Ricca di cultura, spiagge e vita notturna questa città è la vera sorpresa della Spagna mediterranea
Per cominciare, desidero salutare tutti i viaggiatori e soprattutto coloro che si accingono a leggere questo racconto. Come sempre, cerco di semplificare il tutto e cerco di renderlo utile a tutti, come io desidero che siano i racconti di altri viaggiatori. La scelta di andare a Valencia è scaturita da alcuni motivi, uno tra tanti, il volo offerto da Ryanair da Bari. Spesa per 3 persone adulte, compreso un bagaglio in stiva, circa 300 euro. Nel comprare questi biglietti aerei, non ho dato importanza al volo di ritorno che partiva alle 7:30 di mattina, questo ha significato svegliarsi alle 4:30 per raggiungere in tempi adeguati l’aeroporto di Valencia con la metro.
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Come forse si sarà intuito, per raggiungere il centro è facile usando la metro 3 o 5. La fermata che io ho scelto per raggiungere Valencia ed è sicuramente una di quelle centrali, la fermata Xàtiva. All’uscita della metropolitana, avrete l’impressione di essere arrivati in un centro nevralgico di Valencia, ed è vero. Vi troverete davanti la Plaza de Toros e l’imponente Stazione Nord di Valencia. Ho scelto l’appartamento in zona Ruzafa, 5 notti, 583 euro, Russafa Soho Apartments B1 trovato su Booking. Non ho trovato alloggi più economici e come zona la consiglio, è vero che non si è nella zona centrale, ma a piedi per raggiungere il centro storico occorrono 15 minuti circa.
Diario di viaggio
Giorno 1 – Gran Via
Siamo arrivati nel tardo pomeriggio, quindi dopo aver preso possesso dell’appartamento, abbiamo fatto una passeggiata senza nessuna meta specifica imboccando Gran via del Marques de Turia sino a Placa d’America. La piazza è molto bella e il ponte del Mar di fronte è molto suggestivo, sopratutto di sera. Mentre tornavamo all’alloggio, abbiamo scoperto un bel posto e un bel edificio dove fare un aperitivo o mangiare la paella, ve lo segnalo è Mercat de Colon.
Giorno 2 – Oceanografico
Il secondo giorno ci siamo organizzati per visitare l’Oceanografico, sicuramente la meta più gettonata di Valencia. Appena si arriva, tutto sembra spettacolare, ti sembra quasi di aver cambiato pianeta, edifici molto particolari circondati da piscine. Sull’Oceanografico posso solo dire, andateci. Io ho fatto i biglietti incluso il museo della Scienza per lo sconto, ma a dire il vero, il museo della Scienza è un edificio spettacolare dall’esterno ma meno spettacolare dall’interno. Probabilmente l’unica cosa interessante è vedere nascere i pulcini in diretta. Dopo aver trascorso tutta la mattina all’Oceanografico sino al pomeriggio, a proposito, anticipate l’arrivo alla biglietteria, eviterete le lunghe file, abbiamo fatto ritorno all’appartamento attraversando il Giardino del Turia, questa è una sorta di strada lunga e alberata che serpeggia e circonda per buona parte Valencia. In serata ci siamo recati verso il centro, sempre rigorosamente a piedi, precisamente Plaza de la Reina. Piazza molto movimentata e gradevole dove ci si può rilassare e fare shopping nei suoi innumerevoli negozi. In questa piazza c’è la cattedrale di Santa Maria del XIII secolo. Salendo sulla torre si ha una vista spettacolare e unica della città. Giungendo alla Cattedrale e andando a sinistra, imbocchiamo la stradina che porta su un’altra piazza importante della città, Piazza della Vergine. Questa piazza è bella e ha al centro una fontana che contiene nella sua forma e contenuti, alcune peculiarità della città di Valencia, ad esempio il fatto che sin da tempi memorabili questa città ha avuto la fortuna di avere molta acqua da gestire e mettere a disposizione per irrigare i campi, a questo è collegato il Tribunal de las Aguas.
Giorno 3 – Mercado Central
Terzo giorno si fa colazione a casa e si parte al Mercato Central. Consiglio questo posto per l’aria che si respira. Questo mercato coperto fu completato il 1928 ed è uno dei Mercati di prodotti freschi più grandi d’Europa. Verso le 11:00 avevo prenotato un tour gratuito (alla fine se il tour ti è piaciuto, puoi dare qualcosa) a piedi con Civitatis. Durata 2,30 ore. È in inglese o spagnolo. Io lo consiglio perché permette (a piedi) di visitare i posti più interessanti di Valencia e vi raccontano storie e aneddoti che personalmente ho apprezzato molto. Pomeriggio abbiamo utilizzato il biglietto precedentemente acquistato per andare al Museo delle Scienze. Io non lo consiglio e come dicevo all’inizio a parte vedere nascere i pulcini, non è il massimo, informatevi e valutate cosa fare, se andare o meno. Torniamo all’appartamento ripercorrendo a ritroso sempre Giardini de Turia sino a Ruzafa. Nonostante siano i primi giorni di ottobre, fa molto molto caldo, fortuna che il sentiero è abbastanza alberato. Dopo cena, facciamo un giro nel centro storico.
Giorno 4 – Vall d’Uixo
Quarto giorno avevo programmato di prendere l’autobus e andare a Cuevas de San José. Se programmate di andarci, questo vale per tutti gli spostamenti fuori Valencia, programmate questi uscite nei giorno feriali. È successo che il pullman che dovevo prendere, sia il sabato che la domenica, non fa corse sufficienti per il ritorno, quindi potevo arrivarci, ma non avrei avuto il tempo materiale per fare tutto e tornare in tempo, in sostanza, rinunciamo. Su la pagina web Rome2rio troverete interessanti informazioni per raggiungere La vall d’Uixo, la zona delle grotte. Torniamo a piedi verso il centro , ed è una bella distanza. Visto che ci passiamo davanti, facciamo una capatina allo stadio di Valencia, il Mestalla. Dopo lo stadio, sempre sulla strada del ritorno, ci fermiamo per mangiare qualcosa ad un centro commerciale dove troverete il McDonalds, sarebbe il Centre Comercial Saler. Sempre sulla strada del ritorno, ormai è il primo pomeriggio, incontriamo il Museo Faller, molto molto interessante. Se vi capita l’occasione, andateci, costo 2 euro, domenica gratis, anzi tutti i musei sono gratis la domenica. La serata la trascorriamo nelle piazze del centro storico .
Giorno 5 – Llotja de la Seda
Il quinto e l’ultimo giorno, prima di proseguire direzione Mercado Central, un espresso al Bar Placa de Bous, angolo via Russafa, direi espresso buono e buono il croissant. Nella piazza annessa al Mercato Centrale, la domenica vi è una sorta di mercato delle pulci, soprattutto libri. Ma il nostro obiettivo è Llotja de la Seda, edificio del 400 stile gotico dove si trattava, nei secoli passati, il prezzo della seta proveniente dalla Cina, bello e gratis di domenica. Visto che i musei sono gratis e ci piacciono, direzione Museo dell’Etimologia, anche questo è un grande complesso dove ci troverete cose molto interessanti. Ci eravamo prefissi di andare anche al MuVim, altro museo interessante, ma le non è stato possibile per motivi legati alla salute di mia moglie. Quindi salta anche la visita che volevamo fare fuori città al Parco Albufera, pazienza. Comunque è una certa ora e finalmente è giunto il tempo di sederci e con comodo assaggiare la Paella Valenciana. Voi mi chiederete, com’è? Sinceramente preferisco la paella più conosciuta e classica. La Paella Valenciana ha molti ortaggi, pollo e coniglio. A questo proposito, vi riporto quello che la guida ci ha detto durante il tour ( Civitatis) circa la paella . Duranti i tempi che furono, nel passato quando la gente era povera, al posto del coniglio, la gente usava nella paella i topi, erano tanti e quindi “buona” alternativa. Non ricordo bene il posto dove ho pranzato, comunque come è facile intuire, Valencia è piena di locali dove propongo la Paella. In genere viene preparata per 2 persone ed è sufficiente. Al momento il costo è di circa 12,00 euro.
La partenza del volo alle 7:30 ci ha fatto alzare verso le 4:30, per prendere la metro e arrivare in tempo ragionevole all’aeroporto. Valencia è una città che merita una visita, magari sono sufficienti 3 o 4 giorni per visitarla. Non fate come me, che mi sono fidato dei suggerimenti e consigli e ho percorso la città sempre a piedi, anzi valutate di acquistare la CityCard. Valutate anche l’ipotesi di noleggiare una bici che credo sia un modo diverso e intelligente per muovervi, infatti Valencia ha tantissimi percorsi ciclabili. Ultima cosa, programmate le eventuali uscite dalla città in settimana, mentre il fine settimana, se vi va, fate i Musei che la domenica sino gratis. Buon viaggio a tutti!