Ritorno alle origini: da Rovigo a Ravenna
Sabato 18/09: Arriviamo al Lido di Volano nel primo pomeriggio. L’appartamento è grazioso, in ottime condizioni e fornito praticamente di tutto, c’è la lavatrice, ma non la televisione. Nel paesino c’è solo un piccolo market, un bar, un ristorante e un giornalaio-tabaccaio e forse questo ne fa il lido più tranquillo tra i ferraresi. Il mare è diviso dalla zona abitata da una pineta, attraversabile comodamente sia verticalmente che orizzontalmente con delle stradine create tra gli alberi, a cui non hanno accesso le auto. E’ bassa stagione quindi la spiaggia è tutta nostra!
Domenica 19/09: Navigando in internet, mio padre aveva scovato e prenotato la “Pedalata dei sapori”, visita guidata in bicicletta per alcuni dei luoghi più suggestivi del Parco del delta del Po, dalla sacca degli Scardovari alla Foce del Po di Gnocca, con 5 tappe gastronomiche: aperitivo, antipasto, primo, secondo e dolce. Raggiungiamo il Centro di Educazione Naturalistica Oasi di Ca’ Mello vicino a Porto Tolle, dove versiamo a testa 30 euro per la gita e le tappe e 5 euro per il noleggio bici. E’ una giornata di splendido sole, tra i partecipanti famiglie con bambini, coppie e gruppi di giovani. La prima tappa aperitivo è al Centro Ittico Sperimentale Bonello di Veneto Agricoltura, dove ci mostrano la coltivazione delle vongole; prima della tappa seguente attraversiamo l’Isola della Donzella, paradiso per il birdwatching e ci vengono mostrati in rovina alcuni depositi di riso a testimonianza che prima che il Po rompesse gli argini e allagasse la zona, quelli erano campi coltivati; la seconda e terza tappa sono all’Osteria Arcadi (www.osteria-arcadia.com), dove mangiamo diversi antipasti a base di pesce e crostacei e un primo di pasta con sugo di pesce. Proseguiamo la visita lungo canali e vasche (che in questa zona si chiamano sacche) dove ci sono capannoni di pescatori. Passiamo poi da Ivica di Porto Tolle e da Cassella di Porto Tolle, arriviamo in una pineta, dove all’interno di un tendone hanno organizzato la cucina per il secondo a base di fritto misto. I dolci li troveremo invece accompagnati da un frizzantino al ritorno all’Oasi di Ca’ Mello. Per tornare a Volano, la nostra guida ci spiega che è più veloce prendere i ponti di barche, il primo ponte di barche sul Po di Goro (attraversata in auto a 1,30 euro) e il secondo ponte di barche sul Po di Gnocca (che secondo la leggenda deve il suo nome ad una splendida fanciulla, attraversata a 1,50 euro) e in effetti arriviamo molto prima, attraversando paesaggi tipici di questa zona tra mare e palude, divisi dai vari bracci del Po. Siamo nuovamente nella provincia di Ferrara e dato che non è tardi, decidiamo di fermarci a Pomposa per la visita dell’abbazia. Alto svetta il campanile del 1063, accanto la chiesa di Santa Maria con affreschi del XIV sec. Splendidamente conservati. Bellissimi… forse anche perché le foto le abbiamo scattate con le prime luci del tramonto, che rendevano d’oro gli edifici.
Lunedì 20/09: Una bella dormita e poi una giornata di mare. Il sole non brucia più, ma l’acqua è ancora di una piacevole temperatura. Ne approfittiamo per perlustrare il lido e così con una bella passeggiata arriviamo fino al molo, dove dei pescatori sono attrezzatissimi con particolari reti quadrate e trama fitta, con cui pescano piccoli pesci ributtando in mare i numerosi granchi che rimangono impigliati. Percorriamo tutta la pineta e, tornando verso l’appartamento, fantastichiamo di come sotto il sole d’agosto qui ci debba sempre essere una bella frescura. La serata la passiamo al Lido degli Estensi, dove il viale centrale è un po’ spento e vuoto, ma che deve essere pieno di vita in alta stagione.
Martedì 21/09: Oggi la dedichiamo alla visita di Comacchio, bellissima cittadina costruita su canali come Venezia o Chioggia, nel mezzo di quelle valli famose per la pesca dell’anguilla e per le zanzare! Tra le costruzioni da ammirare: Trepponti, un ponte del 1634 molto elaborato, che serve ad attraversare tre canali allo stesso tempo, nella parte superiore delle lastre ricordano come scrittori del calibro del Tasso ne avessero parlato nelle proprie opere; il Loggiato dei Cappuccini, un portico con 142 archi del XVII sec. Bellissimi sono anche i colori delle case lungo l’intreccio di canali e lungo quest’ultimi i numerosi ristorantini, che propongono le specialità locali: che profumino!
Mercoledì 22/09: Giornata di mare al lido di Volano e passeggiata fino al molo dei pescatori. Il pomeriggio è un po’ più fresco così ne approfittiamo per andare a fare la spesa al Bennet di Comacchio, dove c’è anche un’area Wi-Fi dove possiamo accedere con il portatile alla nostra posta e a internet. La serata la passeremo al Lido delle Nazioni tra una passeggiata e una partita Inter-Bari, andiamo via soddisfatti e non solo del risultato (4-0)!
Giovedì 23/09: Ci svegliamo abbastanza presto per poter essere all’apertura (ore 8.30) a Ravenna al Mausoleo di Teodorico (3 euro), costruito con blocchi calcarei, all’interno ospita una vasca in porfido che doveva aver ospitato le spoglie del re. Percorrendo via delle Industrie e poi via Rocca Brancaleone, raggiungiamo la Rocca di Brancaleone del XV sec. Dove all’interno ci sono resti di torrioni e portali; parcheggiamo in P.za Mameli e proseguiamo a piedi verso la Chiesa di San Giovanni Evangelista con portale gotico; quindi prendendo la via Roma arriviamo a S. Apollinare Nuovo: qui compriamo il biglietto unico a 8,50 euro (lo indicherò con BU, www.ravennamosaici.it) che dà diritto ad entrare in diversi siti diocesani; all’esterno svetta l’imponente campanile cilindrico e all’interno si trovano meravigliosi mosaici, come ad esempio quello della Madonna col bambino fra angeli, esaltati dalla luce che entra dalle numerose finestre. Raggiungiamo via Dante Alighieri dove si trova il tempietto che è la Tomba di Dante, entrando riecheggia nella memoria un passo della Commedia: “lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Poco lontana, la romanica basilica di San Francesco; raggiungiamo il Duomo, un edificio barocco sul cui lato sorge il Battistero Neoniano (BU), che prende il nome dal vescovo Neone, sotto cui venne completato e dove tra i mosaici spicca Gesù nel Giordano, rappresentato da un vecchio; annesso anche il Museo Arcivescovile (BU), dove su tutti gli oggetti custoditi sicuramente spicca la cattedrale di Massimiliano, una poltroncina fatta di avorio intarsiato del VI sec.; prendendo via d’Azeglio e poi via Barbiani, arriviamo alla Basilica di San Vitale (BU), iniziata nel VI sec. A pianta ottagonale, che offre alla vista marmi, ma soprattutto bellissimi mosaici, che però non risaltano come potrebbero nella penombra; sul retro della basilica, il Mausoleo di Galla Placìdia (BU), dove in ambiente controllato per non danneggiare, si possono ammirare mosaici del V sec.; prendiamo via San Vitale, Via Ponte Marino e infine arriviamo con via P. Costa nei pressi della chiesa di Santo Spirito, dove si trova l’ottagonale Battistero degli Ariani, la cui cupola del VI sec. È decorata da mosaici, ancora una volta splendidi; prendendo via Farini raggiungiamo l’auto in p.za Mameli e fuori città, a soli 5 km, raggiungiamo S. Apollinare in Classe (3 euro) anche qui a farla da padroni sono i meravigliosi mosaici. Giudizio? Una città imperdibile. Abbiamo finito prima del previsto la visita della città, ma non abbiamo voglia di tornare a Volano e così, andiamo a Santarcangelo di Romagna, dove nella parte alta costituita dalla Rocca dei Malatesta, svetta la Torre Civica. La cittadina è cinta da mura, accanto alle quali c’è uno sferisterio e dove si aprono porte medioevali, come Porta Cervese. Nella parte bassa, oltre alle numerose grotte visitabili, si apre P.za Garganelli con il suo arco dedicato a papa Clemente XIV.
Venerdì 24/09: La tranquillità del lido concilia il sonno, così ne approfitto per lunghe dormite prima di un sano relax tra spiaggia e mare. Eh! Sì, dura la vita! Ormai è diventata un’abitudine la passeggiata verso il molo sia tornando dalla spiaggia che dopo cena, ma oggi non possiamo proprio, ci aspetta una ricca cena e per niente cara a base di pennette alle canocchie servite in un pagliaccio di legno e fritto misto con patate adagiato in una barchettona di carta al Ristorante Esperia da Ivan, Via Anita Garibaldi, 3 a Porto Garibaldi, in riva al mare: è un peccato che le serate inizino ad essere già fresche!
Sabato 25/09: Consegnamo le chiavi alle 9.00 e ci mettiamo in viaggio alla volta di Milano, dopo aver ripercorso in una settimana le mie origini: da una bisnonna di Porto Tolle a un bisnonno di Santarcangelo di Romagna.