Ritorno a Parigi
Sono arrivata sabato sera e dopo aver lasciato i bagagli nel suo accogliente appartamentino, ci siamo dirette verso il quartiere “Le Marais” che si trova sulla riva destra della Senna. Era la vecchia zona ebraica, ora un quartiere molto animato, soprattutto il sabato sera con diversi locali di tendenza. Abbiamo cenato da “Chez Janou”, www.Chezjanou.Com, un piccolo localino la cui cucina funziona fino a tardi ed è conosciuto per i suoi 80 e più tipi di pastisse. Consigliato anche perché ha buoni prezzi (2 piatti di cozze alla provenzale, 4 pastisse e l’eau en caraffe per meno di €35,00).
La domenica ci siamo svegliate tardi e un po’ tristi per aver appreso che il Centre Pompidu sarebbe rimasto chiuso a causa di uno sciopero. Dopo una perfetta colazione parigina siamo andate a visitare la Fondazione Cartier-Bresson, che si trova vicino alla torre di Montparnasse. In questo periodo ospita una mostra temporanea sui graffiti ma non c’è alcuna esposizione permanete sulle foto del grande artista…Peccato! I graffiti però sono molto belli ed è da apprezzare come si è voluto ricostruire la storia sociale dei nostri anni attraverso questa forma d’arte. A pranzo ci siamo fermate in un bistrot poco più avanti, “Les Fondus de la Raclette”, www.Aux-fondus.Com, dove abbiamo potuto consumare un pasto leggero e sano più o meno con €7,00 a testa. Il posto si nota perché è un chalet in legno che occupa parte del marciapiede e come suggerisce il nome, sicuramente da provare lì è la fonduta, anche perché i tavoli sono di un materiale conducente (tipo di pietra) e in ogni tavolo c’è incastonato un fornelletto elettrico per mantenere il cibo caldo. Carinissimo.
Nel pomeriggio ci siamo recate nel giardino del museo di Rodin, dove con la modica somma di €1,00 abbiamo passeggiato tra le meravigliose opere dello scultore (es. Il Pensatore, la Porta dell’inferno e Balzac) illuminate dal sole che tramontando si rifletteva sulla cupola dorata de Les Invalides. Bello e rilassante…Anche troppo e così per finire in bellezza il pomeriggio ci siamo buttate nel caos frenetico dei mercatini di Natale delle Champs Elisèe, con spiedini di frutta ricoperte di cioccolato e vino caldo. Stanche dalla lunga giornata siamo tornate per cena a le Marais ma questa volta in una creperia vicino alla metro “La cidrerie du Marais” 4, rue de Sevigne. Il ragazzo che la gestisce è gentilissimo e le crepes, dolci o salate, fantastiche.
Il lunedì purtroppo molti musei sono chiusi e quindi abbiamo cominciato la giornata un po’ pigramente. Sul tardi ci siamo dirette al cimitero di Père Lachaise, dove sono sepolti molte persone famose francesi e non. Mai giornata fu più azzeccata, grigia, fredda e senza vita, anche i corvi sembravano messi lì per scenografia! Per non farci troppo prendere dall’atmosfera lugubre abbiamo visitato solo le tombe di Jim Morrison (emozionante), Oscar Wilde (anch’io voglio una tomba piena di baci…Magari di uomini però) e di Isadora Duncan (come ex-ballerina, non potevo saltarla). Dopodiché non c’è niente di meglio di un bel pomeriggio a fare shopping. Per cui abbiamo esaminato attentamente prima le gallerie La Fayettes, Le Printemps e un nuovo negozio d’abbigliamento per giovani, UNIQLO, giapponese, che oltre all’abbigliamento trendy, ha discreti maglioncini in cashmire e in tessuto termico ma…Attenzione alle taglie, sono piccolissime! Successivamente altro giro sulle Champs Elisèe, ma purtroppo ha cominciato a piovere e ci siamo riparate nella ruota in Piazza della Concordia. 10€ ma dura abbastanza. Dopo un altro giro di shopping nella galleria a Saint Lazare “Passage du havre” ed esaurito il credito della mia postepay, ci siamo dirette verso casa. Martedì ultima mattina, che tristezza! Dopo tutto lo shopping del giorno prima, mi sono sentita in obbligo di finire in modo culturale e quindi…Musèe d’Orsay…Assolutamente fantastico! Avevo letto che per vedere solo l’ultimo piano, dove ci sono gli impressionisti ci si mette un’ora e mezza…Non so come, sono entrata alle 11:00 e sono uscita quasi alle 14:00. In questo periodo c’è anche un’ala dell’ultimo piano in restauro, ma ci sono bellissime opere di Van Gogh, Manet e altri al piano terra. Bella la locazione, ex stazione dei treni e bello il ballatoio interno dove sono esposte sculture originali e le prove in gesso di Rodin. Da consigliare! Ultima crepes fuori il museo (più costosa, ovviamente), metro, saluti, RER, macchina, aereo e casa! Concludendo posso dire che mi è piaciuto molto ritornare in una città già visitata, così da non avere quasi l’ossessione di voler ottimizzare al massimo i tempi per vedere tutto il possibile. Questa volta ho potuto godere della città e apprezzarla maggiormente al di là dei suoi musei e delle sue opere più famose. Invece per quanto riguarda i mercatini di Natale, carini, ma niente a che vedere con quelli tedeschi e austriaci (Berlino forever!!!).
Ma a Parigi ora ho lasciato un’amica e il Centre Pompidu ancora da vedere…Sarà motivo per tornarci presto! À bientôt Per altre info resto a disposizione: silvia.Andrighe@libero.It