Richiamo spagnolo
Soggiorno nella splendida Siviglia festeggiando l'epifania. Angela, Franco ed Annamaria.
Incuriositi sempre più dal calore, dai colori, dai profumi e dalle bellezze di questa terra che si chiama Spagna, decidiamo io e mio marito, coinvolgendo anche la nostra figliola, di prenotare una breve vacanza in una meravigliosa città: SIVIGLIA! Non abbiamo potuto visitarla quest’estate e quindi l’abbiamo scelta come meta per questa “fuga” invernale! Abbiamo prenotato il volo diretto Bari -Siviglia con la compagnia Ryanair, non comodissima, ma pur sempre vantaggiosa e così, dopo circa tre ore di volo siamo giunti intorno alle 19,30 all’aeroporto di Siviglia. La scelta dell’albergo devo dire è stata ottima! L’hotel Alcantara e’ un semplice due stelle ma davvero pulito, semplice e soprattutto centrale. Sito nel barrio di Santa Cruz, uno dei quartieri più interessanti dal punto di vista storico-culturale della città, ci ha consentito di avere tutte le bellezze del luogo a portata di “piedi” direi… Infatti abbiamo visitato la città praticamente a piedi! Appena giunti visita d’obbligo dei dintorni per orientarci un attimino e così solo pochi passi e meravigliosamente davanti ai nostri occhi la piazza della cattedrale con la torre della giralda, non solo, ma un infinito intreccio di vie e viuzze illuminate dalle luci di numerosi localetti tipici pronti ad offrire ogni sorta di ben di dio! Per la cena della prima serata abbiamo deciso di lasciarci consigliare dall’albergatore e così ci siam diretti al ristorante “Tres de oro”. Una paella di mare, polpo alla gallega frutta e dessert per un totale di €.82,30. Decisamente caro e nemmeno soddisfacente per i miei gusti… La paella più buona in assoluto la abbiamo mangiata quest’estate a Valencia…spettacolare….! Quindi ancora due passi nel centro e a nanna.. L’indomani abbiamo trascorso la giornata in visita alla maestosa cattedrale e alla torre della giralda. La cattedrale di Siviglia di notevole bellezza sorge nel luogo un tempo occupato da una grande moschea; il patio de los Naranjos, il campanile e la Giralda sono ciò che rimane della struttura moresca. All’interno dopo aver apprezzato il suo splendore gotico, i capolavori d’arte delle sue cappelle e il Tesoro ci siamo spinti su in cima alla Giralda per ammirare un panorama mozzafiato della città! Siviglia vista dall’alto è una favola avvolta com’è da una quantità infinita di alberi di arancio. Niente di più bello e solare, anche quando il sole non c’è, questo colore arancio a far da cornice a palazzotti tipici e colorati dalle famosissime piastrelle di ceramiche smaltate: gli azulejos, ossia elaborati mosaici di tessere monocolore che gli arabi introdussero in città per ornare facciate ed interni andalusi. Un po’ stanchi ma appagati da così tanta bellezza scegliamo di mangiare tapas e lo facciamo nei pressi della Cattedrale gustando gamberi fritti avvolti in fili di patata, baccalà, calamaretti arrosto in salsa verde,seppie fritte , salmone e l’immancabile jamon iberico abilmente tagliato al coltello…ottimo… Il tutto innaffiato da una fresca cerveza! Quello che non abbiamo apprezzato per niente della città è stato il suo clima caldo umido in modo eccessivo persino per noi abituati all’umidità della nostra Bari, non oso immaginare che caldo debbe fare in estate a Siviglia! Sicuramente ideale per visitarla il periodo aprile-maggio e settembre-ottobre. Decidiamo per la serata di regalarci uno spettacolo di flamenco proprio di fianco al nostro albergo e cosi alle 21,00 c/o l’associazione culturale “La casa della memoria” abbiamo assaporato un’ora di splendido flamenco. Definirei il flamenco un mix di fascino, sensualità e al tempo stesso genuità culturale che esprime il calore ed il colore del popolo andaluso! Bello ci è piaciuto molto,ancora un po’ in giro, per la cena optiamo per una cioccolata calda con i buonissimi churros e a letto. Dormiamo fino a tardi sia perchè albeggia più tardi che da noi sia perchè l’albergo pur essendo come ho già detto, in pieno centro, e’ magnificamente silenzioso! Dopo la colazione ci dirigiamo a El Arenal, una volta quartiere sede del porto di Siviglia lungo le sponde del fiume che bagna la città il Guadalquivir. Visita guidata alla Plaza de Toros de la Maestranza, arena settecentesca di Siviglia e anche una delle più antiche di Spagna, poi direzione Triana superato il ponte di Isabel II immersi nella festa dell’epifania troppo troppo caratteristica… Carri allegorici ragazzi vestiti da Magi che lanciano alla folla festante caramelle, biscotti, giocattoli per i bimbi, palloncini e noi tra gli abitanti in festa ad assaporare il piacere della festa! Tutti per strada a Triana antico quartiere di pescatori a far festa e, un po’ di doni per tutti!Il Il quartiere è delizioso: semplice con le sue case basse color bianco-ocra, le verande in ferro battuto , i balconcini addobbati di piante e di fiori e un’aria davvero di altri tempi! Ci sperdiamo in questo intreccio di viuzze e i profumi di fritto un po’ ovunque ci spingono ad entrare in un localetto fantastico “Bodega Siglo XVIII” (www.sigloxviii.com) nel cuore di Triana pronti ad assaporare la cucina tradizionale andalusa, che devo dire, ci piace parecchio. Passeggiata in battello e vista della città dal fiume nel pomeriggio. Si rientra per un breve riposino in albergo ma finisce che essendo abbastanza stanchi decidiamo di mangiucchiare un boccadillo al volo c/o “La Sagrestia” e poi dritti dritti a dormire.
Il giorno 07/01 lo riserviamo per la visita al Real Alcazar autentico gioiello di cortili e saloni mudejar il Palacio di Pedro I, che forma oggi il cuore del Real Alcazar di Siviglia. Altri monarchi hanno aggiunto successivamente i prorpri segni distintivi: fu dalla Casa de la Contratacion che Isabella I inviò i suoi navigatori ad esplorare il Nuovo Mondo, mentre Carlo V fece costruire grandiosi appartamenti dalle ricche decorazioni. E’ interamente degno di visita senza tralasciare alcun dettaglio… semplicemente meraviglioso! Abbiamo continuato a stancarci visitando il Parco Maria Luisa dopo esserci rifocillati da “100 Montaditos” in Calle Fernando proprio difronte all’Università di Siviglia antica Fabbrica di tabacco proveniente dal Nuovo Mondo. Che dire il parco ti lascia senza parole, al suo interno Plaza de America e soprattutto Plaza de Espana donano lo stile teatrale del parco con le loro fontane zampillanti, fiori e freschi viali all’ombra degli alberi che indubbiamente faranno da riparo nelle soleggiate giornate estive. Il tempo di una sosta per un caffè, un salto in albergo per una sistematina e via per strada alla ricerca di un posticino per la serata. Affascinati dall’eleganza di un ristorantino giapponese non molto distante da noi, optiamo per una cena a base di sushi da “Kaede”consigliatissimo se vi piace la cucina giapponese. Accogliente ed elegante il locale , gentilissimo il personale e squisito per la gola ma anche per la vista il cibo!!!! Siamo un po’ tristi fuori piove e stiamo già pensando che la vacanza è giunta al termine e che il volo dell’indomani delle 18.50 ci riporterà a Bari… tristezza!
Il mattino seguente belli e pronti passeggiamo alla ricerca di qualche pensierino carino da regalare ai nostri amici quando ci accorgiamo che senza volerlo si son fatte già le14.00 e così decidiamo di goderci le ultime tapas andaluse in un locale che consigliamo : “Lizarran” Tabernas un posto davvero ottimo. Scegli ciò che vuoi mangiare ma durante il pasto ti vengono offerte tapas calde calde di ogni tipo….incanto….con 30,00 euro in tre abbiamo mangiato e bevuto benissimo!!! Ancora un caffè prima di salutare la città che evidentemente non vuole lasciarci, infatti all’improvviso mentre stiamo per rientratre a ritirare i bagagli scoppia un diluvio che ci costringe alla fuga in aeroporto a bordo di un taxi. E’ proprio finita ma contiamo sicuramente di ritornarci …Siviglia ci hai incantato!!!!