Rimanere incantati dalla bellezza

Non mi era mai capitato di provare un groppo in gola e un'emozione crescente davanti alla bellezza di un posto. Quest'estate è successo. A Petra. Da sempre dicevo che ci sarei voluta andare. E davanti ai miei propositi, ricevevo gli sguardi scioccati delle persone che mi dicevano "Tu sei pazza ad andare in un posto così pericoloso!". Ebbene, non...
Scritto da: HocusPocus
rimanere incantati dalla bellezza
Partenza il: 01/08/2006
Ritorno il: 08/08/2006
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
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Non mi era mai capitato di provare un groppo in gola e un’emozione crescente davanti alla bellezza di un posto. Quest’estate è successo. A Petra.

Da sempre dicevo che ci sarei voluta andare.

E davanti ai miei propositi, ricevevo gli sguardi scioccati delle persone che mi dicevano “Tu sei pazza ad andare in un posto così pericoloso!”.

Ebbene, non so in base a cosa dicano così, perché io di pericoloso in Giordania non ho trovato proprio niente.

Anzi, a pensarci bene, è un po’ triste rimanere colpita dall’educazione e dalla cordialità di questo popolo. Vuol dire che ormai quello che dovrebbe essere una cosa normale, la gentilezza, per noi occidentali, facenti parte del mondo “civilizzato”, è un’eccezione. Sono partita con un tour organizzato. Generalmente viaggio da sola, munita della guida e raramente prenoto dall’Italia. Ma questa volta ho preferito fare così. Non sapevo cosa avrei trovato e come si sarebbero posti nei confronti di una donna.

PETRA: Petra è qualcosa di indescrivibile.

Mi trovo profondamente a disagio a cercare di rendere con misere parole tutto quello che mi è passato nel cuore e nella mente quando, usciti dal sik, ci si è trovato di fronte “Il tesoro”, il famoso tempio che si vede anche in “Indiana Jones e l’ultima crociata”.

Ti fermi lì davanti e ti dici:”No, non è possibile…” Tocchi quelle colonne, le accarezzi e non vorresti più volgere lo sguardo altrove.

La sensazione che hai è quella di volerti riempire gli occhi di cotanta bellezza.

E te ne vai con l’impressione di non averlo fatto abbastanza.

ALTRE LOCALITA’: Noi con il tour organizzato abbiamo visitato Jerash con le sue rovine romane, i mosaici di Madaba, i castelli del deserto (quello di Lawrence d’Arabia in pietra lavica e quello di Saladino) e un caravanserraglio.

Il luogo che mi ha lasciato una profonda tenerezza è stato quello riconosciuto dalla Chiesa come il posto del battesimo di Gesù. Sinceramente non mi ritengo una perfetta credente, tanto meno una perfetta praticante (a dir la verità per nulla praticante) e non so neanche se quello sia stato veramente il Luogo. Ma non è importante questo. Quello che conta è l’atmosfera di quei territori, le acque del Giordano, ormai un fiumiciattolo ridotto del 90% a causa della diga sul lago di Tiberiade. Quello che si avverte, anche se non si è credenti, è la storia che quei luoghi sanno raccontare. Come non si può mostrare un silenzio reverenziale davanti ai rotoli del Mar Morto? O sul Monte Nebo, da dove Mosè contemplò per la prima volta la Terra Promessa? MAR MORTO Farsi il bagno nel Mar Morto è una delle esperienze più strane che vi capiteranno in Giordania.

Si entra nell’acqua e subito sentirete piccoli bruciori dovuti a feritine che neanche pensavate di avere.

A me bruciavano anche le punture delle zanzare di 10 giorni prima.

Sembra di avere un salvagente tanto si galleggia.

Attenzione agli occhi. Anche se dovesse finire una goccina di acqua, non succederebbe niente ma brucerebbe tantissimo! E il sapore è qualcosa di tremendo! Vicino alla riva, nell’acqua di prendono i famosi fanghi. Si spalmano addosso, si fanno asciugare e poi si tolgono nell’acqua. Sulla spiaggia, visto che ci siamo appoggiati ad uno “stabilimento” molto carino con bagni e spogliatoi, abbiamo trovato delle docce di acqua dolce, assolutamente indispensabili dopo esser usciti dal mar morto.

DESERTO DI WADI RUM Abbiamo fatto un’escursione in jeep in questo deserto dalla sabbia incredibilmente rossa.

Era un’escursione facoltativa che abbiamo pagato 20 euro. La consiglio a tutti, perché si passa attraverso un paesaggio incredibile, roccioso e sabbioso che, a tratti, mi ha ricordato il Grand Canyon. E ci si riposa, alla fine, sotto una tenda beduina a sorseggiare un tè caldo, stranamente dissetante.

AMMAN La capitale è una città caotica e molto inquinata.

I giordani fanno un largo uso dell’automobile e non si può dire che guidino rispettando le regole della strada.

Ad Amman siamo usciti tutte le sere, dopo cena.

Le strade si riempiono di persone e i negozi sono aperti fino a tardi. Siamo capitati in un centro commerciale e sono rimasta stupita dalla merce palesemente falsa che vendevano alla luce del sole, senza alcun problema da parte delle autorità.

Da visitare la cittadella omayyade, che offre un panorama della città. Per quanto riguarda l’anfiteatro romano, dal 2004 è a pagamento. Lo specifico perché sulla guida Lonely Planet viene riportato che, invece, è a entrata libera. ABBIGLIAMENTO: In Giordania puoi incontrare la donna vestita all’occidentale, jeans e magliette aderenti (ad Amman non sono rare le gonne abbastanza corte), e quella con il burqa (la guida ci ha detto, però, che di solito sono cittadine dell’Arabia Saudita che vanno lì in vacanza). Quindi, ci si può vestire più o meno, come in Italia. Ovvio che sconsiglio le minigonne, le scollature troppo profonde e le pance di fuori. Ma non per un pericolo reale, quanto per una questione di rispetto e per non sentirsi addosso troppo gli occhi.

Abbigliamento comodo per Petra (tra andata e ritorno la “passeggiata” è di circa 12 km), scarpe basse e chiuse e, importantissimo, cappello e occhiali da sole. La sera, dopo l’escursione nella città dei Nabatei, avevo i brividi di freddo per tutto il sole che avevo preso durante la giornata.

SHOPPING Sinceramente pensavo che la Giordania fosse più a “buon mercato”.

Cosa si può comprare? Le bottigliette di sabbia per esempio.

Avevo nella mente quelle brutte che si fanno anche in italia…Un po’ kitch, invece a Petra sono bellissime.

Io mi sono buttata su quelle grandi, una delle quali mi è costata 50 dinari, che corrisponde circa a 55 euro. Nell’albergo costavano anche 175 dinari, prezzi allucinanti. Quindi, se volete comprarle, ricordate che quelle con la sabbia nera costano un po’ di più e tenete a mente di prenderle in un negozio e mai negli hotel. Il prezzo si contratta sempre.

Quando ritornerete in Italia, non mettetele nelle valigie perchè si rompono facilmente. Io le mie le ho avvolte in un maglione e messe nel bagaglio a mano.

Dentro Petra si possono trovare, inoltre, numerosi venditori ambulanti. Vendono di tutto, dalle collane, alle scatoline…Tutto di argento beduino. Anche per questa merce abbiamo trovato prezzi altissimi. Per una collanina di argento a una nostra compagna di tour hanno chiesto 375 dinari! Ho comprato dei centrotavola, cuciti a mano molto carini a un prezzo accettabile e delle bamboline di legno nel deserto di Wadi Rum per 5 dinari l’una.

Un altro prodotto “famoso” sono le creme del Mar Morto. Vicino al Mar Morto, troverete numerosi bazar che le vendono. A prezzo superiore rispetto ad Amman. Quindi, se avete intenzione di andare nella capitale, compratele lì. Io ho preso una crema a 5 dinari. La stessa uguale, sul mar morto, era prezzata 16 dinari (marca Rivage).

TAXI Muoversi in taxi è comodissimo. Ad Amman ne abbiamo usufruito più volte. E’ un mezzo economico e molto diffuso.

Per concludere, non posso che consigliare la Giordania. Il turismo per loro è vitale, per questo trattano come dei re gli stranieri. Ritornerete arricchiti e, almeno per quanto mi riguarda, ho imparato più cose in questo viaggio che tante informazioni nozionistiche che mi sono costruita, come povero bagaglio culturale, attraverso i media e i libri di scuola.



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