Rimini insolita
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VENERDì 31/03/2017 PARMA – REGGIO EMILIA – RIMINI
Prima tappa a Reggio Emilia per ammirare la collezione Maramotti, uno straordinario museo per gli amanti dell’arte moderna. Per accedere alla collezione è necessario prenotare telefonicamente, gratuitamente è messa a disposizione una guida che vi accompagnerà in uno splendido percorso artistico, dove poter godere di opere meravigliose in tutta tranquillità raccolte da questo grande mecenate.
Arrivò all’hotel Europa (30 euro la doppia), in centro a Rimini, ottima e varia la colazione.
SABATO 1/04/2017: ITALIA IN MINIATURA – SAN LEO
Mattinata dedicata alla visita dell’Italia in Miniatura (ingresso 23 euro per due giorni), una graziosa riproduzione in scala del nostro Belpaese. Suggestivi i monumenti che rappresentato le più importanti città d’Italia e di alcune zone d’Europa. Visita interessante per emozionarsi e prendere future ispirazioni per nuovi viaggi. Essendo di Parma resto deluso dalla riproduzione della mia città, che viene rappresentata con il teatro Regio e la casetta di Giuseppe Verdi, monumenti non tanto rappresentativi. Parma ha l’unico ed ineguagliabile battistero in marmo rosa di Verona, il duomo romanico, il palazzo della Pilotta ecc. che meglio avrebbero rappresentato “la capitale” dell’antico ducato.
Il pomeriggio è dedicato, accompagnati dalle nostre guide per un giorno Virna, Mirco e Nicolò, alla visita del caratteristico borgo di San Leo, spesso citato da Umberto Eco come il più bello d’Italia.
Paese caratteristico, con le sue chiese e il forte, bellissimo e ben conservato costruito in bilico sopra uno sperone roccioso. Viste dai bastioni mozzafiato. Non mancano piccoli negozi artigiani e bar ristoranti Per recarsi al forte è possibile prendere la navetta (€ 1,00) che parte ad orari prestabiliti dalla piazza di San Leo, ma consiglio di recarsi al forte a piedi, anche se il tratto è in salita, si tratta di una breve e piacevole passeggiata molto facile. Il forte è maestoso, famoso per aver ospitato la controversa figura di Umberto Balsamo, Cagliostro. L’interno è curioso, ci sono tante stanze da visitare, nelle segrete sono esposti gli attrezzi di tortura. Piacevole anche la vista sul paese. L’ingresso costa € 9,00 con video guida gratuita.
Cena a Poggio Torriana al ristorante I Malardot. Locale molto caratteristico con stupefacente vista, buon cibo.
DOMENICA 2/04/2017: RIMINI ROMANA (visita guidata), SANTARCANGELO DI ROMAGNA, PARMA
Dopo un abbondante colazione visitiamo l’antico borgo dei pescatori di San Giuliano, caro a Fellini. Un luogo magico, fuori dal tempo, le facciate delle abitazioni sono dipinte, alcune con personaggi dei film del famoso regista.
Incontriamo la nostra guida ufficiale per un tour guidato della Rimini romana. Iniziamo la visita con la casa del chirurgo. La “Domus del Chirurgo” venne edificata nel corso della seconda metà del II secolo d.C. L’edificio è stato identificato con l’abitazione e lo studio professionale di un importante medico, una specie di Taberna medica domestica. Pregevoli i mosaici. La visita prosegue al museo, ospitato nel settecentesco Collegio dei Gesuiti, che accoglie, nel giardino, il Lapidario romano, la Pinacoteca e la sezione Archeologica. In particolare i “ferri del mestiere” del chirurgo. Proseguiamo la nostra passeggiata nel centro cittadino. L’Arco di Augusto eretto dal Senato romano nel 27 a.C., come porta urbica alla confluenza della via Flaminia nel decumanus maximus, onora la figura e la politica di Ottaviano, ad iniziare dall’iscrizione che lo celebra per il restauro della via Flaminia. La piazza Tre Martiri ricalca parte del foro di Ariminum, colonia romana fondata nel 268 a.C.. Per secoli “piazza delle erbe”, diventò poi Piazza Tre Martiri, in memoria di tre giovani partigiani che qui vennero giustiziati. La zona ha subito gravi danni durante la seconda guerra mondiale ed è stata in gran parte ricostruita. Ammiriamo gli eleganti palazzi ed arriviamo fino alla Porta Montanara, detta anche di Sant’Andrea, che risale al I secolo a.C.. L’arco a tutto sesto, in blocchi di arenaria, costituiva una delle due aperture della porta che consentiva l’accesso alla città per chi proveniva dalla via Aretina. Il doppio fornice agevolava la viabilità, incanalando in passaggi paralleli il percorso in uscita da Ariminum, attraverso il cardine massimo, e quello in entrata. Il Ponte di Tiberio, costruito in pietra d’Istria, si sviluppa per una lunghezza di oltre 70 m su 5 arcate che poggiano su massicci piloni. Il ponte, che rappresenta il punto di partenza della via Emilia e della via Popilia, si impone per il progetto ingegneristico e per il disegno architettonico che coniugano funzione utilitaria, armonia delle forme ed esaltazione degli Imperatori. La punta di diamante della città è il Tempio Malatestiano, costruito tra il 1450 e il 1468 ed è uno dei monumenti più famosi del Rinascimento italiano. La chiesa si presenta con preziose cappelle laterali coperte da volte a crociera. Le cappelle di forme gotiche sono dotate di archi acuti e volte ogivali. Sono presenti raffinati bassorilievi in marmo con figure di putti e angeli e decorazioni a grottesche. L’opera di maggior pregio è il Crocifisso di Giotto. In una cappella sulla destra si trova l’affresco staccato con Sigismondo e San Sigismondo di Piero della Francesca. All’esterno domina il motivo dell’arco di trionfo derivato dall’Arco di Augusto nella stessa Rimini. In facciata vediamo due archi laterali a tutto sesto, affiancati da colonne composite. Al centro l’arco maggiore che inquadra il portale timpanato dell’ingresso e ospita una decorazione con specchiature di marmi policromi. Gli archi laterali, nel progetto di Alberti, dovevano essere più profondi, per ospitare i sepolcri di Isotta e Sigismondo. Poi si decise di inserire i sepolcri nelle cappelle interne. Sul fianco destro dell’edificio il motivo dell’arco ripetuto, deriva dal modello dell’acquedotto romano. tutti gli archi della fiancata ospitano i sarcofagi degli umanisti della corte malatestiana.
Ammiriamo il castello Sigismondo dall’esterno e pranziamo al ristorante Mi Mama. Locale moderno di designer, buon cibo.
Partiamo per il pittoresco borgo di Santarcangelo di Romagna, dove sotto l’arco cittadino, ci attende la nostra guida per condurci nel sottosuolo, alla scoperta delle famose grotte. Santarcangelo nasconde una sua storia sotterranea e misteriosa, dove cavità, pozzi, cunicoli e gallerie costituiscono un’altra città sotto quella visibile, a molti ancora sconosciuta. E’ impossibile descrivere le emozioni e le sensazioni che si provano inoltrandosi nei meandri più reconditi di questo mondo, isolato nella sua quiete millenaria, ma indissolubilmente collegato con la realtà soprastante. Gli studiosi avanzano numerose ipotesi per l’utilizzo delle caverne nei secoli: grotte paleocristiane, sacelli per il culto orientale del Dio Mitra, basiliche di monaci Basiliani… un mistero da risolvere, nel frattempo oggi sono utilizzate come cantine per il Sangiovese. Da non dimenticare che le grotte sono state ottimi rifugi per gli abitanti della città durante la seconda guerra mondiale, anche la nostra guida da bambino ha abitato nelle grotte.
Un’altra Avventura di un Giorno è terminata all’insegna della cultura, del divertimento, del buon cibo e dell’ottimo vino: un’ubriacatura d’amicizia. La destinazione è importante, ma non quanto gli amici con cui condividerla.
METEO
Un clima primaverile, sole e cielo terso hanno contribuito a rendere speciali queste giornate.
NOTE DOLENTI
Nessuna
COSTI
Ottimi prezzi per le cene e i pernottamenti.
CLASSIFICA DEGLI IMPERDIBILI
1 – Tempio Malatestiano – Duomo di Rimini;
2 – Grotte Santarcangelo;
3 – Rocca di San Leo.