Rodi 6
Arrivando da Torino, abbiamo parcheggiato l’auto al parcheggio MPX, pagando per 15 gg solo 48 euro (parcheggio scoperto).
La compagnia aerea con cui abbiamo volato è Aegen, siamo partiti con 1 ora e mezzo di ritardo.
Arrivati a Rodi ci hanno accompagnato con il pullman al nostro albergo: Marathon hotel di Kolimbya.
Riporto la stessa recensione che ho scritto sul sito www.Tripadvisor.It: L’albergo, secondo me, era una bella struttura negli anni ’70, peccato che non si sia mai ammodernizzato e poi quel che è peggio è il servizio! Innanzitutto siamo arrivati di notte e la direzione, dopo averci dato le chiavi, ci ha mandato da soli alle stanze, completamente al buio, senza nemmeno degnarsi di accendere le luci.
Altra nota negativa è il fatto che, nonostante la formula all inclusive, hanno rifiutato di prepararci i cestini per i giorni che non pranzavamo in albergo.
Per quanto riguarda la cucina: la colazione all’italiana non ha molto assortimento e soprattutto occhio al latte! Gli ultimi 2 giorni il latte caldo era andato a male. Sia il latte caldo che quello freddo sono messi dentro delle grosse caraffe e secondo me di giorno in giorno aggiungono il latte a quello avanzato.
A cena e a pranzo qualcosa da mangiare che possa piacere si trova sempre, anche se in 15 giorni di permanenza la qualità del pesce era sempre la stessa, cucinata in modo diverso.
A luglio l’unica frutta esistente è l’anguria.
Una volta alla settimana c’è la serata greca e bisogna ammettere che si mangia bene.
L’albergo è abbastanza vicino alla spiaggia (circa 7 minuti a piedi).
A kolymbia ci sono 2 spiaggie, una vicina al porto dove c’è più gente perché piccolina e l’altra un po’ più grande.
Se volete prendere ombrellone e 2 sdraio, il prezzo su tutta l’isola è di 7 euro.
I primi 3 giorni siamo rimasti nella spiaggia vicino all’albergo.
Per i 3 giorni successivi abbiamo affittato insieme ad altri 3 italiani, che abbiamo conosciuto in albergo, una panda.
Rodi è piena di locali “rent a car” e il prezzo per 3 giorni si aggira, per la categoria più economica, tra 70 – 75 euro.
Il primo giorno di macchina ci siamo recati a Lindos per visitare l’acropoli.
Il mio consiglio è di andare di mattina, come abbiamo fatto noi, perché c’è da camminare parecchio per salire all’acropoli e il caldo si fa sentire. Volendo ci si può far portare con gli asini ma noi abbiamo preferito farcela a piedi. Il biglietto per visitare l’acropoli costa 6 euro.
A noi l’acropoli non ha entusiasmato perché è quasi interamente ricostruita però è molto carino il panorama che si può osservare dall’alto: il paesino con le casette bianche e la baia.
Dopo Lindos abbiamo proseguito per Prassonissi dove c’è l’incontro dei 2 mari (Mediterraneo e Egeo).
A dividere i 2 mari c’è una lingua di terra e poi da un lato il Mediterraneo calmo e dall’altro l’Egeo agitato.
Lì il vento tira parecchio e non ci si accorge che il sole picchia, a rischio di bruciature.
Dopo aver mangiato un panino abbiamo cercato una spiaggia dove fermarci. Ci siamo fermati dalle parti di Gennadi, in una spiaggia vicino al bar “mojto”. E’ la spiaggia che mi è piaciuta di più. E’ di ciottoli e a parte il bar (che prepara un buonissimo mojto) e pochi ombrelloni il resto è deserto. Abbiamo pure avuto la fortuna di aver visto una tartarughina in acqua, bellissimo! Il giorno dopo siamo andati a visitare la città di Rodi (già visitata la sera precedente) con le sue mura medioevali, il castello e la via dei templari. La città mi è piaciuta molto sia di giorno che di notte.
Finito di visitare Rodi abbiamo tentato di andare alla baia di Antony Quinn ma era troppo affollata e ci abbiamo rinunciato, allora siamo andati alla spiaggia di Afandou.
Questa è una spiaggia di sabbia molto lunga e come in tutta Rodi l’acqua è trasparente.
Il giorno successivo siamo andati alle terme di Kalithea, terme ristrutturate ma non più in funzione.
Sia il paesaggio che la struttura meritano di essere visitate. Qui non c’è la sabbia ma le rocce.
Tornando abbiamo riconsegnato la macchina e per i 3 giorni successivi siamo rimasti alla spiaggia dell’albergo.
La seconda settimana abbiamo nuovamente affittato la macchina, una Getz, dal giovedì sera alla domenica sera.
Il giovedì sera volevamo andare a mangiare in qualche locale tipicamente greco e non troppo turistico. Ci siamo lasciati consigliare dal barista dell’albergo. Il locale che ci ha consigliato si trova a Kolymbia, “il cyclamino”, non si mangia male ma secondo me ci sono posti dove si mangia meglio.
Abbiamo preso in 2: una bottiglia di vino Retsina, una mussaka, un piatto di polipo alla griglia, un piatto di gamberoni alla griglia (tiepidi, sigh!) e un piatto di patatine fritte spendendo in totale 38 euro.
Finito di cenare siamo andati a Faliraki, non c’è città migliore di Rimini che possa rendere l’idea di come sia questa città. Un sacco di locali dove bere e ballare.
Il venerdì mattina siamo partita alla volta di Petaloudes, la valle delle farfalle. L’ingresso costa 5 euro.
C’è da fare una passeggiata lungo un sentiero che percorre la valle, fino al monastero, e nel mentre si possono osservare migliaia di farfalle. Ce n’è una sola qualità (che dicono essere presente solo lì e in Australia) e le farfalle ricoprono i tronchi degli alberi.
Arrivati al monastero ci siamo fermati per mangiare dei dolcini preparati sul momento da una signora greca. Buoni ma un po’ nauseanti a causa dello sciroppo che li ricopriva. Dalla terrazzo del monastero potete osservare la costa della Turchia.
Per tornare al parcheggio dal monastero, vi consiglio di ripercorrere il sentiero che avete fatto all’andata perché se passate dalla strada siete tutto il tempo sotto il sole ed inoltre la strada non è più breve.
Finita la visita siamo tornati in albergo per il pranzo e poi, dopo una sana dormitina, siamo andati alla spiaggia di Tsampika. La spiaggia è di sabbia e l’acqua rimane abbastanza bassa. Molto bella.
La sera siamo andati a Lindos. Un consiglio per tutte le donne: non mettete le scarpe con i tacchi, come invece ho fatto io, perché è tutto salita e discesa con le pietre scivolose.
Arrivando da Kolimbya ad un cerco punto vedrete in lontananza il paesino di Lindos con i resti del castello, sotto il cielo stellato e la luna piena è uno spettacolo, da cartolina! Il sabato mattina siamo andati in una delle due baie di Lindos (non la baia di San Paolo, l’altra di cui non conosco il nome). E’ bellissima, fondale di sabbia, acqua trasparente e bassa.
Nelle vicinanze il parcheggio è a pagamento. Noi abbiamo trovato una salita al di sopra di cui c’è un parcheggio gratuito. Occhio a non parcheggiare la macchina sotto l’ombra di un albero perché abbiamo beccato le caprette salire sulle macchine per mangiare! E saltano tranquillamente da una macchina all’altra. Pensate che 2 caprette sono saltate sul cofano di una e glielo hanno sfondato.
Noi fortunatamente non avevamo trovato posto all’ombra! Dopo la spiaggia di Lindos siamo andati a farci un bagno a Kiotari. Qui la spiaggia è di ciottoli, assomiglia un po’ alla spiaggia di Gennadi.
La sera siamo rimasti in paese perché eravamo un po’ stanchi.
Domenica, ultimo giorno di macchina, siamo andati la mattina alla spiaggia di Golden sand (molto carina) e la sera a Rodi a comprare qualche regalo.
Per i regali abbiamo provato a vedere anche nelle fabbriche di ceramica che si vedono lungo la strada. Si tratta effettivamente di ceramica, e non di materiali scadenti, però i prezzi non sono proprio da fabbrica. Io ho preso una piastrella di ceramica 10×10 per mia sorella al prezzo di 12 euro! Il restante giorno e mezzo siamo rimasti a Kolimbya.
Il ritorno in aereo è stato perfetto. L’aereo è partito persino in anticipo di 10 – 15 minuti ed essendo giorno abbiamo potuto vedere tutte le isole al di sotto di noi.
Concludendo Rodi ci è piaciuta tantissimo, la straconsigliamo.
Se dovessi tornare indietro però prenoterei per tempo un volo aereo e affitterei un alloggio. Per la spesa i prezzi sono abbordabilissimi, almeno a Kolimbya.
Non ci siamo invece trovati benissimo con il tour operaror “i viaggi del turchese” perché, dopo averci accompagnati con il pullman in albergo al nostro arrivo, non si sono fatti + vivi. Il giorno successivo all’arrivo avevamo appuntamento alle 20 e invece non si è presentato nessuno e qualche giorno dopo hanno messo un foglio nella bacheca dell’albergo dicendo che se avevamo bisogno li avremmo trovati in un altro albergo lì vicino. Inoltre non vi consiglio di fare le escursioni con i tour operator perché costano il doppio di quanto le paghereste dalle agenzie in loco.