Repubblika ta’ Malta: crocevia del Mediterraneo
Partiamo dall’aeroporto di Pisa, il cielo è limpidissimo e riconosciamo chiaramente la penisola dell’Orbetello, Ustica e la città di Palermo; in un ora e venti arriviamo a l’International Airport of Malta a Luqa. La vista di Malta dall’alto è stupenda, perché grazie alle sue piccole dimensioni si può ammirare in tutta la sua interezza. Dopo aver assaggiato la guida sulle strade maltesi ci dirigiamo verso il nostro hotel a Sliema, ormai è tardi facciamo un giro sul lungomare caratterizzato da una roccia particolarissima molto sinuosa, andiamo a letto presto…La mattina seguente ci aspetterà un giro abbastanza stancante!! Ma intanto ci godiamo lo spettacolo di quella baia e di quelle case che ricordano molto il Nordafrica…Ma con ingressi in stile londinese!! Davvero originale!!! Il mattino seguente, faccio un giretto per San Ġiljan, dove ammiro i Luzzu (caratteristiche imbarcazioni maltesi, con due occhi disegnati sulla prua chiamati occhi di Osiride o di Horus) e la sede del Parliamentary Assembly of the Mediterrean, successivamente ci dirigiamo alla volta di Valletta, prendiamo l’autobus da Sliema…Gli autobus a Malta sono molto particolari…Sono vetture vecchie ristrutturate, che girano sempre con la porta aperta, per scendere si tira una corda che va ad azionare un piccolo campanellino e soprattutto in ogni autobus c’è un altarino con varie immagini di santi e santini (segno del cattolicesimo molto vivo in questo arcipelago), passiamo dalla città di Gżira dove possiamo ammirare in prospettiva la cupola della Carmelite Church di Valletta e il-Gżira tal-Isqof (la Manoel Island). Con l’autobus passiamo dalla città di Floriana (Furjana) paese obbligatorio per arrivare finalmente al copolinea di Valletta!!! Velletta è un World Heritage Site, infatti ci accorgiamo subito di questo…È interamente circondata da mura, l’unica entrata è un’enorme porta. A Valletta visitiamo l’Embassy of the Order of St. John che si trova sulla sinistra immediatamente dopo la porta. Successivamente ci dirigiamo verso il giardino Il-Barrakka ta’Fuq (Upper Barrakka Garden) dove si può ammirare il Grand Harbour, e vedere da lontano le Tre Città (it-tlett iblie), chiamate anche Il-Kottonera: Senglea (L-Isla), Vittoriosa (Birgu) e Cospicua (Bormla). Dal Barrakka ta’Fuq alle 12:00 in punto di ogni giorno si può assistere “saluting Battery”, un cannone che spara verso il Grand Harbour (molto probabilmente a salve).
Successivamente ci dirigiamo verso Il-Barrakka t’Isfel (Lower Barrakka Garden) anche da qui si può ammirare (anche se da un’altra angolazione) il Grand Harbour…In questo giardino c’è un bellissimo tempietto romano. La nostra visita di Valletta prosegue verso il Forti Sant’Iermu e il Palace of Grand Masters sede del parlamento maltese. Altre strutture da visitare sono la Corte di Giustizia e L-Kon-Katidral ta’ San Ġwann (la co-cattedrale di San Giovanni). A Valletta ci concediamo qualche prelibatezza culinaria: i Kannoli tal-Irkotta e i Kannoli tal-Krema, molto simili ai cannoli siciliani e vista la mia passione per le lingue e per la lingua maltese mi compro un paio di corsi di questo bellissimo idioma. Dopo Valletta proseguiamo a piedi alla volta di Floriana dove andiamo ad ammirare il Valletta Waterfront antica struttura portuale oggi riconvertita a strada dei sapori, piena di ristoranti e bar. Poi prendiamo l’autobus e andiamo a visitare Vittoriosa (Birgu), una delle città che formano Il-Kottonera. Il giro sembra corto, ma facendo tutto a piedi ci siamo stancati abbastanza, così decidiamo di tornare in hotel. Il giorno seguente partiamo per visitare l’altra perla del Kottonera: Senglea, questa cittadina è famosa per i suoi balconi maltesi molto fitti e per la Vedette, questo è il simbolo della città, da questo punto si può osservare molto bene Valletta e il Gran Harbour. Dopo Senglea decidiamo di spostarci passando per Paola (Raħal Ġdid) verso Marsaxlokk, e visitare la Peter’s Pool, saliamo su un autobus ma ci accorgiamo troppo tardi che il numero era stato cambiato e ci troviamo nella “lontana” zona industriale di Ħal Safi insieme a tanti lavoratori somali, decidiamo di ritornare indietro verso Marsaxlokk, dove visitiamo il mercato e i numerosi Luzzu, i quali sono il simbolo del porto di questa città, la Peter’s Pool non è raggiungibile con gli autobus, ma solo in auto o a piedi, per cui decidiamo di rimandarne la visita. Successivamente ci dirigiamo verso la cittadina di Birkirkara dove visitiamo l-Istazzjon tal-Ferrovija all’interno dei giardini pubblici (ferrovia che venne utilizzata fino al 1931) e la Bażilika ta’ Sant’ Elena. Il giorno dopo ci dedichiamo all’interno dell’isola di Malta…Proseguiamo alla volta di Rabat dove visitiamo seppur sommariamente le St. Paul’s Catacombs e le St. Agatha’s Catacombs all’interno delle omonime chiese. In questa città decidiamo di provare anche un dolce tipico maltese, il Qagħaq ta’ l-Għasel (un dolce al miele nero davvero molto buono). A piedi ci dirigiamo verso la vicina Mdina (la città silenziosa), Mdina è bella nella sua totalità è tutta molto caratteristica, e di caratteristico ci sono anche i Mdina Glass, oggetti artigianali di vetro; da questa cittadina si può ammirare dall’alto molte delle città maltesi, molto visibile (per via della chiesa enorme è la città di Mosta). Dopo aver visitato Mdina ci dirigiamo in autobus verso la città di Dingli e successivamente sulle Dingli Cliffs, queste scogliere offrono un punto di vista davvero bellissimo dal quale si può ammirare anche la piccola isola disabitata di Filfola (Filfla), come sottolinea bene la libera enciclopedia Wikipedia “La sola struttura di cui si abbia notizia era una cappella costruita in una cava nel 1343, che venne però distrutta durante il terremoto del 1856. […]Durante il dominio britannico e fino al 1971 l’isola fu utilizzata come bersaglio per le esercitazioni della Royal Navy e della Royal Air Force. […] Caratteristica saliente della piccola isola è l’essere praticamente inaccessibile per via delle ripide scogliere; nel 1988 è stata dichiarata riserva naturale, in quanto è l’unico posto al mondo in cui viva una specie di lucertola verde con macchie rosse (lacerta muralis filfolensis), endemica di Filfola e sopravvissuta ai bombardamenti”. Un’altra cosa molto bella delle Dingli Cliffs è il tramonto, che non possiamo vedere dato che non abbiamo la certezza che ci sia un autobus per il ritorno; prima di tornare a Sliema ci fermiamo a Mosta per visitare la Rotunda (St. Marija Assunta) chiesa che si vede praticamente da ogni angolo sopraelevato dell’isola, a Mosta proviamo il tipico Zalzett Slajs (Sausage Roll), dopo esserci riempiti la pancia, torniamo in hotel, passando per Valletta dove abbiamo comprato il tipico formaggio e pane gozitano: l-Gbejniet e l’Hobz. Il giorno dopo sarà il mio compleanno!!! Al mattino ci alziamo oggi ci dirigiamo immediatamente verso il porto di Ċirkewwa che sorge sul Marfa Ridge (il punto più largo dell’isola), passando per le città di San Pawl il-Baħar e Mellieħa, prendiamo il traghetto per l’isola di Comino (Kemmuna), oggi visiteremo la Blue Lagoon (Bejn il-Kmiemen), questa baia sorge tra l’isola di Comino e quella di Cominetto (Kemmunet), ed è particolarmente famosa per le sue acque cristalline!!! L’acqua è talmente chiara che sembra di stare in Polinesia se non fosse per la spiaggia rocciosa, la quale però fa acquistare fascino all’intero paesaggio, su Comino si può anche visitare la St. Mary Tower. Stiamo li tutto il pomeriggio, poi decidiamo di tornare indietro, il traghetto fa un giro bellissimo tra le grotte e gli anfratti della costa di Comino, arrivati a Ċirkewwa, visitiamo la vicina Paradise Bay, dopo questa splendida spiaggia decidiamo di andare a “casa” a prepararci per la sera, infatti ho deciso di festeggiare il mio compleanno in modo molto semplice, Malta è già un grande regalo per me, andiamo nel quartiere di Paceville a San Ġiljan a mangiare le crêpes in un posto chiamato Chequers che le fa molto buone, questo piccolo quartiere è il punto centrale della night life maltese, è anche uno dei pochi punti di riferimento della comunità gay di Malta (il famigerato locale gay “Klozet” sorge proprio qui). Finita la mia piccola ma bella festicciola a Paceville, decidiamo di tornare in hotel, il giorno dopo saremo partiti alla volta dell’isola di Gozo (Għawdex)!!! Detto fatto, il giorno dopo ci imbarchiamo per Mgarr (città portuale di Gozo) da Ċirkewwa, da Mgarr prendiamo l’autobus verso Victoria, la città principale, in maltese anche lei si chiama Rabat (da non confondere con la sua città omonima sull’isola di Malta), qui a Gozo gli autobus sono diversi da quelli maltesi, qui sono di colore grigio a Malta invece sono arancioni. Arrivati nella capitale gozitana attraversiamo un mercatino tradizionale (dove ammiriamo le Banane di Gozo) e visitiamo la Citadel, una piccola cittadina fortificata che sorge sopra a Victoria, all’interno troviamo la Cattedrale di Santa Maria, dalla Citadel si può ammirare da lontano la Rotunda della città di Xewkija. Da Victoria prendiamo l’autobus per San Lawrenz alla volta del Ros id-Dwejra dove troviamo quattro bellezze naturalistiche che fanno da simbolo all’arcipelago maltese: il-Qawra (Mare interno, un braccio di mare arrivato all’interno tramite una grotta sotterranea), Il-Ġebla tal-Ġeneral (Fungus Rock, una formazione rocciosa in mezzo al mare), Tieqa Żerqa (la Finestra Azzurra, piccolo promontorio roccioso sulla costa dalla forma simile ad una finestra) e la Cocodrile Rock (una roccia dalla forma di testa di coccodrillo). Una volta visitata la zona di Ros id-Dwejra decidiamo di tornare a Victoria, così riprendiamo l’autobus per Mgarr e il traghetto per Ċirkewwa e di nuovo l’autobus per Sliema!!!! Abbiamo cambiato tanti mezzi di trasporto ma ne è valsa la pena!!! Il giorno dopo, insieme ad un amico maltese, decidiamo di rimanere sull’isola di Malta, e di visitare il Blue Grotto (Il-Hnejja), che sorge sul Wied iz-Żurrieq (vicino all’omonima città Żurrieq). Prendiamo l’imbarcazione locale e andiamo a visitare questa bellissima grotta e anche tutte le altre grotte vicino!!! Anch’essa simbolo di Malta, da qui si può vedere l’isola disabitata di Filfola e anche le Dingli Cliffs. Scesi dalla barca siamo andati ai vicini templi megalitici preistorici di Mnajdra e Ħaġar Qim; questi due templi sono entrambi World Heritage site.
Il tempio di Mnajdra è stato costruito nel III millennio a.C. (antecedente a Stonehenge e alle Piramidi), dove aver visitato questo tempio ci si dirige a piedi verso quello di Ħaġar Qim, dedicato alla Dea Madre. In questo sito archeologico abbiamo anche incontrato vari gechi comuni (della specie Tarentola mauritanica). Decidiamo poi di tornare a Marsaxlokk per ammirare la Peter’s Pool che avevamo saltato qualche giorno prima; la strada per arrivarci è un po’ complicata, ma sicuramente ne varrà la pena, lo spettacolo è mozzafiato, sembra davvero una piscina olimpionica però circondata da un’ampia scogliera dalla forma molto particolare. Questo sarebbe stato il nostro ultimo giorno in quest’arcipelago, c’è stato il sole per tutto il nostro soggiorno, ma l’ultimo giorno il tempo è peggiorato e il mare si è leggermente agitato…Forse voleva che restassimo ancora un po’ in questo angolo di Mediterraneo ricco di storia, queste isole hanno ancora molto da raccontarci e tante sono ancora le cose da scoprire. Ritornerò…È una promessa!!