Repubblica Dominicana: no ai luoghi comuni

Repubblica Dominicana: una terra stupenda, con persone interessanti e disponibili. Ma cerchiamo di non vedere le cose solo con gli stereotipi da turisti che ci vengono serviti sul piatto dai resort all inclusive e dalle escursioni organizzate. Consiglio di visitare l'isola in piena libertà, e di non fermarsi solo nei villaggi di Punta Cana. Noi...
Scritto da: FRANZTURISTA
repubblica dominicana: no ai luoghi comuni
Viaggiatori: in coppia
Repubblica Dominicana: una terra stupenda, con persone interessanti e disponibili. Ma cerchiamo di non vedere le cose solo con gli stereotipi da turisti che ci vengono serviti sul piatto dai resort all inclusive e dalle escursioni organizzate.

Consiglio di visitare l’isola in piena libertà, e di non fermarsi solo nei villaggi di Punta Cana. Noi siamo stati a La Vega (il miglior carnevale del paese), Las Terrenas, Santo Domingo, Bayahibe (nel villaggio di pescatori, non al Viva Dominicus dove vanno il 99% dei turisti) alloggiando in hotel o in appartamenti e muovendoci in auto senza mai incontrare alcun problema di sicurezza. Sicuramente è opportuno guardarsi in giro e non effettuare lunghi spostamenti di notte, ma se viaggerete con un po’ di attenzione non avrete alcun problema.

E ora sfatiamo un po’ di luoghi comuni che trovo in molti racconti di viaggio. Ll sorriso: dire che tutti i dominicani “pur avendo poco sono contenti di quello che hanno e sorridono sempre”, significa vedere un popolo con l’altezzosità e lo snobismo tipico del “ricco” turista, europeo o americano che sia, che etichetta le popolazioni in via di sviluppo come povere, ma genuine e felici. Non tutti sorridono: ci sono i dominicani felici, quelli tristi e quelli incavolati, a volte sorridono e a volte no, salvo che debbano prestare il loro sorriso per lavoro come tutti i dipendenti dei resort e tutti quelli che lavorano nel turismo. Provate a prendere un gua-gua alle 6 del mattino, carico di lavoratori o di madri che fanno decine di km per portare i figli a scuola: sono assonnati e stanchi come lo saremmo noi a quell’ora sulla metropolitana di milano. I dominicani, che complessivamente sono un popolo che sopravvive con poco ma abbastanza bene, non sono contenti del poco: semplicemente sono abituati a quello che hanno e fanno di necessità virtù, ma se potessero non disdegnerebbero comprarsi come noi la nuova macchina fiammante o l’ipod touch da centinaia di euro. Detto questo, sottolineo che il popolo dominicano ha un’attitudine alla condivisione dei propri beni e forme di “comunione” all’interno della propria famiglia che da noi non sono diffuse, e che permettono ai propri cari, che dispongono di meno mezzi, di vivere comunque bene.

Consiglio a tutti un viaggio in questa terra, ma andateci con gli occhi di chi non conosce ancora ciò che incontrerà, non con quelli di chi cerca solo la conferma degli stereotipi che gli hanno propinato. Parlate con la gente, muovetevi anche senza guide, mangiate nei ristoranti locali, uscite dai soliti circuiti.

E godetevi la Repubblica Dominicana!



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