Rodi 2009
Per non essere noioso riporto solamente alcune osservazioni e consigli per chi deve andarci.
1° giorno Rodi: usciti dall’ aeroporto non avevamo ben chiaro se convenisse prendere subito una macchina a noleggio, il taxi o un autobus. Alla fine abbiamo scelto il taxi (dovevamo arrivare all’ hotel Domus nella città vecchia e con gli altri mezzi avremmo avuto più difficoltà), ma i taxisti vi prendono in considerazione solo a gruppetti che vanno più o meno nello stesso posto. Non chiedete “i want a regular rate” come ha fatto una saccente signora che non è stata nemmeno presa in considerazione! Alla fine dopo un pò di attesa ce la siamo “cavata” con 18 euro..
L’ impatto con Rodi è davvero impressionante, sembra di stare in una ricostruzione da film.
La sera la città vecchia è tutto un pullulare di negozietti di souvenir (che vendono rigorosamente tutti le stesse cose ma la morosa fa finta di non accorgersene..) e ristoranti, questi davvero uno più bello dell’ altro. In piazza ci sono due locali con terrazza con bella vista, ma la qualità del cibo non vale la candela.
2° giorno: andiamo a recuperare un mezzo per muoverci liberamente, i prezzi rispetto all’ aeroporto sono di meno della metà. Scegliamo l’ agenzia “zeus” risalendo dal porto, per i primi due giorni però insisto per usare il Quad. Dopo qualche titubanza partiamo e si rivela una scelta azzeccata nonostante sia solo un 50cc.
Se non fosse per il problema bagagli e velocità di crociera sarebbe davvero il mezzo ideale su quest’ isola.
Girare nelle strade è meno pericoloso che a Creta e ci si fa subito la mano.
Andiamo subito verso la Valle delle Farfalle (Petaloudes), basta seguire la strada per l’ aeroporto, superarlo e seguire a sinistra appena vedete l’ indicazione. Ingresso 5 euro, le farfalle sono davvero tante e c’è anche il solito pirla che in barba a tutte le raccomandazioni a non disturbarle scavalca il recinto e vi si butta in mezzo. Roba da prenderlo a calci nei denti ma va bè (secondo le indicazioni si prendono 50 euro di multa, io non ho visto che una ripresa verbale).
Il pomeriggio ci spostiamo sull’ altra costa per andare alle terme di Kalithea, posto davvero suggestivo anche se un pò troppo artificiale per i miei gusti. Comunque facciamo il primo bagno e qualche bella foto.
Scopro anche che Rodi è popolata di gatti a cui la gente fornisce regolari pasti.
3° giorno: visitiamo l’ acquario sulla punta nord (5 euro) e altri punti interessanti della città vecchia, il museo archeologico, l’ ospedale dei cavalieri: pare di stare in un livello di Tomb Raider 🙂 Tra mille reperti di vasi, statuine, vasi, anfore, vasi, c’è sempre qualche signora che vi segue con occhio vigile; una mi impedisce di entrare persino con la macchina fotografica (avevo anche il treppiede), altre no. Boh. Finiamo il pomeriggio sulla spiaggia est in parte all’ acquario, ma qui l’ acqua è più fredda e c’è molto vento.
4° giorno: lasciamo il Quad per spostarci a Faliraki con la mitica Matiz, raggiungiamo il prossimo hotel “Johnmary studios” dove scopriamo una cosa poco chiara: si invita a non gettare la carta igienica nel water ma nel cestino in parte. Ora, io francamente non so se si riferiscano a tutta la carta usata però mi sono rifiutato, mi perdonino gli isolani…
Lo “studios” è comodo anche se la vista non è delle migliori (è praticamente in mezzo ai campi con qualche altra struttura), scopriremo la notte il perchè della vistosa zanzariera, buca, sul letto: qui le zanzare sono feroci e il caldo insopportabile (causa morosa non potevo tenere accesa l’ aria condizionata e le finestre chiuse).
Andiamo in cerca del monastero da cui si vede la spiaggia, chiediamo espressamente di questo perchè nelle varie ricerche su internet l’ ho visto chiamato in 20 modi diversi e le stesse indicazioni sul posto possono essere fuorvianti.
Comunque da Faliraki riprendete la strada dopo qualche chilometro troverete sulla sinistra un grosso cartello giallo che indica il monastero “santa maria tsambika”: è quella la salita giusta. Poco più avanti invece si trova un incrocio da cui si accede alla spiaggia sottostante, e che merita davvero una visita.
Del monastero invece dico che l’ ultimo tratto di strada è davvero in salita, perciò ho preferito parcheggiare e farla a piedi per non rischiare, anche se alcuni temerari non hanno incontrato difficoltà a quanto pare. Si arriva ad un locale e si inizia la salita dei 300 gradini, una bella faticata! Ma il panorama in cima merita davvero, soprattutto quando poi andate in spiaggia e osservate quanto in alto si trova.
La sera giriamo un pò per questa decantata Faliraki, poco per la verità (il viale principale vicino alla spiaggia e poco altro) ma quanto basta per decidere che non è questo granchè almeno per noi: i soliti negozi con i soliti souvenir in serie, locali con annesse donnine succinte casualmente da sole ai tavoli per abbindolare i più allocchi 🙂 e tanto tamarrismo made in greece.
5° giorno: seguiamo la strada e arriviamo a Lindos. Dopo tutte le aspettative il primo impatto non è dei migliori: il villaggio è più piccolo di quanto pensassimo e un pò ci delude. Ma dopo una passeggiata per i suoi vialetti tipici, la visita all’ acropoli (davvero spettacolare) e un paio di cene in terrazza tra le migliori di sempre, cambiamo decisamente idea! Anche le spiaggie sottostanti (siamo stati alla main beach e a quella del paesino vicino, Pefki) sono veramente bellissime e caratteristiche, con i pesci che nuotano a un metro da riva e l’ acropoli che domina su tutto (evocativa l’ ambientazione notturna con le luci che la illuminano mentre cenate).
Soggiorniamo al Chrysa hotel, una struttura di “studios” che domina il paese. Segnalo alcune cose che potrebbero tornare utili.
Primo, segnatevi il numero del proprietario e chiamatelo quando arrivate perchè non c’è reception e lui non abita lì. Secondo, la prenotazione via web con carta di credito in realtà è solo una garanzia per loro, dovrete pagare in contanti quando ve ne andate. Noi non avevamo capito (non avendo letto attentamente la prenotazione, ammetto) e ci abbiamo fatto un pò la figura..
Terzo, considerate che anche se la locazione è davvero ottima, non tutte le sue camere lo sono: a noi è toccata quella a piano terra (stanza 11 mi pare) con vista “muro di roccia e stendi biancheria altrui” per cui lasciando aperta la finestra chiunque può vedervi in mutande…
6° giorno: proseguiamo la strada per raggiungere Prassonissi, l’ estremo sud con l’ incontro dei mari. Regno dei kite surfers, la spiaggia però è molto sporca e piena di alghe fluttuanti per cui non è il massimo. Siamo andati a piedi fino al faro dopo la spiaggia, ancora non mi capacito di come potessero arrivarci in auto e motorino su una strada con buche profonde come il salto Angel.
Prassonissi merita una visita ma se non siete surfisti poi c’è poco da fare, così nel tornare indietro abbiamo cercato una spiaggia; ci siamo fermati prima a Lardos dove però l’ acqua non era delle migliori, quindi siamo arrivati fino a Pefki dove invece si torna agli standard elevati 🙂 In serata assoluta nota di merito per il ristorante “Acropolis” imboscato nelle viette di Lindos, sicuramente la cena migliore di tutta la vacanza ad un prezzo ottimo. Consigliato.
7° giorno: lasciamo Lindos per tornare verso Rodi dove dormiremo l’ ultima notte, e sulla strada scegliamo di passare per la famosa Anthony Quinn Bay. Si trova appena prima di Faliraki (arrivando da sud) dove inizia la strada principale a due corsie, comunque l’ indicazione da seguire è quella per Ladiko Bay.
Che dire, la baia è effettivamente molto bella con quegli scogli in mezzo, ma in acqua c’erano un pò troppi residui di alghette galleggianti e pomodori mangiati a metà lasciati chissà da quale zozzo; senza contare carte, bottiglie e ciabatte varie alla faccia dei cartelli che invitano a tenere pulita la baia. Non c’è sabbia ma ghiaietto, per cui anche fare il bagno è una sfida tra schivare gli scogli e camminare sui sassi. Insomma, chi preferisce la spiaggia classica è meglio che passi solo a fare qualche foto.
Così nel tardo pomeriggio torniamo a Rodi per lasciare l’ auto e goderci l’ ultima serata fatta di raccolta souvenir made in china ed ennesima “vasca” delle viette.
Purtroppo la notte ci riserva una brutta sorpresa: tornati all’ hotel Domus ci affibbiano la terribile camera 9, che dà sul lato della strada con i locali a cielo aperto: è totalmente IMPOSSIBILE dormire, questi sparano musica a decibel nauseanti fino alle CINQUE E MEZZA DELLA MATTINA, immaginate di voler dormire in mezzo alla pista di una discoteca: ecco, peggio. Il bagno è messo così male che per stare sulla tazza devi appoggiare il mento sul lavandino ed inventare una posizione per le gambe e dulcis in fundo avanziamo l’ ipotesi che in camera ci sia qualcos’ altro a pungerci oltre alle zanzare, forse PULCI…
Eppure le prime 2 notti non erano state male, nonostante il casino ci sia anche sull’ altro lato.
8° giorno: salutiamo Rodi e ci dirigiamo alla fermata degli autobus (vicino al parco venendo dal porto) che con 2.20 euro a testa ci riporta in aeroporto dove per la nostra gioia viene ritardato il volo e perdiamo tutte le coincidenze.. Per fortuna appena arrivati ad Atene ci riservano subito dei posti per il volo successivo, ma ci toccherà dormire sul comodo pavimento..
E ora qualche nota che a qualcuno potrebbe interessare: – 2 lettini e ombrellone pagati 8 euro, alla baia di a.Quinn 7 euro.
– gli ingressi vari vanno dai 5 ai 6 euro (acquario, ospedale cavalieri, castello, farfalle, terme, torre che però non abbiamo fatto perchè la tipa era antipatica :)) – Rodi non è per niente economica, ammesso che dovesse esserlo: più di 30 euro in media per un pranzo o cena di 1 portata, coca cola fino a 3 euro. In un distributore di benzina però la verde stava a 1.01 euro.
– all’ aeroporto di Atene c’è il “Food Village”, un simpatico self service che vi offre un piattino di pasta a 10.60 euro… Senza parole.
– sarà stata sfiga ma molti tra venditori, cassieri, etc non erano per niente gentili, sembravano tutti scazzati.
– la corrente e le prese sono uguali a quelle italiane.
– un giorno qualcuno mi spiegherà se davvero gettano la carta igienica usata nei cestini. Intendo anche QUELLA carta.
– A Rodi si prendono dai 2 ai 5 chili: si mangia in media molto bene. Per fortuna se volete visitare qualcosa e non stare tutto il giorno in spiaggia ne perdete qualcuno camminando per ore.
– Ma cosa è successo alla seconda colonna nel porto? c’ era solo quella con il cervo! – valutate se conviene far avvolgere gli zaini nel cellophane in aeroporto: noi ad Orio lo abbiamo fatto per la modica cifra di 16 euro, ma all’ arrivo l’ avevano quasi tutto distrutto probabilmente per prenderli meglio, altro che sicurezza..