Ricordi indiani
Spiritualità, amore e ospitalità..
Destinazione: India del Nord Tempo a disposizione: 24 gg Posti visitati: Delhi – Bikaner – Jodhpu – Udaipur – Ajmer – Pushkar – Jaipur – Ranthambhore N.P. – Agra – Orcha – Khajuraho – Varanasi ed altri luoghi di strada come Ranakpur etc. Periodo: da fine Novembre a metà Dicembre Costo del viaggio: 550 euro Volo Turkish Airlines da Roma FCO a Delhi (scalo Istanbul) + 500 euro pp tour organizzato di 16 gg con autista, hotel media categoria con colazione, biglietti dei treni in classe 1AC + Altre spese personali e di sopravvivenza. Breve Resoconto: Disorganizzati e con un budget molto limitato, io e Tomè abbiamo deciso di partire per l’India totalmente all’avventura, provvisti solo di quanche vestito e macchinette fotografiche. Non è stato facile, soprattutto agli inizi, ma l’India è un paese disarmante che regala emozioni forti anche ai viaggiatori più esperti. Inoltre l’India, come scritto giustamente nella Lonely Planet, ricompensa chi sa adattarsi e questa è la cosa più importante da ricordare e tenere presente durante il viaggio. Consigli Utili? Armarsi di pazienza. Poi il resto verrà da sè! A Delhi in particolare ci sono moltissimi negozi e mercati che vendono di tutto, dai tipici souvernir ai prodotti per l’igiene personale, accessori fotografici e da tracking. Anche farmacie dove troverete ottimi medicinali. Quindi partite leggeri perchè se vi sposterete, sia con un autista privato,con un treno o un pullman, risulta comodo non avere valigie ingombranti e pesanti. Per chi non ha molto tempo a disposizione consiglio di ricercare i tour operator locali, ce ne sono a centinaia, i quali, oltre ad essere molto economici, ascolteranno le vostre richieste e vi faranno viaggiare in sicurezza. Sicurezza non è comodità. Le strade e specialmente le autostrade sono in costruzione, o passano per i villaggi, o non ci sono proprio… ed è difficile trovare dei tratti percorribili senza problemi. Nei treni bisogna arrangiarsi, anche nelle categorie più alte e ricordate PRENOTATE I BIGLIETTI DEL TRENO APPENA ARRIVATE, sempre che non vogliate viaggiare con la maggiorparte delle persone del posto, potrebbe essere più faticoso ma saprà stupirvi come solo l’India sa fare ;). Noi a Delhi allggiavamo a Main Baazar, una zona centralissima ma molto confusionaria poichè c’è il mercato principale ed è un continuo via vai di persone, risciò, moto, mucche.. Per le strade di Old Delhi ci siamo persi più e più volte finchè abbiamo capito che prendere i risciò è una cosa molto utile per spostarsi, perchè economica e veloce e vi permette di passare per le strade della città e vedere e capire come si svolge la vita quotidiana. Vi ritroverete catapultati in un calderone bollente di odori e colori, rumori e melodie, persone ed animali e sarà un vero e proprio delirio dei sensi, un’esperienza indimenticabile e se siete coraggiosi e pensate di avere i nervi saldi vi consiglio di perdervi, sempre stando attenti, nel quartiere di Chandni Chowk.. Può sembrare strano che qualcuno vi consigli di perdervi in una città caotica e popolosa come New Delhi, ma vi assicuro che le immagini più forti e vere, belle e meno belle, non si trovano tra gli archi di Connaught Place o sotto i monumenti. Il Rajasthan è una regione incredibile, forse quella che rappresenta maggiormente il subcontinente, sia per i colori, per le spezie, per i tessuti e le opere architettoniche, ma anche per questo è la più turistica e nella quale non abbiamo trovato il modo di rilassarci e goderci lo spirito dell’India. Orcha e Khajuraho invece, nonostante le piccole dimensioni ed un limitato sito archeologico, sono luoghi rilassanti, e come direbbero in hindi “shaaaaanti shaaaanti”, dove c’è un turismo contenuto, ci sono spazi verdi e le persone sono curiose, gentili e poco invadenti. Qui abbiamo fatto amicizia, conosciuto famiglie e bevuto del buon rum con la gente del posto..ma soprattutto abbiamo trovato quello che volevamo vedere: la spiritualità, l’amore e l’ospitalità ovvero i tre elementi che gli indiani ritengono fondamentali nella vita. Inoltre l’India che ha fatto innamorare me e Tomè è stata quella vista dal finestrino della macchina, la realtà dei villaggi, del deserto del Rajasthan, delle donne dipinte e vestite con i sari che camminano portando vasi in testa; dei bambini che giocano con le caprette o che si fingono i grandi giocatori di cricket. Oltre ad avere una cultura sconfinata e un’infinità di reperti e monumenti mozzafiato, in questo paese si respira un’ atmosfera unica fatta di semplicità e genuinità, di colori e danze e di sorrisi imperfetti e sdentati. Lasciatevi catturare e non vi voltate quando non ci sono cose belle da vedere. Non vi lasciate intimorire dalla povertà, dalla sporcizia delle strade e dei posti, dagli assalti dei bambini che vi chiedono insistentemente del chapati o qualsiasi cosa possiate avere. Ciò che mi sento di consigliare agli altri viaggiatori è di non farsi programmi specifici al di fuori delle mete da vedere, di non imbottirsi di amuchine e fare gli schizzinosi verso il cibo. Lasciarsi andare e vivere quest’esperienza senza pregiudizi, con tutti i suoi contrattempi.