Riga-Tallin-Helsinki a febbraio: con coraggio si può!
Dato che insieme formiamo un bizzarro duo, una strampalata coppia di comici naturali, anche il viaggio deve essere un qualcosa di adeguato, con una meta tutt’altro che scontata e rigorosamente fuori stagione. Durante una pausa pranzo di una grigia giornata novembrina ecco dunque partorita, senza troppi lambiccamenti, la destinazione del nostro viaggio. O meglio le destinazioni del nostro viaggio: Riga, Tallin, Helsinki. Periodo scelto: otto giorni a metà febbraio…naturalmente! niente spiagge caraibiche o quantomeno mete temperate, noi decidiamo di confrontarci con il freddo nord Europa. Additatati da molti come folli, prenotiamo incuranti (a prezzi stracciati) il volo di andata Orio al Serio-Riga ed il ritorno, la settimana seguente, Tallin-Orio al Serio. Per il trasferimento tra Riga e Tallin optiamo per il viaggio in pullman con l’economica Eco-lines (altrimenti non si chiamerebbe così), che in circa 4 ore conduce comodamente dalla capitale lettone a quella estone.
Mentre l’entusiasmo diventa incontenibile ed è già scattato il countdown per il giorno della partenza, l’avventura prende sempre più forma. Valutando le recensioni dei viaggiatori sui siti specializzati, iniziamo la ricerca degli alberghi e soprattutto degli abiti giusti! Le previsioni meteo indicano temperature inimmaginabili, termometri abbondantemente sotto lo zero e venti polari… sporadici timori e titubanze sono spazzate via dall’inarrestabile voglia di tuffarsi in quella che sicuramente sarà un’avventura da ricordare. Felpe pile, calzini pesanti, calzamaglie, guanti e, udite udite, passamontagna finiscono inesorabilmente nella nostra lista della spesa prima della partenza. Provvidenziali si riveleranno essere gli scaldini chimici, in particolare quelli per le mani, che a contatto con l’aria si riscaldano ed emano un calore vitale…per la sopravvivenza!
A Riga prenotiamo l’Hotel Centra, un albergo 3 stelle nel centro storico, proprio di fronte alla chiesa di St. Peter. E’ una sistemazione assolutamente da consigliare, con un ottimo rapporto qualità prezzo, posizione privilegiata, camere spaziose e curate. Considerato uno dei migliori alberghi a Riga nel 2010 dal sito Tripadvisor, è facilmente raggiungibile a piedi dalla fermata degli autobus provenienti dall’aeroporto e, cosa da non disdegnare, applica tariffe veramente convenienti.
Per le 4 notti trascorse a Tallin ci ha offerto una calda ospitalità il Baltic Hotel Imperial, ai margini della città vecchia, a pochi passi da Toompea, la deliziosa parte alta del centro città. E’ una struttura 4 stelle, con annesso un caratteristico pub e un favoloso ambiente in stile rustico dove vengono servite abbondanti e gustose colazioni. Anche questo hotel gode di una posizione strategica per visitare a piedi tutto il centro città.
Quanto ad Helsinki decidiamo di raggiungerla con una escursione in giornata da Tallin, senza pernottamento e con rientro in serata in Estonia.
Tralasciando l’esperienza di Helsinki, di cui parlerò in seguito, veniamo alle sensazioni suscitate da Riga e Tallin.
La capitale lettone conserva un centro storico di impronta medievale (Vecriga), quasi interamente pedonalizzato e a misura d’uomo, ammirevole per le numerose chiese, le piazze, i palazzi finemente decorati, l’originale casa delle teste nere e la singolare Black cat house. Il monumento della libertà ed un parco pittorescamente innevato in questo periodo, formano un anello di delimitazione tra Vecriga ed i limitrofi quartieri residenziali ottocenteschi, con gli ampi viali alberati, i moderni edifici commerciali e la raffinata architettura art nouveau. Nel complesso Riga appare come una città elegante e di ampio respiro, che a pieno titolo si colloca tra le grandi capitale europee.
L’anima più popolare di Riga si respira nel mercato centrale, ospitato in cinque immensi hangar nei quali, durante la prima guerra mondiale, venivano costruiti i dirigibili sovietici. Un incredibile andirivieni di persone tra colorati banchi stracolmi di pesce essiccato, formaggi, frutta e verdura di ogni tipo. Non dimenticate di fare una passeggiata lungo le rive del fiume Daugava, scenicamente ghiacciato e attraversato da moderni ponti.
Per i pasti non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ottimi ristoranti, in cui gustare la saporita cucina locale a prezzi economici, si affacciano sulla vivace piazza Livu Laukums.
Per chi volesse concedersi una gita fuori porta, ad una decina di fermate di bus dal centro c’è il Lido Atputas Centrs, spazioso ristorante in legno su due livelli che offre, a prezzi davvero bassi, una varietà impressionante di piatti a buffet della cucina locale. All’esterno pista per il pattinaggio sul ghiaccio e un piccolo parco divertimenti per bambini.
Da non perdere l’antico caffè in Kalku Iela, i cui ambienti ricchi di storia meritano una visita dopo aver assaggiato il caffè con il black balsam, liquore locale a base di erbe.
Dinamica sia di giorno che notte e animata da una quantità incredibile di giovani, Riga si è rivelata una città sorprendentemente vivace e ricca di locali di ogni genere, in cui è possibile tirare tardi fino alle prime ore del mattino. Imperdibili lo Skyline bar, ricercato lounge bar al 26° piano del Radisson Blue Hotel Latvija, lo Scandinavian, discopub ad ingresso libero in centro, e l’Essential, vero luogo di culto per i clubbers e per chi ama scatenarsi al ritmo della musica house/trance. Al cospetto di Riga, Tallin ci è apparsa molto più pacata, meno “notturna” e legata esclusivamente a due/tre locali di riferimento, tra i quali spicca l’Hollywood club.
Architettonicamente più affascinante di Riga, racchiusa tra splendide mura costellate da antichi bastioni, Tallin è un gioiello medievale la cui città vecchia è considerata a pieno diritto, patrimonio dell’Unesco dal 1997. Perdersi tra i vicoli acciottolati della città alta o nella maestosità signorile di Raekoja plats, ammirare la cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij, attraversare le torri-porta o ripercorrere gli orrori perpetrati nell’ex quartiere generale del KGB attraverso le finestre murate al numero civico 59 di Pikk. Tutto questo in poco più di un giorno, percorrendo a piedi le brevi distanze tra un luogo e l’altro.
Numerosi sono i ristoranti medievali, dove si cena a lume di decine di candele, mentre camerieri vestiti d’epoca servono ottime pietanze della cucina locale. L’Olde Hansa e il Peppersack sono tra i più rinomati. Fate un salto, magari per un pranzo informale, alla Beer House, enorme birreria di inspirazione teutonica, deliziosa negli interni e nelle birre di produzione propria, servite con pane fritto agliato.
La curiosità di visitare Helsinki, nonostante a livello turistico non goda della reputazione delle altre “sorelle scandinave”, ci spinge ad imbarcarci dal porto di Tallin sul primo traghetto in partenza della Viking Lines (ore 7.30) e raggiungere via mare, in circa due ore, la capitale finlandese. Quello che doveva essere semplicemente un viaggio sonnacchioso in attesa di toccare il suolo finlandese, si è rivelato in realtà la parte di giornata più affascinante, di gran lunga superiore alla visita della città. Sfidando il freddo pungente mattutino, dal ponte della nave, si assiste infatti al sorgere del sole tra rade nebbie mentre si solca un Mar Baltico completamente gelato. Con un simile sbalorditivo ed inconsueto spettacolo non può competere Helsinki che, priva di un centro storico degno di questo nome, regala scorci artistici isolati, disseminati in qua e là nel tessuto urbano.
Detto delle meraviglie e delle attrattive locali, veniamo ai dettagli pratici legati alla…sopravvivenza! Come prevedibile e giustamente annunciato dalle previsioni meteo, le temperature e la situazione climatica in generale che abbiamo dovuto affrontare non sono state delle più semplici. E’ bene essere preparati sia dal punto di vista dell’abbigliamento che da quello…psicologico. Le temperature sono state sempre abbondantemente sotto lo zero con un picco di -24°C a Tallin, che si è rivelata molto più fredda di Riga. Nella capitale lettone abbiamo sfidato un giorno e mezzo di bufera (nel vero senso della parola) di neve, sperimentando l’efficienza organizzativa cittadina: commercianti e semplici cittadini si adoperano per spalare i marciapiedi dalla neve e dal ghiaccio, mezzi spazzaneve percorrono continuamente le strade, le auto e i trasporti pubblici circolano ininterrottamente. La gente, abituata a simili situazioni climatiche, è assolutamente incurante delle abbondanti nevicate che si abbattono sulla città e con un pizzico di curiosità scrutava i due sospetti protagonisti del racconto che, incappucciati e avvolti in pesanti indumenti, girovagavano affrontando a modo loro le asperità della situazione. Nonostante l’impegno profuso dalla popolazione, sulle strade e sui marciapiedi rimangono però notevoli quantità di ghiaccio e neve. Indispensabili quindi un paio di scarponcelli con suola a carrarmato, ma non meravigliatevi se la maggioranza delle donne di Riga cammina agilmente (e per noi tuttora inspiegabilmente) indossando scarpe…con tacco 12!
Indubbiamente il manto nevoso che ricopre queste città nei mesi invernali regala loro un fascino particolare, aggiunge un tocco di incanto seppur creando, come già detto, delle difficoltà oggettive per il turista che si appresta a visitarle. A nostro giudizio, sopportare il freddo e gli inconvenienti legati alle avverse condizioni meteorologiche è stato ampiamente ricompensato dalle meraviglie che ci ha regalato quella che abbiamo ribattezzato come…la trilogia nordica!