Ritorno in Egitto, a tutto low cost

Perfetto mix di mare e cultura con la famiglia, organizzato in completa autonomia
Scritto da: pil
ritorno in egitto, a tutto low cost
Partenza il: 24/02/2019
Ritorno il: 03/03/2019
Viaggiatori: 4
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In totale abbiamo speso circa 1100 euro in 4 per una settimana tutto compreso, più o meno così ripartiti:

– Volo Easyjet: 65 Euro (solo bagaglio a mano) a persona

– Pernottamento: 250 Euro in totale

– Cibo, trasporti, ingressi: circa 500 Euro in totale

– Visto: 25 dollari a persona fatto on line

Dopo la bellezza di 15 anni decidiamo di tornare in Egitto, questa volta in compagnia dei nostri bambini di 6 e 10 anni.

Complice la recente aperura della tratta Milano Malpensa-Hurghada effettuata da Easyjet, optiamo per una settimana tra il Mar Rosso e le attrattive di Luxor, il tutto organizzato in modo autonomo.

Si rivelerà un breve viaggio superiore alle aspettative, un perfetto di mix di bellezze naturali (Hurghada ed il Mar Rosso), siti archeologici (Luxor) e cucina locale con un rapporto qualità/prezzo invidiabile.

A seguito della caduta di Mubarak e del periodo di instabilità politica ed economica che ne è seguito, il valore della Lira egiziana è crollato: per chi proviene dall’area euro un viaggio in Egitto si rivela dunque molto conveniente. Attualmente 1 Euro vale circa 20 lire egiziane.

In questo periodo (fine febbraio-primi di marzo) il clima non è particolarmente idoneo alla balneazione vista la presenza abbastanza frequente di vento freddo. Abbiamo comunque fatto il bagno utilizzando una mezza muta comprata in Italia, anche se in loco si possono affittare. In compenso il clima non particolarmente caldo è risultato più idoneo per la visita dei siti archeologici, praticamente off limit nei pomeriggi estivi, viste le altissime temperature.

COME ARRIVARE.

Come detto sfruttiamo la nuova tratta Malpensa-Hurghada con Easyjet. Ottimi operativi con partenza la domenica da Milano alle 7.00 e arrivo in Egitto alle 12.30 locali (+1 ora in Egitto). Ritorno sempre la domenica alle 13.05 da Hurghada con arrivo a Malpensa alle 16.40.

Come ormai faccio spesso, prenotazione del volo appena reso disponibile dalla compagnia: morale della favola 258 euro in totale a/r in 4. Prezzo imbattibile.

COME MUOVERSI.

Non avendo l’appoggio di Tour operator, ci siamo mossi esclusivamente con mezzi locali.

Per gli spostamenti all’interno delle città si possono utilizzare i numerosissimi taxi in circolazione. I prezzi sono generalmente contenuti e comunque bisogna sempre accordarsi prima sul prezzo, circa il 40-50% in meno di quello che viene proposto dall’autista.

Orientativamente per la tratta Aeroporto-Hurghada centro si spendono circa 90-100 LE, pari a circa 5 euro. Per gli spostamenti in città la spesa si attesta su circa 40-50 LE a seconda ovviamente delle distanze percorse.

Anche per coprire comodamente distanze medie (70-80 Km) conviene l’utilizzo del taxi o delle auto di compagnie turistiche: il taxi per un’intera giornata per un’escursione a circa 80 KM da Luxor ci è costato 800 LE, circa 40 Euro.

Vista la presenza di un’ottima rete di pullman, per coprire distanze più lunghe credo che questa sia la soluzione più pratica ed economica: noi abbiamo prenotato direttamente sul sito della compagnia Go-Bus il tragitto Hurghada-Luxor-Hurghada per circa 40 euro in 4. Sono comodi pullman con sedili reclinabili e bagno a bordo.

DOVE SOGGIORNARE.

Non essendo amanti dei villaggi all inclusive con marchiatura a braccialetto, abbiamo preferito soggiornare in appartamenti prenotati tramite Booking.com.

Per quanto riguarda Hurghada abbiamo soggiornato 4 notti al Redcon Panorama, un edificio situato in centro con a disposizione appartamenti varia metrature. Noi abbiamo affittato un enorme pentalocale con 3 capere da letto, 2 bagni, soggiorno con cucina e terrazza vista mare al prezzo di 35 euro a notte. La posizione centrale ci ha permesso di frequentare i locali tipici della città frequentati da locali senza essere relegati in albergoni decentrati per turisti. Pulizia non impeccabile ma in compenso i ragazzi della reception sono stati sempre molto gentili e disponibili. La struttura ha anche una convenzione con una spiaggia privata dall’altra parte della strada (Orange Beach) per la quale è previsto l’accesso gratuito.

A Luxor abbiamo invece soggiornato 3 notti al Luxor Vip Appartaments: situato sulla più tranquilla costa ovest del Nilo (West Bank), tra il fiume e le piantagioni di banane. Dalla terrazza sul tetto si poteva godere di un fantastico panorama con sullo sfondo i campi coltivati e le montagne. Anche in questo caso ampio appartamento con 2 camere da letto, 2 bagni, soggiorno con cucina e ampia terrazza. A disposizione una bella piscina di cui però non abbiamo usufruito. Pulizia in questo caso impeccabile. Prezzo: 89 dollari per 3 notti.

DOVE E COSA MANGIARE.

Abbiamo mangiato in locali con cucina tipica egiziana. Piatti principali a base di carne accompagnati con insalate, riso, pane fatto al momento, fagioli e patate stufate. Cucina comunque non varia e abbastanza ripetitiva. Si magia con cifre molto contenute, circa 5/6 euro a testa.

Colazione non pervenuta, nel senso che la mattina è difficile trovare qualcosa da mangiare che non sia uguale a quello che si mangia per pranzo o cena. Abbiamo solitamente comprato biscotti o similari nei supermercati e poi bevuto te che si trova facilmente (10 LE), tra l’altro molto buono. Nei caffè preparano anche ottimi frullati di frutta fresca (25 LE).

COSA VEDERE.

Domenica 25/02/2019.

Mattinata in volo. Dopo aver preso possesso dell’appartamento, abbiamo passato la mezza giornata nella spiaggia convenzionata con la struttura. Sole ma vento freddo. Primi avvistamenti di pesci tropicali.

Lunedì 26/02/2019.

Bella giornata soleggiata e poco vento. Tramite l’applicazione Get Your Guide abbiamo prenotato l’escursione in barca all’isola di Giftun con annessi 2 stop per fare snorkelling lungo la barriera corallina. Ad un costo di circa 48 euro in 4, pranzo incluso, ci siamo assicurati una bella escursione giornaliera che ci ha permesso di rilassarci sulla fantastica spiaggia sabbiosa di Giftun, a largo della costa di Hurghada, e di fare snorkelling i 2 diversi punti della barriera dove abbiamo avvistato una buona varietà di pesci. Pranzo senza pretese e attrezzatura (maschera, boccagli e pinne) incluse.

L’applicazione è comodissima perchè permette di prenotare le escursioni a prezzi molto contenuti, pagamento con carta di credito e prelievo con il pulmino dal proprio hotel.

Martedì 27/02/2019.

Sempre con lo stesso sistema abbiamo invece prenotato un’escursione per nuotare con i delfini + 2 soste per fare snorkelling.

In questo caso la giornata è stata molto ventosa e il mare abbastanza mosso. Siamo salpati diretti verso il largo alla ricerca dei delfini. Dopo circa un’ora di ricerca (non è scontato trovarli), avvistati un paio ci siamo buttati per nuotare in loro compagnia. Esperienza decisamente emozionante ed imprevedibile, essendo soggetta alla volontà dei cetacei. Snorkelling in due punti con molta varietà di pesci. Anche in questo caso pranzo incluso, circa 60 euro in 4.

Mercoledì 28/02/2019.

Alle 8.00 partenza in pullman dalla stazione Go-bus situata nella zona nord della città, raggiunta con una veloce corsa in taxi (50LE), direzione Luxor.

Il tragitto conduce prima lungo la costa sud del Mar Rosso verso Safaga e poi si vira verso ovest nel deserto fino a raggiungere prima la città di Qena sul Nilo e infine Luxor circa 70 Km a sud. In tutto un viaggio di circa 400 Km per una durata di 5 ore con stop intermedio. Viaggio tutto sommato confortevole anche se rallentato dai numerosissimi posti di blocco della polizia. A Luxor la fermata si trova a pochi passi dal famoso tempio, sulla East Bank, la sponda del Nilo dove sono situati i maggiori hotel e si sviluppa la cittadina. Con un breve percorso a piedi raggiungiamo la fermata del ferry che fa la spola tra le due sponde. Al prezzo di 5LE a persona (i bambini sotto i 6 anni non pagano), nel giro di pochi minuti siamo traghettati sulla West Bank, dove si trova il nostro appartamento. La posizione è stata sicuramente azzeccata: lontana dal caos della sponda est, qui sembra di essere catapultati in un altro mondo. Casupole lungo il Nilo, piantagioni di banane e di canna da zucchero, bambini che giocano con i copertoni delle auto, feluche lungo le sponde del fiume.

Dopo esserci sistemati nell’appartamento, avendo a disposizione ancora mezza giornata, decidiamo di raggiungere alcuni siti archeologici in zona. Con una breve corsa in taxi raggiungiamo i Colossi di Memnone, i resti di due enormi statue in pietra (18 metri di altezza) risalenti a circa 3400 anni fa, raffiguranti il faraone Amenhotep III, realizzati “per fare la guardia” al tempio che un tempo sorgeva alle loro spalle, ora praticamente distrutto. Entrata gratuita.

A pochi km, sempre sulla costa ovest, è invece situato uno dei templi meglio conservati: il tempio di Medinet Habu, ossia il tempio funerario di Ramesse III. Entrata 80 LE gli adulti, la metà i bambini sopra i 6 anni. Ottimamente conservato il Primo pilone, cioè la porta di ingresso al tempio con le raffigurazioni delle vittorie del faraone Ramesse III sui Popoli del mare e la loro condotta in schiavitù. All’interno si susseguono 3 cortili, con colonne a forma di papiro e statue del faraone, di cui il primo, parzialmente coperto, presenta bei bassorilievi colorati. Primo impatto con la grandiosità dell’arte egizia: notevole.

Giovedì 28/02/2019.

Alle 6.00 alzataccia per vedere l’alba dalla tetto/terrazza del nostro appartamento: il sole sorge in corrispondenza del fiume dove già veleggiano alcune feluche; dalla parte opposta le palme e le piantagioni in primo piano e sullo sfondo le montagne che cominciano ad colorarsi della luce rosata del mattino. All’orizzonte si scorgono le numerose mongolfiere che permettono ai turisti di godere di questa meraviglia dall’alto. Bellissimo.

Alle 8.00 in marcia per vedere le principali attrazioni della West Bank, la sponda dove tramonta il sole, la sponda dove sono stati sepolti faraoni, consorti reali e dignitari e dove si trovano quindi le famose Valli dei Re e delle Regine.

Tralascerò le descrizioni storico-artistiche dei siti che meglio si possono leggere su testi idonei. Darò solo qualche indicazione generale per meglio gestire la visita secondo la mia opinione.

Diciamo innanzitutto che le cose da vedere sono moltissime. Avendo due bambini piccoli e il tempo risicato abbiamo quindi scelto le attrazioni più significative e abbordabili. Abbordabili perché i prezzi di alcuni ingressi hanno cifre spropositate: le tombe di Sethi I, nella valle dei Re, e quella di Nefertari, nella valle delle Regine, essendo le tombe con le decorazioni più belle, hanno un prezzo di ingresso di 1000 LE ognuna, senza riduzione per i bambini. Morale della favola, per vedere due tombe, avremmo dovuto spendere circa 300 euro. Improponibile; secondo me un furto ed un’operazione commerciale del Governo egiziano non molto intelligente. Infatti alla fine, fatti due conti, abbiamo rinunciato e ci siamo accontentati delle immagini su internet.

Il costo di queste due tombe è inoltre extra perché il solo ingresso alla valle dei Re costa 200 LE con la possibilità di visitare 3 tombe a scelta. Nel nostro caso, con l’aiuto di una guida trovata in loco (circa 8 euro per oltre un’ora di tour guidato) abbiamo deciso di visitare la tomba di Mereptha (una delle più lunghe e profonde) e la tomba di Ramesse IV (belle decorazioni). A queste abbiamo deciso di aggiungere un’altra tomba con biglietto extra: la tomba di Ramesse VI, con bellissime decorazioni ancora in ottimo stato di conservazione, veramente notevole, anche se non credo all’altezza di quella di Sethi I.

Dall’auto con autista, presa a nolo per tutta la giornata (circa 40 euro) ci siamo anche fatti portare in un dei siti più rappresentativi della valle: il tempio funerario di Haschepsut, anche tristemente famoso per l’attentato terroristico del 1997 dove vennero uccise 87 persone.

Eretto ai piedi di un anfiteatro montagnoso molto scenografico, appare da lontano di aspetto quasi moderno con i tre piani di colonnati a sostegno di altrettante terrazze, a cui si accede salendo per una lunga rampa a gradoni. All’interno dei colonnati si possono ammirare bassorilievi e decorazioni pittoriche in buono stato di conservazione considerando che risalgono a circa 3500 anni fa.

Premesso che le cose da vedere in zona sono moltissime, decidiamo però di dedicare il pomeriggio alla vista di un tempio decisamente più recente di quelli visti finora in quanto risalente al periodo tolemaico-romano, ma proprio per questo in un eccezionale stato di conservazione. Attraversiamo quindi il Nilo e ci dirigiamo verso la città di Qena (circa 70 Km a nord di Luxor, un numero impressionante di posti di blocco, più di due ore di viaggio) nelle cui vicinanze sorge il magnifico tempio di Dendera.

Il tempio sorge appena fuori il caotico abitato di Qena, sulla riva ovest del Nilo, al centro di una vasta area recintata da mura risalenti al periodo romano. Oltre al tempio vero e proprio, sorgono all’interno delle mura altre costruzioni ed edifici risalenti a periodi storici diversi, anche ascrivibili al periodo bizantino.

Diversamente dai templi di Luxor e Karnak, che vedremo l’indomani e i templi già visitati, le coperture dei quali erano solo parziali in quanto spesso crollate, nel caso del tempio di Dendera lo stato di conservazione è eccezionale. La grande sala ipostila che si trova subito dopo la porta di ingresso, è interamente ricoperta da lastre di pietra dipinte sorrette da maestose colonne anch’esse riccamente decorate. Da questa sala ci si insinua nella parte più segreta e sacra del tempio costituita da sale di più modeste dimensioni sempre decorate con fitti bassorilievi. Cosa particolare è che due rampe conducono alla copertura dalla quale si accede ad una stanza posta al piano primo sul soffitto della quale è stato rinvenuto una sorta di zodiaco o calendario rimosso dagli archeologi e ora conservato al Louvre (qui ne rimane solo la copia).

Da una delle sale posta al piano terra si accede, mediante una scala ed un angusto passaggio, ad uno stretto corridoio sotterraneo dove sono custoditi dei bassorilievi con raffigurazioni misteriose (le “Lampade” di Dendera) e che hanno generato una serie di ipotesi, spesso fantasiose, sulla loro natura.

Nonostante non abbia l’importanza storica ed archeologica dei più antichi templi di Luxor e Karnak, Dendera è un sito di indubbio fascino e, complice la scarsa affluenza turistica, permette di godere in modo più esclusivo e rilassato l’impatto con le grandiose opere della civiltà egizia.

Per il ritorno, nonostante l’esistenza di una strada più breve che costeggia la costa ovest del deserto, la polizia non ne permette il transito ai turisti e quindi siamo costretti a rifare la più controllata e trafficata strada sulla costa est fatta all’andata.

Venerdì 1/03/2019.

Oggi in mattinata, attraversiamo il Nilo con un’imbarcazione privata, e raggiungiamo il tempio di Karnak che visitiamo in compagnia di una guida (12 euro per un’ora e mezza di visita) incontrata all’entrata. Sito enorme e dispersivo (il templio ha ben 13 piloni) che sicuramente vale la pena visitare con l’ausilio di una guida che permette di cogliere le particolarità costruttive ei dettagli.

Dopo un paio d’ore raggiungiamo in calesse il tempio di Luxor situato in centro alla città, ma che visitiamo solo dall’esterno vista la stanchezza. I bambini non ne potevano più!

Dopo qualche ora di relax nel cortile, alle 16.30 abbiamo appuntamento con un barcaiolo per il giro in feluca sul Nilo al tramonto (200 LE, circa 10 euro per un giro di un’ora e mezza). Si naviga su una tipica barca a vela verso sud fino a quando il sole sparisce dietro i campi coltivati lungo le sponde del Nilo. Interessante vedere come il barcaiolo governa l’imbarcazione usando esclusivamente la vela senza servirsi di alcun motore, nemmeno per le manovre di attracco.

Cena tipica nubiana consumata in casa di un contadino e della sua famiglia che si è reiventato ristoratore per i turisti, incontrato per caso mentre passeggiavamo lungo le sponde del fiume. Solito pollo con patate e fagioli ma mangiato all’aperto vicino al fuoco (circa 15 euro in 4). Bell l’atmosfera. Nubian House del Sig. Hagag e famiglia. Molto ospitali, si può trovare su Google la posizione esatta.

Sabato 2/03/2019.

È venuto il tempo di lasciare Luxor e il Nilo. Di buon’ora attraversiamo il fiume con una barca privata (il biglietto ha lo stesso costo del traghetto) e raggiungiamo a piedi la fermata del nostro autobus che in circa 4,5 ore ci riporta ad Hurghada.

Ci riappropriamo della stessa camera la Redcon Panorama e poco dopo ci fiondiamo in spiaggia per godere dell’ultimo sole. Domani in mattinata si rientra a Malpensa.

TIRANDO LE SOMME

Una settimana di un connubio perfetto tra sole, mare e siti archeologici. Il clima non è stato l’ideale per fare vita da spiaggia ma in compenso a Luxor le temperature erano ottimali per le visite ai siti archeologici.

Consiglio di stare alla larga dai grandi alberghi disseminati lunga la costa e di immergersi nella vita locale egiziana.

Pochi turisti, soprattutto pochi italiani. Prezzi irrisori. Un gran bel viaggetto.



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