Ritorno alla Maldive
Se amate il mare con la M maiuscola, dove gli occhi si riempiono di un’azzurrità infinita e si socchiudono per il bianco borotalco delle spiagge, questo è un luogo che almeno una volta nella vita dovete vedere e, sicuramente, una volta sola non vi basterà…
A gennaio cerchiamo un volo ad un prezzo decente per una partenza compresa fra metà marzo e metà aprile; l’impresa risulta un po’ faticosa, per via del giochetto che oggigiorno utilizzano le compagnie aeree di monitorare gli ingressi nel loro sito di prenotazioni, cambiando le tariffe (al rialzo!) nel giro di un’ora…
Riusciamo ad accaparrarci un ottimo prezzo con Emirates (esattamente 695 euro) anche se ci costringe ad un bello stop a Dubai in andata di circa 7 ore (che si compenseranno comunque con il ritorno dove abbiamo quasi dovuto correre per arrivare al transfer!); la prossima volta, controllerò per tempo la Suisse (almeno 6 mesi prima), visto che compagni di soggiorno sono riusciti a comprare il volo a 500 euro con orari migliori dei nostri.
Claudia (www.maldivealternative.com) mi aveva già dato al volo la disponibilità dell’ultima camera, pertanto le mando per mail i biglietti e la copia di un bonifico con una piccola caparra, garantendomi l’ultima stanza a casa Kurumbà, ultima arrivata in ordine di tempo delle tre case dell’agenzia. L’isola è piccola ed ha circa 400 abitanti; nel corso degli anni alcune case sono state ristrutturate e sono nate alcune guest house; questa, a gestione italiana, un’altra struttura a gestione svizzera ed un recentissimo diving di una coppia mista che ha appena inaugurato altre tre belle camere ed offre pacchetti immersioni.
Per percorrere il giro dell’isola non ci si mette più di 10 minuti a piedi; l’unico lembo di spiaggia esistente (utilizzabile dai turisti con il costume da bagno) è vicino all’inceneritore dei rifiuti……non è bellissimo, ma in realtà viene utilizzata solo per un paio d’ore la domenica in cui si arriva perché per il resto dei giorni si andrà con la barca sulle isole deserte.
Sull’isola è presente qualche piccolo negozietto che vende un po’ di tutto (il più fornito è quello al porto), una scuola, una moschea, il centro ricreazione ed un paio di ristorantini.
Per le telefonate, consiglio di chiedere in prestito la sim card maldiviana ad Idriss (il ragazzo che vi accompagnerà in tutta la vacanza) che vi fornirà anche le ricariche (a pagamento): con pochi dollari si potrà chiamare e mandare messaggi con l’Italia (per darvi un termine di paragone con 11 $ di ricarica ho chiamato e massaggiato più volte tutti i giorni).
Tornando alle sistemazioni, l’agenzia ha tre case, tutte ugualmente spaziose e comode: casa due palme, una bella casa adatta a famiglie con ampia sala cucina, due camere ed un bagno, la vicina casa kurumbà, con tre camere ognuna con servizi privati, salotto, piccola cucina, patio in legno e piccolo giardino con doccia esterna (comodissima per sciacquare l’attrezzatura da snork) ed infine casa bambukeo, una piccola casa con due camere con servizi privati, un piccolo salotto ed un giardino chiuso con alberi e sdraio. Nella nostra settimana, a parte io e la mia amica Anna, il resto del gruppo era formata da coppie davvero molto simpatiche: il fatto di condividere la barca e la lunga tavolata di pasti e cene, crea subito quell’affiatamento che pare essere amici da sempre e che, purtroppo, ti fa volare la settimana.
Per il dettaglio delle giornate con le escursioni alle isole vi lascio la pagina del mio racconto precedente perché è variato poco o nulla: abbiamo rinunciato ad una serata di pesca per la visita di un’isola più lontana che abbiamo fatto con il motoscafo (il dhoni sarebbe troppo lento). Questo il racconto: http://turistipercaso.it/maldive/61665/a-casa-dei-maldiviani.html
Per quanto riguarda il clima, sappiate che (purtroppo!) è cambiato anche qui: a parità di settimana, questa volta abbiamo preso due acquazzoni (circa 1 ora) e qualche nuvoletta in più…….niente di che, però i maldiviani dicono che la stagione dei monsoni si stà spostando anche da loro ed il meteo con la stagionalità non è più così ben definito.
La cena a buffet è servita alternativamente nei due ristoranti dell’isola: un primo di pasta, il riso, pesce, pollo e verdure danno la possibilità a tutti di trovare qualcosa di proprio gusto; la giornata termina nel locale di ritrovo degli isolani sulla piazza dove si può fare qualche gioco o qualche chiacchiera.
Questo tipo di vacanza è la MIA vacanza e la preferisco mille volte ai villaggi delle altre isole…..ma è un modo di vivere la vacanza assolutamente personale (ma la mia amica che ha condiviso la camera con me è pienamente d’accordo e vuole che riorganizzi in tutto anche l’anno prossimo!)
Au revoir Maldive… anche tre volte non bastano mai…