Ritorno a Phuket dopo lo tsunami
la Thai è sempre la Thai
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Anche se il mondo è grande e, proprio per questo motivo, torno in un posto per la seconda volta malvolentieri (temo i cambiamenti e i raffronti in negativo, soprattutto dopo oltre 10 anni dalla prima visita!), questa volta ho fatto un’eccezione e, dopo Krabi dell’anno scorso, quest’anno abbiamo deciso di rivedere Phuket (ormai è la quarta volta in Thai, la prossima mi aspetto il tappeto rosso direttamente all’aeroporto). Dovete sapere infatti che l’isola (Phuket è collegata alla terraferma da un ponte) è davvero parecchio grande e, per girarla tutta (escursioni comprese), dovete calcolare almeno 15 gg; ecco il motivo della scelta di tornare………nel 1999 in una settimana non avevamo visto tutto e ci erano rimaste zone da visitare e, soprattutto, le mitiche isole SIMILAN. Prima di raccontarvi le mie dritte utili per organizzarvi al meglio, permettetemi un paio di considerazioni fra “ieri” e “oggi” che, non vi serviranno per la vacanza, ma vi potranno far capire quanto la realtà attuale sia diversa da quella di ieri. La prima considerazione è questa: l’isola non è più quella di una volta (è la pura verità!); questo non vuol dire che non merita un viaggio, ma, semplicemente, che è profondamente cambiata, a partire dalla gente (hanno perso un po’ della loro spontanea solidarietà ad uso e consumo del denaro) e, a seguire, dalle spiagge (allora incontaminate, a parte Patong, ora con due file di ombrelloni, lettini e sdraio ed orrendi grattacieli che svettano dal mare). Forse un po’ è colpa dello tsunami (hanno ricostruito tutto e di più in soli tre mesi), ma sono convinta che gran parte della colpa sia del cosiddetto “SVILUPPO TURISTICO” che porta soldi e benessere alla popolazione, ma anche sviluppi urbani ed edilizi a volte parecchio discutibili. Purtroppo faccio parte di quella schiera di persone (sono convinta di non essere l’unica!) pronta a sacrificare agi e lussi per un turismo più incontaminato e meno artificiale: ma questa è solo la mia opinione che, a quanto pare, non è condivisa dalla maggior parte dei vacanzieri. Da un certo punto di vista quindi, sono rimasta delusa della nuova Phuket , ma per fortuna sono riuscita a scoprire angoli ancora belli che mi hanno fatto dimenticare il rifiuto dell’hotel 5 stelle che ha occupato tutta la PANSEE BEACH e non permette più l’accesso al mare dalla sua scalinata (nel 1999 ero passata tranquillamente, ora non più e la spiaggia non è raggiungibile dalle rocce perché ci ho provato!) e la litigata con un tizio antipatico e scorbutico che mi ha preso a male parole solo perché volevo fotografare la piccola spiaggetta di NOY ( la ricordavo come una meraviglia: piccola perla raggiungibile con mezz’ora di cammino nella foresta) e lui non mi ha fatto passare perché, per via del mare mosso, non mi sono voluta fermare e pagare ombrellone e lettini e si sentiva il padrone assoluto in quanto ha costruito la strada di accesso (praticamente non mi ha permesso nemmeno una fotografia!). Detto questo per dovere di cronaca, siamo comunque riusciti a fare 700 km.in motorino in 9 gg e a visitare dei posti davvero belli; naturalmente questa volta non abbiamo ripetuto le escursioni di allora, ma siamo andati alla scoperta dell’isola. Vi consiglio di tenere come base Kata o, ancora meglio, la più tranquilla Karon (Patong è diventata insostenibile, se non per una passeggiata serale o per vacanzieri stanziali a caccia di locali notturni); noi abbiamo alloggiato alla SS BAAN KARON per 34 euro al giorno colazione compresa (che in verità abbiamo fatto solo due volte perché piuttosto scarsa e lontana dalla “vera colazione all’italiana con torte fatte in casa” promessa sul sito). Per la colazione a Kata ci sono tre locali che consiglio: STARBUCKS COFEE’ in centro, il BLACK CANION COFEE e un altro a 10 metri da quest’ultimo (sull’altro marciapiede della strada) con insegne italiane,in zona Kata beach. La camera è davvero ampia e pulita con un ottimo impianto di aria condizionata (silenziosissimo e ubicato lontano dal letto), cassaforte, balcone con fili per stendere tavolo e sedie, frigo e televisore schermo piatto; a disposizione degli ospiti due pc con collegamento ad internet gratuito. Abbiamo noleggiato lo scooter alla nostra guest house: 200 cc per 250 bath al giorno (circa 5 euro) nuovo ed affidabile (serve ASSOLUTAMENTE: per muoversi in autonomia e per evitare i tuc tuc non propriamente economici : per la tratta PATONG-KARON chiedono 400 bath solo andata). Come vi dicevo, se è la prima volta che venite, le escursioni organizzate sono davvero molte e tutte agli stessi prezzi; diciamo che quelle imperdibili sono poche (purtroppo queste escursioni hanno il grosso difetto di essere tutte molto affollate!). Vi consiglio quella denominata 5 ISOLE ( dove vi portano a MAYA BEACH, a PEE PEE e a BAMBOO, davvero belle) a patto che cerchiate chi la organizza lasciando MAYA BAY al pomeriggio (basta leggere bene il depliant dell’escursione), altrimenti sulla povera spiaggia di Maya non finirete più di contare barche……… e quella a PANG NA per vedere la James Bond Island (però non pensiate di essere soli!). L’ultima escursioneorganizzata che voi posso consigliare è quella alle SIMILAN: 80 euro a testa per una giornata davvero “intensa” (partenza alle 6 del mattino) per vedere queste bellissime isole; lo snork l’ho trovato comunque alquanto deludente, bellissimo il mare soprattutto sulla prima isola in cui ci si ferma (la n.8, davvero caraibico); naturalmente il solito rovescio della medaglia……….sbarco di 5 motoscafi pieni (compresi russi maleducati)! Se volete godervi le isole fermatevi a dormire (noi non lo abbiamo fatto per via delle zanzare): con 140 euro a testa dormirete in tenda e con poco di più (mi sembra di ricordare 160 euro a testa) potrete scegliere di dormire in barca. Poi le agenzie propongono una serie di visite a innumerevoli altre isole che però, sinceramente, vi sconsiglio perché si possono fare tutte in autonomia, con un po’ di spirito di avventura (ma si guadagna di certo in termini di ressa!). La spiaggia più bella di Phuket è senz’altro la FREEDOM BEACH, raggiungibile dalla spiaggia di Patong contattando una long tail (trovate le barchette in fondo alla spiaggia, guardando il mare a sinistra) ; con 1200 bath ed una ventina di minuti arriverete in questa meraviglia (andateci alla mattina prestino: è stupenda!). Karon e Kata sono le solite spiagge attrezzate, molto carina KATA NOI, un po’ più piccola e con un mare davvero trasparente; sempre parlando di spiagge attrezzate, molto bella quella a sud, la NAY HARN dove sul fondo si apre una laguna (il mare che entra nell’entroterra) adattissima ai bimbi e con foto spettacolare dal belvedere, raggiungibile con la strada che sale alla pala eolica. Sempre partendo dalla NAY HARN potete raggiungere la piccola spiaggetta di AO SANE, entrando con lo scooter (non vi diranno nulla!) nel ROYAL PHUKET YACH CLUB (lo vedete in fondo alla spiaggia, guardando il mare a destra), costeggiando la strada costiera per circa 1 km, quella che passa sotto un piccolo tunnel (cucine del ristorante); qui è bello lo snork. Fra le spiagge a nord (anche qui tute un po’ uguali, tipo KAMALA o SURIN) vi segnalo invece la bella laguna denominata LAYAN; non è facilissima da raggiungere, dovete seguire le indicazione per i grandi hotel (tipo il SURIN o il BANGTAO RESORT), costeggiare il campo da golf (se ci arrivavate da sud ve lo trovate a destra), tenere sempre la sinistra fino a quando non incontrate i LAYAN GARDENS (bellissimo condominio di appartamenti lussuosi con davanti un piccolo lago) e, a questo punto, prendere la prima strada asfaltata sulla sinistra (senza indicazioni, dopo circa 2 km))….vi accorgerete di essere sulla strada giusta perché alla vostra sinistra troverete un fiume, che altro non è che il mare che entra nell’entroterra………. Qui non troverete NESSUNO, se non una laguna con la spiaggia di un bianco accecante e l’acqua alta 20 cm: davvero stupendo! Altra spiaggia davvero carina la BANANA BEACH, posta prima della NAI THON BEACH (carina, ma come al solito attrezzata con ombrelloni); sempre salendo verso nord, dovete seguire le indicazioni per l’HOTEL TRISARA e, una volta passato, quando vedete dei motorini parcheggiati sulla sinistra fermatevi e guardate giù: siete al sentiero che vi porta in spiaggia! Le spiagge vicino all’aeroporto sono molto isolate e selvagge, ma niente di più…… Con queste dritte, avrete bene o male visto tutto il meglio di Phuket, in quanto la costa est dell’isola è acquitrinosa e non degna di particolare nota; questo non vuol dire che no vi porterò comunque (se continuate a leggere!). Volete visitare le isole Hong (stupende, dai colori verde smeraldo) con il fai da te? Benissimo, allora con il vostro motorino seguite la strada principale tenendo come direzione aeroporto e quando in mezzo allo spartitraffico vedete la statua di due persone (devono essere dei martiri, tenete conto che se partite da Karon vi ci vuole una bella oretta!), girate a destra passando le cascate e il centro di raccolta dei gibboni; quando arrivate (calcolate 10 km circa) alla moschea, prendete la stradina sulla destra che vi porta al piccolo porticciolo di BANG RONG. Qui la barca parte ad ogni mezz’ora (tipo 9,30-10,30 ecc) e torna a ogni ora (tipo 13-14-15) per l’isola di KO YAO (potete tranquillamente portare a seguito il motorino, ma noleggiarlo sul posto vi costerà comunque la stessa cifra del trasporto); una volta arrivati percorrete l’unica strada dell’isola (davvero molto bella, paragonabile ad una Phuket di 20 anni fa) ed arrivate sulla spiaggia principale dell’isola (non aspettatevi granchè). Arrivati qui e lasciato il motorino, contattate il barcaiolo che vi porterà (con i soliti 1500 bath) con la long tail a fare un giro di 4 ore su parecchi isolotti di Hong, fra i quali la splendida laguna (di una bellezza mozzafiato), Paradise Island ecc.; con un po’ di fatica sarete ricompensati dall’assoluta pace delle rocce che emergono dal mare, ben lontani dagli orari mattinieri affollatissimi delle escursioni (in laguna di Hong eravamo soli!). Ricordatevi che fra percorso in motorino e percorso in barca ci vorranno un bel paio d’ore per andare ed altrettante per tornare. Tornando verso sud, consiglio di lasciare il motorino a Raway e prendere la solita barchetta per BON ISLAND e CORAL ISLAND (noi abbiamo preferito farlo in due mezze giornate, ma nulla vi vieta di fare un giro unico); quando sbarcate a Bon, tenete la sinistra guadando un po’, e un po’ passando sugli scogli, per raggiungere la spiaggetta dove abitano gli zingari di mare……ho fatto lo snork più bello di tutta la vacanza! A Coral ci siamo fermati alla piccola spiaggia denominata BANANA BEACH, meno affollata della spiaggia grande presa d’assalto dalle escursioni; al ritorno non dimenticate di fermarvi a pranzo (o a cena) proprio lì al porto della Raway, dagli zingari di mare. Infatti c’è un piccolo ristorantino senza pretese che vi manda a scegliere il pesce alla bancarella del pesce lì di fronte e ve lo griglia all’istante (freschissimo, gamberoni ed aragoste comprese) a pochi euro; non disdegnate le belle conchiglie e le perle coltivate delle bancarelle. Per quanto riguarda il clima, quest’anno a differenza dello scorso, è stato decisamente meno umido e abbastanza ventilato (si stava benissimo!); tenete conto che il mare non sarà sempre una tavola…….nei giorni più caldi, mare piatto con bellissimi colori, nei giorni ventosi, cielo terso ma mare un po’mosso. Per il cibo, non si muore certo di fame a Phuket e potete scegliere fra innumerevoli ristoranti di ogni tipo (anche MC DONALD E HARD ROCK CAFE’); fra i miei preferiti segnalo senz’altro il BAMBOO KITCHEN a Karon (una raffinata cucina thai o di pesce) e il mitico LA CAPANNINA a Kata, dove si radunano tutti gli italiani che hanno voglia di pasta e di pizza. Per lo shopping, infine, se volete qualcosa di carino un po’ diverso dai soliti tarocchi di Patong, visitate i negozi del centro commerciale Carrefour di Patong stessa o dell’outlet di Phuket town. Spero di esservi stata utile e scrivetemi per domande specifiche. Buona Thai a tutti!
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