Ricordando Praga 2

Bellissimo viaggio nella capitale boema
Scritto da: mikki
ricordando praga 2
Partenza il: 02/07/2009
Ritorno il: 10/07/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ciao, sono Michela. Abito a pochi chilometri da Trento e scrivo queste pagine perché voglio condividere una bella esperienza, dopo aver riguardato ieri foto e appunti dell’estate 2009. Ero già stata a Praga nel 2004, ma l’anno scorso ho deciso di tornarci con una mia cara amica (una settimana in luglio + i due giorni di viaggio), perché è sicuramente la città più bella che io abbia mai visitato. Ho così preso contatto con i Viandanti Praghesi (Roberto, Dana ed i loro splendidi figlioletti), con l’aiuto dei quali mi ero già trovata benissimo. Abbiamo scelto tra i vari tipi di alloggio da loro proposti la pensioncina centrale Uvoz (pernottamento e colazione), nel quartiere del Castello, che si è poi rivelata la giusta scelta per le nostre esigenze e disponibilità. Siamo andate in treno, per non dover pensare a parcheggi o aeroporti piuttosto lontani, e quando si è in due il tempo passa più in fretta, leggendo, guardando dal finestrino e chiacchierando. Ci ha accolto con gentilezza e disponibilità Dana, ci ha accompagnato alla pensione e ha risposto a tante domande. Ci ha consegnato due magliette dei Viandanti, una piantina di Praga e soprattutto utilissimi fogli notizie per orientarci, per muoverci al meglio con i convenienti e comodi mezzi di trasporto pubblici della città (tram e metropolitana sono comodi, frequenti e convenienti), per scegliere dove andare e che cosa vedere, dove cambiare gli euro in corone senza farci imbrogliare, come muoverci in sicurezza, dove mangiare, e bene, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, ecc. Primo giorno L’abbiamo in pratica dedicato tutto al Castello di Praga, città nella città, alla stupenda cattedrale di San Vito, ai cortili interni, al pittoresco Vicolo d’oro con le sue piccole botteghe e la casetta in cui Kafka scrisse diversi racconti, ai giardini del castello e a quelli terrazzati digradanti di Mala Strána, pieni di fiori, al Belvedere ed al fossato dei Cervi, alla vista incantevole (c’era il sole!) su Praga, sui suoi ponti e sui tetti rossi delle sue case. Ottimo pranzo al ristorante Lví Dvur , vicino al castello – ottima cena al ristorante S. Norberto (Monastero di Strahov), che offre diverse birre di produzione propria. Non scriverò per i giorni seguenti come abbiamo mangiato: sempre molto bene, con cibi di diverse cucine, tutti gustosi e a prezzi davvero molto convenienti. Praga è il luogo ideale per chi ama la carne; noi la mangiamo moderatamente, ma abbiamo sempre trovato valide alternative ed i dolci sono molto buoni. Non ci ha entusiasmato il cambio della guardia davanti al castello, anche se attira molti turisti. Secondo giorno Centro città e shopping: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo visitato la città vecchia (Staré Mesto), ammirando la splendida piazza con l’orologio astronomico del Municipio (siamo salite sulla torre: che panorama!), la chiesa di San Nicola, il monumento a Jan Hus, la chiesa di Týn, Ungelt, la Torre delle Polveri, statue, insegne, stemmi e vicoletti, il Ponte Carlo e la Moldava (Vltava) piena di barche e barchette. Abbiamo imparato a camminare guardando in alto, ne vale la pena. I negozi sono tantissimi, per ogni gusto e ogni tasca. Cristalli di Boemia e granati attirano frotte di turisti, ma noi abbiamo preferito acquistare magliette, scarpe, libri, calendari e cosmetici naturali. Pranzo in città al Ristorante Pizza Nuova (Piazza della Repubblica), dove potete gustare a prezzo fisso tutti gli assaggi di pasta e i tranci di pizza che volete e solo quelli che volete. In alternativa potete servirvi al ricco buffet. Per i bambini c’è un angolo giochi e si pagano solo le bevande. Stanche, abbiamo cenato nella via della nostra pensione, gustosi piatti vietnamiti al Malý Buddha. Non ci ha entusiasmato Piazza Venceslao, una piazza ricca di storia e piena ora di traffico e negozi; abbiamo fatto fatica a trovare la piccola lapide in ricordo del suicidio di Jan Palach. Terzo giorno In treno a Kutná Hora, a circa 70 Km da Praga, Con le sue miniere d’argento era la seconda città dell’antico regno di Boemia. Rimane la bellissima chiesa gotica di Santa Barbara, finanziata personalmente dai proprietari delle miniere, uno dei più rilevanti monumenti artistici del paese. Abbiamo passeggiato nei bei giardini digradanti verso il fiume. Nella cittadina ci sono piaciute molto anche la Corte Italiana, sede per 250 anni della zecca, e la fontana in pietra gotica in piazza Rejsek. Pranzo in un bel giardino in mezzo al verde, rientro a Praga, riposo in pensione, cena veloce in un bar vicino, lettura. Non ci ha entusiasmato solo il temporale scoppiato al nostro arrivo a Kuyná Hora (poco dopo però… il sole!)

Quarto giorno Visita del quartiere ebraico (Josefov): l’antico cimitero con le lapidi di centinaia di tombe inclinate una sopra l’altra per mancanza di posto (!), la Sinagoga Klausen e la Sinagoga Spagnola, entrambe con commoventi ricordi, oggetti e manoscritti, il Convento di Sant’Agnese con alcune delle migliori opere d’arte ceche del XIX secolo. Pranzo in un ristorante in zona e nel primo pomeriggio un’oretta nel giardino di Wallenstein, con una “quasi inquietante” caverna calcarea e bellissimi pavoni (uno dei piccoli albino). Siamo poi andate in metropolitana a Vysehrad, sede leggendaria dei principi del decimo secolo, con la Chiesa capitolare di San Pietro e Paolo, la Rotonda di San Martino, la più antica rotonda conservatasi a Praga, ed il Cimitero con le tombe di molti personaggi famosi. Siamo ritornate in città a piedi, con una lunga passeggiata. Cena a base di pesce in un ristorante islandese e poi al Teatro Nero a vedere “Faust” con effetti scenici speciali. Durante l’intervallo si può visitare la galleria del teatro, dove si possono capire i segreti e la magia di questo tipo di spettacolo. Non ci ha entusiasmato dover stare attente ai borsaioli sui mezzi pubblici o in zone affollate. A Praga c’è però ben poca criminalità e basta fare come noi: tenere la borsetta davanti ed una mano sopra! Quinto giorno In treno al Castello di Karlstein, il castello più famoso dopo quello di Praga, il più visitato della Repubblica Ceca per ragioni storiche e per la sua architettura. Fu costruito su uno spuntone di roccia nel 1348, come rifugio per re Carlo IV e nascondiglio per i gioielli della corona e le reliquie reali. Ci vogliono 10 minuti a piedi dalla stazione al villaggio ed altri dieci dal villaggio al castello. Lungo la strada, sotto il castello, abbiamo visitato il bel Museo di Betlemme, con moltissimi presepi di diverse misure e realizzati nei materiali più vari; alcune scene della natività sono anche animate. Non abbiamo fatto la visita guidata, abbiamo letto le informazioni sulla nostra guida e poi siamo andate a fare una bella passeggiata nei boschi. Pranzo vicino al castello, rientro a Praga, giro in città, cena all’aperto al “bar” con gelato e frutti di bosco. Non ci hanno entusiasmato le troppe bancarelle di souvenir sulla strada per il castello (anche coltelli pericolosi!) e neppure due ragazzi che giravano vicino ai tavolini del bar con due pitoni intorno al collo. Sesto giorno Bella passeggiata nel parco di Petrín, il più grande di Praga, vicino alla pensione. Ci ha colpito il Muro della Fame, fatto costruire nel XV secolo dai poveri, perché potessero sfamarsi, e ci è piaciuto il minicastello gotico con il labirinto di specchi. Pranzo ottimo al ristorante nel parco, con vista spettacolare sulla città dalla sua ampia terrazza. Nel pomeriggio abbiamo passeggiato a lungo nel verde di Malá Strana (Città piccola) e non abbiamo mai visto tanti magnifici palazzi uno dopo l’altro come sul suo lungofiume! Dal Ponte Carlo siamo poi scese per le scale a Kampa, piccola e pittoresca isola chiamata la“Venezia di Praga”. Ci siamo “innamorate”della romantica piazzetta Na Kampe. Sempre sul fiume abbiamo concluso la giornata, con una gita in battello di tre ore (19-22): ricca cena a buffet, musica jazz dal vivo, cigni bianchi che scivolano sull’acqua, monumenti e paesaggi da ammirare con un’altra prospettiva, all’andata con la luce naturale ed al ritorno illuminati. Bello! Non ci hanno entusiasmato la versione in miniatura della Tour Eiffel in cima al parco e la discesa sottocoperta di troppi turisti italiani all’apertura del buffet, un accalcarsi vergognoso: ce n’era per tutti! Settimo giorno In tarda mattinata siamo andate in autobus alla villa di Troja, un castello barocco di campagna con giardini alla francese. Ha sul davanti un grande doppio scalone con sculture, ripreso da quello di Fontainebleu. Dopo uno spuntino a un chiosco, nel pomeriggio abbiamo trascorso ore molto piacevoli nel vicino orto botanico, molto grande e ricco, diviso per aree geografiche, con una bella serra per le piante tropicali. Per cenare siamo ritornate al Malí Buddha. Non ci ha entusiasmato… dover fare i bagagli! Direi che abbiamo davvero visto molto, ma non pensate che il nostro sia stato un tour de force: tutto si è svolto in modo molto rilassato, con frequenti soste e tante chiacchierate. Riteniamo anche che a Praga e nei dintorni ci sia per noi ancora tanto da fare e da vedere: Na shledanou! = Arrivederci!



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