Roby & sanja in mex
Alla fine scopro che pochi hanno usufruito di questa offerta che era prenotabile via internet solamente dal 25 al 28 ottobre 2004.
Partiamo da Venezia (aeroporto più vicino) facendo prima scalo ad Amsterdam e poi Newark (uni dei tanti aeroporti di New York) Arriviamo stremati a Cancun, pilotati da uno dei tanti messicani che aspettano i turisti alla stazione dei pullman dormiamo all’Hotel Puerto Carrillo,,spesa 400 pesos.
Il giorno dopo siamo subito in partenza per le rovine Maya di Chichen Itza con il solito autobus ADO di prima classe, che poi nei seguenti trasferimenti useremo quasi sempre.
Dopo un giro di 4 ore alle rovine ripartiamo per Merida, dove faremo una breve visita alla città. Il giorno dopo affittiamo il mitico maggiolone (per cui ho rischiato il divorzio visto che non aveva l’aria condizionata è proprio quel giorno faceva un caldo boia) per un giorno per fare la Ruta dei Conventi e visitare il sito maya di Uxmal rivelatosi più interessante di quello di Chichen.
I primi 2 giorni di cucina messicana non sono stati esaltanti ma avremo il tempo di rifarci.
Ore 10 de la tarde (come si dice in Messico) partenza per la lontana San Cristobal de las Casas in Chiapas terra di indios e zapatisti .
Anche qui pur avendo la famosa guida Lonely Planet arriviamo alle dieci del mattino del giorno dopo e pilotati stavolta da un taxista ci facciamo trasportare all’albergo Antigua (scelto da lui) a 300 pesos al giorno che non sono tanti per noi , ma c’erano sistemazioni migliori a minor prezzo.
La temperatura in città non supera i 5 gradi, fa proprio freddo, ma insisto con mia moglie per restarci comunque 4 giorni per visitare questa stupenda città coloniale e i suoi dintorni.
Organizzeremo tutti i nostri tour di San Cristobal fino a Palenque sempre con l’agenzia OTISA che praticamente offre gli stessi tour delle altre ma a più buon prezzo, sempre trattando anticipatamente.
Il tour del canyon Sumidero é stato carino,ma ancora meglio è stata la visita a Chiapa de Corzo che fortunatamente è caduta il 15 di gennaio che qui si festeggia la Feria di San Sebastian, praticamente tutto il paese era in festa in maschere tradizionali che riprendeva l’invasione dei conquistatori.
Il giorno dopo visita alle comunità indios tzotzil di San Juan Chamula e Zinancatan,cosa dire a proposito, vivono sicuramente una realtà completamente diversa dalla nostra visto che rifiutano scolarizzazione, medicine e tutto il resto, ci è bastato vedere all’ interno della chiese i loro riti a base di polli sgozzati coca-cola e uno strano distillato di nome “posch” il tutto condito con dei rutti scaccia spiriti, pavimenti ricoperti di pino e Santi adornati di specchi per non essere derubati dell’anima (assolutamente proibito fotografare).
A Zinancatan ci fanno visitare una cooperativa di donne dove svolgono variate attività artigianali sopratutto tessile.
In un secondo tempo ci faranno accomodare in una loro capanna dove fortunatamente c’era il fuoco acceso (c’era un freddo cane) ,e dopo aver preparato le tortillas le offriranno anche a noi turisti La parte comica della giornata, é stata un americana con un lifting al viso da non riuscire a chiudere la bocca, che chiede alla nostra guida guardando dei grumi di sterco di capra “what is this” da sbaccanarsi dal ridere.
Nei nostri 4 giorni di San Cristobal mangeremo in 2 ristoranti messicani veramente molto bene, uno era Emiliano Moustache locale caratteristico nei suoi colori, specializzato in carne ,l’altro Al Fogon Jovel con una cucina tipica Chiapateca ed una signora indio al centro sala che preparava tortillas per tutti, dove proveremo anche la zuppa d’aglio il tutto condito con musica dal vivo (spesa media da 300 a 400 pesos) Restiamo ancora un giorno per visitare questa città coloratissima come colorato è il suo mercato davanti alla chiesa di Santo Domingo dove praticamente tutti compreso noi compriamo dei ricordi visto che la maggior dell’artigianato e prodotto da indios messicani e guatemaltechi Partiamo la mattina dopo alle 6.30 con un pulmino che ci porterà alla visita delle cascate di Agua Azul e Misol Ha che non richiedono una visita superiore alle 2 ore, dopo di questo il sito Maya di Palenque che sicuramente è il più bello visto fino adesso.
All’entrata delle rovine riesco a formare un gruppo di italiani in maniera di prendere una guida per la visita del sito, effettivamente per tutti non ci fu spesa più ben fatta.
Alla fine del tour scopriamo che il sito di Palenque è stato ripulito solo al 5% il resto è ancora tutto sotto la giungla, la guida ci dice che ci vorrà il suo tempo visti i costi.
Ci salutiamo con questo gruppo formatosi nell’arco di dieci minuti, qualcuno prosegue per le spiagge qualcuno va in Guatemala (che era quello che volevamo fare anche noi. Ma solo al pensiero di altre minimo 30 ore di bus rinunciamo per i più vicini (per modo di dire) siti di Bonampak e Yaxchilan.
Sveglia alle 6 del mattino 3 ore di collettivo e 2 di barca per arrivare a Yaxchilan costeggiando sempre il Guatemala.
Il lanchero che sarebbe il motoscafista ci molla lì dicendo che viene a prenderci fra due ore e mezza.
Eravamo praticamente i primi in mezzo ad una giungla in un silenzio di tomba, non c’è voluto molto che arrivasse il resto dei turisti. Poi cominciamo a sentire dei ruggiti incredibili e ve lo giuro sembravano ruggiti, che però erano provocati dalle scimmie urlatrici infastiditi dalla gente e dal fumo (così ci dice un guardiano del sito) Riusciremo anche a vederne una di queste scimmie e comunque ad essere sempre spaventati dalle sue urla.
Dopo il tempo prestabilito viene il lanchero a prenderci e con nostra sorpresa navigando lo stesso fiume dell’andata riusciamo a vedere diversi appostamenti di coccodrilli ed è stato un continuo clic di macchine fotografiche. Sul sito di Bonampak non c’è da dire molto, infatti il giro dura solo mezz’ora.
Torniamo a Palenque dove alle 11 de la tarde ci aspetta il solito ADO questa volta capolinea mare.
Mia moglie non vede l’ora di arrivare al caldo, anche perchè alla sera avevamo sempre maglione e giacca.
Così dopo altre 9 ore di bus arriviamo a Tulum. Le Cabanas non le prendiamo neanche in considerazione visti i prezzi si parla intorno ai 150 $ al giorno con bagno e di 70$ senza bagno (improponibile per mia moglie) Optiamo per l’Hotel Nero di Sole a Tulum pueblo gestito da una coppia di italiani per la modica spesa di 40$ al giorno,devo dire molto pulito e la cameriera ai piani ci metteva a posto anche i nostri vestiti , molto brava.
Chiaramente siamo a circa 3 km dalla spiaggia cosa che risolviamo affittandoci delle biciclette, e cosi trascorriamo 4 giorni all’insegna di sole mare e serate musicali.
Ripartiamo per la prossima tappa Playa del Carmen All’arrivo lasciamo i bagagli in stazione ed andiamo alla ricerca di un albergo di nostro gusto.
Ne visitiamo diversi molto carini con cifre che oscillano tra i 300 e i 700 pesos a notte alla fine optiamo per l’Hotel Hul Ku (350 pesos a notte in calle 30 tra la 4 e la 6 ) sopratutto per la camera al terzo piano con vista città e mare.
A Playa abbiamo scoperto che ci sono più italiani e spagnoli che resto di gente.
Infatti ci sono moltissimi ristoranti e pizzerie italiane di cui noi approfitteremo molto volentieri anche perchè dopo 2 settimane di cucina messicana non se ne può più.
Sotto consiglio del ragazzo italiano proprietario del ristorante Tango Taco (cucina argentina con della carne di angus squisita) il giorno dopo visitiamo uno dei cenotes che fino adesso avevamo evitato perchè molto turistici.
Ci manda al cenote Azul che è fuori dal solito circuito turistico, faremo snoorkeling per una buona ora completamente soli. Vi consiglio di andarci e sopratutto di farvi spiegare dalla signora all’entrata come raggiungere anche l’altro cenote sempre all’ interno della stessa proprietà totalmente diverso , ma forse più bello Arriviamo agli ultimi 2 giorni che decidiamo di trascorrere a Isla Mujeres.
Qui arriviamo in un isola frequentata maggiormente da americani che sbarcano con gite giornaliere dalla Zona Hotelera di Cancun e come un gregge di pecore si fanno trasportare in giro per l’isola.
Fra vari Margaritas, snoorkeling e giri in Golfcart passano anche questi ultimi 2 giorni , la temperatura nel frattempo si è alzata molto, e noi piano piano prepariamo le valigie per il ritorno.
Al ritorno ci aspettavamo un aereo della KLM di cui ci siamo trovati molto bene , ed invece con nostra sorpresa ci aspetta la Martinair, un pacco incredibile che oltretutto arriverà in ritardo e ci farà perdere il collegamento con Venezia.
Consigli personali sul Messico.
Il clima secco e le temperature non troppo alte sono l’ideale per questa stagione (gennaio) la gente non è male, sono abbastanza socievoli.
Per quanto riguarda il cambio, usate il bancomat, avrete sempre dei cambi migliori da quelli proposti dalle varie agenzie di cambio o dalle stesse banche Vi consiglio vivamente di controllare i conti e i resti nei negozi e ristoranti messicani, per quanto mi riguarda non c’è mai stato un conto esatto ed ogni volta con nonchalance facevano finta di essersi sbagliati.
Da non dimenticarsi di bere i loro Margaritas e le varie spremute di frutta fresca.
Hasta luego e buon viaggio