Roatan Island

25 Ottobre – venerdi’ – h 21:35 Venerdi’ prossimo a quest’ora dovremmo essere in viaggio verso Roatan e dovremmo anche essere a buon punto. Speriamo che sia una partenza tranquilla senza troppo stress accumulato da smaltire. Perche’ abbiamo scelto questo posto? In realta’ l’idea di partenza prevedeva un paio di settimane in...
Scritto da: Cinzia Cinzia
roatan island
Partenza il: 01/11/2002
Ritorno il: 09/11/2002
Viaggiatori: in coppia
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25 Ottobre – venerdi’ – h 21:35 Venerdi’ prossimo a quest’ora dovremmo essere in viaggio verso Roatan e dovremmo anche essere a buon punto. Speriamo che sia una partenza tranquilla senza troppo stress accumulato da smaltire.

Perche’ abbiamo scelto questo posto? In realta’ l’idea di partenza prevedeva un paio di settimane in Thailandia o Cuba comprendente Natale e Capodanno, pero’ ci siamo scontrati con dei preventivi fuori budget. A questo si sono aggiunte altre spese non rimandabili e quindi eccoci ripiegare per una settimana di mare a novembre. Tra le destinazioni possibili c’e’ Santo Domingo, Cuba, Mars-Alam, Capo Verde e Roatan. Bhe’! Cuba in una settimana non vale la pena, ne merita almeno due. In Egitto ci siamo gia’ stati e poi a Mars-Alam non c’e’ la possibilita’ di fare escursioni. A Capo Verde l’acqua e’ fredda. Tra Santo Domingo e Roatan scegliamo Roatan solo per il fatto che e’ ci viene descritto come un posto turisticamente meno sfruttato. Nel frattempo ci siamo documentati in Internet e le informazioni sono assolutamente contraddittorie: c’e’ chi dice che piove in media 20 giorni al mese e chi che non piove mai; c’e’ chi sostiene che i sun-flies infestano le spiagge tutto l’anno e chi che in questo periodo non ci sono. Bhe’! Che dire! Sapremo la verita’ al termine della nostra vacanza. Cosa ci aspettiamo? Un mare verde acqua, sabbia bianca, pesci colorati, vegetazione lussureggiante, iguane, pappagalli, delfini, mercatini caraibici dove acquistare qualcosa di carino. I prossimi passi? Domani: ritiro dei documenti di viaggio in agenzia, acquisto delle marche da bollo per i passaporti e lampada. Domenica: preparazione valigie. Da lunedi’ a giovedi’: sfacchinata al lavoro e conto alla rovescia. Venerdi’: partenza!!! 31 ottobre – giovedi’ – h 21:17 Ieri sera abbiamo fatto i bagagli e per chiudere l’unica valigia c’e’ voluto anche l’aiuto di Alberto che era venuto a trovarci per vedere l’Inter. Casualmente, mentre eravamo tutti e tre “impegnati” a chiuderla, ovvero ci siamo saliti sopra tutti e tre, l’Inter ha fatto goal. Questo e’ un segno del destino! Sara’ un vacanza bellissima! Domani mattina sveglia alle 5:00 e poi solo 12 ore di volo per raggiungere Roatan.

10 novembre – domenica – h 21:42 Eccoci qui! Il viaggio e’ finito ed ovviamente questo e’ il momento dei ricordi. Che dirvi?! L’isola e’ molto selvaggia, anche se probabilmente per ancora poco tempo, in quanto, ovunque, si aprono cantieri per costruire banalissime villette in cemento che poco si adattano all’architettura locale fatta di piccole casette in legno costruite su palafitte. Il villaggio, Henry Morgan di IGV, e’ molto bello, costruito interamente in legno. Le stanze sono posizionate in piccole palafitte colorate, poste in circolo e con al centro un piccolo giardino con tanto di fiumiciattolo e coccodrillino. Per quanto riguarda gli arredi delle stanze sinceramente ci aspettavamo qualcosa di meglio, mentre niente da ridire sugli ambienti comuni. La cucina e’ italiana, di buona qualita’ e assortimento: mai mangiato cosi’ bene e cosi’ tanto all’estero! Da non dimenticare la frutta portata al mattino portata direttamente in acqua dagli animatori, la pizza ed i sandwich alle 11:00 ed il the’ con i biscotti alle 16:30. Gli animatori sono molto divertenti e assolutamente non invadenti. La spiaggia e’ di sabbia bianca ed e’ molto lunga, anche se la parte riservata al villaggio e’ solo una piccola parte. In questo periodo dell’anno l’unico villaggio aperto e’ quello dell’IGV quindi la spiaggia e’ occupata da pochi turisti e da qualche locale. Il mare e molto bello, trasparente e caldo, ma con pochi pesci soprattutto a riva. Per quanto riguarda i sunflies, arrivano al tramonto, cioe’ verso le 16:30, non si vedono e non si sentono, ma prima o poi il prurito arriva! La reazione e’ estremamente soggettiva: c’e’ chi il giorno dopo ha bisogno di iniezioni di cortisone e chi, come noi, ha iniziato a grattarsi dopo una settimana, anzi, speriamo che finisca presto, ormai sono 3 giorni che soffriamo tutti i pruriti del mondo! Il territorio e’ interamente coperto di vegetazione e quindi ci sono tantissimi uccelli, compresi avvoltoi e colibri’, che ogni sera dopo il tramonto danno un fragoroso concerto accompagnati dalle rane. Abbiamo girato un po’ l’isola in taxi (60 $ per fare il giro dell’isola in un giorno e 25/30 $ per mezza giornata in 4 persone) ed in barca (160$ per un giorno in 8 persone) non partecipando alle escursioni organizzate dal villaggio. Non ci sono grandi citta’ ma piccoli paesini con le strade sterrate. Tra questi i piu’ noti sono Coxen Hole, la capitale, e West End, un piccolo lungo mare con alcuni negozi. Purtroppo non siamo riusciti a visitare Oak Ridge. Gli acquisti migliori si fanno a West End con tutta la dovuta calma per poter contrattare, anche se i prezzi sono sempre piuttosto alti. L’artigianato locale produce strisce di tessuto tessuto e ricamato a mano, scatole in legno intagliato, bastoni della pioggia e conchiglie. Mentre dal continente provengono la maggior parte delle ceramiche, i tessuti e le borse maya, qualche statua in legno. Ovviamente collane e bracciali in conchiglia e cocco sono immancabili.

Nella parte ovest dell’isola si trovano anche: la fattoria delle iguane che ospita 2000 iguane verde-nero e arancio-nero che scorazzano tranquille nel giardino e sugli alberi insieme a galline e oche; il parco dei pappagalli e dei tucani che purtroppo sono quasi tutti in gabbia; il centro oceanografico dove e’ possibile fare “l’incontro” con i delfini (45$ per entrare in acqua, accarezzare e fare le foto con uno di loro) e snorkelling con i delfini (84$ per fare snorkelling in gruppo con i delfini ma non e’ possibile scattare foto in acqua). Noi abbiamo fatto “l’incontro” e, a parte il prezzo, e’ stata un’esperienza bellissima. Vi ricordiamo che occorre prenotare. Se amate i crostacei vi consigliamo di pranzare al ristorante da Gio’s dove per 20$ vi portano due code d’aragosta ed un granchio king crab enorme! Grazie ancora al buon consiglio del nostro taxista Omar. Per quanto riguarda il giro in barca, siamo andati in una spiaggia incontaminata vicino a Palmetto Bay piena di conchiglie. Camminando in mezzo alle palme siamo arrivati ad una piccola laguna abitata da granchi con una sola chela. Abbiamo pranzato sotto le piccole palme da cocco a base di sandwich presi al villaggio, banane ed un cocco aperto gentilmente dal nostro marinaio David. Che incanto! Lungo il tragitto siamo passati attraverso dei canali formati dalle mangrovie. Prima del rientro al villaggio, ci siamo fermati nei pressi della barriera corallina ed i piu’ arditi si sono buttati in acqua per fare snorkelling: i pesci non sono molti ma i coralli sono grandi e belli. Che altro dirvi … Mettete quattro vestiti ed un bel flacone di olio Johnson per i sunflies in valigia e partite per Roatan, perche’ la sensazione e’ che a breve il turismo di massa fara’ sparire non solo i sunflies (il che puo’ essere solo una buona cosa!) ma anche tutto cio’ che c’e’ di genuino e selvaggio c’e’ nell’isola.

Infine, un saluto ai nostri inaspettati compagni di viaggio: Claudio e Manuela di Cuneo, Roberta, Oscar, Rita ed Arnaldo di Rimini.



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