Road Trip

4 bresciani on the road fino a Barcellona. Non è il titolo di un film...ma è l'avventura più emozionante della mia vita avvenuta poche settimane fa... Protagonisti quattro amici bresciani con tanta voglia di divertirsi che il 30/07/2004 sono partiti per le loro vacanze con una macchina all'avventura... L'unica cosa certa che avevamo prefissato...
Scritto da: Andrea Caffoni
road trip
Partenza il: 30/07/2004
Ritorno il: 05/08/2004
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
4 bresciani on the road fino a Barcellona.

Non è il titolo di un film…Ma è l’avventura più emozionante della mia vita avvenuta poche settimane fa…

Protagonisti quattro amici bresciani con tanta voglia di divertirsi che il 30/07/2004 sono partiti per le loro vacanze con una macchina all’avventura…

L’unica cosa certa che avevamo prefissato era quella di volere arrivare a Barcellona…

Il tutto è inziato alle 05.40 tra i miei malumori generali di Venerdì 30 Luglio…La mattinata in macchina è passata in un’atmosfera abbastanza distesa, tra la musica e la voglia di avventura che cresceva sempre di più La prima sosta è stata Monaco dove ci siam fermati un paio di ore…

Ci siamo incamminati increduli per questo posto che mi è subito sembrato “piccolo mondo” quasi distaccato dal resto…Come se vivesse di regole proprie…

Inoltre ovviamente da sbruffoni quali siamo abbiam pure preso il caffè al Cafè de Paris ( il bar super esclusivo che fiancheggia il casinò ) e senz’altro chiamare quell’acqua sporca caffè è un eufemismo…Ma l’atmosfera è stata unica.

Monaco è davvero bella…Che dire ancora? E’ tutta arroccata su delle sporgenze rocciose…È molto barocca come cittadina piena di tornanti,vicoli e piccole scale che collegano le stradine.

Una città colorata e piena di girdini…Molto bella e ricca insomma… Abbiamo anche smascherato una venditrice di cartoline visto che parlava francese con un accento predominante napoletano…Ovviamente non è necessario che specifichi le sue origini! Noi italiani cerchiamo di camuffarci ovunque insomma…

Dopo qualche ora passata a sognare i nostri futuri da riccastri oziosi abbiam ripreso la macchina e viaggiato tutto il giorno.

La meta per la sosta notturna è stata Arles,una piccola cittadina francese sul Rodano.

Molto simile alla nostra Verona,con una arena romana ben conservata e altri resti romani.

Inutile dire che i vicolini stretti e le piazzette ma sopratutto la passeggiata lungo il Rodano ricordano molto il cartone animato Lady Oscar! Ci siamo divertiti moltissimo nell’entrare (affamati come pochi) in un Mc Donald`s in cui nessuno capiva la parola ” water”…Davvero incredibile…

Pipistrelli a parte abbiam alloggiato in un caldo alberghetto della città…

Il giorno dopo tutti rinfocillati siamo ripartiti…Meta Carcasonne…

Carcasonne è un’altra cittadina francese la cui parte più famosa è tutta racchiusa da mura medioevali…

Sembra davvero il classico castello delle fiabe…Inoltre l’interno delle mura è ricchissimo di vicolini e di negozi caratteristici.All’interno delle mura non mancano la Cattedrale gotica ed il museo delle torture che però non abbiamo visitato…

Dopo poche ora di nuovo in macchina…Meta Andorra…

Abbiam viaggiato tanto quel giorno inerpicandoci su per i pirenei francesi quasi fino a 2000 metri di altitudine…

Andorra sembrava non arrivare mai…Ma ci rincuorava il fatto che almeno, pur essendo uno stato indipendente, era certamente come essere più in Spagna che in Francia…Cioè sempre più vicini alla nostra meta…

Arrivati ad Andorra ville ( la capitale ) ci ha stupito da subitola ricchezza del posto.

Pur essendo costruita praticamente in una vallata, sembrava di essere nelle più moderne city orientali o americane.

Piena di negozi elegantissimi,di ristoranti,giardini e di gente super indaffarata…Pure le vigilesse sembravano indaffaratissime e concentratissime…

Abbiam dormito in un albergo che dava su una piccola piazzetta vicino al centro…

Il terzo giorno si è aperto con l’ennesima partenza ( dopo avere fatto con molta soddisfazione un pieno di gasolio a 25 euro visto che Andorra è esentasse )…Meta…La Spagna Fortunatamente la benzinaia che ci ha fatto il pieno ci ha consigliato di prendere un nuovo tunnel che tagliava un bel pezzo di strada e che conduceva a Barcellona in un paio di ore…

Eccoci quindi seguire le provvidenziali istruzioni della tizia e dirigerci a tutto gas verso la Spagna.

Fortunatamente alla dogana non ci hanno fermato e appena varcato il confine ecco partire in macchina il cd ( già da giorni preparato ) con a tutto volume i Gipsy Kings…

fikissimo…Eravamo già tutti spagnoleggianti…

Barcellona l’abbiam raggiunta in tre orette e là è iniziato il calvario per cercare un albergo…

La città è grandissima e molto caotica ed infatti, dopo vari nostri tentativi di cercarci un albergo da soli girovagando per la città ,il nostro spirito di avventura è svanito e ci siamo diretti ( spinti dalla forza della disperazione ) all’ufficio del turismo…

Dietro la scrivania c’era una signorina davvero gentile…” Hola soy Silvia dell uficio del turismo!” Davvero carina ci ha trovato in fretta un posticino in centro vicino alla Universidad di Barcellona.

Dopo le bufale che avevano tentato di affibbiarci nel pomeriggio ( porcili con lo pseudonimo di camere d’albergo, senza water o in condizioni pietose ),il nostro albergo dotato di aria condizionata in ogni stanza ed ascensore sembrava una reggia…Inoltre eravamo anche praticamente in centro! Dopo una breve doccia eravamo già per le strade della città più spagnoleggianti che mai…

Che dirvi su Barcellona? Posso solo dire che è una città che vive di arte e di libertà…

Di certo non è l’arte che intendiamo noi in Italia…È l’arte di chi suona per strada, di chi dipinge ,di chi canta ma non per soldi..Ma per l’arte fine a se stessa,per volontà di esprimersi…

Poi di notte,in spiaggia si respira la voglia di comunicare…Chitarre, vino un telo per terra..È tutto quello che basta x divertirsi, per esprimersi, per fare conoscenza…

Barcellona di notte è ancora più bella…Non solo nelle vie principali o nella Ramblas ma anche sul porto dove si sono tantissime cartomanti che ti propongono di leggerti i tarocchi…

Inoltre è una città che non dorme davvero mai…Cè sempre qualcuno per le strade o in spiaggia…

Barcellona è insomma un dedalo infinito di luci e colori ed è una città ricca di contaminazioni di razze e civiltà.E poi la Ramblas,il poero,il quartiere gotico…Unica isnomma! La partenza è stata sofferta per tutti…Eravamo ormai troppo spagnoleggianti!! Ormai eravamo in partenza per il ritorno…Avremmo abbandonato la Spagna per ritornare in Francia I Gipsy Kings ci hanno accompagnato di nuovo fino al confine ma avevano un ritmo diverso…Suonavano più mesti…

Ad ogni modo la meta designata fu Sant Tropez…

Ovviamente Barcellona-Sant Tropez sono abbastanza distanti,logico pensare che abbiam guidato tutto il giorno…

L’albergo lo abbiam trovato a Sant Maxime che è un paesino a pochi kilometri da Tropez…

Il posto era carino anche se costoso per il servizio che offriva…

Abbiam passato la sera a Sant Tropez, un luogo che sinceramente non so cosa abbia di tanto fenomenale…

Per carità il mare è bellissimo ma oltre quello e gente che se la tira un sacco non ho visto un gran che!Non vi sono nè locali nè posti in cui andare…Soli vicoli molto stretti e caratteristici! La mattina dopo siamo stati in una spiaggette oviamente pubblica perchè quelle private sono troppo eleganti per la gente come noi che non vive coi dollari nel cuscino…

Dopo questa piccola parentesi balneare (in cui la mia amica Simona entrava ed usciva al mare come faceva Ursula Andress nel film di 007) siamo partiti alla volta dell’Italia…

La nostra settimana all’avventura giungeva alla conclusione…

Una volta varcato il confine ci siamo fernati al primo autogrill…Avevamo voglia di sentirci a casa bevendo un bel caffè è non l’acqua sporca che chiamano caffè all’estero…

Man mano ci avvicinavamo al casello autostradale di Rovato vedevamo sempre di più luoghi famigliari,i paesaggi di sempre insomma…La solita vita prendeva il posto della NOSTRA vita,quella fatta delle nostre emozioni e delle nostre avventure quotidiane Solo allora ho capito che era finita l’avventura vera e propria e che tutto iniziava da capo…

Qualcuno mi disse che la libertà non sta nei luoghi ma nelle nostre menti e nei nostri cuori…Spero vivamente sia così…Spero di sentirmi ancora libero di vivere come mi sono sentito in questa vacanza! Bè gente…Per concludere vorrei dirvi che vale la pena fare un viaggio così una volta nella vita…Non è stancante come sembra anche perchè ci si diverte…Sopratutto quando si fanno le figuracce linguistiche Non mi resta che ringraziare Simona,Luca ed Alessandra…I miei tre compagni di viaggio e dire loro che è stata…La NOSTRA AVVENTURA…Alla faccia di chi diceva che non ce l’avremmo fatta!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche