Rio, Salvador, Pantanal: Brasile che spettacolo
DURATA: 25 giorni 9 agosto Partenza da Roma Fiumicino alle ore 6:50. Arrivo a Rio de Janeiro alle 17:55. Abbiamo volato con la TAP (la compagnia di bandiera portoghese), facendo scalo a Lisbona ed Oporto. Arrivati all’aeroporto Antònio Carlos Jobin, siamo riusciti a trovare, attraverso un ufficio di informazione turistica, un appartamento a Copacabana. Abbiamo preso, al prezzo di 5,50 R$ a persona, un bus che dall’aeroporto, passando per il centro, porta fino a Copacabana. L’appartamento è situato in Rua Pompeu Loreiro, 56. Molto semplice ed economico (50 R$ per notte), l’appartamento è situato in una zona centrale, a 200 m dalla spiaggia. 10 agosto Sveglia presto e subito pronti per un giro di Rio. Prima però ci rechiamo in Avenida Nossa Senhora de Copacabana, 371 e precisamente alla “Casa Universal”, uno dei migliori banchi di cambio di Rio ( 1 euro= 2,75 R$ circa). Da lì prendiamo il primo bus diretto a Pao de Açucar. L’ingresso costa 30 R$ a testa, però vi assicuro ne vale la pena. La vista è meravigliosa: le spiagge di Copacabana e Ipanema, il Cristo Redentor ed anche molte favelas. Dopo un breve break consumato all’università brasiliana (facoltà di Economia, nelle vicinanze del Pao de Açucar), prendiamo il bus 583 diretti al Corcovado. Il modo migliore per salire fino alla cima è sicuramente il “trenino” che attraversa il Parque Nacional da Tijuca. Da lì si può godere una vista altrettanto meravigliosa: il Cristo Redendentor ed ai suoi piedi la splendida città di Rio. Tornati indietro con il trenino, giusto in tempo per l’ultima corsa (18:30), ci siamo recati al terminal dei bus (a circa 50 m dall’ingresso per il Corcovado). Al prezzo di 1,70 R$ per persona (prezzo medio per ogni corsa), abbiamo preso il primo bus per Copacabana. Non temete: i bus sono un mezzo molto tranquillo e parecchio usato dai turisti. Tornati a Copacabana, abbiamo cenato in un ristorante sulla spiaggia di nome Transa (precisamente all’incrocio tra Rua Barro de Ipanema con la Avenida Atlantica): con circa 20,00 R$ si mangiano degli ottimi piatti di pesce per due.
11 agosto Decidiamo di prenderci un pò di riposo: cosa c’è di meglio di una rilassante giornata trascorsa su una delle spiagge più conosciute di Rio? Partendo da Copacabana, facendo una piacevole passaggiata, ci rechiamo a Ipanema. Ci fermiamo al Posto 8 e, dopo esserci sistemati, iniziamo a prendere confidenza con l’ambiente. Ipanema è una spiaggia davvero caotica dove poter unire, ad una partita di beach soccer, l’assaggio di deliziosi manicaretti. Iniziando dalla famosa “agua de coco” (1 R$) fresca e saporita, e passando per i diversi tipi di “empadas” (mini rustici ripieni 2.50 R$ cad) e i gustosissimi spiedini di “camarao” (gamberi, circa 7R$ per uno spiedino medio), per poi finalmente arrivare al favoloso e conosciutissimo “queijo”(spiedino di formaggio alla brace con origano, 2.5 R$ cad.). E dopo una giornata così, cosa c’è di meglio che una capirinha (sulla spiaggia circa 7 R$) sorseggiata mentre si ammira il tramonto su Copacabana? Riesco a provare un meraviglioso senso di libertà e rilassatezza davanti a quello splendido spettacolo. La stessa sera scopriamo uno dei tanti conosciuti ristoranti al kg: e che rivelazione! Il ristornate è su Rua Costante Ramos (è l’unico, non vi potete sbagliare); molto elegante, offre una vasta scelta di piatti (anche il sushi) ad un prezzo stracciato ( 17.50 R$ al Kg)…Davvero eccezionale! 12 agosto Per questa mattina abbiamo organizzato una visita guidata alla favela di Rochinha (60 R$ a persona). Alle 10 circa passa a prenderci Joao, la nostra guida (inglese). Un ragazzo molto disponibile, una guida eccellente direi. Ci ha fatto fare il giro dell’intera favela, attraverso stretti sentieri e ci ha dato moltissime notizie interessanti in merito alla realtà della favela. Alla fine ci ha fatto risalire con le Mototaxi (3 R$ a corsa): un’esperienza unica! Una cosa mi ha colpito molto di quella mattinata: il modo di fare degli abitanti della favela, persone che, nonostante i moltissimi disagi, riescono comunque a regalare un sorriso e ad cercare di andare avanti serenamente; caratteristica che, lasciatemelo dire, non è presente qui in occidente. Nel pomeriggio ci siamo recati, con il bus 433, partendo da Avenida Nossa Senhora de Copacabana, al Maracanà. Abbiamo acquistato, al prezzo di 15 R$, un biglietto per la partita Flamenco- Ponte Preta. In attesa della partita, abbiamo preso la metro (2.30 R$ per corsa) per fare una breve visita al centro. Attenzione: se prendete la metro non scendete alla fermata Uruguayana, ritenuta pericolosa. Scendete invece alla fermata Carioca, molto più frequentata ed anche vicina alla Cattedrale Metropolitana (ingresso libero). Dopo aver visto la partita (finita 1-1), abbiamo rispreso la metro e siamo tornati a Copacabana.
13 agosto Dobbiamo lasciare Rio per inziare la parte più avventurosa di questo viaggio. Da Avenida Nossa Senhora de Coapacabana prendiamo il bus 464 diretto all’aeroporto Sant Dumont. Da lì abbiamo un volo con la TAM che ci porterà da Rio a Campo Grande (passando per Brasilia). All’aeroporto viene a prenderci Gils, il proprietario dell’agenzia Pantanal Discorvery, con la quale abbiamo prenotato dall’Italia un safari di 4 giorni all’interno del Pantanal (400 R$). Gils ci accompagna al terminal degli autobus, dove prendiamo un bus diretto a Corumba, che ci ferma a Buraco das Piranhas, all’inizio dell’Estrada Parque. Lì ci aspetta un suo dipendente che ci conduce, a bordo di una jeep, fino al rustico lodge Portal do Lontra. E’ stato mentre attraversavo la jungla di notte che ho percepito, per la prima volta, il contatto con la natura e con quel luogo incantevole. Per il resto i lodge sono molto carini: spaziosi e tutti con il bagno all’interno. 14 agosto Alle 6 suona la sveglia, come previsto nei safari. Programma del giorno: gip tuor ed escursione nella jungla. Mi raccomando: portatevi almeno quattro litri di acqua, la giornata si prospetta faticosa. Partiamo insieme ad una coppia di danesi. La nostra guida, Marçelo, è una persona molto discreta, ma con un’ottima preparazione. Iniaziamo il nostro percorso imbattendoci in un folto gruppo di caimani, ma non solo: capibara, tujuju e ancora red e blu macao. Seguiamo anche l’orma lasciata da un’anaconda ma, ahimè, con scarsi risulati. Dopo circa quattro ore di cammino, faticoso ma anche piacevole, pranziamo e ritorniamo “alla base”. Alle 18:30, è già buoio. La cena è servita. Segue una lunga e piacevole chiacchierata con tutti gli ospiti della pousada. Prima di dormire ripenso alla mattinata e alle emozione provate, a quando nel totale silenzio, avevo ascoltato i “suoni della natura” e avevo imparato moltissime cose sulle caratteristiche degli animali incontrati. E…Fatemelo dire: sono felice! 15 agosto Per oggi è previsto un giro in barca lungo le rive del fiume. Partenza ore 7:00. Oggi siamo in nove, più la nostra guida Marçelo ovviamente. Dopo aver fatto un bel giro, aver avvistanto moltissimi animali, aver preso tra le mani un “cucciolo” di caimano, ci fermiano lungo le sponde: il prossimo obiettivo è “scalare” una montagna. È dura davvero, ma di lassù il panorama è spettacolare. Prima di pranzare, ci viene offerta l’opportunità di fare un bel bagno nel fiume, ma prima bisogna controllare di non avere ferite: troppi piranha in agguato. Qualcuno ha anche avuto il coraggio di attraversare il fiume arrivando fin sull’altra sponda, dove, svariati caimani “riposavano”al sole! Dopo aver consumato un ricco pranzo sulle sponde del fiume ed esserci rifocillati, si riparte per tornare, con tutta tranquillità, alla pousada. Ammiriamo il paesaggio ed uno splendido tramonto. Cala la sera, e noi siamo ancora in barca. E’ piacevole scrutare, impercettibilmente, la presenza dei caimani: i loro occhi, illuminati da una torcia, ci appaiono rossi. Ma la vera sorpresa arriva quando la nostra torcia illumina in lontanaza un giaguaro, che si abbevera sulle rive del fiume. Nonostante i brusii di sottofondo, dovuti allo stupore generale, riusciamo ad avvicinarci all’animale senza farlo allontanare: trascorrono cinque lunghissimi minuti nei quali il giaguaro ci scruta, incuriosito dalla nostra presenza. È un’emozione grandissima e per tutta la sera non si fa altro che parlare dell’evento. Il giaguaro è un’animale magnifico ma molto difficile da vedere: anche le persone del posto ci hanno definiti “miracolati” per la fortuna avuta. Non posso che ritenermi soddisfatta della giornata appena trascorsa.
16 agosto Ore 4:40. Stamattina abbiamo deciso di vedere l’alba. Prendiamo la barca: fa molto freddo, ma veder nascere il sole, con tutte le sue sfumature, è meraviglioso. Alle 8:30 è prevista invece la cavalcata nella jungla (durata circa due ore e mezza) e alle 11:30 tutti a pescare piranha, ma con pessimi risultati. Purtroppo il nostro safari è finito: alle ore 15:30 prendiamo il bus per Bonito (26 R$). Bonito è una cittadina nell’angolo Sud-Occidentale del Mato Grosso do Sul, dove ci sono laghi naturali con bellissime cascate e fiumi dalle acque cristalline. Arriviamo a Bonito alle 20:30 e ci rechiamo, seguendo il consiglio di un turista australiano incontrato durante il viaggio, alla Pousada Sao Jorge a circa 10 minuti dal terminal dei bus. Le camere sono molto carine. Prendiamo una doppia a 40 R$ a notte con colazione. Ceniamo dell’ottima pizza, in un pub sulla stessa strada della pousada.
17 agosto Decidiamo, nonostante la bassa temperatura, di recarci al Balneareo Municipal (10 R$). Il balneareo si trova a 7 km dal centro di Bonito e, al prezzo di 2 R$ all’ora, noleggiamo delle biciclette per recarci al Balneareo. Il posto è favoloso: acque limpide, con centinaia di pesci, dove poter praticare snorkeling. Facciamo un breve bagno, e pranziamo all’interno del Balneareo. Il tempo non è stato a nostro favore: Bonito è una cittadina dove si possono organizzare moltissime escursioni. Il pomeriggio lo trascorriamo a passeggio per le strade di Bonito, e la sera mangiamo delle ottime zuppe in un piccolo risorantino di fronte alla pousada. Peccato che il tempo non ci abbia sostenuto: Bonito è piena di luoghi naturali dove poter fare magnifiche escursioni.
18 agosto La mattinata trascorre per le strade di Bonito (dove compriamo i primi regali da portare in Italia). Dopo aver mangiato un panino, alle 14:30 prendiamo un bus per Campo Grande (41 R$). Arriviamo a Campo Grande intorno alle 19:30 e prendiamo una camera all’hotel Iguaçù (42 R$, con colazione), nei paraggi della stazione dei bus, dove consumiamo anche la nostra cena. 19 agosto Questa mattina abbiamo un volo per Brasilia (via Cuiubà); per recarci in aereoporto (circa 30 minuti di distanza da dove stavamo) prendiamo un bus alla stazione (con su scritto aeroportoAeroporto). Arrivati all’aeroporto di Brasilia, prendiamo il bus 120 per il centro, e scendiamo sulla via W4 Sul (altezza 704-705). Decidiamo di prendere una camera molto confortevole all’ Hotel Bristol (91 R$ con colazione). L’albergo si trova di fronte ad un centro commerciale “Patio Brasil”, dove ci rechiamo per la cena: al prezzo di 10 R$ a persona mangiamo un ottimo “rodizio di pizza”(assaggio di tutte le tipologie di pizza, dolci e salate).
20 agosto La mattinata la dedichiamo alla visita della capitale. Ci rechiamo a piedi alla Catedral Metropolitana, con enormi vetrate dipinte a mano ed angeli in alluminio sospesi all’interno. Poi passiamo alla visita della Praça do Trés Poderes, dove visitiamo il Palàcio do Itamary (ingresso libero) e il Palàcio do Congresso (Parlamento, ingresso libero). Nel pomeriggio ci rechiamo alla Torre della televisione, ai cui piedi si svolge un mercatino originale e variopinto, dove poter fare buoni acquisti. La capitale, per la verità, mi ha un po’ delusa: la sua “divisione in zone”(amministrativa, alberghiera, commerciale…) mi risulta incomprensibile. Nel tardo pomeriggio, riprendiamo i nostri bagagli e con il bus 64 (preso nei dintorni del Patio do Brasil), ci rechiamo in aereoporto. Stasera voliamo verso Manaus. L’arrivo è previsto per la tarda serata e così prenotiamo, insieme all’albergo, un servizio di trasporto con un taxi (circa 40 R$). L’hotel che abbiamo prenotato si chiama 10 De Julho (prende il nome dalla strada dove è situato). Attenzione: vi sono due tipologie di camere. Vi consiglio vivamente quelle da 70 R$ (le camere da 55 R$ si trovano al piano interrato).
21 agosto Decidiamo di visitare Manaus. Arriviamo, a piedi, fino a Praça da Matriz nelle vicinanze della quale si trova il terminal dei bus urbani. Prendiamo il bus 600 per recarci al Bosque da Ciencia; ricordate di chiedere all’autista di avvisarvi quando siete arrivati. Purtroppo vi erano dei lavori in corso e non abbiamo potuto visitarlo (4 R$). Decidiamo allora di recarci al Museo da Ciencia Naturais da Amazonia (meglio conosciuto come Museo Japonesa), ma per farlo abbiamo necessariamente bisogno di un taxi (non vi arrivano bus). Che impresa per arrivare: si trova in una stradina in periferia e non è conosciuto da tutti i tassista ( noi ci abbiamo impiegato circa 45 min per arrivare). Il costo del biglietto è di 6R$ per gli studenti (12 R$ prezzo pieno) e comprende un’ampia collezione di pesci, farlafalle e scarafaggi di tutti i colori e dimensioni. Con lo stesso taxi (pagato 40 R$), ci rechiamo al museo Homen do Northe (ingresso libero), che comprende una mostra antropologica dedicata allo stile di vita di una popolazione chiamata “caboclos” (letteralemtne color rame). Dopo aver pranzato in uno dei ristornatini della zona, facciamo una passegiata fino al Mercato Municipal: ci aspettavamo qualcosa di più; è comunque un posto dove poter acquistare classici souvenir da utilizzare come regali. Attenzione a quella zona: i turisti attirano parecchie attenzioni e qualcuno, scambiandosi per un cittadino gentile, potrebbe cercare di allontanarvi dal centro e non con le migliori intenzioni. La giornata si conclude con una cena in un ristorante a 20 m. Dal nostro albergo: Scarola Pizza. 22 agosto Alle ore 7:00 si parte per l’Amazzonia (precisamente nella zona del lago Mamori). Abbiamo preso un’escursione con Iguana Tour (il cui ufficio si trova all’interno del nostro albergo): 2 giorni ed una notte 250 R$ il lodge con bagno personale. Arrivati alla Pousada, sul lago Juma, pranziamo e poi partiamo per un’escursione in barca. I paesaggi dell’Amazzonia sono spettacolari ma, proprio a causa della folta vegetazione, risulta più difficile avvistare animali. Vediamo i delfini rosa e svariati caimani. Purtroppo però la pioggia è frequente in Amazzonia e così finiamo la nostra gita sotto un grande acquazzone a pescare piranha (stavolta con successo). Dopo cena ritorniamo in barca, alla ricerca dei caimani.
23 agosto Ore 5:30. Partiamo per vedere l’alba e fare una lunga passeggiata nella jungla. Eh si: è davvero difficile avvistare animali qui in Amazzonia. E’ divertente però lanciarsi con una liana a mo di “Tarzan” e passare, da una sponda all’altra, su grossi tronchi sospesi su ruscelli. Dopo pranzo ripartiamo per Manaus, ed anche in questo caso, ci troviamo nel bel mezzo di un acquazzone. Ballare sotto la piaggia? Forse è bello anche riderci su. Tornati in albergo bisogna fare il bucato, poi una bella doccia e tutti a cena.
24 agosto Prendiamo il bus 117 e scendiamo al Giardino Zoologico (2,50 R$). È uno zoo molto curato, e noi non possiamo ripartire senza aver visto da vicino un’anaconda. Per ritornare in albergo va bene prendere qualunque bus che porta al centro e farsi lasciare nei paraggi del teatro Amazonas. Alle13 prendiamo un taxi fino all’aeroporto: oggi voliamo verso Salvador de Bahia(con scalo a Brasilia). Lì ci aspetta una coppia di amici, che vengono a prenderci in aeroporto. Subito entriamo nel clima di Salvador, fermandoci a bere una birra ghiacciata a Itapuà. Ospiti degli amici, pernottiamo a Praia do Flamenco.
25 agosto Trascorriamo una piacevolissima giornata in spiaggia ad Itapuà (Cabana do Stivale). Attenzione: il servizio in spiaggia è gratuito, si pagano solo ed esclusivamente le consumazioni. Anche su queste spiagge gira davvero di tutto: agua de coco (1 R$), quejo ( 1R$) e birra a volontà. Per la cena ci rechiamo in un ristorante chiamato Bahia do Picanha: è una churrascaria dove, al prezzo di 25 R$ a persona, si degustano quantitativi di carne e cibo a volontà (io consiglio vivamente la picanha, tipica carne brasiliana). Poi andiamo a bere un’ottima capirinha in un locale chiamato “Emporio”. Riesco a sentire l’allegria che il popolo brasiliano riesce a trasmettere.
26 agosto/2 settembre Trascorriamo questi ultimi giorni tra le spiagge di Itapuà e Praia do Flamenco. Visitiamo anche il Mercado Modelo(un posto davvero favoloso, pieno di sfiziose bancarelle, dove si può trovare di tutto, ad ottimo prezzo), e le diverse churrascarie di Salvador (Toro Grill, Picuì). Ripensando a tutte le esperienze vissute sorrido e mi sento fortunata. Il giorno della partenza è arrivato: si riparte da Salvador, diretti verso Roma, felici di aver scoperto un paese suggestivo e indimenticabile come il Brasile e di aver imparato a conoscere il popolo brasiliano, pieno di umanità e di gioia di vivere.
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