Reims, Compiegne, Paris
Giovedì 30 aprile Partenza alle ore 10:10 da Bologna con Ryanair. Piccolo ritardo sulla partenza effettiva, ma niente di grave. A Beauvais ritiriamo la macchina noleggiata da Hertz sul sito Ryanair (costo 87 euro per 4 giorni): una brillante Peugeot 107 che colpisce soprattutto per le 5 porte in così poco spazio. Il bagagliaio è quasi inesistente, ma per due persone va benissimo. Mi sono portato il navigatore satellitare che però sarà utile solo per entrare ed uscire da Parigi. Ritirata l’auto, via veloci verso Compiègne. In strada attenzione ai limiti (ci sono tanti autovelox) e occhio alle frecce: quelle verdi indicano le strade statali “normali”, quelle blu indicano le autostrade a pedaggio (il contrario rispetto all’Italia). Noi abbiamo privilegiato le strade non a pedaggio per goderci al meglio il paesaggio e la possibilità di attraversare tanti paesini sconosciuti. Traffico quasi inesistente.
Compiègne merita la visita: sia il centralissimo Palazzo, sia la cittadina. Prima Fortezza di Carlo V (1380), poi Castello e residenza di vacanza, specie per la caccia, ampliata da Luigi XV, Compiègne divenne poi luogo amato da Napoleone che ristrutturò quasi tutti i locali lasciando segni evidenti del suo passaggio. L’accesso al Castello (ma è più una Reggia) costa 8,50 €. Le stanze da visitare sono bellissime nei loro arredi e all’esterno c’è un giardino infinito che diventa gradatamente un vero e proprio bosco ancora oggi ricco di daini e selvaggina varia. Nel centro della cittadina da vedere il Municipio (con la singolare suoneria dell’orologio) e la cattedrale. Da Compiègne prendiamo la strada per Reims. Lungo la strada, attraversando la splendida Foresta Demaniale di Compiègne, merita fare una deviazione per Pierrefonds dove lo splendido castello vi farà pensare di essere dentro una fiaba. Costruito nel XII secolo, poi distrutto e ricostruito in stile “falso medievale” da Napoleone I nel 1830, il Castello (utilizzato per diversi set cinematografici) domina il piccolo pittoresco borgo ed un laghetto che ispira una grande serenità.
Pierrefonds – Reims circa 65 km, 1 h e 15 minuti.
A Reims alloggiamo in pieno centro al Best Western Hotel de la Paix (prenotato su Booking.Com al costo di 94 euro). Ottimo albergo – con parcheggio coperto di fronte, costo 11 euro 24 ore – situato proprio nel quartiere più vivace di Reims, Place Druet d’Erlon, pieno di locali. Ceniamo al L’Apostrophe, senza infamia e senza lode, prezzi medi (buona la birra belga d’abbazia Affligem).
Venerdì 1° maggio Come da noi l’8 marzo si regalano le mimose, il 1° maggio in Francia troverete in ogni angolo venditori improvvisati di mazzetti di mughetti da portare alle signore.
Sotto un bel sole visitiamo l’imponente Cattedrale di Reims (Patrimonio dell’Umanità Unesco), luogo di incoronazione dei Re di Francia. Ingresso gratuito. Chiuso invece il vicino Palais du Tau. Bella passeggiata fino alla Basilica di St-Remy, monumento notevole, ma meno valorizzato. E non poteva mancare un tour in una casa produttrice di Champagne. La Maison Pommery, una delle più famose, è l’unica aperta nei giorni festivi. Molto interessante la visita guidata delle cantine (la facciamo in francese, ma abbiamo incontrato anche gruppi di italiani) che fra migliaia di bottiglie di prezioso Champagne nasconde anche un’esposizione permanente di arte moderna. 10 euro il biglietto compresa una degustazione finale di Champagne Pommery.
Nel pomeriggio via in auto verso Parigi. Abbiamo tempo, quindi ogni paesino attraente è l’occasione per una sosta. In particolare segnaliamo Fismes (boulangerie aperta il 1 maggio e scorpacciata di baguette) e Ermenoville (c’è un castello, ora trasformato in hotel di lusso).
L’ingresso a Parigi, pur non essendoci traffico, sarebbe stato molto faticoso senza GPS.
Arriviamo al Best Western hotel Montcalm (prenotato da Booking.Com, 75 euro a notte) in Avenue Felix Fauré. Lasciamo l’auto al parcheggio coperto Convention, dietro l’hotel (22 euro al giorno). Albergo con stanze molto piccole, ma comodo perché la Metro Boucicaut è veramente a due passi.
Cena al Quartiere Latino, in un locale francese a mangiare crêpes.
Sabato 2 maggio Ci attende il Louvre. Era da 20 anni che non ci tornavo e lo spettacolo è di quelli da non perdere. Avevamo preso i biglietti in anticipo su Internet (dal sito del Louvre, vi rimandano al sito www.Ticketnet.Fr), costa alla fine il doppio (causa spese di spedizione), ma ne vale la pena viste le incredibili code alle biglietterie. C’è anche un ingresso riservato da Rue de Rivoli. Pazzesco che il Louvre nel 2009 non abbia escogitato un modo per fare effettivamente i biglietti on-line. Rimane tuttora il cartaceo che vi arriverà a casa in 2-3 giorni lavorativi. Altro consiglio: arrivare al Louvre entro le 10, dopo quell’ora la folla aumenta clamorosamente.
La calca maggiore si ha nella galleria dei pittori italiani con una vera e propria ressa nella sala della Gioconda di Leonardo e delle Nozze di Cana del Veronese. Tutto molto bello. Tre ore di visita volano via veloci, ma ci sono veramente troppe cose da vedere ed alcune siamo costretti a saltarle per stanchezza.
Pomeriggio di shopping: Gallerie La Favette (tantissima gente, prezzi uguali all’Italia, da non perdere il piano gourmet), Grand Boulevard attorno all’Opera, Place de la Madeleine. Cena in un posto stranissimo verso la Gare du Nord: una galleria (Passage) piena di ottimi Ristoranti Indiani.
Domenica 3 maggio Il volo di ritorno è purtroppo presto (ore 12:55), verso le 9 partiamo quindi in auto per Beauvais. Il tragitto si copre in circa 1 h e 30’, ma ce la prendiamo comoda godendoci gli ultimi dolci paesaggi francesi. Alle 14:20 arriviamo, in anticipo, a Bologna.