Risvegliarsi in Jamaica
Jamaica 2008 di Gianpiero e Giancarla
“Risvegliarsi in Jamaica”
Il 16/01 di quest'anno ci siamo recati in Jamaica, precisamente nel Nord Est del paese, a Port Antonio, per una vacanza che è terminata il 02/02. Il nostro è stato un ritorno, la prima volta eravamo stati a Negril nel 91' in un villaggio turistico...La decisione di soggiornare...
Jamaica 2008 di Gianpiero e Giancarla “Risvegliarsi in Jamaica” Il 16/01 di quest’anno ci siamo recati in Jamaica, precisamente nel Nord Est del paese, a Port Antonio, per una vacanza che è terminata il 02/02. Il nostro è stato un ritorno, la prima volta eravamo stati a Negril nel 91′ in un villaggio turistico…La decisione di soggiornare un questo luogo fuori dai classici percorsi turistici offerti dai cataloghi dei tour operator è nata dal desiderio di vivere, pur nella condizione privilegiata di turisti, il più possibile a contatto con la gente del posto. E dobbiamo dire che ci siamo ritrovati a vivere un’esperienza in crescendo, ricca di emozioni, arricchente sotto ogni punto di vista. A questo proposito ha avuto un ruolo molto importante Maria Carla, un’italo-”jamaicana” che vive in Jamaica da 20 anni e che, oltre ad essere la titolare della Drapers San Guest House dove abbiamo alloggiato, è il responsabile di Amnesty International in questa nazione. I suoi consigli, sempre discreti, precisi e puntuali, ci hanno aiutato a superare paure e disagi ed hanno reso questa esperienza ancora più importante. Il luogo è a dir poco paradisiaco: Frenchman’s Cove, Winnifred Beach, Long Bay incarnano pienamente “la spiaggia caraibica”; le Reach Falls, Sumerset Falls, Blue Lagoon, rimandano immagini paradisiache, i gospel cantati nelle Chiese, la musica Reggae, la “Jerkeria di Boston Bay”, il caos del Mercato di Port Antonio…Potremmo dilungarci infinitamente nelle descrizioni dei posti ma, senza dubbio, l’incontro più importante sono state le persone: le famiglie che vivono a Winnifred Beach, la loro fonte di sostentamento, che lottano perchè questa non venga venduta ad una multinazionale che ha in progetto la sua privatizzazione e la costruzione di un Resort, gli innumerevoli compagni di viaggio con i quali abbiamo condiviso buche (il governo non spende molti soldi per la popolazione) e chilometri di costa a bordo di scalcinati taxy, i ragazzi dei baracchini improvvisati, un po’ bar, un po’ discoteca, etc. Etc..Ogni incontro, ogni storia, meriterebbero un capitolo a parte, non tanto per protagonismo o per crogiolamento emotivo, quanto per dovere di cronaca, una cronaca Jamaicana troppo spesso caratterizzata da violenze, soprusi, ingiustizie con le quali la gente comune è troppo abituata a confrontarsi e di cui difficilmente nei nostri paesi se ne parla. Una cronaca Jamaicana dove “No problem” non è uno slogan coniato per identificare questo paese come il paese dei balocchi ma un motto per andare avanti nonostante tutto quello che si subisce. Ed è la Jamaica che nessuno di noi vorrebbe vedere (nel 91′ c’eravamo riusciti!!!.), la Jamaica dei ghetti, delle Polizia corrotta e collusa con la malavita, analfabeta, violenta con le minoranze, lottizzata…Sembrerà paradossale ma è di questa Jamaica che ci siamo innamorati ed è questa Jamaica che abbiamo deciso di raccontare. La Jamaica delle lotte per dare un’istruzione ai propri figli, la Jamaica delle donne che vogliono rispetto, delle minoranze che vogliono essere riconosciute, la Jamaica che rivendica il diritto a vivere dignitosamente, la Jamaica dei Progetti che faticosamente cercano di decollare, la Jamaica che vuole un futuro… Una Jamaica che fatica a farsi sentire ma che non ha perso la speranza…Anche Maria Carla ci crede e da 20 anni tutti i giorni tira il suo sasso nell’Oceano facendo rumore…Speriamo diventi una grandinata…
One Love www.Standupforjamaica.Org è un sito aggiornato quotidianamente da Maria Carla Gullotta dove potete farvi un’idea un po’ più ampia di questo paese, le collaborazioni, i progetti, etc. Etc…
Visitatelo!!! Un’ultima cosa: “Risvegliarsi in Jamaica” l’abbiamo preso in prestito, è il titolo del libro di Stephen Foher che descrive vari aspetti di questo paese…Consigliato.
INFORMAZIONI PRATICHE Volo: British Airways da Bologna a Kingston via London Gatwick. € 730 a persona.
Chi parte da Milano o Roma deve prevedere un pernottamento a Londra all’andata perchè i voli da queste città arrivano a London Heartrow ed i tempi di trasferimento da un aeroporto all’altro non consentono coincidenze.
Da Kingston a Port Antonio ci siamo recati in Taxy per 180 US $ A/R.
I taxy sulla costa costano circa 50 Centesimi di Euro a persona per ogni tratta.
Per l’alloggio abbiamo alloggiato presso la Draper’s San Guest House (per maggiori informazioni visitate il sito www.Go-jam.Com dove troverete, oltre alle informazioni relative alla Guest House, illustrazioni e dritte su questo luogo meraviglioso). Il viaggio ha avuto un costo totale di 3100 €.