Relax in Val d’Orcia
27 dicembre Dopo una buonissima colazione al bar davanti casa siamo partiti per la Val d’Orcia sotto un sole ‘primaverile’. Abbiamo fatto l’A1 fino a Firenze Certosa, poi la Firenze-Siena fino a Siena e da qui abbiamo iniziato con quelle splendide e tranquille strade sulle colline che piacciono tanto al mio maritino. Non avevamo un programma preciso, abbiamo viaggiato guidati dall’ispirazione. La prima tappa è stata Asciano, classico borgo toscano, molto gradevole da scoprire. Vicino al parcheggio c’è una bellissima zona coperta con le vasche che un tempo venivano usate per lavare: è chiuso, ma molto ben conservato. Da qui ci siamo spostati verso l’abbazia di Monte Uliveto Maggiore: un paradiso in mezzo al verde. È un complesso piuttosto grande costruito con i classici mattoni rossi a cui si arriva camminando in mezzo a un viale di cipressi. Dopo la visita dell’abbazia ci siamo diretti verso Pienza passando da Sant’Anna in Camprena, che, purtroppo, era chiusa. Quando veniamo da queste parti non possiamo fare a meno di passare da Pienza e mangiare un buonissimo panino con la porchetta di Bernardini Laura, un negozio di alimentari sulla strada principale del centro, sulla sinistra appena passata la piazza. Così, con €4 ci siamo comprati i nostri due panini e siamo andati a mangiare al sole sulle panchine del belvedere a fianco della chiesa. Ci siamo riscaldati un po’ e poi abbiamo visitato il paese, questa volta ci è piaciuto particolarmente, un po’ perché era vuoto di turisti, un po’ perché sotto Natale con gli addobbi l’atmosfera è più magica. Da qui siamo andati a Montalcino, che, a dire la verità, un po’ ci ha deluso. Famoso com’è per il suo Brunello ci aspettavamo un centro storico pieno di cantine e, invece, ce ne sono pochissime, neanche un bar per un caffè. Abbiamo, comunque, girato il paese in lungo e in largo, apprezzando il fatto che è rimasto un paese e non si è fatto travolgere dalla furia del turismo. Da qui siamo andati a San Quirico d’Orcia, dove avevamo prenotato al B&B Casa Lemmi per due notti (€100 a notte-www.Casalemmi.Com). È in pieno centro storico, proprio di fronte alla Collegiata e a piazza Chigi. Antonio, gestore della struttura, ci aveva inviato per mail anche il pass per poter arrivare davanti con la macchina per scaricare i bagagli (!!!). È un antico palazzo ristrutturato da un anno con 6 camere enormi, noi eravamo all’ultimo piano nella stanza del vin santo: stupenda con la vista sulla Collegiata e il pavimento fatto con il legno delle botti, un bel regalo per Natale. Sono le 17, ma è già buio, allora facciamo un giro per il paese e ci rifugiamo in un bar per una cioccolata calda e due chiacchiere. Verso le 18 e qualcosa ci siamo avviati verso Bagno Vignoni: veramente molto suggestiva la piazza-vasca del paese con la nebbiolina dell’acqua termale. Qui abbiamo adocchiato un’osteria per cenare, ma è ancora presto, così con la macchina andiamo verso Castiglione d’Orcia, altro borgo molto suggestivo con la piazza principale, piazza il Vecchietta, in discesa e pavimentata di ciottoli. Finalmente è ora di cena, torniamo a Bagno Vignoni, all’Osteria della Madonna, in piazza, proprio di fronte al loggiato di Santa Caterina. È un locale piuttosto piccolo, a gestione familiare, abbiamo mangiato bene e abbondante per soli €32 in due. Sotto un cielo pieno di stelle torniamo a San Quirico per il nostro meritato riposo.
28 dicembre In queste mattine la sveglia non esiste, altrimenti che vacanze sono! la colazione è abbondante con formaggio, affettati, torte fatte in casa. Il tempo oggi non è proprio bellissimo: il cielo è coperto da nuvole grigie e non promette niente di buono. Andiamo verso Radicofani, piano piano il paesaggio cambia, ci sono più alberi e le colline si fanno più alte, ci stiamo avvicinando verso il monte Amiata. Radicofani ci piace molto, sarà che non ci aspettavamo gran che da questo paesino, naturalmente è tutto in salita, in pietra e mattone, con una chiesetta in pietra bellissima. Camminiamo per tutto il paese, peccato per la nebbia, altrimenti la visuale dai vari scorci sarebbe fantastica. Visto il tempo non andiamo alla rocca, è quasi persa fra le nuvole. Ci muoviamo, allora, verso Abbadia San Salvatore. Come sempre la parte storica del paese è molto carina e curata, piacevole da scoprire camminando, anche se è abbastanza freddino. Mangiamo un trancio di piazza e ripartiamo verso Chianciano: ci sarà sicuramente un bar, una pasticceria, un posto per prendere qualcosa di caldo e riposarci un po’! e invece Chianciano si rivela una città deserta, tutto completamente chiuso nella parte delle terme. Giriamo a piedi nella parte vecchia, ma fa freddo e tira anche un bel vento, così andiamo subito a Montepulciano. Montepulciano è una tappa obbligatoria: abbiamo deciso di cenare all’osteria L’acqua cheta, che conosciamo già ed è una garanzia (L’acqua cheta, via del teatro 22, 0578 758443, 0578 717086). Camminiamo tranquilli per le vie del centro, passiamo dall’osteria per prenotare per la cena al primo turno, alle 19.30: la prenotazione è praticamente obbligatoria, il locale è piccolissimo e sempre molto affollato. Giriamo il paese con tranquillità, visitiamo una mostra di artigianato locale e, naturalmente, le chiese. Montepulciano, come tutti i paesi della zona, è arroccato in cima a un colle, per cui è tutto un saliscendi, è molto carino, ben curato, e con le luci di Natale c’è un’atmosfera quasi magica. Infreddoliti ci rifugiamo al Caffé Poliziano per scaldarci un po’, ci sistemiamo vicino alla finestra, c’è un bel panorama, nonostante la nebbia bassa intrappolata nel fondovalle, Montepulciano è piuttosto alto e lo spettacolo è comunque suggestivo. Un altro giro per il paese e poi all’osteria. La cena è stata ottima, come sempre, con piatti semplici, cucina casalinga, ingredienti ottimi(€40 in due per un antipasto, due primi, due secondi e contorno, Nobile e acqua…). Tornati a San Quirico, prima di salire in camera, facciamo due passi per il paese, tanto oggi abbiamo camminato ‘poco’! 29 dicembre Dopo aver salutato Antonio, giriamo un po’ per San Quirico, la Collegiata, gli Horti Leonini, un po’ di formaggio da portare a casa: questo paese ci piace tantissimo! Su consiglio di Antonio, andiamo a Vignoni alto, bellissimo! Un borgo microscopico, 4 case e una chiesa sul cucuzzolo, che domina la vallata…Naturalmente anche oggi il cielo è grigio e il panorama non è il massimo, ma da qui c’è una vista mozzafiato. Scendendo verso Bagno Vignoni ci fermiamo al podere Sante Marie (sempre su consiglio di Antonio) per comprare qualche bottiglia di vino. Facciamo di nuovo un giro per Bagno Vignoni con la sua vasca fumante, e al parco dei mulini, poi iniziamo il ritorno verso casa lungo la Cassia, con l’intenzione di fermarci in qualche paesino e a Siena. Prima tappa Torrenieri, poi Buonconvento, unico paese senza salite, ma sempre ricco di storia e del suo piccolo centro storico ben curato. Passiamo anche da Lucignano d’Arbia, un altro gioiellino, poi arriviamo a Siena. Camminiamo per il centro, arriviamo il piazza del Campo, ci sono turisti, ma non è affollatissima, in fondo è sempre venerdì. Si sta veramente bene, adesso è uscito anche il sole! Ma è l’ora di andare a casa…Facciamo la Firenze-Siena fino a Firenze Certosa, ma non abbiamo voglia di prendere l’autostrada, e se passassimo da Firenze, dal Piazzale Michelangelo? Così tra il traffico ridotto delle vacanze di Natale arriviamo al Piazzale Michelangelo e in mezzo ai turisti salutiamo Firenze. È stato bello viaggiare in questi giorni non proprio di festa, i paesi erano quasi deserti, ma tutti addobbati per il Natale, e anche se il tempo non è stato dei migliori, venire da queste parti ci rilassa sempre molto (siamo venuti per questo!!! è stata veramente una vacanza anti-stress…E ne avevamo bisogno) e ogni volta ci fa sognare di trasferirci un uno di quei bellissimi casolari in cima a una collina…