Ritorno a Sharm el Sheikh
La bellezza che emoziona
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Appena tornato dal mar Rosso la sensazione è quella che proverebbe un beduino al Polo Nord. E’ risaputo che l’Egitto goda per 365 giorni all’anno di sole e caldo, non esistono stagioni delle piogge, l’inverno è mite, in mare la temperatura dell’acqua è godibile tutto l’anno e a parte i 50 gradi di Luglio e Agosto è una terra per tutti a poche ore dall’Italia. La spesa per un pacchetto vacanze è abbordabile e queste sono le premesse per un ottimo soggiorno. Il mar rosso ha la seconda barriera corallina al mondo per estensione, varieta’ e bellezza dopo il piu’ famoso reef australiano. In alcuni tratti come Sharm el Loly a Marsa Alam, Ras Mohamed e Tiran a Sharm el Sheikh i colori della sabbia,dei fondali e delle lagune danno la sensazioni di trovarsi nelle piu’ ambite localita’ caraibiche, polinesiane o maldiviane. Il panorama privo di vegetazione e dai colori rossastri delle montagne offre sensazioni struggenti: il deserto si tuffa nel mare creando un contrasto cromatico di assoluta bellezza. Ma in questa vacanza l’obbiettivo era tornare alla piu’ “mondana” Sharm el Sheikh. Sfatiamo il mito scomodo della “Rimini d’Egitto”: Sharm, pur essendo molto turistica non è mai caotica. Il suo territorio regala pace e tranquillita’ o nottate sfrenate senza mai contrastarsi. Insomma c’è di tutto per tutti. Il mio soggiorno all’Eden village di Sharm inizia Domenica 26 settembre. Il villaggio è molto carino e pulito, non caotico e c’è posto per tutti sempre. La cucina è guidata da un cuoco italiano che non fa’ rimpiangere casa anche ai piu’ difficili e nostalgici. Dopo un paio di giorni di assoluto relax tra spiaggia, barriera corallina e ristorante ho ripreso l’attivita’ di turista “leggermente piu’ avventuroso”. Ho virgolettato la frase perchè io, purtroppo, è poco che viaggio e ogni iniziativa mi sembra un’avventura. Ma cio’ fa’ si che tutto mi emozioni e anche Sharm el Sheikh, nella sua banalita’ secondo alcuni, mi regala sempre vacanze indimenticabili. Partiamo per il parco protetto di Ras Mohamed di prima mattina. Per arrivare al parco percorriamo una quarantina di chilometri in mezzo a panorami rossastri: sembra di essere in pieno deserto. Arrivati al parco il panorama cambia colore: è il dorato della sabbia a vincere sul rosso granito delle montagne, un dorato che si affaccia su un mare incantevole dalle mille sfumature di blu e verde. Il programma prevede due tappe di snorkeling guidato, sosta al lago magico, canale delle mangrovie. Poi si arriva alla spiaggia rossa un luogo veramente bellissimo dove mangiamo cibo cucinato sul posto da un gruppo di beduini. Tutto ottimo ma il piatto forte arriva con lo snorkeling da questa spiaggia: fantastico. La barriera corallina è intatta e vivissima in tutte le sue forme viventi. Ora tappa all’osservatorio di Ras Mohamed da dove, dopo una breve camminata si osserva tutto il golfo di Sharm el Sheikh: il sole sta’ calando e l’atmosfera è magica! Qualche altro giorno di relax in mezzo a shopping nella vivissima Naama Bay, serate all’Hard Rock Cafè o in qualche altro locale, ricerca ossessiva del mezzo di trasporto piu’ conveniente ma sopratutto mare e sfruttamento della formula all inclusive. Ma si riparte: destinazione isola di Tiran. Quest’isola di fronte a Sharm è disabitata c’è solo di stazza un gruppo di militari Onu che fanno la guardia al nulla in seguito agli accordi di Camp David dopo l’occupazione israeliana. Si parte da uno dei porti di Sharm a bordo di confortevoli e grandi barche, massimo 30 persone e tutto organizzato. Quest’ anno faccio il battesimo del mare con un’immersione guidata a 12 mt esperienza che consiglio a tutti, semplice ma fantastica specialmente per chi come me ama il mare e vive in una citta’ come Torino. Ti spiegano di respirare normalmente ma l’emozione è cosi’ forte che il normale diventa difficile. Ma a parte gli scherzi tutto fila benissimo e ricevo pure i complimenti della mia istruttrice. Rotta verso Tiran con snorkelate sui vari reef che si trovano nel bel mezzo dello stretto: uno diverso dall’altro, colori e suggestioni comprese. Arrivati all’isola ci spiegano che, per questioni militari non si puo’ sbarcare, e quindi ci godiamo il pranzo, a base di cucina egiziana con gli immancabili spaghetti al pomodoro, a bordo ancorati in un’enorme laguna chiusa dalla barriera e qui’ ringraziamo Dio per avere creato un posto simile, un posto che ti lascia senza fiato dove le fotografie fatte sembrano frutto di un foto ritocco. Nei giorni successivi abbiamo visitato Dahab, splendida cittadina ad un’ora da Sharm passando, a bordo di fuoristrada, in mezzo al deserto percorrendo vallate sempre diverse e bellissime. Snorkeling alle trhee pools e poi mercatini ovunque, contrattazzioni frenetiche e qualche piccolo acquisto, classica cammellata in riva ad un mare stupendo, e poi ottimo cibo e the sotto la tipica tenda beduina. Di questa vacanza portero’ nel cuore i colori, i profumi, il relax e l’emozioni ma sopratutto portero’ impresso nella mente un mare che avevo solo sognato nelle mie notti piu’ magiche.