suggestivo cimitero turco. All’ingresso del vecchio porto si trovano le due colonne costruite dagli Italiani nel luogo dove la tradizione vuole che si elevasse il Colosso di Rodi, crollato nel 227 a.C. A causa di un terremoto. Le colonne sono sormontate da due cervi in bronzo simbolo della città : durante il periodo italiano la lupa capitolina sostituiva un cervo. La città nuova ha grande vocazione turistica con alberghi, ristoranti, negozi e caffè di tutti i tipi. Purtroppo le enormi costruzioni moderne come alberghi ,residence e studios che orlano le spiagge sono orripilanti così come quelle della zona turistica di Mandraki e di parte della costa ovest. Se avete tempo visitate l’acquario (italiano) , fate un salto sul monte Smith dal quale si gode un bellissimo panorama, e passeggiate per il tranquillo parco Rodini.
CHIESE,CHIESETTE E MONASTERI
Questa è l’anima religiosa…Se vedete una chiesa di città o una di paese o una isolata ( ce ne sono tantissime..) ,fermatevi ed entrate : sono stupende ! Piuttosto piccole ,colorate, spesso con volta a botte, con il campalinetto a terrazzini degradanti verso l’alto e collegato alla chiesa da un piccolo portico meritano la visita. All’interno presentano pavimenti rustici e pareti quasi sempre affrescate a colori vivaci con rappresentazioni di santi, di immagini sacre e storie. Bellissimi i grandi lampadari e notevoli le iconostasi che racchiudano l’altare. I fedeli spesso presenti cantano inni sacri in una atmosfera suggestiva e coinvolgente. Stesso discorso vale per i monasteri piccoli e sparsi su tutto il territorio spesso in magnifica posizione.
RODI…. ISOLA e LINDOS
Dopo la città non si può tralasciare il resto dell’isola. Uscendo da Rodi città percorrendo la costa est è obbligatorio fermarsi a dare un’occhiata alla baia di Antony Quinn e naturalmente alle terme di Kallithea costruite dagli italiani in bellissima posizione. Le terme al momento non sono attive ,ma si può fare un buon bagno di mare !.Tralasciate la zona di Faliraki e fermatevi ad Epta Piges (sette fontane) appena all’interno in un luogo ombroso ricco di risorgive. Ed eccoci a Lindos : stupendo! Il paese ,tutto bianco, ci appare disteso sotto uno sperone di roccia sul quale si levano le mura del castello dei Cavalieri sorto sull’area dell’antica acropoli e della cittadella bizantina. Il paesaggio intorno è brullo e roccioso, ma splendide sono le due baie a destra, la piccola, di S.Paolo che qui sbarcò per predicare il Vangelo ,con la chiesetta bianca in un angolo e la grande, a sinistra , con grande spiaggia ed acque cristalline. Passeggiate per le stradette bianche, fermatevi ad osservare le “case dei Capitani ”decorate in modo pregevole e naturalmente entrate nella chiesa bizantina della Madonna. Quando siamo entrati noi c’era un gruppo di giovani che lucidava lampadari ed ottoni con il “sidol”. Non mancate naturalmente la salita al castello: molto bella la prora della trireme scolpita nella roccia nel 170 a.C. E mozzafiato il panorama che si gode dal punto più alto dove si trova il tempio di Atena Lindia. Lasciando con un po’ di rammarico Lindos, potete arrivare fino all’estremo sud fino a Pressonisi dove una piccola striscia di terra, solo in estate, permette di raggiungere la piccola isola posta davanti alla spiaggia. Risalendo verso nord lungo la costa est potete salire al monastero di Skiadi dove ci è stato offerto un pane speziato squisito, quindi ancora verso il monte Filiminos con una deviazione verso l’interno da Appolakkia. In questa zona, meno turisticizzata, ed all’interno dell’isola si coglie l’anima legata alla terra dei Rodioti. Da non perdere una visita al castello di Monolithos e più a nord non dimenticate di salire a quello di Kamiros (o Kritinia) dal quale si gode un bellissimo panorama sul mare popolato da scogli ed isole. Ancora più a nord s’incontrano le rovine di Kamiros, la Pompei greca, perché improvvisamente abbandonata nei primi anni dopo Cristo. Da qui dovete avventurarvi nella zona interna, montagnosa e verde di Emponas ed Apollona per fermarvi al monastero di Ilias e visitare lungo la strada per Eleusa una stupenda chiesetta bizantina del XIII sec. Scendete poi alla costa verso Sironi fermandovi, se volete, a dare un’occhiata ad altri piccoli monasteri. Ora non vi rimane che salire a Ialyssos ed a Filirimos a pochi km da Rodi. Qui si trovano i resti dell’antica città e il monastero della Madonna di Filerimou costruito nel XIII sec trasformato dai Cavalieri, distrutto dai Turchi e nuovamente ricostruito dagli Italiani. Dal grande crocefisso al termine di un viale con via Crucis (in italiano) si gode un buon panorama. Da questo sito attraversando Maritsà si può raggiungere Petaloudes ( la valle delle farfalle) che è una bella valle verdeggiante percorsa da ruscelletti lungo i quali si può fare belle scarpinate. Naturalmente di questi tempi le farfalle non ci sono : verranno in giugno per passare l’estate e mangiare la resina dell’albero di Liguibar ! dato che ci siete fate un salto al piccolo monastero di Kalopetra su uno sperone a pochi chilometri.
CONCLUSIONI
Ecco qua la nostra Rodi dalle mille anime ! La terra dei monasteri, delle caprette, dei pavoni e dei gatti (in città). I rodioti sono molto gentili e sempre disposti ad aiutarvi .L’anima turistica è molto evidente e purtroppo ha causato gravi danni con le enormi concentrazioni di orrendi ed enormi agglomerati per vacanzieri specialmente nella parte nord dell’isola. Gran parte dell’attività economica è rivolta a questa attività, ma si poteva fare di meglio. Si può godere delle bellezze dell’isola sfuggendo i periodi di piena stagione ed evitando di passeggiare per Rodi vecchia quando arrivano le enormi navi da crociera! Ma tanti sono gli aspetti di Rodi da apprezzare : la bellezza di alcuni luoghi, i piccoli monasteri e le chiesetta, le numerose vestigia di un passato notevole costellato dalla presenza di numerose civiltà e popolazioni che hanno lasciato segni tangibili nelle tradizioni ,negli usi, nei manufatti.
Bene : è finita. Forse era necessario un giorno in più : sarà per la prossima volta !